CONTINUA LA MATTANZA IN SIRIA E ISRAELE VUOLE LA III GUERRA MONDIALE
Esiste una sola verità che ha dominato il mondo e gli uomini sin dai suoi albori, una verità che i saggi hanno condensato in una sola proverbiale frase. ‘Homo homini lupus’ ( Plauto). Da quando il sole ha iniziato ad illuminare il mondo con le sue meraviglie, l’uomo si è guardato intorno e ha preso ciò che gli serviva. E man mano che gli uomini si univano in gruppi diversi, guardavano con ingordigia i possedimenti degli altri. Quando le parole non bastavano, la forza e l’aggressione verso il più debole erano gli unici mezzi per impossessarsi di ciò che serviva alla loro sopravvivenza.
E’ proprio quello che sta accadendo in Medio Oriente dove il paese più forte, gli Usa, non contento di avere esteso i propri tentacoli in ogni angolo del mondo, depredando ricchezze, seminando morte e distruzione con armi non certo alla pari, oggi trova il pretesto di una bugia per distruggere quei pochi siriani che ancora resistono per immolarsi in sacrificio al nuovo’ Dio , al nuovo ‘Vitello d’oro’ a cui nell’antica storia biblica gli ebrei si erano inchinati durante l’assenza di Mosè.
L’articolo di cui si riporta il link,
www.unimondo.org/Guide/Ambiente/Cambiamento-climatico/Signori-della-guerra-signori-del-petrolio , espone con dovizia di particolari quanto l’Associazione per lo Studio del Picco del Petrolio, ASPO Italia nella persona del suo presidente , Luca Pardi, rileva. In sintesi, poiché l’era del petrolio a buon mercato sarebbe finita, la ricerca di altri giacimenti che non siano quelli che fino ad oggi hanno comunque garantito un prezzo accessibile perché provenienti da fonti convenzionali, si è resa necessaria per mantenere le quote di mercato esistenti. Evidente quindi che se non si creano pacifici accordi con i paesi interessati, il controllo di nuovi giacimenti petroliferi scateni conflitti che vanno oltre il buon senso e la ragione, sfociando nella guerra più feroce e disumana.
Si riporta quindi il paragrafo più esplicativo dell’articolo summenzionato: “… il Medio Oriente possiede il 47,7% delle riserve accertate di greggio nel mondo. Stanno qui le ragioni della guerra in Siria. Nel 2011, l’anno delle primavere arabe e della rivolta anti Assad, viene pubblicato uno studio (francobritannico) che esplicita il significativo “potenziale idrocarburico” di tre giacimenti al largo delle coste siriane. Si parla di 1,7 mld di barili di petrolio e 3,5 trilioni di m³ di gas naturale, secondo un rapporto dello Strategic Studies Institute (SSI – 2014) dell’esercito statunitense che stima che le risorse offshore della Siria facciano parte di un sistema più ampio di giacimenti nel Mediterraneo orientale che coinvolgono più Stati in concorrenza tra loro. Questi giacimenti, sempre secondo lo SSI, rappresentano un’opportunità strategica per ridurre la dipendenza dell’Europa dal gas russo e per rinforzare l’autonomia energetica di Israele.”
Non ci sarebbe bisogno di altro per comprendere che la potenza dominante governata al suo interno da una altrettanto potente oligarchia nelle cui mani si concentrano le ricchezze del mondo abbia orchestrato nei dettagli la strategia vincente che è quella delle armi e della forza. Il lettore noterà come le ultime frasi, marcate in neretto, siano un esempio eloquente di slealtà nei confronti della libertà commerciale di ogni paese che ha il diritto di utilizzare le risorse di cui è ricco il suo sottosuolo. Senza pensare che la stessa Europa che dalla Russia acquista l’80% del suo gas è costretta a cambiare il suo partner commerciale. “La Commissione Europea, Israele e altri tre paesi dell’UE, hanno infatti, deciso la costruzione di un gasdotto in alternativa al gasdotto russo-tedesco Nord Stream2 nel mar Baltico. Per gli Usa l’obiettivo principale è quello di limitare il potere della Russia tanto che il segretario di Stato Tillerman, nella sua recente visita in Russia avrebbe chiesto a Putin di rinnegare Assad e decidere da che parte stare.
