“ULTIM’ORA: BURKE SPEDITO IN MISSIONE”
Bergoglio con una scusa spedisce in missione Burke. A 12.500 Km da Roma. Le purghe…sono solo all’inizio. E questo lo dedico a tutti quelli che magari pensano che racconto barzellette. Leggete qui (https://twitter.com/ProtectthePope/status/831940535334141952).
Nick Donnelly @ProtectthePope
Clearly sending him to Malta didn't work, so now Cardinal Burke is sent to Guam, 12,155 km from Rome.
dopo il c9 siamo in piena epurazione/isolamento dei veri consacrati fedeli a Cristo... ma tu se vuoi chiamale sensazioni.....
RispondiEliminaPapa Francesco ha scelto il cardinale Burke, in qualità di esperto e competentissimo prelato, come giudice per un presunto caso di abusi sessuali che vede coinvolto l'arcivescovo Anthony Apuron-rettore del locale seminario neocatecumenale- ai danni di alcuni giovani del posto! Un casi molto delicato che richiede una presenza capace che possa ascoltare le testimonianze delle presunte vittime. Ovviamente in molti superficialotti penseranno ad una punizione inflitta a sua eminenza, ma non è così! Ci vuole molta prudenza e capacità in questo caso! Il cardinal Burke, come ex prefetto del supremo tribunale Dell segnatura apostolica, con tutta la sua esperienza, prudenza e capacità dovrà svolgere questo compito molto delicato! Forse invece che sparare a zero senza sapere si più a riguardo sarebbe invece il caso che si preghi per sostenere le persone incaricate di questo difficile compito! Con rispetto e stima nei vostri confronti, quale vostro lettore, vi saluto con stima in Christo rege! Sua eminenza tornerà in Italia nel prossimi giorni. Per favore...vediamo di essere prudenti, grazie!
RispondiEliminaNessuno mette in dubbio la grazia che accompagnerà il cardinale Burke in questa "missione" delicatissima e che noi sicuramente accompagniamo con la preghiera ...ma da qua a esaltare le motivazioni del v.d.r. Mi faccia il piacere ...creda quello che vuole...
RispondiEliminaPer carità! Ci mancherebbe altro! Qui ogni giorno non si sa cosa può accadere...però in questo caso non si può certo parlare di esilio punitivo.
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