Rinnovamenti carismatici e pentecostali e quella nuova chiesa senza dottrine
Quella paura di non dire le cose, come stanno veramente.
Cari Amici lettori, sapete bene che citiamo spesso il sito La Nuova Bussola Quotidiana
perché, in materia ecclesiale, è davvero molto informativa e
soprattutto, sulla questione gender ha preso a cuore la corretta
informazione, e di ciò gliene siamo grati. Tuttavia riteniamo una forma
di carità e di correzione fraterna, sottolineare un articolo che – in
rete – sta confondendo molti lettori. Ci riferiamo all’articolo di
Alessandra Nucci sui Movimenti carismatici, clicca qui,
riletti con un approccio sbagliato e privato del senso pratico della
realtà dei fatti. Insomma, i fatti non sono come raccontati
nell’articolo, e rigettiamo Traettino quale “reverendo” e maestro, con
prove e fatti.
Premesso subito che noi non ce l’abbiamo
con i Carismatici del Rinnovamento nello Spirito, nel quale conosciamo
molte persone davvero ispirate, è però onesto e corretto sottolineare le
gravi lacune che lo circondano e spesso lo guidano. Affermare poi che Bergoglio, quando era vescovo di Buenos Aires voleva “incoraggiare la loro attività in chiave anti-protestante…” non è vero!
E a dirlo è proprio il suo amico Traettino, ex cattolico di lotta
continua prima e poi fondatore di una “chiesa” detta della
riconciliazione, a seguito di una presunta “apparizione” dal Cielo che
gli avrebbe dato questo compito… Questa “riconciliazione”
dovrebbe avvenire, secondo le “apparizioni” di Traettino (che non è un
“reverendo” cari della Bussola, ed è un semplice laico che ha rifiutato e
rigettato l’Eucaristia e l’Immacolata), attraverso “la sua chiesa”
SENZA DOTTRINE, SENZA DOGMI, ma solo con la “forza e l’ispirazione dello
Spirito Santo” interpretato senza magistero cattolico….
Traettino divenne amico di Bergoglio quando questi era vescovo di Buenos Aires e ne subì tutto il fascino e l’eresia! Non esiste affatto un Bergoglio atto a guidare una pastorale ecumenica “in chiave anti-protestante“, ma al contrario come il progetto gesuitico di Pedro Arrupe insegna – clicca qui – Bergoglio vuole “cattolicizzare il protestantesimo“, e non solo questo, ma il loro progetto è anche quello di cattolicizzare il marxismo, clicca qui, senza l’uso delle armi, ma la forza del Popolo: dalla Teologia della Liberazione fatta dai gesuiti con l’uso della forza e delle armi (alla quale Bergoglio giustamente si è sempre opposto), alla Teologia del popolo, clicca qui, per la quale, le armi da eliminare secondo loro, sono proprio LA DOTTRINA E I DOGMI. E’ imbarazzante pensare che La Nuova Bussola ignori questi fatti reali.
Non è un caso, che Papa Francesco continui a riferirsi alle dottrine e ai dogmi come ad una sorta di “muro” da abbattere,
accusando con parole forti e cattive tutti quei laici, clero e vescovi
che ne facessero uso per l’evangelizzazione. Fa specie dover pensare che
La Bussola non sappia queste cose quando poi offre il proprio spazio
per la causa dei 4 cardinali con i famosi “Dubia” o la giusta battaglia
contro le derive del vescovo Paglia e la sua apologetica “per la morte”.
Ora vi diciamo una cosa che molti ignorano, ma che Bergoglio conosce assai bene. All’interno
del Movimento Carismatico NON SI FA CATECHISMO, NON SI USA IL
CATECHISMO, non si usano affatto le dottrine cattoliche. Esiste una forma di LETTURA DELLE SCRITTURE con lo stile protestante, anche se molto cattolicizzato,
accompagnato sì dal Magistero della Chiesa, ma non quello dottrinale
bensì quello ecumenico, specialmente quello di Giovanni Paolo II e di
Benedetto XVI, almeno fino a “ieri”, perché a quanto pare la realtà è
cambiata di recente, oggi esiste SOLO il magistero di Papa Francesco, e
si interpreta il vecchio alla luce del nuovo… E forse pochi sanno che
gli organizzatori di questi primi eventi carismatici interni al
cattolicesimo furono proprio i gesuiti innovatori!
