Notre Dame de Sofanieh – un miracolo per Damasco
Qualche tempo fa vi raccontai una storia al limite del paradosso: la Valdimir’skaya cioè la Santa Madre di Dio raffigurata in un’icona del XIII secolo, detta anche la Vergine di Kazan, apparve, in Libano, al metropolita Elia che per tre giorni e tre notti aveva vegliato in preghiera per chieder l’aiuto della Santissima Madre di Dio di Kazan, la Madonna protrettrice della Santa Russia, per salvare la medesima dalla catastrofe della guerra.
Oggi la scena si sposta un pochino più ad est del martoriato Libano e precisamente in Siria, a Sofanieh un sobborgo di Damasco.
I benpensanti cattolici neo-bergogliani cominceranno già a storcere il naso: può mai qualcosa di buono arrivare per il mondo dalla Sira di Assad, il dittatore sanguinario oppressore e carnefice del suo popolo?
Ma come accadde per la Russia sovietica anche qui le strade imperscrutabili di Dio seguono tutta un’altra logica. Essa, naturalmente non è assolutamente quella umana e tanto meno quella che vorrebbero imporci gli oscuri servitori del principe di questo mondo.
Vedrete che nel corso della narrazione salteranno immediatamente alla vostra attenzione delle cose davvero completamente diverse dall’assordante chiasso della propaganda di cui i media sono gli amplificatori.
A Sofanieh è ancora una volta la Valdimir’skaya la protagonista: essa appare ad una donna qualunque, una come noi che non ha particolari requisiti, né tanto meno è posizionata sui gradini più alti dell’ascesi. Questa ragazza di diciotto anni si chiama Maria Kourbet Al-Akhras, chiamata, in casa, familiarmente Myrna: è nata nel 1964, da padre greco-cattolico e da madre greco-ortodossa. Ha avuto un’infanzia normale senza malattie di qualche rilevanza, o peggio incidenti gravi di qualsiasi genere: ripeto una persona normalissima, come. al mondo, ce ne sono tante, potremmo dire quasi anonima.
Compie gli studi in scuole cristiane cattoliche ortodosse ed anche in quelle statali. Ha una normale media intelligenza, quindi non un genio. Un anno prima di completare gli studi superiori abbandona i medesimi senza conseguire il diploma di scuola superiore.
E’ molto gioviale di carattere, socievole, tranquilla: ha una conoscenza di cose religiose del tutto normale. Il nove maggio del 1982 sposa Nicolas Nazzour, un greco-ortodosso: anche lui assolutamente una persona del tutto normale e non dotato di doti straordinarie o rilevanti dal punto di vista soprannaturale.
Esattamente sei mesi dopo il matrimonio Myrna, comincia ad essere protagonista di eventi del tutto straordinari e di sicura matrice ultraterrena.
Ma in che modo la Valdimir’skaya arrivò alla periferia di Damasco? Qui è necessario cercare di percorrere quelle strade insolite e quasi sempre inaspettate che la Provvidenza ci fa inconsapevolmente percorrere.
Nicolas, il marito di Myrna, ce la racconta così:
“Era in viaggio in Bulgaria e sulla via del ritorno eravamo rimasti senza un soldo in tasca, tanto che negli ultimi giorni eravamo costretti a dormire per strada dentro l’autobus. Trovai l’icona, quella che ormai oggi chiamiamo la Madonna di Sofanieh, per puro caso e ne comperai sei pezzi uguali. Le ottenni pagandole un quarto di dollaro ciascuna. In realtà non avevo soldi, ma volevo comunque dei regali, in quanto da noi si usa fare così quando si viaggia. L’immagine di cui parliamo era una di queste riproduzioni.”
Tutto sembra, a ben pensarci, quasi surreale: un viaggio in Bulgaria in uno dei paesi più fortemente legato alle rigide direttive di Mosca, uno di quegli stati che sembrava non aver assolutamente una rilevanza politica autonoma, uno stato suzerain di Mosca. Vi posso assicurare, per aver vissuto quegli anni, che nel 1982 la fine del comunismo, non si poteva nemmeno immaginarla. Ebbene in Bulgaria Nicola rimasto al verde compera sei riproduzioni della Santa Madre di Dio di Kazan la Vergine protrettrice della Santa Madre Russia. Anche qui sembra di essere di fronte ad un non senso se non si conoscesse la storia che persino Stalin si era affidato a Lei per vincere la guerra. Quindi se anche Stalin, il padre dei popoli, era stato d’accordo, l’immagine della Valdimir’skaya si poteva tranquillamente riprodurre e vendere anche agli alleati siriani in gita di piacere nel paradiso sovietico e zone limitrofe.
Nicolas poi all’epoca non è che fosse molto attaccato alla religione: viveva una vita, da questo punto di vista, border line vagamente greco-ortodosso, ma non praticante e quasi indifferente alle cose religiose: lui stesso lo confessa candidamente.
Quindi l’icona della Santissima Vergine di Kazan è arrivata ormai a destinazione a Damasco e viene collocata di fianco ad un’altra sacra icona in casa di Myrna.
Tutto incomincia appena sei mesi dopo il matrimonio tra lei e Nicolas è il 22 novembre 1982: lei si era recata nella chiesa della Croce per l’invocazione alla Vergine. Insieme ad altre persone decisero di spostarsi a casa di sua cognata Leila che era allettata e gravemente malata. Contemporaneamente arrivarono anche l’altra cognata Mary Rose, sua figlia Mayda ed un’amica mussulmana vicina di casa di Leila.
Tutte s’inginocchiarono in terra anche Leila che scese a fatica dal letto a causa dei dolori, ma lo fece ugualmente; istintivamente Myrna mentre pregava, aprì le mani ed alzò la testa verso il cielo. A quel punto l’amica mussulmana si accorse che le sue mani avevano qualcosa di particolare e richiamò l’attenzione dicendo che cosa potessero aver le mani di Myrna.
Poco prima lei aveva avvertito come un brivido di freddo e sorpresa notò che sulle sue mani si era formato un liquido come se fossero bagnate d’acqua: allora istintivamente le annusò ed esse odoravano d’olio. Non si sapeva spiegare assolutamente cosa stesse accadendo ed anche i suoi vestiti cominciarono a coprirsi d’olio. Si lavò comunque le mani e tornarono tutte a pregare insieme chiedendo alla SS Vergine cosa mai stesse accadendo: ma ogni volta che Myrna avvicinava le mani all’icona esse si riempivano d’olio.
Va detto che l’immagine davanti a cui le donne pregavano era un di quelle sei che Nicolas aveva portato dalla Bulgaria e che raffigurava la Vergine di Kazan la Protrettrice della Russia.
Compresa la natura sovrannaturale del fenomeno tutte chiesero di essere unte con quell’olio, ma Myrna confusa non ci riusciva: dentro di sé si domandava, perché l’olio, perché mai quel fenomeno stesse accadendo proprio a lei e da dove si fosse materializzato all’improvviso. Visto che lei non lo faceva le donne presero olio dalle sue manie cominciarono ad ungersi le une con le altre, Leila, la cognata, dopo essersi unta non sentì più alcun dolore e da quel giorno essi non si sono più ripresentati sotto nessun tipo o forma.
Qualche riflessione s’impone.
Innanzitutto in Siria, come in tutto il Medio Oriente, esiste un diffuso senso di religiosità popolare che permea, per fortuna, ogni momento della vita: in casa tutti tengono icone, davanti ad esse si accendono sempre delle lampade, molto spesso ad olio, la gente periodicamente durante l’arco della giornata, prega con intensità e si reca in chiesa con frequenza.
Myrna si pone giustamente tre domande: perché proprio a lei stesse accadendo tutto questo, da dove si materializzava quell’olio, perché mai l’olio?
La piccola prescelta dalla Valdimir’skaya non conosceva la storia di altre apparizioni importati a cominciare dal ritrovamento dell’icona della SS. Vergine di Kazan, all’apparizione di Lourdes, o a La Salette, o a Fatima o a quella più recente di Garabandal. Il filo conduttore è sempre lo stesso: la Madonna sceglie ragazzine o bambine tutte in tenera età, di nessuna rilevanza, normalissime e spesso povere, a cui appare sempre allo stesso modo cioè in una sfera di luce accecante (vedremo poi che anche a Myrna succederà la stessa cosa) a cui stravolgerà la vita ed affiderà messaggi. Del resto suo Figlio Gesù non nacque in un’umilissima stalla ed i primi che lo adorarono furono dei poverissimi pastori palestinesi?