In pratica non è stata una visita di cortesia o di trattative dove Tillerman avrebbe riconosciuto il diritto della Russia alla Crimea per essere stata questa territorio russo, ma una vera e propria richiesta di resa incondizionata. Può questa Europa tollerare ancora le vecchie divisioni ottocentesche quando parla di apertura e integrazione a tutti i paesi europei dell’est? L’interesse verso il Mediterraneo è forte per i giacimenti di petrolio e gas che rimangono, pur in considerazione delle fonti alternative, una sicurezza per l’aumento demografico che negli anni richiederà sempre più risorse energetiche. Proprio nel Mediterraneo, nei pressi della Siria, si troverebbero i giacimenti che per 180 anni sarebbero in grado di fornire energia sufficiente a garantire continuità energetica unitamente alle rinnovabili. A questo punto come si rileva nel lungo articolo, il circolo vizioso sarebbe: terrorismo, petrolio, armi e quindi ‘morte’.
La morte è infatti, il dono pasquale elargito, tramite i soliti ribelli, ad altri innocenti siriani sciiti con l’autobomba la vigilia di pasqua.Il mondo osserva e giudica ma c’è anche una parte di mondo che prega e la preghiera può far ‘ crollare le mura di Gerico”, rovesciando anche le sorti di una guerra.
Aleksandr Solgenicyn: insegna: ‘NON SOSTENERE IN NESSUN CASO CONSAPEVOLMENTE LA MENZOGNA. ”E chi non avrà avuto neppure il coraggio di difendere la propria anima non ostenti le sue vedute d’avanguardia (..) si dica invece, semplicemente: sono una bestia da soma e un codardo,…”. …..
So già, per antica esperienza, che questo appello non sarà ascoltato che da pochi: ormai pochissimi credono ancora di avere un’anima, un’anima il cui onore è da difendere contro il luridume della Menzogna e del suo Impero. E’ già caduto su di noi l’Impero Totale, i nostri vicini ne sono già gli psicopoliziotti, e i Padroni … ci vogliono in guerra. E quindi, guerra sarà.! Allora, chi ha Fede preghi molto, Preghi per il popolo russo, che ha già troppo sofferto da quella mano spietata, e che oggi è accusata di sterminio. E sapete cosa vuol dire.” (citazioni tratte dal blog di Blondet)
Oggi non è più tanto semplice nascondere la verità perché grazie al web si può conoscere ciò che accade nel mondo in tempo reale, vedere con i propri occhi quando quella ufficiale è falsa e bugiarda. L’Oligarchia, che controlla il 96% delle ricchezze del mondo, non si accontenta, vuole il controllo totale.Ed è quello che è accaduto in Iraq, Libia, Siria … I demoni che fingono di commuoversi per i bambini uccisi con il gas come da immagini, sono gli stessi che indirettamente e per interposti terroristi hanno concesso il permesso di seminare la morte. Ma nel giornale ‘Veterans Today’ a firma di Gordon Duff, campeggia un titolo raccapricciante: Swedish Medical Association Says White Helmets Murdered Kid for Fake Gas Attack Videos
L’Associazione Medica Svedese dice che gli Elmetti Bianchi avrebbero assassinato i bambini per documentare con i video il falso attacco con i gas. La prefazione di Gordon Duff all’articolo inizia con : “President Trump is now threatening to take America into a war against Syria, Iran and even Russia, a war he says is justified by “evidence” he has received from the Syrian White Helmets. We will prove beyond any doubt that this is a “Deep State” organization, a melding of CIA, al Qaeda and Britain’s intelligence services. We now have “slam dunk” proof that Trump and the “fake news” MSM are and always have been in lockstep, playing us all.[Trad.
Il Presidente Trump minaccia ora di portare l’America in guerra contro la Siria, l’Iran e anche la Russia, una guerra che afferma essere giustificata dalla “prova” che ha ricevuto dai Caschi Bianchi in Siria. Noi possiamo dimostrare oltre ogni dubbio che si tratta di un’organizzazione dello “stato profondo” (un apparato di servizi segreti per rovesciare un governo) ossia una fusione di CIA, al Qaeda e servizi segreti britannici. Ora abbiamo la prova “slam dunk”(certa) che Trump e le ‘fake news’ (notizie false) sono e sono sempre state in sincronia, prendendo in giro tutti.