La Nucci difende il Movimento carismatico
cattolico (Rcc) (attenzione a non confonderlo con il RnS tra i quali
NON è mai corsa alcuna fraternità né amore fraterno) per il suo “effetto boom”,
una sorta di prova per dire che tutto va bene nonostante riconosca, lei
stessa, che ci sono aspetti controversi, e questo è contraddittorio
perché quei “conti che non tornano” riguardano proprio LA DOTTRINA E I
DOGMI a cominciare dall’uso ambiguo dello Spirito Santo non come
Terza Persona della Santissima Trinità che agisce in conformità a tutto
l’apparato dottrinale del Vangelo consegnato dal Cristo alla Sua
Chiesa, ma come una “entità spirituale” che agirebbe quasi dissociata
dal Padre e dal Figlio… Oh certo! nel Rinnovamento si fa
“adorazione eucaristica”, si fanno tutti i Sacramenti, ma questo non
basta a dare prova di una sanità cattolica al loro interno, piuttosto è
la prova di quella “cattolicizzazione pentecostale” dell’ultimo secolo, all’interno della Chiesa Cattolica.
In sostanza: se da una parte anche noi vediamo in positivo che Movimenti carismatici hanno “cattolicizzato” un modo nuovo di fare comunità, di fare culto, di vivere internamente la Chiesa Cattolica, dall’altra parte non possiamo ignorare come gli stessi ultimi Pontefici prima di Bergoglio, abbiano spesso chiesto a questi gruppi “l’obbedienza alla dottrina della Chiesa Cattolica”. Se questo appello è stato ripetitivo, seppur accompagnato da molte parole e gesti di benevolenza, non si può nascondere che le motivazioni erano e sono allarmanti. La Nucci dice infatti che questo Movimento si caratterizza anche per la sua obbedienza ai Papi.. ma, ci chiediamo, è davvero così? Di quale “obbedienza” si tratta?
Fino ai tempi di Benedetto XVI – anche il caso anglicano lo conferma – obbedienza significava intraprendere un cammino DI CONVERSIONE ALLA CHIESA CATTOLICA
che, pur mantenendo la propria identità carismatica, facesse anche lo
sforzo di obbedire alle richieste esplicite della Chiesa in materia
dottrinale e dogmatica. Sappiamo bene che già dopo il Vaticano II con il
mantra del “non condanniamo più”, si è aperta la strada ad un
SINCRETISMO pericoloso per il quale Giovanni Paolo II fece scrivere al
Prefetto di allora della CdF, cardinale Ratzinger, la famosa Dominus Jesus per la quale, i Movimenti Carismatici SI OPPOSERO, senza scenate naturalmente e senza ribellione esteriore, ma semplicemente affermando che “quel documento non riguardava loro”….
Questo è lo stile che piace a Bergoglio!
Non è necessario fare “opposizioni”, anzi, non si devono fare, si deve
continuare ad obbedire alla Chiesa per poi continuare ad avanzare
secondo i propri schemi. L’obbedienza così è solo di facciata per poter
rimanere in qualche modo dentro la Chiesa. Lo ha raccontato Bergoglio
stesso, anche da Pontefice, il caso di una suora della sua diocesi che
venne richiamata dal Vaticano ai tempi di Benedetto XVI, e le venne
imposta l’obbedienza. Ritornata a Buenos Aires si andò a consigliare da
Bergoglio, giustamente il suo vescovo, il quale le disse di non
prendersi pena di nulla e che aveva fatto bene a dare assicurazione
della sua obbedienza a Roma, lui dal canto suo LA LASCIAVA LIBERA DI
PROSEGUIRE con le sue idee che non doveva imporre a nessuno, ma che
poteva semplicemente seminare con un atteggiamento CARITATEVOLE e di
obbedienza alla Chiesa. Non dimentichiamo che il Papa stesso,
quel giorno al Circo Massimo, ha spiegato che il Rinnovamento
carismatico “non è cattolico” clicca qui,
come del resto, per lui, “Dio non è cattolico”, affermazioni atte a
ripulire il significato del termine “cattolico” fino ad oggi associato
alla sana dottrina protetta e impartita da Roma.