Qualche tempo fa vi raccontai una storia al limite del paradosso: la Valdimir’skaya cioè la Santa Madre di Dio raffigurata in un’icona del XIII secolo, detta anche la Vergine di Kazan, apparve, in Libano, al metropolita Elia che per tre giorni e tre notti aveva vegliato in preghiera per chieder l’aiuto della Santissima Madre di Dio di Kazan, la Madonna protrettrice della Santa Russia, per salvare la medesima dalla catastrofe della guerra.
Oggi la scena si sposta un pochino più ad est del martoriato Libano e precisamente in Siria, a Sofanieh un sobborgo di Damasco.
I benpensanti cattolici neo-bergogliani cominceranno già a storcere il naso: può mai qualcosa di buono arrivare per il mondo dalla Sira di Assad, il dittatore sanguinario oppressore e carnefice del suo popolo?
Ma come accadde per la Russia sovietica anche qui le strade imperscrutabili di Dio seguono tutta un’altra logica. Essa, naturalmente non è assolutamente quella umana e tanto meno quella che vorrebbero imporci gli oscuri servitori del principe di questo mondo.
Vedrete che nel corso della narrazione salteranno immediatamente alla vostra attenzione delle cose davvero completamente diverse dall’assordante chiasso della propaganda di cui i media sono gli amplificatori.
A Sofanieh è ancora una volta la Valdimir’skaya la protagonista: essa appare ad una donna qualunque, una come noi che non ha particolari requisiti, né tanto meno è posizionata sui gradini più alti dell’ascesi. Questa ragazza di diciotto anni si chiama Maria Kourbet Al-Akhras, chiamata, in casa, familiarmente Myrna: è nata nel 1964, da padre greco-cattolico e da madre greco-ortodossa. Ha avuto un’infanzia normale senza malattie di qualche rilevanza, o peggio incidenti gravi di qualsiasi genere: ripeto una persona normalissima, come. al mondo, ce ne sono tante, potremmo dire quasi anonima.
Compie gli studi in scuole cristiane cattoliche ortodosse ed anche in quelle statali. Ha una normale media intelligenza, quindi non un genio. Un anno prima di completare gli studi superiori abbandona i medesimi senza conseguire il diploma di scuola superiore.
E’ molto gioviale di carattere, socievole, tranquilla: ha una conoscenza di cose religiose del tutto normale. Il nove maggio del 1982 sposa Nicolas Nazzour, un greco-ortodosso: anche lui assolutamente una persona del tutto normale e non dotato di doti straordinarie o rilevanti dal punto di vista soprannaturale.
Esattamente sei mesi dopo il matrimonio Myrna, comincia ad essere protagonista di eventi del tutto straordinari e di sicura matrice ultraterrena.
Ma in che modo la Valdimir’skaya arrivò alla periferia di Damasco? Qui è necessario cercare di percorrere quelle strade insolite e quasi sempre inaspettate che la Provvidenza ci fa inconsapevolmente percorrere.
Nicolas, il marito di Myrna, ce la racconta così:
“Era in viaggio in Bulgaria e sulla via del ritorno eravamo rimasti senza un soldo in tasca, tanto che negli ultimi giorni eravamo costretti a dormire per strada dentro l’autobus. Trovai l’icona, quella che ormai oggi chiamiamo la Madonna di Sofanieh, per puro caso e ne comperai sei pezzi uguali. Le ottenni pagandole un quarto di dollaro ciascuna. In realtà non avevo soldi, ma volevo comunque dei regali, in quanto da noi si usa fare così quando si viaggia. L’immagine di cui parliamo era una di queste riproduzioni.”
Tutto sembra, a ben pensarci, quasi surreale: un viaggio in Bulgaria in uno dei paesi più fortemente legato alle rigide direttive di Mosca, uno di quegli stati che sembrava non aver assolutamente una rilevanza politica autonoma, uno stato suzerain di Mosca. Vi posso assicurare, per aver vissuto quegli anni, che nel 1982 la fine del comunismo, non si poteva nemmeno immaginarla. Ebbene in Bulgaria Nicola rimasto al verde compera sei riproduzioni della Santa Madre di Dio di Kazan la Vergine protrettrice della Santa Madre Russia. Anche qui sembra di essere di fronte ad un non senso se non si conoscesse la storia che persino Stalin si era affidato a Lei per vincere la guerra. Quindi se anche Stalin, il padre dei popoli, era stato d’accordo, l’immagine della Valdimir’skaya si poteva tranquillamente riprodurre e vendere anche agli alleati siriani in gita di piacere nel paradiso sovietico e zone limitrofe.
Nicolas poi all’epoca non è che fosse molto attaccato alla religione: viveva una vita, da questo punto di vista, border line vagamente greco-ortodosso, ma non praticante e quasi indifferente alle cose religiose: lui stesso lo confessa candidamente.
Quindi l’icona della Santissima Vergine di Kazan è arrivata ormai a destinazione a Damasco e viene collocata di fianco ad un’altra sacra icona in casa di Myrna.
Tutto incomincia appena sei mesi dopo il matrimonio tra lei e Nicolas è il 22 novembre 1982: lei si era recata nella chiesa della Croce per l’invocazione alla Vergine. Insieme ad altre persone decisero di spostarsi a casa di sua cognata Leila che era allettata e gravemente malata. Contemporaneamente arrivarono anche l’altra cognata Mary Rose, sua figlia Mayda ed un’amica mussulmana vicina di casa di Leila.
Tutte s’inginocchiarono in terra anche Leila che scese a fatica dal letto a causa dei dolori, ma lo fece ugualmente; istintivamente Myrna mentre pregava, aprì le mani ed alzò la testa verso il cielo. A quel punto l’amica mussulmana si accorse che le sue mani avevano qualcosa di particolare e richiamò l’attenzione dicendo che cosa potessero aver le mani di Myrna.
Poco prima lei aveva avvertito come un brivido di freddo e sorpresa notò che sulle sue mani si era formato un liquido come se fossero bagnate d’acqua: allora istintivamente le annusò ed esse odoravano d’olio. Non si sapeva spiegare assolutamente cosa stesse accadendo ed anche i suoi vestiti cominciarono a coprirsi d’olio. Si lavò comunque le mani e tornarono tutte a pregare insieme chiedendo alla SS Vergine cosa mai stesse accadendo: ma ogni volta che Myrna avvicinava le mani all’icona esse si riempivano d’olio.
Va detto che l’immagine davanti a cui le donne pregavano era un di quelle sei che Nicolas aveva portato dalla Bulgaria e che raffigurava la Vergine di Kazan la Protrettrice della Russia.
Compresa la natura sovrannaturale del fenomeno tutte chiesero di essere unte con quell’olio, ma Myrna confusa non ci riusciva: dentro di sé si domandava, perché l’olio, perché mai quel fenomeno stesse accadendo proprio a lei e da dove si fosse materializzato all’improvviso. Visto che lei non lo faceva le donne presero olio dalle sue manie cominciarono ad ungersi le une con le altre, Leila, la cognata, dopo essersi unta non sentì più alcun dolore e da quel giorno essi non si sono più ripresentati sotto nessun tipo o forma.
Qualche riflessione s’impone.
Innanzitutto in Siria, come in tutto il Medio Oriente, esiste un diffuso senso di religiosità popolare che permea, per fortuna, ogni momento della vita: in casa tutti tengono icone, davanti ad esse si accendono sempre delle lampade, molto spesso ad olio, la gente periodicamente durante l’arco della giornata, prega con intensità e si reca in chiesa con frequenza.
Myrna si pone giustamente tre domande: perché proprio a lei stesse accadendo tutto questo, da dove si materializzava quell’olio, perché mai l’olio?
La piccola prescelta dalla Valdimir’skaya non conosceva la storia di altre apparizioni importati a cominciare dal ritrovamento dell’icona della SS. Vergine di Kazan, all’apparizione di Lourdes, o a La Salette, o a Fatima o a quella più recente di Garabandal. Il filo conduttore è sempre lo stesso: la Madonna sceglie ragazzine o bambine tutte in tenera età, di nessuna rilevanza, normalissime e spesso povere, a cui appare sempre allo stesso modo cioè in una sfera di luce accecante (vedremo poi che anche a Myrna succederà la stessa cosa) a cui stravolgerà la vita ed affiderà messaggi. Del resto suo Figlio Gesù non nacque in un’umilissima stalla ed i primi che lo adorarono furono dei poverissimi pastori palestinesi?