Il Presidente Trump minaccia ora di portare l’America in guerra contro la Siria, l’Iran e anche la Russia, una guerra che afferma essere giustificata dalla “prova” che ha ricevuto dai Caschi Bianchi in Siria. Noi possiamo dimostrare oltre ogni dubbio che si tratta di un’organizzazione dello “stato profondo” (un apparato di servizi segreti per rovesciare un governo) ossia una fusione di CIA, al Qaeda e servizi segreti britannici. Ora abbiamo la prova “slam dunk”(certa) che Trump e le ‘fake news’ (notizie false) sono e sono sempre state in sincronia, prendendo in giro tutti.
Evitando di inserire il testo in inglese, la scrivente riporta direttamente la traduzione di altro paragrafo in cui i medici svedesi scrivono: “ (trad.) Si prega di notare che mai la Casa Bianca o qualsiasi altro mezzo di comunicazione occidentale ha riconosciuto la polemica riguardante i caschi bianchi, che si suppone facciano parte delle operazioni di propaganda di al Qaeda. Né si fa menzione delle decine di provati attacchi con gas da parte di FSA, (Free Syrian Army) ISIS e al Nusra che come per magia sono state improvvisamente “dimenticate”. I caschi bianchi, presumibilmente un’ONG indipendente, riceve fino a $ 100 milioni di dollari dalla CIA e dal Foreign Office del Regno Unito per finanziare il “Progetto oscuro”. ( Dark Project)., Assassinare i bambini è un loro compito e una loro attività commerciale come avremo modo di dimostrare. Condividendo i loro quartieri generali con l’intelligence turca Gaziantep, in Turchia, questa organizzazione è di gran lunga più uno “squadrone della morte” che protezione civile. Si prega di vedere i video” www.youtube.com/watch
Infatti l’Associazione di medici svedesi nel video spiega e dimostra come certe operazioni da parte dei caschi bianchi sui corpi dei bambini in realtà non salvino la vita; da qui la denuncia dei medici per crimini di guerra. L’operato dei caschi bianchi è stato più volte denunciato da diverse associazioni per i diritti umani.
Prof. Marcello Ferrada de Noli presidente di SWEDHR (Swedish Dopctors for Human Rights). Che l’attacco di Trump alla Siria dovuto alla presunta azione di Assad con i gas sia stato dunque un pretesto per continuare il lavoro dell’Isis? Quasi tutte le guerre nascono da un pretesto e da una bugia.
Prof. Marcello Ferrada de Noli presidente di SWEDHR (Swedish Dopctors for Human Rights). Che l’attacco di Trump alla Siria dovuto alla presunta azione di Assad con i gas sia stato dunque un pretesto per continuare il lavoro dell’Isis? Quasi tutte le guerre nascono da un pretesto e da una bugia.
Le politiche occidentali non sono tanto diverse dai governi imperialisti che, sbandierando la parola democrazia come ideale da imporre ai diversi popoli in crescita, si macchiano di orrendi delitti, di spietate esecuzioni, di genocidi spesso eseguiti senza clamore e nel silenzio dell’informazione. Idealizzano i profughi, credendo che con il sentimentalismo si possa risolvere la vita di milioni di persone in Europa e con lo stesso sentimentalismo manderebbero a morte i populisti che chiedono rispetto per le loro vite, i loro quartieri, la loro nazione e persino per gli immigrati abbandonati nei ghetti dove invece di insegnare la lingua, la storia, la religione, la cultura cioè del paese che li ospita, si lascia alla rabbia verso le istituzioni europee di permearli.
A loro dire, avrebbero il dovere di mantenerli per averli sottomessi in passato con la colonizzazione e la predazione. È recente la legge che impone nuove tasse agli svedesi per il mantenimento degli immigrati.
