Il miracolo di San Gennaro si ripete anche oggi
Anche oggi, 19 settembre 2016, la reliquia di San Gennaro ha compiuto il miracolo della liquefazione del sangue come ogni anno. Questo momento è tanto atteso sopratutto dai napoletani. Ma cosa succede se il sangue non si scioglie?
Anche quest’anno il sangue presente nel reliquiario di
San Gennaro si è liquefatto verso le 10 e 38 della mattina, come accade il 19 settembre di ogni anno. Al momento dell’apertura della teca della reliquia, il cardinale
Crescenzio Sepe si è accorto che
il sangue si era già sciolto all’interno delle due ampolle e per questo non c’è stato neppure il bisogno di ruotare la reliquia.
Alle 10.38 il capo della deputazione di San Gennaro ha segnalato il miracolo col classico segnale del fazzoletto bianco, al quale si sono susseguiti tanti fazzoletti bianchi sventolati nella platea.
Oggi, come ogni anno, si è verificato questo miracolo per il martirio di San Gennaro.Ma questo fenomeno della liquefazione avviene tre volte l’anno: 19 settembre(martirio del patrono), 16 dicembre (giorno in cui il santo fermò la lava del Vesuvio nel 1631) e il sabato precedente della prima domenica di maggio (traslazione del martire).
San Gennaro era il vescovo di Benevento, nato a Napoli nel III secolo, e il suo martirio avvenne per decapitazione da parte dell’imperatore romano Diocleziano durante la persecuzione dei cristiani del IV secolo. La storia ci dice che San Gennaro, insieme al lettore Desiderio e il diacono Festo, si siano recati a Pozzuoli per incontrare i fedeli e un vescovo arrestato dal governatore Dragonzio. Arrivati a Pozzuoli, lo stesso Dragonzio fece arrestare San Gennaro insieme ai suoi amici condannati ad essere sbranati dai leoni nell’anfiteatro di Pozzuoli.
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Miracolo di San Gennaro, i senzatetto protestano all’esterno del Duomo
Mentre all'interno del Duomo si celebrava la Messa per il Miracolo di San Gennaro, all'esterno andava in scena la protesta dei senzatetto di piazza Miraglia.
NAPOLI - «Usate i conventi vuoti per l’accoglienza e non per i profitti». Le parole di Papa Francesco sono diventate lo slogan utilizzato per la protesta inscenata questa mattina all’esterno del Duomo di Napoli. In occasione del miracolo di San Gennaro, gli attivisti di “Magnamnece ‘o pesone” e i senzatetto di piazza Miraglia sono scesi in piazza, montando uno striscione e distribuendo volantini all’esterno della cattedrale partenopea, dove istituzioni e cittadini si sono raccolti per le celebrazioni del Santo Patrono. «Ci vuole un miracolo perché la Curia accolga i senzatetto di piazza Miraglia?», recita lo striscione, allestito su un ponteggio a due passi dal Duomo. «La Curia e le confraternite», si legge nel volantino, «detengono il più grande patrimonio immobiliare privato della città di Napoli. Eppure queste strutture rimangono spesso vuote». I manifestanti, riferisce Omninapoli, lamentano l’adeguamento degli affitti, sempre più vicino ai prezzi di mercato e che «spesso le famiglie povere vengano messe sotto sfratto».
http://www.diariopartenopeo.it/miracolo-di-san-gennaro-i-senzatetto-protestano-allesterno-del-duomo/
San Gennaro 2016 Napoli, il sangue si è sciolto alle ore 10.09
Oggi, 19 settembre 2016, poco dopo le ore 10 avvenuta la liquefazione del Sangue di San Gennaro, santo patrono della città. La reliquia è stata prelevata già liquefatta dalla teca. Celebrazione solenne al Duomo, dove sono esposte le ampolle. Alle 10.38 lo sventolìo del fazzoletto. Poi l'omelia del Cardinale Sepe incentrata su criminalità: "Di fronte a chi pugnala Napoli alle spalle c'è chi la ama senza riserve".
Il Miracolo di San Gennaro 2016 si è ripetuto: oggi, 19 settembre è il giorno in cui Napoli festeggia la solennità del suo santo patrono e al tempo stesso prega in Duomo il prodigio – la liquefazione del sangue contenuto all'interno di due ampolle – che rappresenta il momento clou dei festeggiamenti. Si tratta di un evento religioso ma al tempo stesso capace di catalizzare l'attenzione di centinaia di turisti. Il sangue del santo è stato prelevato già liquefatto dalla teca alle ore 10.09 ed è stato portato sull'altare dal cardinale Crescenzio Sepe. Alle 10.38 il capo della deputazione di San Gennaro, Augusto Cattaneo ha sventolato il fazzoletto bianco, segnale dell'avvenuto evento.