L’olio
Quanto all’olio ci spiega anche Padre Elia Zahalawi (uno dei primi sacerdoti che accorsero, molto scettico, in casa di Myrna per seguire l’evento miracoloso) esso è un elemento naturale carico di grandi significati: nei tempi antichi veniva usato nelle lampade per illuminare le stanze di notte, ma era anche usato per cucinare era ovviamente il simbolo del cibo e del mangiare. Altra cosa molto importante esso soleva essere impiegato anche come curativo: nella medicina antica molte malattie venivano curate con l’olio. Presso tantissimi popoli serviva anche per l’unzione dei corpi dei morti atto che conferiva sacralità e sublimazione al cadavere. Ma era anche simbolo di forza e di potenza fisica.
L’olio è segno sacro per eccellenza
Per i Cristiani esso è il simbolo dello Spirito Santo Paraclito ed è usato nel battesimo in quanto simbolo che conferisce regalità (tutti i re venivano unti nel giorno della loro incoronazione ricordando quanto Samuele fece con Davide), nella Cresima (dal termine greco χρὶσμα crisma appunto unzione) per riaffermare l’impegno del cristiano nel diffondere la parola di Dio attraverso l’intervento dello Spirito Santo che simbolicamente è appunto rappresentato dall’olio, nel conferimento del sacramento dell’ordinazione sacerdotale, nell’estrema unzione degli infermi.
Del resto Gesù, nella religione cristiana cattolica, è la luce, la guarigione, sia materiale che spirituale, oltre che la forza che permette di vincere il peccato e guadagnare la vita eterna.
L’olio di Sofanieh odora come il Sacro Crisma e come abbiamo detto il credente con esso diventa il corpo vivo dello Spirito Santo.
Quanto all’olio ci spiega anche Padre Elia Zahalawi (uno dei primi sacerdoti che accorsero, molto scettico, in casa di Myrna per seguire l’evento miracoloso) esso è un elemento naturale carico di grandi significati: nei tempi antichi veniva usato nelle lampade per illuminare le stanze di notte, ma era anche usato per cucinare era ovviamente il simbolo del cibo e del mangiare. Altra cosa molto importante esso soleva essere impiegato anche come curativo: nella medicina antica molte malattie venivano curate con l’olio. Presso tantissimi popoli serviva anche per l’unzione dei corpi dei morti atto che conferiva sacralità e sublimazione al cadavere. Ma era anche simbolo di forza e di potenza fisica.
L’olio è segno sacro per eccellenza
Per i Cristiani esso è il simbolo dello Spirito Santo Paraclito ed è usato nel battesimo in quanto simbolo che conferisce regalità (tutti i re venivano unti nel giorno della loro incoronazione ricordando quanto Samuele fece con Davide), nella Cresima (dal termine greco χρὶσμα crisma appunto unzione) per riaffermare l’impegno del cristiano nel diffondere la parola di Dio attraverso l’intervento dello Spirito Santo che simbolicamente è appunto rappresentato dall’olio, nel conferimento del sacramento dell’ordinazione sacerdotale, nell’estrema unzione degli infermi.
Del resto Gesù, nella religione cristiana cattolica, è la luce, la guarigione, sia materiale che spirituale, oltre che la forza che permette di vincere il peccato e guadagnare la vita eterna.
L’olio di Sofanieh odora come il Sacro Crisma e come abbiamo detto il credente con esso diventa il corpo vivo dello Spirito Santo.
La posizione del Governo siriano
La notizia degli eventi straordinari e miracolosi richiama in casa di Myrna e Nicolas tantissima gente che si reca lì non per la curiosità di assistere ad un’estasi o al ripetersi della comparsa dell’olio sulle mani della ragazza, ma spinta solo dal desiderio di pregare e di farlo in silenzio.
Sulla porta di casa Awad, il fratello di Nicolas appende subito un grande cartello scritto con la sua incerta grafia in modo tale che tutti possano vederlo bene che dice chiaramente:
“Ci scusiamo ma non accettiamo nessun tipo di regalo o di beneficenza sotto qualsiasi forma”. Oggi il cartello è ancora li ma è stato sostituito da un altro scritto in tre lingue e la gente rispetta questo desiderio e a chi insiste o si sbaglia cercando di lasciare un’offerta viene sempre risposto: “Non accettiamo niente in quanto Dio ci ha dato gratuitamente e noi gratuitamente ridiamo quello che Lui ci ha donato”.
Badate bene tra coloro che si recano in casa di Myrna[1] ci sono cristiani ortodossi, cattolici ortodossi di rito siriaco ed orientale, mussulmani ed anche parecchi alauiti (particolare setta di mussulmani che conta tra i suoi aderenti anche la famiglia Assad e sempre perseguitata dai sunniti e dai wahabiti che li considerano eretici). Nessuna intemperanza, nessun integralismo, nessun odio di carattere religioso: chissà come mai! Ma certo è la ferrea dittatura di Assad che lo impone, diammine!
Era ovvio che un simile fenomeno non potesse non sfuggire alle forze incaricate del mantenimento dell’ordine pubblico, specialmente nella capitale. C’erano infatti divieti piuttosto rigidi di formare assembramenti o riunioni di qualsiasi genere che fossero a livello di massa.
E’ giusto dare una giustificazione plausibile e conviene quindi qui ricordare quali furono gli avvenimenti di quel 1982 così denso di eventi importanti sia nel mondo sia specialmente nel Medio Oriente. Ne citiamo alcuni in ordine cronologico.
Il 2 febbraio nella città siriana di Hama, a maggioranza sunnita scoppia una rivolta guidata da 150 ufficiali appartenenti al movimento dei Fratelli Mussulmani i quali contestano la politica di Hafiz al Assad troppo poco filo islamista e laica. Gli insorti massacrarono trecento militari fedeli al governo oltre che un’intera unità di paracadutisti inviata da Damasco. La repressione fu molto cruenta e la città fu quasi del tutto rasa al suolo in 27 giorni di combattimenti.
Il 2 di aprile gli Argentini occupano le isole Malvinas o Falkland dando inizio al conflitto con la Gran Bretagna che finirà con la riconquista inglese delle isole il 14 giugno.
Il 6 giugno ad aggravare il delicato quadro Medio Orientale, Israele invade il Libano meridionale ed arriva ad occupare parte di Beirut dove si combatte casa per casa.
Il 18 giugno sotto il ponte dei Frati Neri a Londra viene rinvenuto impiccato il cadavere di Roberto Calvi ex responsabile del Banco Ambrosiano.
Il 19 agosto una forza di intervento americana sbarca a Beirut seguita da contingenti militari francesi ed italiani per formare una forza di interposizione tra le fazioni libanesi ormai combattenti una feroce guerra civile: la situazione si normalizza.
Il 14 settembre un attentato terroristico uccide a Beirut il Presidente libanese Bashir Gemayel.
16/18 settembre l’esercito israeliano “sigilla” i campi palestinesi di Sabra e Shatilla e le milizie libanesi iniziano un massacro dei presenti nei due campi martellati anche dall’artiglieria israeliana.
Il 10 novembre muore a Mosca il Primo Segretario del Partito Comunista Sovietico Leonid Breznev cui subentrerà Yurj Andropov ex capo del KGB.
E’ chiaro che il governo siriano guardi con molta preoccupazione alla situazione del Medio Oriente e che tenga alte le misure di sicurezza all’interno dello stato. Non dimentichiamo che lo Tsahal, l’esercito israeliano, occupando le alture del Golan è a soli 60 chilometri da Damasco che potenzialmente è sotto il tiro dell’artiglieria pesante ebraica.
Domenica 28 novembre 1982 il dottor Saliba el-Ahad specialista in malattie renali accompagnò sul luogo dei fenomeni quattro agenti dei servizi di sicurezza siriani. Due di essi si confusero tra la folla in preghiera, mentre altri due si presentarono ai padroni di casa erano: Fariz Mhanna ed Akram Abboud. Questi staccarono l’icona per controllare se dietro di essa ci fosse un tubicino o qualche altro meccanismo: dubbio più che legittimo dice Padre Zahalawi, poi smontarono anche il quadro dell’icona e videro l’olio colare sulle loro mani.
Immediatamente la rimisero a posto.
Chiesero anche a Myrna di lavarsi le mani davanti a loro, lei lo fece e poi si asciugò con un asciugamano, ma gli agenti chiesero di asciugarsele anche con un fazzoletto di carta più volte per meglio controllare. Quindi le dissero di andare a pregare in un’altra parte della casa. Quasi subitamente le mani di Myrna si riempirono d’olio; a questo punto il dottor Saliba le afferrò le mani, le girò, le sfregò con le sue mentre gli agenti lo osservavano attentamente. Il medico li guardò e disse loro “Dio è Grande”. Il capo degli agenti, in una testimonianza diretta, racconta quanto successe sotto i suoi occhi e dice:
“Smontai la cornice e l’immagine di carta e controllai con i miei occhi se ci fosse qualcosa attaccato o appeso all’immagine. Rimasi molto turbato e colpito da questo fenomeno.”
