Album ricordo del vescovo venuto per la fine del mondo
Loggia vaticana, 13 marzo 2013, il primo gesto demagogico di Jorge Mario Bergoglio
Pubblichiamo in formato pdf una sorta di album ricordo dei quattro anni di pontificato di papa Francesco.
Il documento, in quattro lingue, è stato preparato da Miles Christi.
Feria Tertia infra Hebdomadam II in Quadragesima ~ Feria major
Ad Matutinum Trident 1910
Ad Matutinum Trident 1910
Lettura 1
Lettura del santo Vangelo secondo Matteo
Matt 23:1-12
In quell'occasione: Gesù parlò alle turbe e ai suoi discepoli dicendo: Sulla cattedra di Mosè seggono gli scribi e i farisei. Pertanto osservate e fate tutto ciò che vi dicono, ma non fate com'essi fanno. Eccetera.
Lettura del santo Vangelo secondo Matteo
Matt 23:1-12
In quell'occasione: Gesù parlò alle turbe e ai suoi discepoli dicendo: Sulla cattedra di Mosè seggono gli scribi e i farisei. Pertanto osservate e fate tutto ciò che vi dicono, ma non fate com'essi fanno. Eccetera.
Omelia di san Girolamo Prete
Libro 4 Commento al capo 23 di Matteo
Che di più dolce, di più benigno del Signore? I farisei lo tentano, le loro insidie sono sventate, e secondo il Salmista: «Frecce di fanciulli son le ferite ch'essi fanno» (Ps. 63,8): e nondimeno per rispetto alla dignità del sacerdozio egli esorta il popolo a star soggetto ad essi, non tenendo conto delle opere loro ma dei loro insegnamenti. Col dire poi: «Sulla cattedra di Mosè seggono gli scribi e i farisei» (Matth. 23,1), per cattedra egli intende l'insegnamento della legge. Onde anche ciò che si dice in un Salmo: «Né si siede sulla cattedra di pestilenza» (Ps. 1,1): e: «Rovesciò i banchi dei venditori di colombi» (Marc. 11,15), dobbiamo intenderlo della dottrina.
Libro 4 Commento al capo 23 di Matteo
Che di più dolce, di più benigno del Signore? I farisei lo tentano, le loro insidie sono sventate, e secondo il Salmista: «Frecce di fanciulli son le ferite ch'essi fanno» (Ps. 63,8): e nondimeno per rispetto alla dignità del sacerdozio egli esorta il popolo a star soggetto ad essi, non tenendo conto delle opere loro ma dei loro insegnamenti. Col dire poi: «Sulla cattedra di Mosè seggono gli scribi e i farisei» (Matth. 23,1), per cattedra egli intende l'insegnamento della legge. Onde anche ciò che si dice in un Salmo: «Né si siede sulla cattedra di pestilenza» (Ps. 1,1): e: «Rovesciò i banchi dei venditori di colombi» (Marc. 11,15), dobbiamo intenderlo della dottrina.
Lettura 2
Affastellano invero dei pesi gravi e insopportabili, e ne caricano le spalle della gente, mentre loro non li vogliono muovere neppur con un dito» (Matth. 23,4). Questo s'applica in generale a tutti i maestri che comandano cose difficili, ma essi non compiono neppure il minore dei loro doveri. È da notarsi però che spalle, dita, pesi, funi onde si affastellano pesi, sono da intendere spiritualmente. «Fanno poi tutte le loro opere per essere osservati dagli uomini» (Matth. 23,5). Chiunque dunque agisce così per essere osservato dagli uomini, è scriba e fariseo.
Affastellano invero dei pesi gravi e insopportabili, e ne caricano le spalle della gente, mentre loro non li vogliono muovere neppur con un dito» (Matth. 23,4). Questo s'applica in generale a tutti i maestri che comandano cose difficili, ma essi non compiono neppure il minore dei loro doveri. È da notarsi però che spalle, dita, pesi, funi onde si affastellano pesi, sono da intendere spiritualmente. «Fanno poi tutte le loro opere per essere osservati dagli uomini» (Matth. 23,5). Chiunque dunque agisce così per essere osservato dagli uomini, è scriba e fariseo.
Lettura 3
Perciò portano le filattèrie più larghe e le frange più lunghe. E amano i primi posti nei conviti e i primi seggi nelle sinagoghe e le riverenze nelle piazze, e sentirsi ,chiamati dalla gente Maestri» (Ibi). Guai a noi miserabili, che abbiamo ereditato i vizi dei farisei! Quando il Signore ebbe dato per mezzo di Mosè i comandamenti della legge, vi aggiunse: «Te li legherai alla mano, e li avrai sempre davanti ai tuoi occhi» (Deut. 6,8). Il che significa: I miei comandamenti siano nella tua mano per essere messi in pratica: siano dinanzi ai tuoi occhi per meditarli giorno e notte. I farisei interpretando male questo passo, scrivevano il decalogo di Mosè, cioè i dieci comandamenti, su pergamene che si piegavano e si legavano sulla fronte formando sulla loro testa come una corona, per averli così sempre sotto gli occhi.
Perciò portano le filattèrie più larghe e le frange più lunghe. E amano i primi posti nei conviti e i primi seggi nelle sinagoghe e le riverenze nelle piazze, e sentirsi ,chiamati dalla gente Maestri» (Ibi). Guai a noi miserabili, che abbiamo ereditato i vizi dei farisei! Quando il Signore ebbe dato per mezzo di Mosè i comandamenti della legge, vi aggiunse: «Te li legherai alla mano, e li avrai sempre davanti ai tuoi occhi» (Deut. 6,8). Il che significa: I miei comandamenti siano nella tua mano per essere messi in pratica: siano dinanzi ai tuoi occhi per meditarli giorno e notte. I farisei interpretando male questo passo, scrivevano il decalogo di Mosè, cioè i dieci comandamenti, su pergamene che si piegavano e si legavano sulla fronte formando sulla loro testa come una corona, per averli così sempre sotto gli occhi.
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