Now his mission is to tell the whole world that there is an ongoing genocide against Christians in the Middle East. He knows this because he lived in Aleppo for three and a half years and witnessed the systematic killing of people in his parish, for being Christians.
FR. RODRIGO MIRANDA
Priest, Institute of the Incarnate Word
"The
experience is extreme. No person in the world is prepared for a war,
regardless of the causes. You see how the whole population is
disappearing, all the material structure is disappearing, and the
heinous crimes committed. It touches us dearly, particularly genocide
against Christian communities. It is a true and documented genocide."
Father Rodrigo Miranda arrived in Syria a few months before the start of the war in 2011. He has lived under the bombs as a Syrian without leaving the community entrusted to him.
FR. RODRIGO MIRANDA
Priest, Institute of the Incarnate Word
"I
always say that I learned to be a priest in Syria. I remember a phrase
from the day of my ordination, and it is: 'No one has greater love than
the one who gives his life for his friends.' That phrase was really true
in Syria when you literally had to give life, in every way."
The
outbreak of war he says forcefully is a foreign conflict, not born from
Syrian society. He says that while the Syrian government also committed
atrocities, nothing ravaged the country like that for over 5 years.
According
to some sources, 470,000 people have died from bombs. Many other people
were injured or suffered psychological scars for life.
FR. RODRIGO MIRANDA
Priest, Institute of the Incarnate Word
"Finding
resources and benefactors to rebuild a country is possible. Therefore
it is possible to reconstruct a country in structure, but there is
another problem: who reconstructs a soul?"
Radical Islam, represented by its bloodiest Daesh end, relentlessly pursues religious minorities.
In Syria Christians suffered even before the arrival of ISIS, facing no
opposition from the international community. Father Miranda says that Christians also feel abandoned by the Church itself.
FR. RODRIGO MIRANDA
Priest, Institute of the Incarnate Word
"Some
individuals and communities experience pain and abandonment from within
the Church. They expect more from us. They are our neighbors. He is a
that brother dies, it is the same mystical body of Christ's suffering."
Combining
this suffering, the European Union has extended a year embargo on the
government of al-Assad that, it affects civilians by depriving them of
the basics like medicine or food.
http://www.romereports.com/2016/08/18/priest-in-syria-there-is-a-real-genocide-against-christians
E che permettono ai comitati d’affari italiani, in veste politica o religiosa, di speculare e rubare sul traffico dell’accoglienza, coperti dal Papa e dai mass media moraleggianti; e che permettono al padronato di giocare al ribasso sui salari grazie alla mano d’opera immigrata.
Un traffico che distrae grosse risorse economiche altrimenti spendibili per sostenere l’occupazione e gli investimenti, quindi la natalità; e che inoltre comporta problemi di criminalità, di sicurezza del territorio e di malattie importate.
Noi facciamo pochi figli e poca domanda interna perché già abbiamo scarso reddito e scarsi servizi e scarsa sicurezza, e quei poteri (interessi) forti ci tolgono altri soldi e altri servizi e altra sicurezza per offrire il mantenimento (per giunta gratuito, senza lavorare) a chiunque arrivi: un invito potentissimo ad accorrere in massa, rivolto a un bacino di centinaia di milioni di poveri, e che mette in moto un flusso inesauribile, che richiederà risorse inesauribili, ossia esaurirà presto quelle disponibili.
Il cerchio si chiude: con la recessione e la disoccupazione si produce la denatalità che giustifica l’accoglienza, la quale sostiene la denatalità; al contempo, con l’imperialismo e l’interventismo nei paesi poveri si alimentano i flussi migratori, scaricandone i costi sui paesi occidentali, in cui le condizioni di cita e le prospettive per il futuro si deteriorano al punto che essi risultano attraenti solo per i migranti economici che vengono da aree molto peggiori, mentre per noi davvero aver figli diviene sempre meno sostenibile e desiderabile. Così sta avvenendo la sostituzione etnica: fuori noi, dentro loro. Ci estinguono con la sindrome del panda: i panda, quando si trovano in cattività, in un ambiente cioè che non sentono più come il loro, smettono di riprodursi.
I soliti preti e mass media dicono che noi occidentali dobbiamo accettare l’immigrazione di massa da quei paesi per espiare il fatto che, in passato, li abbiamo colonizzati e sfruttati. Ma chi decise la colonizzazione e la usò per arricchirsi erano non già i popoli (occidentali), bensì proprio quelle medesime élites che oggi stanno praticando l’imperialismo verso quei paesi a spese (anche) dei popoli occidentali, e che posseggono i media e gestiscono l’informazione, cioè la propaganda, a loro profitto.
Fonte: Marco Della Luna
http://www.controinformazione.info/elites-e-migrazione-falsa-morale-veri-interessi/#
ELITES E MIGRAZIONE: FALSA MORALE, VERI INTERESSI
Sono i medesimi poteri (interessi) forti che inducono i flussi migratori fomentando o conducendo direttamente guerre in Africa e Asia, per i loro interessi petroliferi, minerari, militari e per vendere armi, e praticandovi il land grabbing.E che permettono ai comitati d’affari italiani, in veste politica o religiosa, di speculare e rubare sul traffico dell’accoglienza, coperti dal Papa e dai mass media moraleggianti; e che permettono al padronato di giocare al ribasso sui salari grazie alla mano d’opera immigrata.
Un traffico che distrae grosse risorse economiche altrimenti spendibili per sostenere l’occupazione e gli investimenti, quindi la natalità; e che inoltre comporta problemi di criminalità, di sicurezza del territorio e di malattie importate.
Noi facciamo pochi figli e poca domanda interna perché già abbiamo scarso reddito e scarsi servizi e scarsa sicurezza, e quei poteri (interessi) forti ci tolgono altri soldi e altri servizi e altra sicurezza per offrire il mantenimento (per giunta gratuito, senza lavorare) a chiunque arrivi: un invito potentissimo ad accorrere in massa, rivolto a un bacino di centinaia di milioni di poveri, e che mette in moto un flusso inesauribile, che richiederà risorse inesauribili, ossia esaurirà presto quelle disponibili.
Il cerchio si chiude: con la recessione e la disoccupazione si produce la denatalità che giustifica l’accoglienza, la quale sostiene la denatalità; al contempo, con l’imperialismo e l’interventismo nei paesi poveri si alimentano i flussi migratori, scaricandone i costi sui paesi occidentali, in cui le condizioni di cita e le prospettive per il futuro si deteriorano al punto che essi risultano attraenti solo per i migranti economici che vengono da aree molto peggiori, mentre per noi davvero aver figli diviene sempre meno sostenibile e desiderabile. Così sta avvenendo la sostituzione etnica: fuori noi, dentro loro. Ci estinguono con la sindrome del panda: i panda, quando si trovano in cattività, in un ambiente cioè che non sentono più come il loro, smettono di riprodursi.
I soliti preti e mass media dicono che noi occidentali dobbiamo accettare l’immigrazione di massa da quei paesi per espiare il fatto che, in passato, li abbiamo colonizzati e sfruttati. Ma chi decise la colonizzazione e la usò per arricchirsi erano non già i popoli (occidentali), bensì proprio quelle medesime élites che oggi stanno praticando l’imperialismo verso quei paesi a spese (anche) dei popoli occidentali, e che posseggono i media e gestiscono l’informazione, cioè la propaganda, a loro profitto.
Fonte: Marco Della Luna
http://www.controinformazione.info/elites-e-migrazione-falsa-morale-veri-interessi/#
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