Ripubblico
una vecchia e-mail di una giovane lettrice del blog che mi chiese cosa
ne pensassi circa il pontificato di Papa Francesco.
Gentile Cordialiter,
ho scoperto oggi il tuo blog, e mi ha
fatto molto piacere scoprire attraverso di esso che tuttora esistono
tante persone, anche molto giovani, che cercano la fede e soprattutto
che cercano Dio, non solo in modo superficiale, dimenticando la ricerca
nella vita pratica, ma cercando di trasformarsi e trasformare le proprie
azioni in qualcosa che possa essere degno del Signore. Questo mi ha
molto colpito, perché nella mia giovane vita (ho 24 anni), ho conosciuto
davvero poche persone [...] con reale interesse in Dio, nella giustizia
e nella fede.
Ciononostante
io non sono cattolica. Non sono cattolica perché il cattolicesimo si
basa sulla Chiesa, e la Chiesa pare sia sempre stata e purtroppo
continua certamente ad essere un ente di potere terreno […]. A questo
proposito ti scrivo perché sono curiosa di sapere cosa pensi
dell'attuale Papa. [...] Ho letto che giustamente ritieni il
progressismo, il modernismo, i pensieri di sinistra lontani dalla via
tradizionale e dalla via del Signore, io non posso che trovarmi in
accordo con te in merito a questo, e da qui nasce dunque la mia
curiosità: ritieni Papa Francesco degno della Chiesa? [...]
Con
molto interesse leggerò ciò che hai da dire a riguardo. Non mi aspetto,
né trovo rilevante sapere se deciderai di pubblicare o meno questa mail
(se lo farai ti chiedo l'anonimato ma so che già agisci così), perché
posso immaginare come potrebbe metterti in difficoltà dover pubblicare
queste parole e la tua opinione a riguardo, ma sarà felice se vorrai
condividere con me la tua visione.
Per
essere chiara, penso sia il caso di specificare inoltre che non sono
cattolica [...], ma ho profondo rispetto ed empatia per chiunque
ricerchi Dio attraverso il cattolicesimo o attraverso il suo cuore,
tanto che se avessi fede nella Chiesa quanta ne ho in Gesù e in Dio
potrei pensare di prendere i voti, :) perché nonostante io non sia
classificabile, penso tu possa aver capito che sono molto spirituale e
sebbene io creda di essere solo all'inizio, tengo a fare in modo che io
(e la mia vita) sia al Suo servizio e in accordo con il Suo volere e
disegno.
In
attesa di una tua risposta, ti ringrazio per il lavoro che svolgi
poiché in un epoca così buia è sempre di enorme conforto vedere come con
forza e perseveranza la luce riesce ancora a farsi strada, questo mi
ridà speranza e forza.
I miei migliori auguri,
(lettera firmata)
Carissima in Cristo,
rispondo volentieri alla tua e-mail, nella speranza di poter esserti di qualche utilità.
Io
ho sempre creduto in Dio, infatti è assurdo credere che l’universo si
sia creato da solo per puro caso, poiché il nulla non può creare
qualcosa. Tuttavia quando avevo circa 16 anni, notando il modo
incoerente in cui vivevano molti preti e religiosi, provavo disprezzo
nei confronti del clero, che io consideravo la “Chiesa”. Poi ebbi la
grazia di leggere la prima biografia su San Francesco d’Assisi scritta
da Tommaso da Celano. A quei tempi la situazione del clero era
drammatica, molti ecclesiastici vivevano in maniera “poco edificante”,
tra l’altro era ancora diffusa la piaga del nicolaismo (la convivenza
“more uxorio” tra un prete e una concubina). Un giorno Gesù chiese al
Poverello di Assisi di riparare la sua Chiesa che era in rovina. A
differenza di Pietro Valdo, il quale fondò una nuova “Chiesa”, Francesco
restò all’interno della Chiesa Cattolica contribuendo alla sua riforma.
La stessa cosa hanno fatto tutti i santi: nonostante il cattivo esempio
di una parte del clero, rimasero cattolici e vissero da veri seguaci di
Gesù Cristo. Pertanto, grazie all’esempio dei santi, capii che stavo
sbagliando, infatti per essere davvero un buon cristiano dovevo seguire
la scelta dei santi, che tutti rimasero fedeli all’unica Chiesa fondata
da Cristo. Comunque, anche oggi ci sono dei preti zelanti che non si
sono lasciati corrompere dalla mentalità mondana (tra di essi ci sono
anche vari sacerdoti che seguono i miei blog).
Molti
pensano erroneamente che la Chiesa sia un’istituzione umana e che
comprende solamente il clero. In realtà la Chiesa è un’istituzione
divina, perché è stata fondata da Gesù buono. Ma che cos’è la Chiesa
Cattolica? È il Corpo Mistico di Cristo: Egli è il capo, mentre tutti i
fedeli (non solo il clero) sono le membra.
Non
dobbiamo lasciare la Chiesa nelle mani dei modernisti bensì dobbiamo
continuare la buona battaglia della fede al suo interno, come fecero i
santi. Ad esempio ai tempi di Sant’Atanasio dilagava la pestifera eresia
ariana, la quale negava la divinità di Cristo. Atanasio, zelantissimo
vescovo, conservò la vera fede ma dovette soffrire molte persecuzioni
all’interno della Chiesa. Non cadde nell’errore di fondare una nuova
Chiesa, ma rimase cattolico, vinse la battaglia della fede e adesso la
sua anima in Cielo gode la visione beatifica di Dio. Del resto, noi non
dobbiamo praticare la Religione cattolica per far piacere ai preti, ma
per dare gusto a Dio.