Padre Zahalawi seppe in seguito che il rapporto steso dagli agenti dei servizi era arrivato fino ai vertici del governo il quale impartì l’ordine di esercitare pieno rispetto per quanto stava accadendo e che niente venisse fatto per impedire qualsiasi manifestazione relativa o consequenziale agli avvenimenti miracolosi fosse avvenuta.
Ovviamente anche la chiesa non resta indifferente: intanto per una questione di doverosa sollecitudine Myrna e Nicolas fanno visita al Patriarca della Chiesa Cattolica Ortodossa Hazim. Egli li riceve molto volentieri ed annuncia loro che il giorno seguente stava per essere pubblicato un documento ed un relativo annuncio della Chiesa Cattolica Ortodossa riguardante la questione: era il 31 dicembre 1982.
Si prendeva atto che in una casa si fossero verificati degli eventi straordinari e soprannaturali, in un successivo punto chiariva che Myrna e Nicolas non avevano mai detto e non pretendevano assolutamente di essere dei santi, ma solo delle persone normali dei comuni fedeli che seguivano la fede ortodossa. Quindi annunciava la formazione di una commissione speciale medica e teologica sotto il controllo delle autorità competenti per accertare la verità sui fatti.
In un quarto punto chiedeva di spostare la “Santa Icona” (così la definiva) dalla casa di Myrna alla cattedrale luogo deputato alla preghiera cosa che fu fatta il 9 gennaio 1983. L’immagine fu portata da due giovani sacerdoti con tutti i riguardi per la sua sacralità e seguiti da una magnifica processione a cui parteciparono alcune migliaia di persone in preghiera. Nessun intervento delle autorità arrivò per impedire l’evento, come era stato ordinato dal Governo e non successe assolutamente niente di particolare!
Ovviamente nessun giornale dei paesi democratici e liberi riportò questa notizia; era di nessun interesse e poi era meglio che intorno alla Siria si stendesse una fitta coltrice di silenzio “assordante” i tempi non erano ancora maturi gli USA non erano la sola super potenza che governasse, come oggi, l’intero mondo spargendo morte e disinformazione di massa diammine non erano mica l’Unione Sovietica!
L’icona rimase nella chiesa fino al 21 febbraio 1983 accompagnata da un incessante preghiera dopo di che fu riportata a casa di Myrna: la sera stessa l’immagine della Vergine di Kazan colò di nuovo olio.
Ma accanto alle trasudazioni di olio in varie forme, a Sofanieh avvengono altre cose soprannaturali molto importanti e di grandissimo spessore: apparizioni, guarigioni ed estasi.
La notizia degli eventi straordinari e miracolosi richiama in casa di Myrna e Nicolas tantissima gente che si reca lì non per la curiosità di assistere ad un’estasi o al ripetersi della comparsa dell’olio sulle mani della ragazza, ma spinta solo dal desiderio di pregare e di farlo in silenzio.
Sulla porta di casa Awad, il fratello di Nicolas appende subito un grande cartello scritto con la sua incerta grafia in modo tale che tutti possano vederlo bene che dice chiaramente:
“Ci scusiamo ma non accettiamo nessun tipo di regalo o di beneficenza sotto qualsiasi forma”. Oggi il cartello è ancora li ma è stato sostituito da un altro scritto in tre lingue e la gente rispetta questo desiderio e a chi insiste o si sbaglia cercando di lasciare un’offerta viene sempre risposto: “Non accettiamo niente in quanto Dio ci ha dato gratuitamente e noi gratuitamente ridiamo quello che Lui ci ha donato”.
Badate bene tra coloro che si recano in casa di Myrna[1] ci sono cristiani ortodossi, cattolici ortodossi di rito siriaco ed orientale, mussulmani ed anche parecchi alauiti (particolare setta di mussulmani che conta tra i suoi aderenti anche la famiglia Assad e sempre perseguitata dai sunniti e dai wahabiti che li considerano eretici). Nessuna intemperanza, nessun integralismo, nessun odio di carattere religioso: chissà come mai! Ma certo è la ferrea dittatura di Assad che lo impone, diammine!
Era ovvio che un simile fenomeno non potesse non sfuggire alle forze incaricate del mantenimento dell’ordine pubblico, specialmente nella capitale. C’erano infatti divieti piuttosto rigidi di formare assembramenti o riunioni di qualsiasi genere che fossero a livello di massa.
E’ giusto dare una giustificazione plausibile e conviene quindi qui ricordare quali furono gli avvenimenti di quel 1982 così denso di eventi importanti sia nel mondo sia specialmente nel Medio Oriente. Ne citiamo alcuni in ordine cronologico.
Il 2 febbraio nella città siriana di Hama, a maggioranza sunnita scoppia una rivolta guidata da 150 ufficiali appartenenti al movimento dei Fratelli Mussulmani i quali contestano la politica di Hafiz al Assad troppo poco filo islamista e laica. Gli insorti massacrarono trecento militari fedeli al governo oltre che un’intera unità di paracadutisti inviata da Damasco. La repressione fu molto cruenta e la città fu quasi del tutto rasa al suolo in 27 giorni di combattimenti.
Il 2 di aprile gli Argentini occupano le isole Malvinas o Falkland dando inizio al conflitto con la Gran Bretagna che finirà con la riconquista inglese delle isole il 14 giugno.
Il 6 giugno ad aggravare il delicato quadro Medio Orientale, Israele invade il Libano meridionale ed arriva ad occupare parte di Beirut dove si combatte casa per casa.
Il 18 giugno sotto il ponte dei Frati Neri a Londra viene rinvenuto impiccato il cadavere di Roberto Calvi ex responsabile del Banco Ambrosiano.
Il 19 agosto una forza di intervento americana sbarca a Beirut seguita da contingenti militari francesi ed italiani per formare una forza di interposizione tra le fazioni libanesi ormai combattenti una feroce guerra civile: la situazione si normalizza.
Il 14 settembre un attentato terroristico uccide a Beirut il Presidente libanese Bashir Gemayel.
16/18 settembre l’esercito israeliano “sigilla” i campi palestinesi di Sabra e Shatilla e le milizie libanesi iniziano un massacro dei presenti nei due campi martellati anche dall’artiglieria israeliana.
Il 10 novembre muore a Mosca il Primo Segretario del Partito Comunista Sovietico Leonid Breznev cui subentrerà Yurj Andropov ex capo del KGB.
E’ chiaro che il governo siriano guardi con molta preoccupazione alla situazione del Medio Oriente e che tenga alte le misure di sicurezza all’interno dello stato. Non dimentichiamo che lo Tsahal, l’esercito israeliano, occupando le alture del Golan è a soli 60 chilometri da Damasco che potenzialmente è sotto il tiro dell’artiglieria pesante ebraica.
Domenica 28 novembre 1982 il dottor Saliba el-Ahad specialista in malattie renali accompagnò sul luogo dei fenomeni quattro agenti dei servizi di sicurezza siriani. Due di essi si confusero tra la folla in preghiera, mentre altri due si presentarono ai padroni di casa erano: Fariz Mhanna ed Akram Abboud. Questi staccarono l’icona per controllare se dietro di essa ci fosse un tubicino o qualche altro meccanismo: dubbio più che legittimo dice Padre Zahalawi, poi smontarono anche il quadro dell’icona e videro l’olio colare sulle loro mani.
Immediatamente la rimisero a posto.
Chiesero anche a Myrna di lavarsi le mani davanti a loro, lei lo fece e poi si asciugò con un asciugamano, ma gli agenti chiesero di asciugarsele anche con un fazzoletto di carta più volte per meglio controllare. Quindi le dissero di andare a pregare in un’altra parte della casa. Quasi subitamente le mani di Myrna si riempirono d’olio; a questo punto il dottor Saliba le afferrò le mani, le girò, le sfregò con le sue mentre gli agenti lo osservavano attentamente. Il medico li guardò e disse loro “Dio è Grande”. Il capo degli agenti, in una testimonianza diretta, racconta quanto successe sotto i suoi occhi e dice:
“Smontai la cornice e l’immagine di carta e controllai con i miei occhi se ci fosse qualcosa attaccato o appeso all’immagine. Rimasi molto turbato e colpito da questo fenomeno.”
Padre Zahalawi seppe in seguito che il rapporto steso dagli agenti dei servizi era arrivato fino ai vertici del governo il quale impartì l’ordine di esercitare pieno rispetto per quanto stava accadendo e che niente venisse fatto per impedire qualsiasi manifestazione relativa o consequenziale agli avvenimenti miracolosi fosse avvenuta.
