ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 26 marzo 2016

Nulla andrà perduto




La Pasqua, il sapore della conservazione del proprio umano


Il Cristianesimo non fa perdere nulla. Affascina perché ci assicura che ogni umana affezione non andrà perduta
 C’è una questione che è meravigliosamente risolta dal Cristianesimo ed è quella riguardante la distruzione del proprio essere e del proprio umano. Il dramma – cioè – di vedere infrangere, con la perdita del proprio corpo, ogni umana integrità, appunto il proprio umano, intendendo per  “umano” ciò che l’uomo costruisce di buono nella propria vita, con i propri affetti e con le proprie fatiche.

Perché mai Ella sarebbe dovuta andarci?

Maria, la Passione e la Risurrezione di suo Figlio

La prima apparizione di Gesù Risorto fu per la Madre. Gratitudine e finezza d’amore del Figlio verso la persona più amata



Davvero, basta riflettere poco per capire subito che la gioia della Pasqua è una gioia straripante. È la gioia possente della vita che travolge la morte. È la gioia del trionfo sulla disfatta. È la gioia dell’immortalità sulla caducità. È la gioia dell’eterno sul tempo.
Tutta questa gioia trascendente e metafisica, storica e metastorica, celeste e terrestre, legata all’evento divino e cosmico della Risurrezione di Cristo, chi l’ha avuta per prima? E chi poteva essere in grado di averla in tutta la sua pienezza trasfigurata?
Una sola persona al mondo poteva essere in grado: Maria Santissima.

Dietro i fili

Stragi a Bruxelles – Incomprensibile minuto di

silenzio dell'élite europeista
Stragi, ancora stragi dietro i fili di astuti burattinai
occidentali
 di Padre Giacobbe Elia, esorcista incaricato per la Diocesi di Roma dal 1987, 
sacerdote, discepolo del Servo di Dio Padre Candido Amantini
Stragi a Bruxelles - Minuto di silenzio
 Bruxelles – Un incomprensibile minuto di silenzio                                     
Bruxelles – di Padre Giacobbe Elia  – Sangue e morte continuano a bagnare le strade della vecchia Europa che ha annacquato il Vangelo nell’ideologia e diluito la bontà nel buonismo esiziale e becero dietro la bandiera dell'europeismo (1). Le nostre morti annunciate trovano ormai unica insensata commemorazione nell’incomprensibile minuto di silenzio, che accompagna il vuoto di senso con una canzonetta, musicale e disperante, prima che la parola saccente riemerga per balbettare inutili e penose giustificazioni geopolitiche e culturali, responsabili di nuove morti e del dolore e dell’angoscia dei vivi. Horror vacui! Immagina che non esista paradiso e nessuna religione”, canta compunta l’orchestrina strimpellando le note del mitico John Lennon, che prima di essere sparato, il giorno dell’Immacolata Concezione del 1980 a New York a soli 40 anni davanti alla sua villa,resisteva alla morte cupa che lo ghermiva con bombe di speed-ball di eroina e cocaina, buttato sul letto e al buio, perché odiava la luce. Già, questo profeta dei Beatles – il gruppo musicale divenuto più famoso di Cristo, la “Luce vera venuta nel mondo perché chi crede in lui non rimanga nelle tenebre” (Gv 12,46), “ma abbia la luce della vita” (8,12) - che odiava la luce e viveva al buio, tiranneggiando la sua servitù, assurge ora a simbolo di speranza di un mondo agonizzante,costretto a sballarsi per non pensare al suo fallimento. “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini” (Mt 5,13).

L’ultima goccia di sangue

                

                   “CROCIFISSO... MA TRIONFATORE”


Al giorno d’oggi, che lo si creda o meno, ci sono ancora ragazzi e giovani che rimangono incantati a contemplare il Crocifisso. Questa contemplazione li esorta a farsi santi. Oggi, nonostante tutto, nonostante l’apostasia, l’esaltazione del piacere sfrenato e le ideologie più folli, non si sa come, nascono piccoli, grandi capolavori di anime. Da chi nascono se non da Lui, da Gesù sulla croce? “Davvero il Figlio di Dio” – Sperduto nelle tenebre, appeso a due terribili pali, Gesù appare come uno straccio sanguinante, immobile. A guardarLo così sembra l’immagine della disfatta totale, irreparabile. Con l’ultimo respiro, invece, Gesù ha sconfitto la morte: grazie a Lui, la partita è vinta.