C’è da rabbrividire nel vedere come certi quartieri ( vedi ‘ Piazza Pulita’ del 13 Aprile) nella civilissima Svezia, ospitano famiglie che vivono alla deriva dove gli uomini barbuti con il capo coperto e la tela bianca fino ai piedi, affermano rabbiosi al giornalista che li intervista le solite litanie maomettane che la donna deve stare in casa che deve uscire con il volto coperto, che deve ubbidire. E in qualche angolo le donne con passo svelto, velate di nero dalla testa a i piedi, si nascondono alla vista dei visitatori, per non incorrere nelle bastonate dei mariti padroni, che nel chiuso delle loro case, inaccessibili alle donne svedesi, possono fare ciò che vogliono. Una donna invece, perfettamente coperta che con coraggio risponde quasi bisbigliando, al cronista, nascondendo il visto per non essere riconosciuta dai suoi aguzzini, dichiara la sua amarezza perché in un paese emancipato come la Svezia deve rigorosamente attenersi alle leggi islamiche, sorvegliata dai barbuti che le impediscono di vivere e di respirare come una donna occidentale.
C’è da rabbrividire nel vedere come certi quartieri ( vedi ‘ Piazza Pulita’ del 13 Aprile) nella civilissima Svezia, ospitano famiglie che vivono alla deriva dove gli uomini barbuti con il capo coperto e la tela bianca fino ai piedi, affermano rabbiosi al giornalista che li intervista le solite litanie maomettane che la donna deve stare in casa che deve uscire con il volto coperto, che deve ubbidire. E in qualche angolo le donne con passo svelto, velate di nero dalla testa a i piedi, si nascondono alla vista dei visitatori, per non incorrere nelle bastonate dei mariti padroni, che nel chiuso delle loro case, inaccessibili alle donne svedesi, possono fare ciò che vogliono. Una donna invece, perfettamente coperta che con coraggio risponde quasi bisbigliando, al cronista, nascondendo il visto per non essere riconosciuta dai suoi aguzzini, dichiara la sua amarezza perché in un paese emancipato come la Svezia deve rigorosamente attenersi alle leggi islamiche, sorvegliata dai barbuti che le impediscono di vivere e di respirare come una donna occidentale.
Questa è l’Europa di oggi, pronta ad accettare la convenienza più che la verità, l’Europa che definisce “mostro” Assad , ma che stringe la mano dei mostri veri di cui un giorno anche noi, come molti paesi asiatici dove il wahabismo spadroneggia facendo proseliti con la violenza e la paura, conosceremo la ferocia, la violenza, la crudeltà , magari quando il tramonto degli dei oscurerà anche il sole sulla nostra bella e tradita patria europea. Per chiudere quest’articolo in ‘spirito e verità’ il pensiero del già menzionato giornalista Jonas Alexis espresso nell’articolo “ISRAEL WANTS WORLD WAR-NOW, ci dice chiaramente cosa vogliono le ‘Famiglie’.
“If you haven’t realized that the Israeli regime and its puppets in the United States want to start World War III, then you need to wake up from your dogmatic slumber. The Neocons and flaming Zionists are already gloating because Trump is currently doing their bidding”. [Se non vi siete resi conto che il regime israeliano e le sue marionette negli Stati Uniti vogliono iniziare la terza guerra mondiale, allora avete bisogno di svegliarvi dal sonno dogmatico. I neocons e i fiammeggianti sionisti stanno già gongolando perché Trump sta eseguendo i loro ordini].E per dimostrare come i conservatori americani di religione ebraica inneggino all’attacco di Trump in Siria, Alexis riporta nel suo articolo uno dei tanti commenti espresso da un ebreo neocon Elliott Abrams “….. Trump saved more lives in Syria by his action this week than Obama did in all his years in office….“. [… Trump ha salvato più vite in Siria con la sua azione in questa settimana più di quanto abbia fatto Obama in tutti gli anni in carica ….].
Elena Quidello
Fonte: International WebPost
Siria, trappola dei ribelli anti-Assad: patatine ai bimbi, poi la strage
In Siria sabato scorso un'autobomba sugli sciiti ad Aleppo ha ucciso 68 bambini. I ribelli li avrebbero radunati con l'inganno regalando patatine
In Siria sabato scorso un'autobomba sugli sciiti ad Aleppo ha ucciso 68 bambini. I ribelli li avrebbero radunati con l'inganno regalando patatine
L'esplosione, l'odore della morte. E poi il sangue che scorre lungo il marciapede vicino agli autobus carichi di uomini, donne e bambini.