Ovviamente anche la chiesa non resta indifferente: intanto per una questione di doverosa sollecitudine Myrna e Nicolas fanno visita al Patriarca della Chiesa Cattolica Ortodossa Hazim. Egli li riceve molto volentieri ed annuncia loro che il giorno seguente stava per essere pubblicato un documento ed un relativo annuncio della Chiesa Cattolica Ortodossa riguardante la questione: era il 31 dicembre 1982.
Si prendeva atto che in una casa si fossero verificati degli eventi straordinari e soprannaturali, in un successivo punto chiariva che Myrna e Nicolas non avevano mai detto e non pretendevano assolutamente di essere dei santi, ma solo delle persone normali dei comuni fedeli che seguivano la fede ortodossa. Quindi annunciava la formazione di una commissione speciale medica e teologica sotto il controllo delle autorità competenti per accertare la verità sui fatti.
In un quarto punto chiedeva di spostare la “Santa Icona” (così la definiva) dalla casa di Myrna alla cattedrale luogo deputato alla preghiera cosa che fu fatta il 9 gennaio 1983. L’immagine fu portata da due giovani sacerdoti con tutti i riguardi per la sua sacralità e seguiti da una magnifica processione a cui parteciparono alcune migliaia di persone in preghiera. Nessun intervento delle autorità arrivò per impedire l’evento, come era stato ordinato dal Governo e non successe assolutamente niente di particolare!
Ovviamente nessun giornale dei paesi democratici e liberi riportò questa notizia; era di nessun interesse e poi era meglio che intorno alla Siria si stendesse una fitta coltrice di silenzio “assordante” i tempi non erano ancora maturi gli USA non erano la sola super potenza che governasse, come oggi, l’intero mondo spargendo morte e disinformazione di massa diammine non erano mica l’Unione Sovietica!
L’icona rimase nella chiesa fino al 21 febbraio 1983 accompagnata da un incessante preghiera dopo di che fu riportata a casa di Myrna: la sera stessa l’immagine della Vergine di Kazan colò di nuovo olio.
Ma accanto alle trasudazioni di olio in varie forme, a Sofanieh avvengono altre cose soprannaturali molto importanti e di grandissimo spessore: apparizioni, guarigioni ed estasi.
Le apparizioni
Esse naturalmente iniziano per caso senza cioè preavviso alcuno.
Avvengono per sole cinque volte, almeno fino ad oggi: iniziano il 15 dicembre 1982, cioè a soli 23 giorni dalla prima trasudazione di olio nelle mani di Myrna.
A questa segue quella del 18 dicembre 1982 a soli tre giorni dalla prima la quale era stata solo parziale, in quanto la veggente spaventatissima fuggì via dal terrazzo della sua casa quando vide una figura luminosissima materializzargli davanti: diciamo che in effetti questa fu la prima vera apparizione completa.
Ad essa seguirono quelle dell’otto gennaio 1983, del 21 febbraio e del 24 marzo dello stesso anno.
Il 18 dicembre Myrna sente ancora una mano che la spinge, ma stavolta non aspetta di essere sollecitata per tre volte e corre sul terrazzo di casa. Si inginocchia allo stesso punto e si concentra con forza aspettando di poter rivedere la figura luminosa che qualche giorno prima le si era presentata dinnanzi. Anche la paura era scomparsa in quanto tutti l’avevano seguita: tutti i presenti si inginocchiarono con lei. La cosa più sorprendente fu che ciò che accadde lo vide soltanto lei, come del resto accade in quasi tutte le apparizioni mariane fino ad ora accertate. Se la prima apparizione avvenne di sorpresa e la Vergine apparve di colpo nella luce stavolta Myrna vide una sfera di luce intensissima che si aprì e da essa uscirono dei raggi sotto i quali stava la Vergine in mezzo ai rami di una pianta di eucaliptolo che stava proprio davanti alla sua casa. La Santissima Vergine si ferma e poi si incammina verso il terrazzo per avvicinarsi. L’albero non era proprio adiacente alla casa quindi c’era un certo spazio tra esso e l’abitazione: questa piccola ma significativa e profonda distanza la Madonna la percorre come se stesse camminando su una superficie solida.
Le prime parole che le rivolse furono:
“Figli miei ricordatevi di Dio in quanto Egli è con noi!”
Istintivamente Myrna ripete la frase a voce alta: la gente prendeva nota e registrava tutto.
Questa volta si sentiva felice e concentrata in quanto aveva atteso e si era preparata a questo straordinario evento: le persone presenti le chiesero se vedeva qualcosa e lei gridò pensando che anche loro stessero vedendo quanto le stava accadendo. E disse loro che la Vergine era proprio lì ed aveva la netta sensazione di toccarla mentre continuava a chiedersi come avesse fatto ad arrivare sul tetto ed a scavalcare la ringhiera mentre contemporaneamente aveva la netta sensazione di toccare un corpo SOLIDO, REALE, VERO.
In questa seconda apparizione La Santissima Vergine lascia un messaggio chiaro alla sua interlocutrice e le sue parole sono davvero bellissime e significative:
“Ricordatevi sempre di Dio perché egli è sempre con voi!
La conoscenza che voi avete è imperfetta, ma verrà un giorno in cui voi conoscerete tutte le cose allo stesso modo di come Dio stesso conosce Me!
Pentitevi ed abbiate fede e nella vostra gioia ricordatevi sempre di Me.
Annunciate sempre mio Figlio l’Emanuele chi lo farà sarà salvo chi no renderà vana la sua fede.
Amatevi tra voi: non vi chiedo denaro da donare alle chiese né da distribuire ai poveri vi chiedo l’Amore.
Quelli che lo fanno senza aver in sé l’Amore è come se non avessero fatto niente e tutto ciò sarebbe vano. Comincio a visitare prima le vostre case in quanto molti di quelli che vanno in chiesa non ci vanno per pregare.[2]
Non chiedo che mi venga eretta una chiesa nuova, ma voglio un luogo che sia meta di pellegrinaggio.[3]”
Nell’apparizione successiva cioè in quella dell’otto febbraio 1983, la Madonna si scioglie in pianto ed anche Myrna piange: solo prima di lasciarla Ella abbozzò un dolce sorriso.
Il 24 febbraio 1983 la Madre di Dio inizia ponendo l’accento sull’umiltà e dicendo che appunto gli umili hanno bisogno di osservare gli altri per correggere i propri difetti. E se gli orgogliosi si rivoltano e diventano ostili il perdono è sempre la migliore delle cose. Chi pretende di essere puro ed amabile davanti agli uomini è impuro davanti a Dio. Ripetevi sempre: Dio mi salva, Gesù mi illumina, lo Spirito Santo è la mia vita e quindi non ho nulla da temere.
La Vergine invita a perdonare a sopportare molto che sarà sempre molto meno di quanto sopporta il nostro Padre Celeste.
Giovedì 24 marzo 1983 la Signora del Cielo e della Terra annuncia che questa sarà l’ultima sua apparizione. Inoltre lei non è degna di dirci che i nostri peccati sono perdonati in quanto Dio stesso ce lo ha rivelato attraverso suo Figlio Gesù.
“La Chiesa che Gesù ha voluto è una Chiesa Unica in quanto Lui stesso è uno solo ed essa è il Regno dei Cieli sulla terra chi l’ha divisa ha commesso un grande peccato e lo stesso ha fatto chi di questa divisione si è rallegrato. Quando è nata la Chiesa era piccola e quando si è ingrandita essa si è divisa abbandonando la sua unità e coloro che l’hanno divisa non hanno amore per Lui. Io vi dico riunitevi e pregate e non temete niente io sono sempre al vostro fianco: non fate come i potenti che si dividono, restate uniti ed insegnate alle generazioni future l’unità, l’amore e la Fede.”
Dopo aver iniziato a recitare il Credo la Vergine tende verso Myrna la Corona del Rosario e lei istintivamente allunga la mano pensando di poterlo ricevere: appena la Croce sfiora la sua mano da essa l’olio comincia a zampillare copioso e tutte le persone presenti videro l’olio che colava abbondante dalle mani, in realtà quell’olio proveniva direttamente dal crocifisso del Rosario che la Madonna teneva in mano, da esso scendeva nelle mani di Myrna e colava fino a terra. Le persone non potendo vedere l’apparizione ovviamente pensavano che esso sgorgasse dalle mani della ragazza. A questo punto la Madre di Nostro Signore, chiese che le persone presenti venissero unte con quell’olio: quindi era chiaro che doveva ungere sempre la fronte dei presenti ogni qual volta si fosse ripetuto il trasudamento. Myrna fino quel momento era stata restia a farlo per un misto di pudore e di umiltà: soleva rispondere a chi le chiedeva l’unzione che un malato non guarisce un malato e che tutti noi siamo malati e bisognosi della grazia di Dio. Chi sono io per imporre le mani e benedire? In quel momento sentii che potevo farlo, ma solo quando l’olio colava dalle mani, ma altrimenti mi sarei rifiutata: potevo solo quando quel dono di Dio me lo permetteva. Prima di sparire i raggi luminosi tornarono nella sfera e la visione finì.