La preghiera è essenzialmente silenzio

La preghiera è silenzio, il troppo rumore allontana l'uomo da Dio

Perché i cristiani dovrebbero riscoprire il valore dell'ascesi, parola che nella società contemporanea spaventa chi si fa influenzare dallo spirito mondano

"Il silenzio è l’atteggiamento positivo di colui che si prepara ad accogliere Dio attraverso l’ascolto"
Pubblichiamo un estratto dello scritto "Sull'importanza del silenzio nella liturgia", del cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti.

In senso negativo, il silenzio è l’assenza di rumore. Può essere esteriore o interiore. Il silenzio esteriore riguarda l’assenza di silenzio a livello di parole e azioni (rumori di porte, di veicoli, di martelli pneumatici, di aerei, gli scatti delle macchine fotografiche, spesso accompagnati dalla luce dei flash, per non parlare della devastante marea di cellulari, branditi indiscriminatamente nel corso delle nostre liturgie eucaristiche). Il silenzio virtuoso – ossia mistico – non deve quindi essere confuso con il silenzio di riprovazione, il rifiuto di rivolgere la parola, il silenzio di omissione dovuto a codardia, egoismo o durezza di cuore.

Stabat Mater dolorosa

 
                                           L’ora della Madre

Al termine dell’Ufficio delle Tenebre, l’ultima candela non viene spenta, ma nascosta agli occhi dei fedeli e poi ricollocata, in segno di speranza, in cima al grande candelabro a quindici braccia. Le altre candele sono state spente ad una ad una alla fine dei singoli salmi. La Luce del mondo, nella Sua morte e sepoltura, si è nascosta al mondo in attesa di sfolgorare il mattino del terzo giorno. In quel lasso di tempo che intercorre tra l’istante della Sua morte e quello della Sua risurrezione la fede della Chiesa nascente è parsa irrimediabilmente estinta. Eppure una fiammella ha continuato ad ardere nel Cuore più puro e credente che sia mai esistito e mai esisterà, in quello – immacolato – della Vergine Madre. Tutta la fede dei cristiani, in quelle ore, si è concentrata in Lei sola, l’unica che ancora una volta, come già all’Annunciazione, ha creduto oltre ogni umana credenza e sperato contro ogni speranza, come il Suo antenato Abramo (cf. Rm 4, 18). Come, grazie alla sua fede, egli divenne padre di molti popoli (Gen 17, 5), così Maria, grazie alla Sua fede, meritò di diventare Madre della Chiesa.

Candidato al posto di Kasper!

Gianni Vattimo: finiti i dogmi resta l'amore, e il comunismo

Il filosofo del pensiero debole. «Il cristianesimo ha aiutato a liquidare i sacrifici rituali».«Bergoglio dovrebbe fondare l'internazionale comunista». No all'utero in affitto: «il problema non è l'utero, ma il soldo». Sì all'eutanasia.

Ha teorizzato il "pensiero debole", ma è una testa forte della filosofia contemporanea.

" Prossimi beati loro?"

TEOLOGIA:"IL GRANDE ERRORE"

    Il grande errore della teologia della liberazione: i cattolici progressisti e preti modernisti si mettano il cuore in pace all’interno della Chiesa cattolica non c’è posto per essa il cattolicesimo non è una ideologia politica 
di Francesco Lamendola  



Non vogliamo fare qui tutta la storia della teologia della liberazione, delle sue origini, delle sue formulazioni, delle sue prese di posizione nel corso degli ultimi decenni; ci vorrebbero parecchi volumi. Vogliamo solo andare al nocciolo della questione, non senza aver ricordato, qualora ce ne fosse bisogno, che la teologia della liberazione è una dottrina non cattolica e non riconosciuta come tale dal Magistero ecclesiastico, il quale per due volte, con Giovanni Paolo II e con Benedetto XVI, si è pronunciato su di essa in forma solenne, e l’ha irrevocabilmente condannata. Perciò i cattolici progressisti e i preti e modernisti e pauperisti si mettano il cuore in pace: se si parla della teologia della liberazione, non è per vedere se sia o no compatibile, sia o no accettabile, se sia o no auspicabile, all’interno della Chiesa acattolica; perché, all’interno della Chiesa cattolica, non c’è posto per essa, punto e fine. Semmai, quel che interessa è capire dove stia esattamente l’errore, dove si nasconda il pungiglione velenoso, per trarre un insegnamento da tale esperienza e stare in guardia affinché simili deviazioni non abbiano a ripetersi.