L’obbedienza dei Gesuiti innovatori è una storpiatura dell’insegnamento di Sant’Ignazio di Loyola il quale difendeva certamente la gerarchia cattolica, ma la cui obbedienza si riferiva alle dottrine insegnate e difese da questa gerarchia. Pedro Arrupe con i gesuiti modernisti come l’hanno cambiata? Semplicemente obbedendo alla gerarchia, ma non alla dottrina da essa impartita. E’ strano che tutto ciò sfugga a La Nuova Bussola Quotidiana.
Infine c’è una aberrazione e un abuso continuato che avviene all’interno del mondo carismatico di cui poco si parla. L’IMPOSIZIONE DELLE MANI – clicca qui – da parte dei laici.
Nessun laico può imporre le mani (SOLTANTO ai CATECHISTI LAICI è
permesso di fare una imposizione delle mani ai CATECUMENI con una forma
di Preghiera allo Spirito Santo, così come è descritto nel Manuale
«degni, preparati e deputati dal vescovo», “esorcismi minori; cfr. RICA 109“,
così come i Padri di Famiglia – cattolici praticanti e in grazia di Dio
– possono imporre le mani SOLO ai propri figli per una benedizione), ma
ciò che fanno i pastori protestanti-pentecostali, o i carismatici laici
cattolici, non ha nulla a che vedere con la dottrina cattolica.
Purtroppo è vero il detto che chi sta con
lo zoppo impara a zoppicare, e così il Rinnovamento Cattolico e il RnS
ha assunto il peggio di certi gesti di cui lo stesso Bergoglio, anche da
Pontefice, si è fatto difensore, propagatore e testimone.
Quando dei laici, o dei pentecostali, SCIMMIOTTANO un rito cattolico
che spetta solo al Sacerdote, come quello dell’imposizione delle mani,
rischia due conseguenze da questi gesti: la prima, ben che vada, NON
AVVIENE NULLA, è un effetto placebo ciò che vivono, è tutto emotivo,
sentimentale, orizzontale; la seconda, nel peggiore dei casi, SI HA LA
VESSAZIONE DIABOLICA che non è la possessione attenzione, ma il demonio
che se la ride diventa il consigliere di queste anime. A dirlo non siamo
noi, ma molti esorcisti a cominciare da Padre Amorth.
Dicendo questa verità, non vogliamo
raggiungere alcuna conclusione, men che meno accusare di vessazione
tutto il Movimento carismatico! Ma questi sono i fatti, questa è la
realtà che nessuno racconta. Esiste molta confusione e molta
disobbedienza tra la pratica delle Preghiere di guarigione o liberazione
che tutti, anche i laici possono fare, da certi atteggiamenti non
consoni ai laici.
Il tutto viene coperto dal solito mantra: “ma che male c’è?”, lo stesso Bergoglio, come tutti i gesuiti innovatori, usano il metodo per oscurare un dogma, una dottrina, e che è l’equivoco, l’ambiguità o confusione. Infatti se una delle forze del dogma è la sua chiarezza, una delle forze del modernismo è la sua confusione. La chiarezza illumina la mente da accettare la Verità così come è ed è stata trasmessa dalla Chiesa, mentre la confusione, l’ambiguità confonde la mente da accettare la falsità o l’equivoco stesso, facendolo diventare “cattolico”. In tal senso queste persone, spesso in buona fede, non si rendono conto dell’inghippo e ritengono davvero di essere “obbedienti e fedeli al papa”…
Per concludere vogliamo chiarire laddove
la Nucci cita niente meno che Leone XIII quale prova della giusta
dimensione di questo Movimento Carismatico: “… quello stesso 1 gennaio
1901, quando nel Kansas ci fu l’effusione dello Spirito Santo registrata
come inizio del pentecostalismo, a Roma Papa Leone XIII aveva invocato
pubblicamente lo Spirito Santo su tutta la cristianità, pregando proprio
per l’unità dei cristiani. Da notare che la preghiera del Pontefice non
fu un’iniziativa del momento, ma una precisa volontà preparata da
un’enciclica del 1897, Divinum Illud Munus (così importante da non esserci in italiano nel sito Vaticano, nota nostra), e da una Novena allo Spirito Santo, istituita nello stesso anno come obbligatoria e perpetua per tutte le parrocchie, fra Ascensione e Pentecoste..”
