Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
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martedì 19 settembre 2017
KillerPaglia
Tanti saluti a Wojtyla e Caffarra. Con Francesco si cambia
famiglia
Il terremoto che ha cambiato faccia alla Pontificia Accademia per la Vita ha colpito anche l'istituto di studi sul matrimonio e la famiglia creato da Giovanni Paolo II e con suo primo preside il teologo e poi cardinale Carlo Caffarra.
Da oggi questo storico istituto è stato azzerato e sostituito da un altro istituto con nome diverso.
Così infatti si legge nell'articolo 1 del motu proprio "Summa familiae cura" pubblicato stamane, con cui papa Francesco "ha messo la firma" alla svolta:
"Con il presente Motu proprio istituisco il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, che, legato alla Pontificia Università Lateranense, succede, sostituendolo, al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, stabilito dalla Costituzione apostolica 'Magnum Matrimonii sacramentum', il quale pertanto, viene a cessare".
Sono tutti congedati, quindi, anche i docenti del defunto istituto, mentre restano in carica l'attuale gran cancelliere Vincenzo Paglia e il preside Pierangelo Sequeri, la cui nomina da parte di papa Francesco era stata, un anno fa, il preludio dell'attuale cataclisma.
I due accompagnano la pubblicazione del motu proprio con una nota che sottolinea il "coinvolgimento diretto" del papa, il quale – ci tengono a dire – "affida il compito di modellare le regole, le strutture e l'operatività del nuovo Istituto teologico" alle stesse "autorità accademiche dello storico Istituto Giovanni Paolo II", cioè, appunto, proprio a loro due e non ad altri.
Nel descrivere il "più ampio orizzonte" nel quale dovrà ora muoversi l'istituto, Paglia e Sequeri rimandano, naturalmente, ad "Amoris laetitia", ma anche a "Laudato si'" e alla "cura del creato".
Resta ora da vedere chi saranno i docenti del nuovo corso, chi sarà riconfermato e chi no, sia a Roma che nelle altre sedi di tutto il mondo.
Come pure si vedrà che fine faranno le ultime pubblicazioni del defunto istituto, specie quel "Vademecum" sulla retta interpretazione di "Amoris laetitia" che è visto come la peste dai paladini della comunione ai divorziati risposati.
Francesco uccide "Istituto su matrimonio e famiglia"
Il romano Pontificio Istituto su matrimonio e famiglia, fondato da Giovanni Paolo II per difendere l'indissolubilità del matrimonio cristiano e combattere l'aborto, è stato abolito nella sua forma attuale da papa Francesco con un recente motu proprio. L'istituto ora si chiamerà "Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II". Era entrato nelle ire di Francesco a causa della sua difesa della dottrina cattolica durante il Sinodo della famiglia, sebbene Francesco avesse escluso l'Istituto dai lavori del Sinodo.
Ora, Francesco vuole che l'Istituto propagandi il suo controverso documento Amoris Laetitia, che relativizza lindissolubilità del matrimonio cristiano. Questo è ampiamente considerato anche uno schiaffo a Giovanni Paolo II.
Con una formulazione nebulosa, il motu proprio di fatto abbandona la dottrina e la pastorale cattolica come "forme e modelli del passato", un trucco comune per evitare le posizioni dell'avversario senza affrontarne gli argomenti.
Il motu proprio reso noto il 19 settembre porta la data dell'8 settembre. Cioè due giorni dopo la morte del cardinale dei Dubia Carlo Caffarra, il presidente fondatore dell'Istituto, che era anche un perspicace critico dell'Amoris Laetitia.
Con questa mossa, Francesco rende più profondo lo scisma dell'Amoris Laetitia nella Chiesa Cattolica.
Bergoglio sostituisce il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, fondato da Papa Giovanni Paolo II, con il “Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia”. Apparentemente sembra non cambiare nulla no? Ma c’è una parolina, che invece cambia tutto. Anzichè “Studi”, ha aggiunto “Scienze”. E certo. Perchè la famiglia secondo Omissis è “fluida”. Lo ha ripetuto in lungo e in largo in Amoris Laetitia. E lo conferma ancora in questo nuovo documento, che le famose “sfide” oggi sono quelle con le realtà diverse di famiglia. Cosa intende dunque? Intende quello che dice: “Il cambiamento antropologico-culturale, che influenza oggi tutti gli aspetti della vita e richiede un approccio analitico e diversificato, non ci consente di limitarci a pratiche della pastorale e della missione che riflettono forme e modelli del passato. Dobbiamo essere interpreti consapevoli e appassionati della sapienza della fede in un contesto nel quale gli individui sono meno sostenuti che in passato dalle strutture sociali, nella loro vita affettiva e familiare”. In soldoni: oggi il concetto di famiglia, secondo Bergoglio, non può restare legato al passato (ndr. Del Vangelo e dell’insegnamento bimillenario della Chiesa Cattolica), ma si deve aprire alle esigenze del momento. Quindi coppie concubine che possono fare la comunione, unioni civili gay ecc… E per aggiornare la Chiesa, Bergoglio ha pensato bene di demolire la “TEOLOGIA MAGISTERIALE” di Giovanni Paolo II, per sostituirla con la sua “APOSTASIA MAGISTERIALE”, a livello “scientifico”. Ecco come subdolamente l’inquilino di Santa Marta vuole dare il colpo di grazia alla famiglia e al matrimonio.