Paso doble

Papa Francsco fa un passo verso i lefebvriani

Parigi, 25 mar 08:38 - (Agenzia Nova) - Contrariamente alle attese, Papa Francesco starebbe tendendo la mano ai discepoli di monsignor Marcel Lefebvre: a qualche giorno dal 25esimo anniversario della morte del vescovo che si oppose ad alcuni orientamenti del Concilio Vaticano II dando vita nel 1970 alla Confraternita sacerdotale San Pio X, il suo successore alla guida della congregazione, monsignor Bernard Fellay, ha affermato che il dialogo è discretamente ripreso con la Curia sin dal luglio 2015. Tuttavia monsignor Fellay ha precisato che il riconoscimento non è imminente e che il dialogo è "lento" e "prenderà del tempo" a causa di una certa "reciproca sfiducia".
http://www.ilfoglio.it/litalia-vista-dagli-altri/2016/03/25/il-passo-di-papa-francesco-verso-i-lefebvriani___1-v-139853-rubriche_c378.htm

Papa Francesco ha fatto un passo verso i lefebvriani


Le discussioni sono in corso per il riconoscimento della Fraternità San Pio X. processo "ci vorrà del tempo".

venerdì 25 marzo 2016

Succede da tempo

 Omelia del Papa (giovedì Santo)... da restare "un po'" sconcertati.


Incipit dell'Omelia di Papa Franceco alla Messa in Coena Domini. (24.03.2016), tratta dal sito della S. Sede.
"I gesti parlano più delle immagini e delle parole. I gesti. Ci sono, in questa Parola di Dio che abbiamo letto, due gesti: Gesù che serve, che lava i piedi. Lui, che era il capo, lava i piedi agli altri, ai suoi, ai più piccoli. Il secondo gesto: Giuda che va dai nemici di Gesù, da quelli che non vogliono la pace con Gesù, a prendere il denaro con il quale lo ha tradito, le 30 monete. Due gesti. Anche oggi ci sono due gesti: il primo è quello di questa sera: tutti noi, insieme, musulmani, indù, cattolici, copti, evangelici ma fratelli, figli dello stesso Dio, che vogliamo vivere in pace, integrati. L’altro gesto è quello di tre giorni fa: un gesto di guerra, di distruzione in una città dell’Europa, di gente che non vuole vivere in pace. Ma dietro a quel gesto, come dietro a Giuda, c’erano altri. Dietro a Giuda c’erano quelli che hanno dato il denaro perché Gesù fosse consegnato. Dietro a quel gesto di tre giorni fa in quella capitale europea, ci sono i fabbricanti, i trafficanti di armi che vogliono il sangue, non la pace; che vogliono la guerra, non la fratellanza. [omissis]
Ognuno, nella sua lingua religiosa, preghi il Signore perché questa fratellanza contagi il mondo...  (Papa Francesco)
Pur senza commentare, per penitenza, e col dovuto rispetto, evidenziamo alcuni  punti critici e alcune parole a nostro avviso, inesatte (almeno nel modo in cui sono stati detti) e che stridono se dette da un Papa. 

La nostra ora?

SCHIAFFO AI "CRISTIANI ESTINTI"

        L'oltraggio perpetrato a tutto il mondo cristiano con gli attentati di Bruxelles: tra genocidi e suicidi multiculturali il Cristianesimo si è forse estinto? Con il nostro 11 settembre "europeo" nasce ufficialmente l'Eurabia 
di Andrea Cometti  




La mia personale impressione è che gli europei (o forse solo i suoi inadeguati governanti), non si sono ancora resi conto della portata storica degli attentati di Bruxelles: manca solo l’articolo della compianta Oriana Fallaci a sancirne l'importanza, ma è il nostro vero “11 Settembre europeo".

Misericordia e Giustizia

La Misericordiosa Giustizia della Croce
La Croce, centro e simbolo del Cristianesimo, si rivela come il punto d’intersezione dei due sublimi attributi divini della Misericordia e della Giustizia. Non si possono spiegare le sofferenze di Cristo senza considerare la Giustizia divina offesa dai peccati degli uomini, né si può ignorare, nel dramma cruento della Croce, l’immensa Misericordia di Dio verso l’umanità.
Parlare agli uomini della Misericordia di Dio è certamente oggigiorno il modo migliore per far penetrare nei cuori feriti dal peccato quel seme dell’amore per l’Onnipotente, che potrebbe poi svilupparsi in un albero di santità, adorno di fiori e frutti. Tuttavia è sempre pericoloso affermare un aspetto della nostra Fede occultando invece il riferimento alla verità piena e completa della Rivelazione ed eliminando, nel nostro caso particolare, ogni esigenza di giustizia nei nostri rapporti con Dio: la Misericordia infatti non può che essere subordinata e collegata alla Giustizia, quasi come un modo particolare di operare questa, mentre non avrebbe alcun senso parlare di Misericordia senza alcun riferimento ad una Giustizia che la preceda.