Soprattutto bambini. Nell'attentato consumato ad al-Rashideen, sobborgo vicino ad Aleppo in Siria, hanno perso la vita circa 120 persone. Di queste, 13 sono le donne e 68 i minorenni. Una strage di giovani vite.
Si è discusso molto nei giorni scorsi dei raid aerei con bombe chimiche che il governo guidato da Assad avrebbe condotto il 4 aprile a Khan Sheikhoun (smentito sia dalla Russia che dal governo siriano). In quell'occasione morirono 68 persone e le immagini dei corpicini dilaniati dal gas provocarono sdegno internazionale. Sdegno che però non si è registrato per i 68 bambini sciiti uccisi dall'attentato di sabato scorso.
Eppure la crudeltà è stata pari, se non peggiore. Perché secondo quanto emerge dalle testimonianze, i terroristi avrebbero messo in atto una vera e propria trappola per uccidere quanti più innocenti possibili. Subito dopo l'esplosione del pickup carico di tritolo, i presenti hanno raccontato un episodio fino ad ora passato in sordina: "Hanno iniziato a distribuire delle patatine e i bambini sono corsi verso il veicolo", ha urlato un testimone ai media locali come riportato dal Corriere. Adesso a corroborare queste dichiarazioni ci sono pure alcune immagini. Nei video che circolano in queste ore in Rete (guarda il video) è possibile distinguere i ragazzini fare a gara per assicurarsi i desiderati pacchetti: i bimbi sono felici, si spintonano pur di conquistare quel momento di pace. Ma si trattava solo di un tranello, un inganno che ha fatto leva sulla fame di cittadini stremati da anni di guerra. Poco dopo infatti è esplosa l'autobomba che ha ucciso 120 di loro.
Il filmato che mostra l'esca messa in atto dagli attentatori sembra essere assolutamente autentico. Per verificarlo basta incrociare le immagini con i servizi pubblicati da giornalisti e agenzie di stampa internazionali nelle ore precedenti la strage: sia nel video-denuncia che nei filmati trasmessi delle tv sono presenti gli stessi autobus carichi di civili. Inoltre, in un reportage realizzato da Orient News, alle spalle del cronista spunta un bimbo con la maglia gialla e le maniche azzurre, la stessa t-shirt che si vede nella calca di minorenni accorsi per accaparrarsi le patatine. Si tratta con ogni probabilità di uno dei 68 piccoli caduti nella trappola e rimasti uccisi dall'autobomba.
E pensare che doveva essere una giornata di tregua armata. I pullman rimasti coinvolti nell'attacco trasportavano circa 5mila cittadini delle città di Fua e Kafraya, due enclavi governative nella provincia di Idlib controllata dai ribelli. Erano stati caricati su 75 mezzi tra autobus e ambulanze per essere trasportati fino ad Aleppo, Damasco e Latakia. Un'operazione che rientrava nell'ambito del "Four Towns deal", il "patto delle quattro città" firmato dalle parti in causa in Siria sotto con la mediazione di Iraq e Iran: gli sciiti (filo-governativi) potevano evacuare Fua e Kafraya, mentre le milizie anti-Assad erano libere di far uscire la popolazione da Madaya e Zabadani, città in mano ai ribelli e assediate dalle forze governative e delle milizie sciite di Hezbollah.
La bomba però ha rotto il patto, trasformando la tregua nella strage degli sciiti. I ribelli hannonegato ogni coinvolgimento. Ma le ombre rimangono. E sono ombre macchiate del sangue di 68 bambini innocenti, prima ingannati e poi uccisi.
Avete temuto il Brexit? Vedrete come vi spaventerà Erdoxit…
Altro che Brexit, l’Erdoxit. La Turchia diventa un gigantesco frammento dislocato e va per la sua rotta pericolosa e avventurista, e l’Unione Europea, la classe (cosiddetta) dirigente resta senza parole. Angela Merkel, quella che comanda su tutti noi, quella che ci ha fatto sborsare a tutti i 3 miliardi l’anno ad Erdogan per rimediare ad una sua ignobile follia, che fa? Auspica che il sultano apra “un dialogo rispettoso con le altre forze politiche e la società”; invoca Erdogan di “non mettere fine al sogno europeo”, cioè all’aspirazione di farsi ammettere nella oligarchia di burocrazie omologanti e stati de-sovranizzati e castrati: patetico, come se quell’ente che usurpa il nome di “Europa”, oggi prigione dei popoli, avesse ancora chissà quale capacità di attrarre, invece che di suscitare revulsione.
