ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 27 dicembre 2016

Laudato noo!

BOFF: HO AIUTATO IL PAPA A SCRIVERE LA LAUDATO SI’. FARA’ UNA GROSSA SORPRESA. FORSE PRETI SPOSATI O DONNE DIACONO.

Leonardo Boff, il notissimo esponente della teologia della liberazione, ha concesso un’intervista al giornale tedesco Kölner Stadt-Anzeiger. Boff, che ha 78 anni, ha parlato liberamente della Chiesa, e ha rivelato alcuni particolari dei suoi rapporti con il Pontefice, e di possibili future decisioni.


La fonte a cui abbiamo attinto il materiale che vi offriamo è un articolo di Maike Hickson per One Peter Five. Per quanto riguarda il tema dei  preti sposati in Brasile, vi rimandiamo anche ad alcuni articoli che abbiamo pubblicato in passato sull’argomento. E’ interessante notare come le dichiarazioni di Boff vadano nella stessa linea e direzione di quanto scrivevamo. Già due anni fa…
Sulla teologia della liberazione, Boff dice che “Francesco è uno di noi”. In particolare per l’attenzione ai problemi ecologici, di cui Boff si è occupato. Il Pontefice ne ha letto i libri? “Più di questo. Mi ha chiesto del materiale per la Laudato Si’. Gli ho dato il mio consiglio e gli ho mandato cose che ho scritto…Comunque il Papa mi ha detto direttamente:  ‘Boff non mi mandi la carte direttamente’”.
Perché no? “Mi ha detto: ‘ Altrimenti i sottosegretari le intercetteranno e non le riceverò. Piuttosto mandi le cose all’ambasciatore argentino presso la Santa Sede con cui ho un buon contatto, e arriveranno sicure nelle mie mani’”. L’ambasciatore è un vecchio amico del Pontefice. “E poi, il giorno prima la pubblicazione dell’enciclica, il papa mi ha fatto chiamare per ringraziarmi dell’aiuto”.
In merito a un incontro personale, Boff ha parlato al Pontefice in relazione a Benedetto XVI, che da Prefetto della Fede ha avuto un ruolo importante nella sua condanna: “Ma l’altro è ancora vivo, dopo tutto!”. Al che dice Boff, “Lui non ha accettato questo. ‘Il Papa sono io’ ha risposto (in italiano nel testo, N.D.R.). E siamo stati invitati a venire”.
Alla domanda perché la visita non si è ancora realizzata, Boff ha risposto: “Avevo ricevuto un invito ed ero già atterrato a Roma. Ma proprio quel giorno, immediatamente prime dell’inizio del (secondo) Sinodo della Famiglia nel 2015, 13 cardinali, fra cui il cardinale tedesco Gerhard Müller, hanno messo in piedi una ribellione contro il papa con una lettera indirizzata a lui che fu pubblicata, o sorpresa, in un giornale. Il papa era irato e mi ha detto: ‘Boff, non ho tempo. Devo ristabilire la calma prima che il Sinodo cominci. Ci vedremo in un altro momento’”.
Boff ha poi detto, sul futuro: “Aspettate e vedete! Solo di recente il cardinale Walter Kasper, che è uno stretto confidente del papa, mi ha detto che presto ci sarà qualche grossa sorpresa”.
Che tipo di sorpresa? “Chi lo sa? Forse un diaconato per l donne, dopo tutto. O la possibilità che i preti sposati possano essere impegnati nella cura pastorale. Questa è una richiesta esplicita dei vescovi brasiliani al papa, specialment dal suo amico, il cardinale Claudio Hummes. Ho sentito che il papa vuole soddisfare la sua richiesta – ora e per un periodo sperimentale in Brasile”.
Boff ha poi detto che una decisione in questo senso per lui non cambierebbe nulla: “Personalmente non n ho bisogno. Non cambierebbe nulla per me, perché faccio quello che ho sempre fatto: battezzo, presiedo alle esequie, e se mi capita di arrivare in una parrocchia senza prete, celebro la messa con la gente”.
Leonardo Boff è da decenni un personaggio di spicco della Teologia della Liberazione. Per una biografia completa rimandiamo a Wikipedia, da cui traiamo questo paragrafo:
“L’attività di Boff continuò dopo il 1992 come teologo della liberazione, scrittore, docente e conferenziere. Egli rimase inoltre impegnato nelle comunità cristiane di base brasiliane. Nel 1993 divenne docente di etica, filosofia della religione ed ecologia presso l’università statale di Rio de Janeiro (UERJ), dove è professore emerito dal 2001. Negli anni successivi si è occupato in maniera sempre più approfondita di politica, diventando un vero e proprio teorico marxista, ed è divenuto un esponente di spicco del cosiddetto movimento no-global (è stato sempre invitato in qualità di oratore alle riunioni di Porto Alegre). Boff è sempre stato vicino alle posizioni del movimento Sem Terra brasiliano. Nel 2001gli fu conferito il premio “Right Livelihood Award”[6]. Divenne sostenitore di Lula al momento della sua elezione a presidente del Brasile, ma se ne è successivamente distanziato accusandolo di moderatismo[7]. Attualmente (2010) vive a Jardim Araras, una riserva ecologica a Petrópolis, assieme alla sua compagna Marcia Maria Monteiro de Miranda (attivista per i diritti umani ed ecologista) e ha sei bambini adottati”.
Marco Tosatti
http://www.marcotosatti.com/2016/12/27/boff-ho-aiutato-il-papa-a-scrivere-la-laudato-si-fara-una-grossa-sorpresa-forse-preti-sposati-o-donne-diacono/