L'ora del Calvario

Immagine restaurata del famoso ‘Orologio (Orario) della Passione’


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La morte in croce è la più disonorevole e ripugnante, eppure è stata la più adatta agli alti disegni di Dio sia per quel momento che per il futuro.
Non c’era infatti in quel momento altro che nella morte del Redentore esprimesse meglio l’idea del sacrificio e del sacrificato.
Nudo, solo, indifeso, inchiodato, si va dissanguando lentamente. Non è possibile immaginare una vittima più struggente. Su un’altura dal vasto orizzonte, orientato verso tutto il mondo, visibile e accessibile a tutti, sta l’altare della croce dove si consuma il primo sacrificio cruento della Nuova Alleanza.

Il bel tacer..

il fico sterile e la chiesa


Gesù s'avvicinò ad un albero di fico che stava presso la strada ed era lussureggiante di foglie [...] e cercò tra il fogliame se c'erano frutti. Ma frutti non ce n'erano e non potevano esserci, per la semplice ragione - come dice Marco (XI, 13) - che non era la stagione dei fichi. [...] Volendo dunque giudicare quell'albero come se fosse stato una persona morale e responsabile, bisognerebbe dire che esso non era “colpevole” [...]. Con tutto ciò egli maledisse quell'albero [......]. Tutte queste considerazioni ci confermano che Gesù volle compiere un'azione che aveva valore simbolico [...]. 

La loro ora

PASTORI APOSTATICI E BLASFEMI

    Pastori apostatici e blasfemi: libera nos Domine. Si resta impressionati dai punti di contatto fra quanto fece Lutero e quanto sta avvenendo oggi nella Chiesa: ma occorrevano 500 anni perché si decidesse a dargli ragione? 
di Francesco Lamendola  



A Omaha, nel Nebraska, in occasione di una festività perfettamente laica, il Festival dei Fiori, l’arciprete della cattedrale di Santa Cecilia ha pensato bene di unirsi all’allegria generale addobbando la sua chiesa con una grande bambola di May Poppins, con tanto di ombrello aperto in mano, che scende dall’alto della volta, sospesa a mezz’aria, sui fedeli in preghiera, mentre da una cappella laterale ammicca una gigantesca immagine di Buddha. Il sacrestano, inorridito, ha perso la pazienza, ha tranciato le funi e “ammainato” la bambola della leggendaria baby-sitter, poi, con le forbici, ha distrutto l’immagine di Buddha. Risultato: il prete l’ha denunciato e i poliziotti l’hanno messo in galera. Il vescovo ha taciuto.
Non sempre le chiese cattoliche vengono auto-profanate; qualche volta - anzi, più spesso di quanto non si creda – vengono profanate dall’esterno, non da ragazzotti in cerca di emozioni forti, ma da ramificate e attive sette sataniche, le quali sentono giunta la loro ora.

Pro sua conscientia Christianus.

PONZIO PILATO: FU FORSE 'CRISTIANO NEL CUORE''?


In “Ponzio Pilato” lo storico Aldo Schiavone ricostruisce con rigore la figura del controverso governatore della Giudea. Che, secondo lo storico di diritto romano, non fu un ‘ponziopilato’ e neanche si lavò le mani né consegnò Gesù ai notabili ebrei perché lo crocifiggessero. E’ un testo appassionante che pone seriamente in dubbio alcuni punti fondamentali dello svolgersi della Passione di Gesù.

Quando il 25 marzo, festa dell’Annunciazione, coincide con il Venerdì Santo


La Corona di spine e i prodigi degli aculei verdi

«… e i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo». È questa una delle frasi più celebri che riecheggia nelle chiese e nelle cattedrali di mezzo mondo durante le austere letture delle liturgie quaresimali della Passione di Cristo. La pericope, presente nei vangeli sinottici, descrive il gesto derisorio, da parte della soldataglia romana, dell’incoronazione di Gesù il Nazareno. 
Posta una corona di spine sul suo capo, egli viene schernito e proclamato Re dei Giudei.