“La Turchia si allontana dall’Europa e si allinea al modo medio-orientale di far politica, a forma di governo autoritario”, riconosce Le Monde: è ancora ottimista, l’ex calciatore punta dritto al despotismo orientale, con in più l’arricchimento sfondato per sé e la sua famiglia. Ma almeno il popolo turco è tornato alla storia che è sua; ha riconquistato la sua identità, radicalmente anti-europea; s’è liberato dalle mascherature del carnevale UE, voterà la pena di morte (finalmente!), darà all’ex calciatore i poteri e prepotenze della Sublime Porta, e farà la sola cosa che sa fare, quella che fa meglio nella storia: distruggere, devastare dove passa.
L’eurocrazia mai così insignificante..
L’eurocrazia che sperava di irretirlo, castrarlo e neutralizzarlo – ciò che chiama “europeizzarlo” – avvolgendo il Turco nelle “direttive” e “normative”, scopre che l’antica bestia s’è liberata. La tristissima Mutti scopre persino che i “suoi” turchi “integrati alla Volkswagen”, insediati con le famiglie da generazioni, sono i più sfegatati erdoganiani, non le sono grati dei “diritti” e “parità” tanto lodati, anzi se ne infischiano; non sentono la lugubre Germania come la loro patria. Figurarsi se la sentiranno i 300 -500 mila l’anno che, secondo il progetto Kalergi adottato dall’eurocrazia, Boldrini e Mogherini, si integreranno nelle “normative” di Bruxelles e Francoforte.
Chiunque abbia ancora un resto di identità storica e nazionale, dalla UE vuole divincolarsi: i britannici e dall’estremo opposto, i turchi sgretolano l’utopica illuministica “unità”, l’Ungheria e la Polonia scalpitano e tirano le redini, e costringeranno Mutti a cedere.. Resta nella UE, e si fa comandare dalla Merkel e Draghi, da Juncker e Mogherini, solo chi vuole, solo perché “ha paura” della libertà e dei suoi rischi, di uscir dall’euro, dalla NATO…insomma chi ha accettato la castrazione. Sapete di cosa parlo: i media ci hanno riempito di paura per “le conseguenze della Brexit”, ora ci riempiono di paure infondate “se vince la Le Pen”, ed infatti fanno paura alle nostre maggioranze – castrate. Solo dei castrati, dei capponi, possono accettare quel che ci dicono e ripetono i media: “Non possiamo essere liberi, perché ci costerebbe troppo”, “perché Schauble ce la farebbe pagare”.
Solo che, o castrati e capponi, la storia che volete sfuggire , vi bussa alla porta: e voi avete come “capi” figure come Gentiloni, Merkel, Berlusconi, Boldrini. Gente piccola, che appare oggi anche più piccola. Gente che ha sbagliato tutte le sue politiche, e si è data una burocratizzazione flaccido-autoritaria. Gente che non ha alcuna legittimità per guidarvi nelle tempeste in arrivo. Juncker, Merkel ed Hollande non sono stati capacità di prevedere nulla di quel che sta arrivando: volevano Hillary e adesso vanno alle guerre di Sion con Trump, s’illudevano che Erdogan li rispettasse, che i turchi immigrati si fossero lasciati evirare. Hanno mormorato contro The Donald: “No, la NATO non è obsoleta!” (e dove andrebbero loro, senza NATO, il protettore?) e adesso Gentiloni si sente chiedere da Donald: manda i tuoi soldati a combattere nel carnaio di Mossul, mica speravi di ridurli a montare la guardia alla diga.
No, siete stati accontentati: la Nato non è obsoleta, ha detto Trump – una delle sue felici giravolte – e adesso combattete. Per chi, lo sapete già, anche se non ne dite il nome.
Donald e Erdo d’accordo: “Assad must go”.
