Se Famiglia Cristiana aprisse gli occhi
Chi segue il sito di Famiglia Cristiana, probabilmente conosce la rubrica delle lettere, nella quale i lettori pongono domande abbastanza assurde, ricevendo alle volte delle risposte ancora più assurde. Recentemente, ad esempio, un lettore vittima dell'ignoranza religiosa imposta dal clero sbragato e mollaccione, ha posto il seguente quesito: «Ho avuto fra le mani un foglio dove un bambino davanti al Santissimo esposto chiede alla mamma: “Perché stiamo a guardare un pezzo di pane chiuso in una teca d’oro?”. Risposta: “Non hai tutti i torti; Gesù ha detto: Prendete e mangiate. Non guardate”. Non sono per niente d’accordo».
Posto che ci chiediamo dove il lettore abbia trovate tale porcheria, speriamo non in una qualche chiesa dove il prete dovrebbe posare il fiasco, procediamo ad una analisi. La risposta sarebbe abbastanza da manuale: l'Eucarestia è il sacrificio di Cristo sulla Croce, è la sua sofferenza che si ripete quotidianamente, è la sua estrema volontà di salvarci. L'Eucarestia è il VERO CORPO E IL VERO SANGUE di Cristo e di fronte ad esso non si può fare altro che prostrarsi, senza pensare di essere degni di assumerlo, se non prima di averlo adorato e glorificato adeguatamente.
Il teologo inizialmente, va detto, dà una risposta valida, anche se non pone molto l'accento sull'aspetto sacrificale, ma alla fine si perde in una divagazione che ha davvero del ridicolo: "Se prima della riforma conciliare l’adorazione aveva preso talora il sopravvento sulla Messa (anche per il fatto che il sacerdote celebrava da solo e in latino all’altare), non è oggi il caso di arroccarsi sul versante opposto con modalità anche di pessimo gusto, come riportato". Prego? Dunque, secondo questo signore, quando si prendeva la comunione in ginocchio alla fine della Messa, l'adorazione stava prendendo il sopravvento? Oggi invece che domina l'usanza orrida della comunione in mano assunta come un crostino va tutto bene? Dunque il prete quando celebra secondo il messale di Giovanni XXIII è da solo e non alla presenza di Dio, in prima fila alla guida del suo popolo? Dunque di fronte allo sfascio liturgico di oggi, siamo ancora qui a cercare di dipingere l'oscuro preconcilio contrapposto al radioso postconcilio?
E' chiaro che qualcuno a Famiglia Cristiana dovrebbe darsi una svegliata, abbandonando un armamentario ideologico vecchio di quarant'anni e ormai notoriamente dannoso, per farsi un giro a una cara vecchia Messa in Latino, dimenticandosi per almeno un'ora delle continue assurdità perpetrate dal clero moderno anche durante la consacrazione. Certo, in un periodo in cui si paventa addirittura l'abolizione della Messa senza colpo ferire, aspettarsi un po' di preparazione è forse troppo.
Posto che ci chiediamo dove il lettore abbia trovate tale porcheria, speriamo non in una qualche chiesa dove il prete dovrebbe posare il fiasco, procediamo ad una analisi. La risposta sarebbe abbastanza da manuale: l'Eucarestia è il sacrificio di Cristo sulla Croce, è la sua sofferenza che si ripete quotidianamente, è la sua estrema volontà di salvarci. L'Eucarestia è il VERO CORPO E IL VERO SANGUE di Cristo e di fronte ad esso non si può fare altro che prostrarsi, senza pensare di essere degni di assumerlo, se non prima di averlo adorato e glorificato adeguatamente.
Il teologo inizialmente, va detto, dà una risposta valida, anche se non pone molto l'accento sull'aspetto sacrificale, ma alla fine si perde in una divagazione che ha davvero del ridicolo: "Se prima della riforma conciliare l’adorazione aveva preso talora il sopravvento sulla Messa (anche per il fatto che il sacerdote celebrava da solo e in latino all’altare), non è oggi il caso di arroccarsi sul versante opposto con modalità anche di pessimo gusto, come riportato". Prego? Dunque, secondo questo signore, quando si prendeva la comunione in ginocchio alla fine della Messa, l'adorazione stava prendendo il sopravvento? Oggi invece che domina l'usanza orrida della comunione in mano assunta come un crostino va tutto bene? Dunque il prete quando celebra secondo il messale di Giovanni XXIII è da solo e non alla presenza di Dio, in prima fila alla guida del suo popolo? Dunque di fronte allo sfascio liturgico di oggi, siamo ancora qui a cercare di dipingere l'oscuro preconcilio contrapposto al radioso postconcilio?
E' chiaro che qualcuno a Famiglia Cristiana dovrebbe darsi una svegliata, abbandonando un armamentario ideologico vecchio di quarant'anni e ormai notoriamente dannoso, per farsi un giro a una cara vecchia Messa in Latino, dimenticandosi per almeno un'ora delle continue assurdità perpetrate dal clero moderno anche durante la consacrazione. Certo, in un periodo in cui si paventa addirittura l'abolizione della Messa senza colpo ferire, aspettarsi un po' di preparazione è forse troppo.
di Francesco Filipazzi
"Il mondo è in fiamme; vogliono nuovamente condannare Cristo": per compiacere i protestanti si vorrebbero eliminare la Presenza Reale e il Santo Sacrificio della Messa
E' in corso l'avanzata, nascosta ma aggressiva, camuffata ma violenta, dell'anti-chiesa con l'intento di cambiare tutto ciò che è cattolico e trasformarlo in qualcosa di indefinito...
Il nuovo mostro, con le celate sembianze gnostiche-illuministiche, potrebbe essere la "super-chiesa" dove tutto va bene, tutto è pacifico e tutto è generico...