Ma c’è dell’altro. La mia fonte mi riferisce che questa novella “scuola teologica” ha l’incarico di impregnare pian piano con la nuova ideologia tutte le riviste cattoliche fino ai foglietti per la Messa. Affinchè arrivi pian piano fino al “pueblo” la nuova mentalità di apertura.
Colpo al cuore alla famiglia. Colpo al cuore alla Chiesa. A questo punto ancora nessuno ha niente da dire?
San Giovanni descrivendo la Chiesa Cattolica nell'Apocalisse la definisce come "Sposa immacolata dell'Agnello"; San Paolo la descrive come "senza macchia e senza ruga alcuna". Il rapporto tra Gesù e la sua Chiesa è talmente stretto, talmente essenziale, che sono una cosa sola: "L'uomo lascerà sua madre e suo padre e si unirà a sua moglie e i due saranno una cosa sola". I padri della Chiesa hanno poi insegnato che l'eresia dottrinale nella Chiesa è paragonabile all'adulterio. La meretrice descritta da San Giovanni in Apocalisse è dunque identificabile con la Chiesa Cattolica che accoglie l'eresia nella sua dottrina e che si mette in comunione con i demoni pagani che sono gli idoli. Isarele stessa - figura della Chiesa Cattolica - viene cosi descritta nell'Antico Testamento: una nazione che si prostituisce andando di albero in albero, dove per albero si intendono gli idoli del secolo ed è un rimando all'albero dove Eva colse il frutto della colpa. Sant'Ambrogio descrive la Chiesa come casta e meretrice. Casta quando rimane fedele allo Sposo, nella sua dottrina, meretrice quando accoglie l'eresia. Sant'Agostino sintetizzerà cosi: "Nella fede è sposa, nell'eresia è prostituta". Il cardinale Siri insegnava che ai nostri tempi c'è la tendenza eretica a negare l'esistenza stessa dell'ortodossia, quindi dell'unica verità rivelata da Dio, in nome del relativismo teorico e pratico. Quello che è importante capire è che è possibile - è assolutamente possibile - che la Chiesa si corrompa nella sua anima. Se avviene questo, è chiaro che la Chiesa perde ogni tipo di autorità sulle anime. Dal momento in cui aderisce a satana come abbiamo detto, essa perde ogni comunione con lo Sposo. Se non si pente e non ritorna a Lui, Dio lascerà il Tempio vuoto di ogni sacralità e, come avvenuto per i templi ebraici nll'Antico Testamento, verrà distrutto dall'azione della Provvidenza. Dio Onnipotente nell'Apocalisse comanda alla sua vera Chiesa, cioè ai fedeli che non vogliono tradire Gesù e la sua alleanza, di "uscire dalla Prostituta per non essere parte dei suoi flegelli e delle sue piaghe". Dal momento in cui la Chiesa corrompe la sua anima - la sua essenza - non si può più avere alcuna comunione con essa perchè significherebbe non più aver comunione con Gesù bensì aver comunione con l'angelo decaduto. Ogni anima che aderisce al peccato mortale infatti, si trova in comunione con satana. Lo stesso avviene per la Chiesa, nel caso in cui rinneghi il suo Signore, in favore del demonio. Che nessuno tiri in ballo il discorso dell'obbedienza perché non sempre obbedire è virtù. Affermare che è lecito obbedire in ogni caso, è un'eresia, oltre a divenire connivenza col male. Chi ama la Chiesa imita i santi e i dottori della Chiesa che hanno sempre contemplato l'insegnamento che ho appena sintetizzato e che hanno sempre avuto chiari i limiti dell'obbedienza, fondata sulla Pietra che è Cristo, e non sulla santità umana. A la Salette la Madre di Dio ha denunciato: "Roma perderà la fede e diventerà la sede dell'anticristo". Chi vive nella vera fede e non nel bigottismo fatto di abitudini religiose vuote di amore, saprà riconoscere in questo insegnamento antico e sempre nuovo, la realtà dei fatti.
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