ed infatti è stata abusivamente rigettata
– come la Preghiera a San Michele Arcangelo – non solo dal Novus Ordo,
ma anche da tutti i gruppi carismatici, della quale non conoscono
neppure l’esistenza. Questa enciclica, di cui TUTTI i
carismatici ne ignorano l’esistenza, e che Traettino invece conosce e
RIGETTA, guarda “il caso” insegna proprio la dottrina sulla Santissima
Trinità e l’azione che è propria allo Spirito Santo. Leone XIII
che ben conosceva l’avanzarsi di nuove forme eretiche su questo
prezioso dogma, chiarisce la posizione del Vangelo e della Chiesa,
affermando anche perché Essa non abbia mai dato luogo ad una “Festa
particolare dedicata al Padre” così come molti gruppi strani già
richiedevano.
Non è come la racconta la Nucci…
Leone XIII vide provvidamente il pericolo di una esplosione di culto
volto a DISTINGUERE, separandole, LE TRE PERSONE DELLA SANTISSIMA
TRINITA’ e questo non gli piaceva affatto, ecco le sue parole:
“E tutto ciò fu sapientemente ordinato per non dare occasione a moltiplicare la divina essenza col distinguere le Persone. Anzi la chiesa, per mantenere nei suoi figli la purezza della fede, volle istituita la festa della Trinità,
resa poi universale dal pontefice Giovanni XXII; alla santissima
Trinità ha lasciato innalzare altari e templi e, dopo una celeste
visione, ha anche approvato per la redenzione degli schiavi un ordine
religioso ad onore e col titolo della santissima Trinità. S’aggiunga a
ciò come il culto tributato ai santi, agli angeli, alla vergine Madre di
Dio, a Cristo, ridonda tutto e s’incentra nella Trinità..”
Leone XIII temeva proprio un culto esclusivo e abusivo allo Spirito Santo, leggete altri passaggi fondamentali dell’enciclica che non ci sembrano affatto essere alle fondamenta del Movimento carismatico cattolico di oggi:
” (….) Perciò si ricordino i predicatori e i parroci che è loro dovere spiegare diligentemente al popolo la dottrina cattolica sullo Spirito Santo, schivando le questioni ardue e sottili ed evitando quella stolta curiosità, che presume d’indagare su tutti i segreti di Dio.
Si dilunghino piuttosto a spiegare chiaramente i molti e grandi
benefici che ci sono venuti e continuamente ci vengono da questo divin
Donatore, dissipando così ogni errore o ignoranza, che tanto sconviene
ai “figli della luce”.
(…) essendo lo Spirito Santo Spirito di
verità, se qualcuno manca o per debolezza o per ignoranza, troverà forse
scusa davanti al tribunale di Dio, ma chi per malizia impugna la
verità, fa un affronto gravissimo allo Spirito Santo. E tal
peccato è adesso sì frequente, che sembrano giunti quei tempi
infelicissimi, descritti da Paolo, nei quali gli uomini per giustissimo
giudizio di Dio accecati, avrebbero tenuta la falsità per verità e
avrebbero creduto al “principe di questo mondo”, al demonio bugiardo e
padre di menzogna, come a maestro di verità: “Insinuerà Dio fra essi lo
spirito dell’errore perché credano alla menzogna” (2Ts 2,10), e “molti negli ultimi tempi abbandoneranno la fede per credere agli spiriti dell’errore e alle dottrine dei demoni” (1Tm 4,1),…
(..) Sulla maniera poi d’invocarlo, impariamo dalla chiesa (…) Ecco,
venerabili fratelli, gli ammonimenti e le esortazioni nostre intorno
alla devozione verso lo Spirito Santo, e non dubitiamo affatto che
apporteranno al popolo cristiano buoni frutti in considerazione
principalmente della vostra sollecitudine e diligenza.