Donald ha subito telefonato ad Erdogan. Non è vero che gli ha telefonato per congratularsi, era una telefonata pianificata da tempo. Tuttavia, telefonata importante: Trump ha voluto assicurarsi che Erdogan era con lui nel “ritenere Assad responsabile” (ovviamente, dal gas sui bellissimi bambini che hanno commosso lui e Ivanka). Ovviamente, come risulta dal comunicato della Casa Bianca, “i due leader si sono detti d’accordo sull’importanza chi chiamare a rispondere il presidente Bashar al- Assad”.
Inutile che vi spieghi cosa ciò significa. Erdogan è di nuovo pronto a tradire Mosca, e gettarsi nella nuova-vecchia offensiva sionista-americana di smembrare la Siria e ritagliarsene un pezzo, a cui aveva dovuto rinunciare aderendo obtorto collo al progetto di pacificazione organizzato da Putin e Lavrov.
Il Deep State non vuole lasciare che Mosca abbia successo, che in Siria finisca la guerra; idrofobo per l’umiliazione che Mosca gli ha inflitto, vuole “far pagare un prezzo”, “dissanguare” le truppe russe e quelle iraniane e di Hezbollah; il Pentagono vuol far vedere che ce l’ha più grosso…Un miscuglio di ferocia e infantilismo, di mattana , inconsistenza impulsiva e di irresponsabilità nel disonore, unisce sicuramente Erdogan e Trump: sono fatti per comprendersi.
“LA Russia è la minaccia principale per la sicurezza Usa”, ha appena sancito il generale Mattis, uno dei manovratori del Donald. Ma anche una minaccia per voi, europei?
La NATO vi porta in quella guerra, europei. Lo scopo finale è quello voluto dai neocon e zio-con: che Assad sia trucidato e su Damasco sventoli la bandiera nera del Califfato wahabita. Voi pensate che Tel Aviv dovrebbe aver paura di trovarsi ai confini Daesh fatto stato? Ingenui, avverte “The Saker”. Daesh non ha mai torto un capello a un solo israeliano, ma ha solo massacrato sciiti e decapitato cristiani, alawiti, yazidi… Il Califfato wahabita a Damasco compirebbe l’opera di “dissanguare” Hezbollah e “salassare” le truppe iraniane in una guerra fratricida infinita, insomma neutralizzare quelli che Israele sente come i suoi veri, temibili nemici militari. Sion, per pretesti di “sicurezza” contro lo Stato islamico, si ritaglierebbe il suo pezzo di Siria, il Sud.
Questo è l’interesse israeliano, almeno come loro lo percepiscono, e per il quale mobilitano la “nuova” Casa Bianca, e la NATO. Ma è anche vostro interesse, o capponi e castrati europei? Lo so, non sapete più cosa sia “interesse nazionale”, da quando vi hanno evirato con la promessa di farvi ingrassare tranquilli nella stalla UE, alla greppia, senza il rischio di predatori nella savana dello storia à a cui avete rinunciato. Ma dico: a voi conviene che cada Assad e a Damasco vada uno stato islamico wahabita e sterminatore? Avete solo un’idea di quanti milioni di fuggiaschi dovrete accogliere?
Vi consiglierei di porvi queste domande, e rispondervi. E presto, mi pare già di vedere quel che farà presto Erdogan, su incitamento americano o anche di testa sua (sapete, è un impulsivo, come Donald): un giorno a l’altro chiuderà gli Stretti alle navi di Mosca. Naturalmente, in violazione di tutti i più sacvri trattati internazionali; ma, o capponi, il tempo deii trattati internazionali è passato – rendetevi conto. Trump ha appena bombardato la Siria senza mandato alcuno, né interno né internazionale, al solo scopo di poter ripetere l’ingiunzione di sempre: “Assad must go” la guerra in Siria non deve finire, Wahab deve dominare ai confini europei
Allora vediamo: Erdogan chiude il Bosforo alle navi della Russia. La Russia è costretta a reagire. Militarmente. Da che parte state? Merkel, Mogherini, Gentiloni, Stoltenberg vi hanno messo in “questa” NATO. Erdogan non è più “Europa”, ma è sempre NATO : è aggressore, se chiude gli Strettti? E’ aggredito, se Mosca risponde forzando a cannonate e missili il blocco sul Bosforo? Aspettatevi qualche “direttiva” da Bruxelles. Qualche sagace e chiaroveggente mossa politica della Merkel. Auguri.
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