“La Vergine aveva lineamenti orientali era bella, bellissima ed è impossibile poterla descrivere:era vestita di bianco con un velo azzurro sulla spalla destra e che scendeva fino a terra sulla testa aveva non uno scialle ma una specie di cappuccio che usciva dal vestito come se fosse un mantello bianco. Ella è come noi, ma quello che la distingue da noi è il grande Amore per Dio che la pervade e la avvolge, la sua obbedienza, il suo silenzio e la sua sottomissione a Dio, in quanto il suo fine è quello di glorificare Dio nella sua vita.”
Non so se si possono trovare parole più belle e precise per descrivere la Santissima Vergine Maria: davvero commoventi.
Alle apparizioni di Maria Santissima seguono conseguenzialmente tutta una serie di altri fenomeni soprannaturali di grande rilievo: delle guarigioni miracolose di notevole rilievo e una serie di estasi in cui Myrna principalmente rivive sul suo corpo la Passione di Gesù questi ultimi fenomeni sono ancora in atto e si presentano durante la quaresima e la settimana santa.
Esse naturalmente iniziano per caso senza cioè preavviso alcuno.
Avvengono per sole cinque volte, almeno fino ad oggi: iniziano il 15 dicembre 1982, cioè a soli 23 giorni dalla prima trasudazione di olio nelle mani di Myrna.
A questa segue quella del 18 dicembre 1982 a soli tre giorni dalla prima la quale era stata solo parziale, in quanto la veggente spaventatissima fuggì via dal terrazzo della sua casa quando vide una figura luminosissima materializzargli davanti: diciamo che in effetti questa fu la prima vera apparizione completa.
Ad essa seguirono quelle dell’otto gennaio 1983, del 21 febbraio e del 24 marzo dello stesso anno.
Il 18 dicembre Myrna sente ancora una mano che la spinge, ma stavolta non aspetta di essere sollecitata per tre volte e corre sul terrazzo di casa. Si inginocchia allo stesso punto e si concentra con forza aspettando di poter rivedere la figura luminosa che qualche giorno prima le si era presentata dinnanzi. Anche la paura era scomparsa in quanto tutti l’avevano seguita: tutti i presenti si inginocchiarono con lei. La cosa più sorprendente fu che ciò che accadde lo vide soltanto lei, come del resto accade in quasi tutte le apparizioni mariane fino ad ora accertate. Se la prima apparizione avvenne di sorpresa e la Vergine apparve di colpo nella luce stavolta Myrna vide una sfera di luce intensissima che si aprì e da essa uscirono dei raggi sotto i quali stava la Vergine in mezzo ai rami di una pianta di eucaliptolo che stava proprio davanti alla sua casa. La Santissima Vergine si ferma e poi si incammina verso il terrazzo per avvicinarsi. L’albero non era proprio adiacente alla casa quindi c’era un certo spazio tra esso e l’abitazione: questa piccola ma significativa e profonda distanza la Madonna la percorre come se stesse camminando su una superficie solida.
Le prime parole che le rivolse furono:
“Figli miei ricordatevi di Dio in quanto Egli è con noi!”
Istintivamente Myrna ripete la frase a voce alta: la gente prendeva nota e registrava tutto.
Questa volta si sentiva felice e concentrata in quanto aveva atteso e si era preparata a questo straordinario evento: le persone presenti le chiesero se vedeva qualcosa e lei gridò pensando che anche loro stessero vedendo quanto le stava accadendo. E disse loro che la Vergine era proprio lì ed aveva la netta sensazione di toccarla mentre continuava a chiedersi come avesse fatto ad arrivare sul tetto ed a scavalcare la ringhiera mentre contemporaneamente aveva la netta sensazione di toccare un corpo SOLIDO, REALE, VERO.
In questa seconda apparizione La Santissima Vergine lascia un messaggio chiaro alla sua interlocutrice e le sue parole sono davvero bellissime e significative:
“Ricordatevi sempre di Dio perché egli è sempre con voi!
La conoscenza che voi avete è imperfetta, ma verrà un giorno in cui voi conoscerete tutte le cose allo stesso modo di come Dio stesso conosce Me!
Pentitevi ed abbiate fede e nella vostra gioia ricordatevi sempre di Me.
Annunciate sempre mio Figlio l’Emanuele chi lo farà sarà salvo chi no renderà vana la sua fede.
Amatevi tra voi: non vi chiedo denaro da donare alle chiese né da distribuire ai poveri vi chiedo l’Amore.
Quelli che lo fanno senza aver in sé l’Amore è come se non avessero fatto niente e tutto ciò sarebbe vano. Comincio a visitare prima le vostre case in quanto molti di quelli che vanno in chiesa non ci vanno per pregare.[2]
Non chiedo che mi venga eretta una chiesa nuova, ma voglio un luogo che sia meta di pellegrinaggio.[3]”
Nell’apparizione successiva cioè in quella dell’otto febbraio 1983, la Madonna si scioglie in pianto ed anche Myrna piange: solo prima di lasciarla Ella abbozzò un dolce sorriso.
Il 24 febbraio 1983 la Madre di Dio inizia ponendo l’accento sull’umiltà e dicendo che appunto gli umili hanno bisogno di osservare gli altri per correggere i propri difetti. E se gli orgogliosi si rivoltano e diventano ostili il perdono è sempre la migliore delle cose. Chi pretende di essere puro ed amabile davanti agli uomini è impuro davanti a Dio. Ripetevi sempre: Dio mi salva, Gesù mi illumina, lo Spirito Santo è la mia vita e quindi non ho nulla da temere.
La Vergine invita a perdonare a sopportare molto che sarà sempre molto meno di quanto sopporta il nostro Padre Celeste.
Giovedì 24 marzo 1983 la Signora del Cielo e della Terra annuncia che questa sarà l’ultima sua apparizione. Inoltre lei non è degna di dirci che i nostri peccati sono perdonati in quanto Dio stesso ce lo ha rivelato attraverso suo Figlio Gesù.
“La Chiesa che Gesù ha voluto è una Chiesa Unica in quanto Lui stesso è uno solo ed essa è il Regno dei Cieli sulla terra chi l’ha divisa ha commesso un grande peccato e lo stesso ha fatto chi di questa divisione si è rallegrato. Quando è nata la Chiesa era piccola e quando si è ingrandita essa si è divisa abbandonando la sua unità e coloro che l’hanno divisa non hanno amore per Lui. Io vi dico riunitevi e pregate e non temete niente io sono sempre al vostro fianco: non fate come i potenti che si dividono, restate uniti ed insegnate alle generazioni future l’unità, l’amore e la Fede.”
Dopo aver iniziato a recitare il Credo la Vergine tende verso Myrna la Corona del Rosario e lei istintivamente allunga la mano pensando di poterlo ricevere: appena la Croce sfiora la sua mano da essa l’olio comincia a zampillare copioso e tutte le persone presenti videro l’olio che colava abbondante dalle mani, in realtà quell’olio proveniva direttamente dal crocifisso del Rosario che la Madonna teneva in mano, da esso scendeva nelle mani di Myrna e colava fino a terra. Le persone non potendo vedere l’apparizione ovviamente pensavano che esso sgorgasse dalle mani della ragazza. A questo punto la Madre di Nostro Signore, chiese che le persone presenti venissero unte con quell’olio: quindi era chiaro che doveva ungere sempre la fronte dei presenti ogni qual volta si fosse ripetuto il trasudamento. Myrna fino quel momento era stata restia a farlo per un misto di pudore e di umiltà: soleva rispondere a chi le chiedeva l’unzione che un malato non guarisce un malato e che tutti noi siamo malati e bisognosi della grazia di Dio. Chi sono io per imporre le mani e benedire? In quel momento sentii che potevo farlo, ma solo quando l’olio colava dalle mani, ma altrimenti mi sarei rifiutata: potevo solo quando quel dono di Dio me lo permetteva. Prima di sparire i raggi luminosi tornarono nella sfera e la visione finì.