L'omelia del Cardinale contro la camorra
"Napoli non smette di stupire per la sua fede e forza di sopravvivenza davanti a situazioni negative". A parlare è il cardinale Crescenzio Sepe durante la tradizionale omelia della solennità di San Gennaro. "Accanto a modelli di vita tradizionali vanno affermando stili di vita che propongono nuovi orientamenti di vita spesso in contrasto col Vangelo" dice Sepe ricordando il dramma della povertà che anche a Napoli ha drammatici esempi. "La mancanza di lavoro è la piaga più grave e causa di diseguaglianze – dice -. Drammatico è vedere saracinesce abbassate di tanti negozi che chiudono e che mostrano un panorama avvilente in molte zone della città". Sepe parla di "grave crisi di legalità" che "provoca criminalità" e favorisce malavita che "facilmente arruola ragazzi nelle file del crimine". "Meschini professionisti della violenza non prevarranno su pace e civile convivenza del nostro popolo" dice il cardinale arcivescovo metropolita. "Di fronte a chi pugnala Napoli alle spalle c'è chi la ama senza riserve", afferma. "Napoli non ha mai fatto mancare il vento alla bandiera della speranza".
Ore 10.38, Sepe annuncia: "Si è sciolto il sangue di San Gennaro"
Alle ore 10.38, dopo la prima invocazione religiosa cantata, il cardinale di Napoli Crecenzio Sepe ha dato notizia dell'avvenuto prodigio. Curiosità: Sepe ha anche salutato Carlo e Camilla di Borbone, eredi del casato spagnolo ed è partito un lungo applauso. Applauso anche per Luigi De Magistris. "Come è successo negli ultimi anni quando poco fa insieme coi vescovi e il sindaco e gli altri membri della Deputazione ho aperto la cassaforte, il sangue era già sciolto" ha detto Sepe. Fuochi artificiali all'esterno del Duomo hanno sottolineato l'avvenuto prodigio di settembre.
Alle ore 10.09 si è sciolto il sangue di San Gennaro
Alle ore 10.09 del 19 settembre 2016 si è sciolto il sangue di San Gennaro, patrono di Napoli. Il cardinale Crescenzio Sepe ne ha dato segno camminando lungo le navate del Duomo e muovendo chiaramente l'ampolla con le reliquie. È così partito un lungo applauso che ha dato segno a tutti dell'avvenuto prodigio nel giorno della solennità del patrono. Si attende tuttavia lo sventolìo del fazzoletto da parte del responsabile della Deputazione di San Gennaro, gesto che tradizionalmente informa i presenti in Duomo dell'avvenuto prodigio.
in foto: 19 settembre 2016, l'ampolla di San Gennaro portata dal Cardinale Crescenzio Sepe
In Duomo Luigi De Magistris e l'ex sindaco Antonio Bassolino
Nella folla al Duomo per la celebrazione del rito di San Gennaro, tra fedeli e curiosi, ci sono esponenti istituzionali e politici, tra cui l'ex governatore e sindaco Antonio Bassolino e l'attuale primo cittadino Luigi De Magistris, che su Facebook ha mischiato sacro e profano: "Oggi San Gennaro, il nostro patrono: il Napoli è primo in classifica – scrive – Napoli è in vetta al turismo, Napoli resiste contro chi vuole soffocarla. Napoli – conclude – è viva!".
Vincenzo De Luca: "San Gennaro aiuti la città? Devono farlo istituzioni
"Non carichiamo sulle spalle di San gennaro quello che devono fare istituzioni con cantieri aperti e più lavoro. Così san Gennaro, sono sicuro sarebbe d'accordo". A dirlo ai microfoni dell'emittente televisiva Canale 21 è Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, prima di entrare in Duomo, poco dopo le 9.30.
Protesta davanti al Duomo di Napoli
Stamane sul sagrato del Duomo la protesta degli inquilini di un palazzo in piazza Miraglia e dei comitati per il diritto all'abitare. Facendo anche riferimento alle parole di Papa Francesco sul diritto alla casa, i manifestanti hanno esposto alcuni striscioni.
La storia di San Gennaro, vescovo di Benevento
Gennaro, nato a Napoli nella seconda metà del III secolo, è eletto vescovo di Benevento. Viene decapitato per ordine di Diocleziano il 19 settembre del 305. Durante l'esecuzione una nobildonna di nome Eusebia riesce a raccogliere in due ampolle il sangue di san Gennaro, custodendolo con molta venerazione. Dopo l'editto di Costantino un vescovo di Napoli fa traslare solennemente le ossa di san Gennaro da Pozzuoli alle catacombe della sua città. Durante il tragitto Eusebia regala al vescovo anche le due ampolle con il sangue del martire. Il fenomeno, che ormai da secoli si ripete, è la liquefazione del suo sangue. Il fatto si ripete ogni anno nell'anniversario del martirio, il 19 settembre, quindi nel primo sabato di maggio, in cui si ricorda la prima traslazione da Pozzuoli a Napoli, e il 16 dicembre, anniversario della terribile eruzione del Vesuvio arrestata, secondo la credenza dei napoletani, per intercessione del loro patrono.
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