Il nuovo mostro, con le celate sembianze gnostiche-illuministiche, potrebbe essere la "super-chiesa" dove tutto va bene, tutto è pacifico e tutto è generico...
Difatti in un lungo articolo di Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola Valdese, pubblicato dal sito della CEI , possiamo leggere :
"Ma prima tra tutte, per gli effetti pratici che produce, continuiamo ad avere una diversa concezione della Cena del Signore che finisce per dividere, invece che unire, i credenti in Gesù Cristo.
Per dirla con Paolo Ricca, “ll luogo della comunione si è
trasformato nel luogo della scomunica, il contrario di quello che voleva e doveva essere”.
J. Moltmann ha affrontato di petto la questione arrivando a delineare una proposta: “Nella Cena e, rispettivamente, nell'eucaristia – affermava – noi celebriamo non le nostre teorie, bensì la presenza del Cristo vivente!
trasformato nel luogo della scomunica, il contrario di quello che voleva e doveva essere”.
J. Moltmann ha affrontato di petto la questione arrivando a delineare una proposta: “Nella Cena e, rispettivamente, nell'eucaristia – affermava – noi celebriamo non le nostre teorie, bensì la presenza del Cristo vivente!
E perciò, ecco la mia proposta: “Prima viene il mangiare e bere, e solo dopo restiamo a tavola per discutere, alla presenza vissuta del Cristo, le nostre differenze, per appianare le nostre controversie ecc.
Dunque, prima la comunione nella Cena del Signore e in seguito la discussione sulla teoria e la teologia!”
Dunque, prima la comunione nella Cena del Signore e in seguito la discussione sulla teoria e la teologia!”
***
All'annunciata minaccia di un attentato alla Santissima Eucaristia mediante una, seppur parziale, motifica della formula Consacratoria che rende il pane e il vino veramente e realmente CORPO E SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO e al diabolico tentativo di rendere inefficace il Santo Sacrificio dell'Altare, dobbiamo rinunciare ad ogni forma di inutile diplomazia per combattere con le armi della fede contro il tentativo della falsa-chiesa di privare i credenti del Bene più prezioso: la Santissima Eucaristia!
La droga che "sballa" è penetrata " da qualche fessura" all'interno del Tempio Santo di Dio e ci ha trasformato da leoni ad asini, per usare un'espressione della mistica Teresa Neumann.
Di fronte alla minaccia di perdere il bene più prezioso : la Santissima Eucaristia non è l'ora del temporeggiamento, ne' della diplomazia o tanto meno degli accordi taciti ( tacere sulla sana dottrina: per quale motivo?).
Santa Teresa d'Avila, Dottore della Chiesa, ha detto: «Il mondo è in fiamme; vogliono nuovamente condannare Cristo, come si dice, raccogliendo contro di lui mille testimonianze; vogliono denigrare la sua Chiesa, e dobbiamo sprecare il tempo nel chiedere cose che, se per caso Dio ce le concedesse, ci farebbero avere un’anima di meno in cielo?»
Ognuno di noi ha il dovere di proteggere la Santissima Eucaristia da chi la vuole rendere inefficace attraverso la modifica essenziale della formula Consacratoria.
San Gregorio Magno ci ammonisce : "«Sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare» (Is 56, 10), e fa udire ancora il suo lamento: «Voi non siete saliti sulle brecce e non avete costruito alcun baluardo in difesa degli Israeliti, perché potessero resistere al combattimento nel giorno del Signore» (Ez 13, 5). Salire sulle brecce significa opporsi ai potenti di questo mondo con libertà di parola per la difesa del gregge. Resistere al combattimento nel giorno del Signore vuol dire far fronte, per amor di giustizia, alla guerra dei malvagi". - Dalla "Regola pastorale" di san Gregorio Magno, papa (Lib. 2, 4; PL 77, 30-31)
Le forze anticristiche propongono di tacere di fronte l'anti-chiesache si impone sempre più "grazie" ai mass media.
I servi dei demoni, pur di continuare ad operare i loschi traffici della spartizione del potere mondano, chiedono di rimanere zitti e muti di fronte persino davanti gli attentati alla fede...
Che la fiamma dello spirito cattolico continui ad ardere sempre nei nostri cuori per organizzare la resistenza con le armi della fede anche a costo del martirio:
- difenderemo sempre la Presenza Reale di Gesù sotto le specie del pane e del vino: siamo o non siamo cattolici ?;
- difenderemo la devozione e l'affidamento consacratorio a Maria Santissima, correndentrice del genere umano: siamo o non siamo cattolici ?;
- difenderemo la salvifica pratica della confessione frequente, associata al necessario proponimento di non più peccare, vera epressione dell'autentica misericordia di Dio: siamo o non siamo cattolici ?.
E' sul terreno della riflessione teologica che bisogna riflettere non a colpi di sanzioni canoniche e non a colpi di autoritarismi immotivati : bisogna discutere sui temi e sulle tematiche.
Nel nostro piccolo, pur essendo peccatori, siamo disposti a difendere fino al martirio la Fede dei nostri Padri specialmente nella Presenza Reale e nel Santo Sacrificio della Messa.
L'ora storica lo richiede: contrastare con la preghiera e la penitenza il gelido tornado neo/modernista della falsachiesa assisteremo alla nascita di quel mostro che von Balthasar chiamava "neo cattolicesimo".
Confermiamo la nostra indefessa disponibilità di farci umili e indegni collaboratori per l'imminente Trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
Amen.
Pubblicato da Andrea Carradori
Immagine : Santi Martiri di Gorcum in Olanda trucidati dai protestanti locali .
Immagine : Santi Martiri di Gorcum in Olanda trucidati dai protestanti locali .
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