“La Vergine aveva lineamenti orientali era bella, bellissima ed è impossibile poterla descrivere:era vestita di bianco con un velo azzurro sulla spalla destra e che scendeva fino a terra sulla testa aveva non uno scialle ma una specie di cappuccio che usciva dal vestito come se fosse un mantello bianco. Ella è come noi, ma quello che la distingue da noi è il grande Amore per Dio che la pervade e la avvolge, la sua obbedienza, il suo silenzio e la sua sottomissione a Dio, in quanto il suo fine è quello di glorificare Dio nella sua vita.”
Non so se si possono trovare parole più belle e precise per descrivere la Santissima Vergine Maria: davvero commoventi.
Alle apparizioni di Maria Santissima seguono conseguenzialmente tutta una serie di altri fenomeni soprannaturali di grande rilievo: delle guarigioni miracolose di notevole rilievo e una serie di estasi in cui Myrna principalmente rivive sul suo corpo la Passione di Gesù questi ultimi fenomeni sono ancora in atto e si presentano durante la quaresima e la settimana santa.
Le guarigioni
Facciamo parlare in prima persona Nicolas Nazzour marito di Myrna:
“Esse furono per me un vero shock. Hanno cambiato la mia vita, la mia fede ed il modo di vedere il mondo, la morte e l’aldilà. Tutto ciò mi ha letteralmente sconvolto la vita”
Ne vogliamo ricordare soltanto alcune a cominciare da quella di Mohammad Qahwaji avvenuta domenica 19 dicembre 1982: l’uomo era completamente paralizzato e fu portato con il suo letto in casa di Myrna a lui la veggente disse “ Prega la Madonna è in grado di guarirti.” Poi gli unse le mani e le gambe con l’olio che trasudava dall’icona. Gli prese le mani dicendogli “Alzati ed invoca la Madonna”quindi gli fece fare tre passi tenendolo e poi lo lasciò camminare da solo. Al figlio che si era gettato ai suoi piedi disse di non ringraziare lei che non aveva fatto assolutamente niente, bensì la Madonna che era l’autrice del tutto. Il figlio sebbene chiamato a fare il militare per tre anni continuò ad andare a pregare la Vergine in divisa ogni qualvolta aveva una licenza. A chi gli chiedeva la ragione per la quale continuasse a venire là rispose: “La Vergine Maria mi ha fatto la grande grazia di guarire mio padre ora cerco ogni occasione e se vedo un malato lo accompagno e lo faccio entrare: voglio fare qualcosa per gli altri che soffrono pregando per loro.
Nicolas racconta: “Un giorno di festa del 1983, non ricordo quale festa ricorresse avvennero varie guarigioni. In particolare ricordo quella di due bambini uno cristiano e l’altro mussulmano. Quello mussulmano era venuto con la madre e camminava con le stampelle accompagnato dalla madre guarì tra le mie mani che tremavano per la grande emozione. Nell’esatto momento della sua guarigione le stampelle gli caddero di mano ed uscì nel cortile correndo: la madre in preda ad uno stupore ed una gioia irrefrenabile lo inseguì gridando che con esse avrebbe acceso il fuoco per fare il barbecue.
Il secondo bambino era cristiano e si chiamava Samer Saigh ed ora gestisce un negozio di liquori in California. Arrivò, accompagnato dal padre, da Homs per essere visitato all’ospedale pediatrico di Damasco. Era completamente paralizzato. Non trovò posto in ospedale ed il padre lo portò da alcuni parenti a Bab Touma. Gli dissero: “Perché non vai a visitare la Vergine di Sofanieh?” Così il padre prese il bambino di nove anni e lo portò a Soufanieh. Lo mise su un letto ed andò a pregare in cortile: all’interno Myrna recitava le preghiere per i bambini e per i malati in particolare. Dopo soli sette minuti il bambino uscì correndo dalla stanza gridando “papà, papà”: quando il padre lo vide venirgli incontro cominciò a sbattere la testa sulle mattonelle. Lo sollevò prendendolo in braccio e voleva portarlo lui. Padre Zahalawi glielo impedì dicendo che il bambino era giusto che corresse da solo e camminasse con le sue gambe. Il padre gli rispose, ma almeno dobbiamo calzarlo non ha scarpe. Allora siccome mio nipote aveva la sua stessa età presero le sue scarpe e gliele misero. Fu poi portato dallo stesso medico che lo aveva in cura il quale gli rilasciò un certificato di completa guarigione: Padre Zahalawi lo conserva per testimonianza.
Le stimmate ovvero il rivivere la passione di Cristo in tutte le sue fasi.
Il fenomeno in questione, cioè le stimmate, si possono presentare o in maniera permanente, oppure soltanto in fase transitoria. In ambo i casi il fenomeno si manifesta nel soggetto, come l’apparizione sul corpo di ferite sanguinanti che sono le stesse che si formarono, durante la passione, sul corpo di Nostro Signor Gesù Cristo: quindi mano destra, mano sinistra, piede destro e sinistro, costato. Spesso a queste cinque piaghe si aggiungono quella sulla spalla dovuta al pesantissimo peso della Croce e quelle sulla fronte causate dalla corona di spine.
Le ferite non suppurano ed il sangue rimane puro per tutta la durata della manifestazione del fenomeno.
La stigmatizzazione è sempre accompagnata da una forte sofferenza fisica e morale da parte del soggetto: i fenomeni transitori si manifestano con più frequenza o il venerdì o nei giorni in cui si ricorda la Passione di Cristo.
Per quanto riguarda il caso di Myrna esse furono precedute dalla apparizione di callosità nel mezzo della palma di ciascuna mano e dalla comparsa di una ferita sul lato sinistro questo avvenne alcuni giorni prima della comparsa simultanea di tutte e cinque le ferite. Il primo fenomeno si manifestò il 25 novembre 1983 verso le 16,30 del pomeriggio. Alle 23 le piaghe erano completamente scomparse e le ferite del tutto cicatrizzate. Ben otto medici analizzarono le piaghe ed alcuni le hanno anche potute palpare. Non furono mai usati disinfettanti, altri medicamenti o bende per curare le medesime.
In una delle manifestazioni successive la ferita sul costato era addirittura di 10 centimetri, tanto che un medico consigliò Nicolas di portare Myrna in ospedale per farla suturare: la risposta lapidaria del marito fu: “Colui che ha aperto le ferite, le richiuderà” e così fu.
Myrna ebbe ancora le stimmate sempre nel Giovedì Santo del 1984, del 1987, del 1990, del 2001 e del 2004: curioso particolare del resto spiegato dalla Madonna durante un’apparizione, in tutti questi anni la Pasqua Cattolica e quella Ortodossa (essa segue il calendario Giuliano, mentre i cattolici quello Gregoriano) coincidevano e venivano celebrate nello stesso giorno dello stesso mese.
La Vergine spiegò che suo figlio voleva che ortodossi e cattolici tornassero sotto lo stesso tetto e sotto la stessa guida in modo da annullare lo scisma che aveva creato la frattura.
Alla prima apparizione era presente Monsignor Stephanos Haddad, vescovo greco-ortodosso, mentre alla seconda era presente e testimoniò la verità del fenomeno Monsignor Giuseppe Mounayer arcivescovo di rito siriaco cattolico.
Esistono anche fotografie e filmati di queste impressionanti e grandiose manifestazioni della passione di Gesù: qui sotto allego dei link in cui potrete personalmente costatare sia la grandiosità e sia anche quanto esse possano essere state dolorose e cruente sia sul corpo di Nostro Signore che in quello di Myrna.
La Vergine di Kazan è il filo conduttore che unisce la Siria e la Russia. Anche da un punto di vista politico e purtroppo militare le de nazioni si sono trovate a combattere fianco a fianco una guerra veramente spietata e sanguinosa contro un nemico che più che reale è un ectoplasma. Creato a tavolino e finanziato doviziosamente con lo sterco di mammona, da note centrali capitalistiche ed apolidi americane quelle stesse che propugnano un mondo senza frontiere, senza radici etniche e storiche con la memoria cancellata o riscritta in maniera orwelliana per esaltare il Novus Ordo Seclorum.
Gesù in un suo messaggio lasciato a Myrna sabato 17 aprile 2014 così si esprime:
“Le ferite che hanno fatto sanguinare questa terra
sono le stesse che porto sul mio corpo, perché la causa e gli autori delle medesime sono gli stessi. Ma abbiate fiducia, la loro sorte sarà la stessa identica di quella di Giuda.”
Penso che sia superfluo commentare queste parole così esplicite e tragiche allo stesso tempo.