Feria Sexta in Parasceve

Ad Matutinum
Lettura 1
Dalle Lamentazioni del Profeta Geremia
Lam 2:8-11
8 Et. Il Signore ha deciso di distruggere il muro della figlia di Sion: ha tesa la sua corda e non ha ritratto la sua mano dalla distruzione: l'antemurale ha dato un gemito e col muro insieme è stato atterrato.
9 Tet. Sono confitte in terra le sue porte: egli sfondò e spezzò le sue sbarre: il suo re e i suoi principi son (dispersi) fra le Genti: non c'è più legge, e i suoi profeti non hanno avuto più visione dal Signore.
10 Jod. Son seduti per terra taciturni gli anziani della figlia di Sion: si son cosparsi di cenere le loro teste, si sono vestiti di sacco, si sono abbandonate col corpo per terra le vergini di Gerusalemme.
12 Caf. I miei occhi si son consumati per le lacrime, le mie viscere sono conturbate: mi si è riversato in terra il fegato per lo scempio della figlia del mio popolo, allorché veniva meno il bambino e il lattante per le piazze della città.
Gerusalemme, Gerusalemme, convertiti al Signore Dio tuo.

giovedì 24 marzo 2016

Ave, verum Corpus, natum de Maria virgine

Vere passum, immolatum

Le ispirate parole con cui san Tommaso d’Aquino compose i testi liturgici per la solennità del Corpus Domini, estesa da Papa Urbano IV alla Chiesa universale nel 1265, in seguito al miracolo di Bolsena (1263), hanno ricevuto conferma sperimentale – se mai ce ne fosse bisogno – anche nella nostra epoca dominata dall’ateismo e dallo scetticismo. Ave, verum Corpus, natum de Maria virgine; vere passum, immolatum in cruce pro homine.

Triduo Pasquale

– meditazioni tratte dalle opere di Sant’Agostino – Giovedì Santo

Redazione
Cari amici e lettori,
                                   inizia oggi il Triduo Pasquale e per queste giornate Riscossa Cristiana sospenderà i consueti aggiornamenti.  “Stiamo per prender parte alla Pasqua”: con queste parole San Gregorio Nazianzeno apre il Discorso sulla Pasqua, riportato nella Rubrica “Fuori Moda” di martedì 22.
Per aiutarci a vivere queste giornate di intensa preghiera e di meditazione sulla Passione, Morte e Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo vi proponiamo delle letture tratte dalle opere di Sant’Agostino.
Ogni giorno, davanti al tabernacolo (o alla croce il venerdì e sabato santo), potremo meditare su queste parole, completandole con le litanie del Sacro Cuore.
A tutti auguriamo ogni bene in Nostro Signore e una serena Santa Pasqua
PD
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I perfidi

Tutte le irregolarità del processo farsa per fare morire Gesù

Furono ventisette i divieti infranti dai giudici: le prove di una sentenza abborracciata, con un capo d'accusa grottesco
Che il processo di Gesù davanti al Sinedrio fosse stato una farsa non è invenzione degli evangelisti. Né fu un caso isolato, visto che l'ebreo Flavio Giuseppe narra di un tal Zacharias processato nel 67 d.C.

Lo sterco di satana

Attentati Bruxelles –  La pista dello sterco di satana,

per fermare gli operatori di satana          
Ecco cosa bisogna fare per fermare il Fondamentalismo e il Nuovo 
Ordine Mondiale: impariamo dalle analisi di Giacinto Auriti
 di Sergio Basile Redazione Qui Europa / Sete di Giustizia
BRUXELLES ATTACK - MONEY DEBT
 Bruxelles e il sottile inganno mondialista                                                     
Bruxelles – di Sergio Basile – Il terrorismo mondialista e "sedicente islamico" ha colpito ancora: l'Isis ha rivendicato la paternità dei massacri delle ultime ore, che hanno mietuto34 vittimeQuesta volta sotto attacco è addirittura Bruxelles, sede dell'UE, nonché una delle capitali europee del cosiddetto "Nuovo Ordine Mondiale": repubblica universale che i mondialisti smaniano di costituire sulle ceneri delle nazioni, dell'Europa Cristiana e del pubblico buon senso; nonché sulle ali di una pesante coltre di ignoranza di massa che i media aiutano a diffondere come un morbo, in tutte le famiglie: o almeno in quelle dove brilla la "confortante" luce azzurra della tv. E in questo clima, diciamola tutta, pagare il canone è sempre più un "piacere" (1).
(1) Anche se ormai non avremo più il gusto di recarci all'ufficio postale per pagarlo, ma, come noto, ci sarà addebitato direttamente in bolletta