(…) Vogliamo parimenti che di tali
benefìci godano anche quelli che, legittimamente impediti, non possono
assistere alle dette pubbliche preghiere, anche in quei luoghi nei quali
queste a giudizio dell’ordinario non possano farsi comodamente nel
tempio, purché in privato facciano la novena e adempiano alle altre
opere e condizioni prescritte. E ci piace aggiungere dal tesoro
della chiesa che possano lucrare di nuovo l’una e l’altra indulgenza
tutti coloro che in pubblico o in privato rinnovano secondo la propria
devozione alcune preghiere allo Spirito Santo ogni giorno durante
l’ottava di pentecoste sino alla festa della santissima Trinità inclusa,
purché soddisfino alle altre condizioni sopra ingiunte. Tutte queste
indulgenze sono applicabili anche alle anime sante del purgatorio….
(..) Unite, dunque, venerabili fratelli, alle nostre preghiere anche le
vostre, anche quelle di tutti i fedeli, interponendo la mediazione
potente e accettissima della beatissima Vergine. Voi ben sapete quali relazioni intime e ineffabili corrano tra lei e lo Spirito Santo, essendone la sposa immacolata….”
Vogliamo ricordare che Traettino – per
nulla reverendo – affermando di aver ricevuto delle apparizioni che lo
avrebbero indotto a fondare la sua chiesa della riconciliazione
(rinnegando la Santissima Eucaristia), nella quale ha coinvolto
Bergoglio prima vescovo ed oggi Pontefice, rinnega anche la venerazione e il Suffragio alle Anime del Purgatorio (alle quali la maggior parte dei carismatici non dedicano la Messa nominativa al Defunto) e
il Culto di venerazione ai Santi ed alla Vergine Madre di Dio, inoltre
per Traettino e il Movimento Pentecostale la Vergine Santa non è
Immacolata, in questi incontri la Madre di Dio è la
grande assente, così come non vengono assolutamente ricordate le Anime
Sante del Purgatorio.
Se tutto ciò non è un problema per voi
che leggete, o che vivete in questi ambienti carismatici, allora fatevi
qualche domanda seria, perché ciò che state vivendo e testimoniando, non
è la Fede della Chiesa Cattolica, ma è il sincretismo religioso, la via
verso una grande chiesa delle religioni senza dogmi e senza dottrine,
alla cui guida si vuole imporre l’immagine rassicurante del Pontefice,
ad essi compiacente.
Cari Amici, l’eresia modernista,
l’oscurantismo, agisce come un veleno lento. Il giorno prima si può
essere con la Fede vera e all’indomani svegliarsi senza la fede, o con
una fede soggettiva.
La fede viene scartata e sostituita da
favole, dai sentimenti…. i membri della gerarchia e del Clero,
nell’esercizio del munus docendi si staccano dalla fede per attaccarsi
all’antropologia, alla sociologia, al comunitarismo, alla psicologia ed
alla politica, abbandonando le definizioni certe delle dottrine e gli
anatemi ricorrono a cascate di parole intellettualizzanti ma così anche
incomprensibili e spesso impenetrabili, riducendosi anche a racconti
mediocri e superficiali o alle barzellette o persino citazioni di
cantanti utilizzati nelle prediche. I Catechisti sostituiscono la fede,
lo stesso Catechismo, con arte, cartelloni e giochi, intrattenimento
sociale, interpretazioni arbitrarie. Si verifica un movimento
verso il vuoto e il caos, verso una grave perdita del concetto stesso
della verità oggettiva, verso la propria identità, creandone di nuove
soggettive.
L’ordine del vero cede all’ordine
del buonismo, la verità non viene più considerata come guida del
comportamento, bensì l’amore, un amore però che non è più specificato
dalla realtà, ma che è soggettivo. Questo amore come volontà si
manifesta nell’umanesimo, un umanesimo però colorito dal cristianesimo
che tende verso l’attivismo, lo stesso amore come sentimento si
manifesta nel sentimentalismo con una preoccupazione eccessiva per le
sensibilità materiali degli altri e poco o nulla verso la preoccupazione
dello stato dell’anima e il suo destino ultimo.
Infine, il modernismo, affluisce in
quell’oceano che è il soggettivismo dell’epoca moderna dal quale è
provenuto, avvolgendo ogni cosa, senza spesso rendendocene conto.
Laudetur Jesus Christus
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