Diverse persone mi hanno
chiesto qual è il mio giudizio su Papa Francesco. Lascio volentieri a
Cristo Giudice il compito di giudicare gli altri, poiché solo Dio
conosce i cuori e le intenzioni di ciascuno. Ma se il giudizio sulle
persone è una prerogativa del Signore, noi possiamo giudicare le opere
compiute dagli altri. Ad esempio possiamo dire che Stalin, Hitler,
Ceausescu, Gheddafi, e tanti altri governanti hanno commesso degli atti
criminali.
Gesù ci ha insegnato che le cose si
valutano in base ai frutti. Pertanto per sapere se un Papa governa bene
la Chiesa bisogna valutare i risultati raggiunti. Se un Papa è secondo
il cuore di Dio, le cose nella Chiesa vanno molto bene durante il suo
pontificato: nomina buoni vescovi che a loro volta formano nei seminari
dei sacerdoti zelanti, insegna la Dottrina Cattolica in maniera chiara e
precisa (evitando di usare espressioni ambigue che causano confusione
tra i fedeli), combatte gli errori dogmatici e i vizi che dilagano
nell’orbe, corregge i vescovi “poco zelanti” che governano male le
proprie diocesi, aiuta le comunità religiose fervorose e osservanti
mentre quelle rilassate cerca di correggerle e di riportarle al loro
antico splendore, le vocazioni religiose e sacerdotali beneficiano di un
vistoso incremento, molti fedeli laici si convertono e cominciano a
vivere in maniera coerente col Vangelo e a praticare un’intensa vita
spirituale, molti eretici e pagani abiurano i propri errori e
abbracciano la fede cattolica, ecc. In base a queste cose puoi valutare
tu stessa quali sono i Pontefici che hanno governato meglio la Chiesa.
Da parte mia preferisco non esprimermi esplicitamente su questo o quel
Papa, altrimenti darei l’impressione di essere una persona superba che
dà le “pagelle” ai Pontefici.
Ma come mai nella
storia della Chiesa non sempre i successori di San Pietro hanno
ottenuto buoni risultati? La risposta la dà San Vincenzo di Lerins,
secondo cui alcuni Papi vengono donati da Dio, altri vengono solamente
“tollerati” da Lui, e infine altri vengono inflitti alla Chiesa come
castigo. Alcuni si domanderanno: “Ma come è possibile ciò? I Pontefici
non vengono eletti da Dio?”. In realtà il Signore non vuole costringerci
a fare il bene, poiché altrimenti le nostre buone opere non sarebbero
frutto di amore nei suoi confronti, ma solamente frutto di costrizione, e
quindi senza valore meritorio. Pertanto quando i cardinali si
riuniscono in conclave, lo Spirito Santo si limita ad illuminare le loro
menti per “suggerire” qualche buon nominativo da eleggere, ma non
costringe i porporati a seguire il suo consiglio. Se ad esempio viene
eletto un Papa simoniaco (cioè che ha comprato l’elezione) oppure
lussurioso (magari anche con concubina e figli a carico), di certo non è
colpa dello Spirito Santo se una persona del genere prende in mano le
redini della Chiesa. Dio è infinitamente misericordioso, ma è anche
infinitamente giusto, pertanto premia il bene e castiga il male. Ai
tempi dei re di Israele, il Signore castigò i peccati del popolo
tollerando che salissero al potere dei monarchi che governavano in
maniera pessima. Una cosa del genere avviene nella Chiesa: gli
ecclesiastici “poco zelanti” sono un castigo di Dio. Nel “Dialogo della
Divina Provvidenza” l’Eterno Padre disse a Santa Caterina da Siena che
per donare alla Chiesa buoni ecclesiastici desiderava le preghiere, le
sofferenze e le lacrime delle anime pie (cfr. capitolo 129).
Anche
se la situazione generale appare disastrosa a causa della galoppante
secolarizzazione della società in cui viviamo, in fondo mi sento sereno
perché so che il demonio non riuscirà a portare alla perdizione gli
eletti. Inoltre sono fiducioso che presto accadrà qualcosa di epocale
che faciliterà la conversione di tante anime, le quali sono state
redente a caro prezzo da Nostro Signore Gesù Cristo.
Spero
tanto di esserti stato di qualche utilità con questa e-mail. Se vorrai
continuare a scrivermi, sappi che sarò lieto di risponderti. Ho fiutato
un grosso bottino per la causa di Dio, infatti penso che tu sia una di
quelle anime che se si convertono seriamente e si impegnano nel cammino
di perfezione cristiana, possono dare tanta gloria al Signore e
contribuire a fare del bene a molte altre persone.
Approfitto dell’occasione per salutarti cordialmente nei Cuori di Gesù e Maria.
Cordialiter
- 05/02/2017
- 12:05 am
- Cordialiter, blog di spiritualità cristiana
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"una di quelle anime che se si convertono seriamente e si impegnano nel cammino di perfezione cristiana, possono dare tanta gloria al Signore e contribuire a fare del bene a molte altre persone".....bellissimo programma di perfezione ma in "questa" chiesa si è veramente mosche bianche isolate rese innocue e stopate dal chi sei tu per giudicare?Non si accoglie il sugerimento dato perchè il Corpo di Cristo ben istruito e compaginato cammini insieme ma ci si sente paurosamente soli...
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