A breve, una nuova esortazione apostolica. Eccezionale scoperta, in esclusiva per Riscossa Cristiana – di Leon Bertoletti

Redazione27/12/2016
di Leon Bertoletti
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C’erano una volta i cavalieri… No, aspettate: questa non è una favola; è uno scoop, è un’esclusiva. Quindi bisogna cominciare, come insegnano alle facoltà di giornalismo, dalla notizia nuda e cruda. Eccola: abbiamo rinvenuto sul tavolo del refettorio a Casa Santa Marta una risma piuttosto interessante. Si tratta della copia autografa di una nuova esortazione, apostolica e pastorale, di Francesco. Sarà rimasta lì per caso, dimenticata magari dall’autore? L’avranno lasciata apposta i suoi collaboratori per farcene prendere visione? Sia come sia, possiamo anticipare che l’originale non è scritto né in italiano né in spagnolo “castellano” ma, attenzione, in latino. In latino!
Quanto al contenuto… funambolico! pirotecnico! esplosivo! Calma, però. Ripartiamo dall’inizio. C’erano una volta i cavalieri. Giunta l’età canonica, l’età della pensione, deponevano lo spadone fedele compagno di mille avventure e di mille battaglie, smettevano di salvare pulzelle e di corteggiare principesse affacciate al balcone del castello e si ritiravano magari in qualche monastero a scontare i peccati con una vita di penitenza, di meditazione, di preghiera. Erano tempi bui, ovvio; notturni, rigidi, oscuri, tristi. Tempi da Medioevo: brutti, sporchi, cattivi. Contrassegnati da personaggi infelici, tutti in preda al climaterio maschile, tutti vittime dell’andropausa: Ambrogio, Boezio, l’Aquinate, Alberto Magno, Duns Scoto, Guglielmo d’Ockham. Sì, i conventi erano pieni, e pure le chiese. Se ne costruivano addirittura di bellissime. Ma quella gente non capiva un’acca, credeva per finta, e per fortuna adesso tutto è cambiato.
Ora si vive all’insegna del buongiorno, della felicità, dell’allegria, del divertimento. Si vive e si crede nella gioia tempestosa, nel gaudio orante, nel giubilo del corpo, nell’esultanza della mente, nel tripudio dei sensi, nella letizia amorosa, nell’Amoris Laetitia! E scusate se l’abbiamo presa lunga, ma è proprio così che bisogna prenderla. Perché i fini teologi contemporanei, i nostri dotti esperti di teologia morale, i nostri raffinati omelisti si sono accorti che la stagione dei famosi, nobili, arditi, leggendari, fieri cavalieri e dei climateri è proprio passata. Anche i vecchietti, poveretti, hanno diritto a divertirsi alla pari dei giovani, a godere le beltà della vita e a stare su di morale. Non devono ridursi a biascicare rosari nella casa di riposo, magari col supporto di qualche ammuffito libretto preconciliare. Ci sono le cure ormonali, santocielo! E la sintesi di principi attivi come Sildenafil, Tadalafil e Vardenafil ha radicalmente cambiato l’approccio alla vita e, vitalmente, alla
vecchiaia. Sicché il principale esponente della comunità di base vaticana, il líder máximo dell’ecclesia revoluciónaria che è poi un vescovo come tutti gli altri ovviamente, ha brandito la penna e si è fatto coraggio. Nel nuovo documento si stupisce, si rammarica, si scusa di non averne guadagnato consapevolezza prima, di non aver affrontato la questione nella precedente esortazione post-sinodale. E rimedia, a modo suo ma rimedia, eccome se rimedia.
Non possiamo dire altro, per ora. Non possiamo svelare i contenuti. I nostri latinisti stanno ancora cercando di tradurre adeguatamente certi paroloni, di rendere comprensibili certe proposizioni paratattiche, di sbrogliare certe costruzioni sintattiche intricatissime. Altro che parlar semplice, altro che lingua del popolo! Potremmo fornirvi l’elenco dei capitoli, ma sarebbe una grave violazione dell’embargo e ci ritirerebbero l’accredito stampa. Potremmo dirvi di certe noterelle minuscole e birichine, ma soprassediamo per carità cristiana. Soltanto una cosa possiamo e vogliamo comunicarvela. È il titolo. Ecco, il titolo vi basti. Il titolo è una cosa seria. Ricordate i soliti criticoni, parrucconi, legalisti, farisei? Avevano osservato che l’attuale gestore della cosa cattolica si concentrava troppo sull’amore. Allora, tiè, beccatevi questo. Stavolta si parla di verità. La prossima esortazione apostolica e pastorale s’intitolerà infatti, in maniera del tutto opportuna e conforme al testo, In Viagra Veritas (Cialis Laetitia suonava troppo simile a quell’altro, apprendiamo dalla bozza; Levitra sembrava un manuale per leviti).
Meditateci sopra, intanto. Sul resto vi terremo aggiornati.
Léon Bertoletti

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