Sempre Gesù il 10 aprile 2004 Sabato Santo diceva:
“Portate l’Oriente nei vostri cuori. Da qui scaturirà una nuova luce di cui voi sarete i suoi raggi che illumineranno un mondo sedotto dal materialismo, dalla sensualità e dalla effimera fama che ha quasi perduto qualsiasi valore. Mantenete la vostra identità orientale: non permettete che qualcuno svenda la vostra volontà, la vostra libertà e la vostra Fede in questo Oriente.”
Di fronte alla preoccupazione di Myrna per le sorti della Siria, martoriata dalla guerra e dilaniata dalla follia del Califfato, la Madonna rispose dicendo di stare tranquilla in quanto la terra che aveva visto la conversione di San Paolo e che era stata calpestata dai suoi piedi, non avrebbe subito alcun danno che potesse cancellare questo immenso patrimonio di Fede.
Il dittatore Assad, il macellaio del suo popolo, il massacratore dei ribelli democratici si è presentato a casa di Myrna all’improvviso, senza scorta, come uno qualunque ed ha pregato con concentrazione e devozione davanti all’immagine della madonna di Kazan. E’ Myrna stessa che lo ha raccontato ad un amico italiano.
luciano garofoli
Padre Giuseppe MALOULI
Prete dei padri Lazaristi in Damasco della Congregazione della Missione. Dal 1940, ha insegnato al collegio dei Lazaristi di Bab Touma in Damasco. Riconosciuto per la sua integrità e per la sua severità da migliaia dei suoi primi studenti.
È un testimone privilegiato dalle prime ore delle apparizioni e dei segni che si manifestarono in Soufanieh. Ha trascritto fedelmente i messaggi. Ha osservato e ha fatto attenzione meticolosamente a tutto ciò che stava accadendo nella casa di Soufanieh, dove praticamente ha abitato. Ha assicurato un’analisi imparziale degli eventi. Fu testimone fedele di questi eventi, guida spirituale di Myrna e cappellano di tutti i pellegrini che visitavano la casa
Padre Elias ZAHLAOUI
Nato in Damasco nel 1932. Studiò al seminario Greco-Melkite di Ste-Anna a Gerusalemme. Diretta dai Padri Bianchi Comunità di Prado, a Lyon, in Francia (una comunità di preti fondata dal beato padre Antoine Chevrier e che vivono insieme per il serirzio dei più poveri).
Ordinato sacerdoti a Damasco in Luglio 1959, si dedicò al servizio della gioventù universitaria ed insegnò all’università di Damasco.
Parroco alla chiesa Nostra Signora di Damasco dal 1977, è fondatore di un coro che chiamò “Choeur-Joie” che raggruppava 450 membri appartenenti a tutte le comunità cristiane.
Autore di molti libri, ha scritto la monografia “SOUFANIEH”, e delle meditazioni riguardo ai messaggi “RICORDATEVI di DIO.”
Privilegiato testimone sin dall’inizio, ha accompagnato Myrna e Nicolas e ha assunto una presenza quasi continua durante gli eventi di Nostra Signora di Soufanieh.
Portavoce intrepido, notorio per la sua preoccupazione della verità, per la sua integrità, per il suo spirito di povertà e di rinuncia.
Non permettete a chiunque di svendere la vostra volontà, la vostra libertà, la vostra fede in questa parte dell’Oriente …
[1] In una successiva apparizione l a Santissima Vergine dice a Myrna che non vuole che nel luogo delle apparizioni venga eretta una chiesa a ricordo, ma che quel luogo, cioè casa sua, divenga un luogo di continuo pellegrinaggio e preghiera aperto a tutti.
[2] La frase in quel momento risultò incomprensibile a tutti, veggente compresa. Ma quando le immagini della Vergine di Kazan iniziarono trasudare olio nelle case dei fedeli che la pregavano un po’ in tutte le parti del mondo, tutto fu più chiaro e palese.
[3] In una successiva estasi che per contraddistinguere questo luogo di pellegrinaggio doveva essere rimossa una pietra della porta d’ingresso ed a suo posto doveva essere collocata l’immagine di Lei ed un motto di riconoscenza e ringraziamento a Gesù: la cosa fu subito realizzata.
Facciamo parlare in prima persona Nicolas Nazzour marito di Myrna:
“Esse furono per me un vero shock. Hanno cambiato la mia vita, la mia fede ed il modo di vedere il mondo, la morte e l’aldilà. Tutto ciò mi ha letteralmente sconvolto la vita”
Ne vogliamo ricordare soltanto alcune a cominciare da quella di Mohammad Qahwaji avvenuta domenica 19 dicembre 1982: l’uomo era completamente paralizzato e fu portato con il suo letto in casa di Myrna a lui la veggente disse “ Prega la Madonna è in grado di guarirti.” Poi gli unse le mani e le gambe con l’olio che trasudava dall’icona. Gli prese le mani dicendogli “Alzati ed invoca la Madonna”quindi gli fece fare tre passi tenendolo e poi lo lasciò camminare da solo. Al figlio che si era gettato ai suoi piedi disse di non ringraziare lei che non aveva fatto assolutamente niente, bensì la Madonna che era l’autrice del tutto. Il figlio sebbene chiamato a fare il militare per tre anni continuò ad andare a pregare la Vergine in divisa ogni qualvolta aveva una licenza. A chi gli chiedeva la ragione per la quale continuasse a venire là rispose: “La Vergine Maria mi ha fatto la grande grazia di guarire mio padre ora cerco ogni occasione e se vedo un malato lo accompagno e lo faccio entrare: voglio fare qualcosa per gli altri che soffrono pregando per loro.
Nicolas racconta: “Un giorno di festa del 1983, non ricordo quale festa ricorresse avvennero varie guarigioni. In particolare ricordo quella di due bambini uno cristiano e l’altro mussulmano. Quello mussulmano era venuto con la madre e camminava con le stampelle accompagnato dalla madre guarì tra le mie mani che tremavano per la grande emozione. Nell’esatto momento della sua guarigione le stampelle gli caddero di mano ed uscì nel cortile correndo: la madre in preda ad uno stupore ed una gioia irrefrenabile lo inseguì gridando che con esse avrebbe acceso il fuoco per fare il barbecue.
Il secondo bambino era cristiano e si chiamava Samer Saigh ed ora gestisce un negozio di liquori in California. Arrivò, accompagnato dal padre, da Homs per essere visitato all’ospedale pediatrico di Damasco. Era completamente paralizzato. Non trovò posto in ospedale ed il padre lo portò da alcuni parenti a Bab Touma. Gli dissero: “Perché non vai a visitare la Vergine di Sofanieh?” Così il padre prese il bambino di nove anni e lo portò a Soufanieh. Lo mise su un letto ed andò a pregare in cortile: all’interno Myrna recitava le preghiere per i bambini e per i malati in particolare. Dopo soli sette minuti il bambino uscì correndo dalla stanza gridando “papà, papà”: quando il padre lo vide venirgli incontro cominciò a sbattere la testa sulle mattonelle. Lo sollevò prendendolo in braccio e voleva portarlo lui. Padre Zahalawi glielo impedì dicendo che il bambino era giusto che corresse da solo e camminasse con le sue gambe. Il padre gli rispose, ma almeno dobbiamo calzarlo non ha scarpe. Allora siccome mio nipote aveva la sua stessa età presero le sue scarpe e gliele misero. Fu poi portato dallo stesso medico che lo aveva in cura il quale gli rilasciò un certificato di completa guarigione: Padre Zahalawi lo conserva per testimonianza.
Le stimmate ovvero il rivivere la passione di Cristo in tutte le sue fasi.
Il fenomeno in questione, cioè le stimmate, si possono presentare o in maniera permanente, oppure soltanto in fase transitoria. In ambo i casi il fenomeno si manifesta nel soggetto, come l’apparizione sul corpo di ferite sanguinanti che sono le stesse che si formarono, durante la passione, sul corpo di Nostro Signor Gesù Cristo: quindi mano destra, mano sinistra, piede destro e sinistro, costato. Spesso a queste cinque piaghe si aggiungono quella sulla spalla dovuta al pesantissimo peso della Croce e quelle sulla fronte causate dalla corona di spine.
Le ferite non suppurano ed il sangue rimane puro per tutta la durata della manifestazione del fenomeno.
La stigmatizzazione è sempre accompagnata da una forte sofferenza fisica e morale da parte del soggetto: i fenomeni transitori si manifestano con più frequenza o il venerdì o nei giorni in cui si ricorda la Passione di Cristo.
Per quanto riguarda il caso di Myrna esse furono precedute dalla apparizione di callosità nel mezzo della palma di ciascuna mano e dalla comparsa di una ferita sul lato sinistro questo avvenne alcuni giorni prima della comparsa simultanea di tutte e cinque le ferite. Il primo fenomeno si manifestò il 25 novembre 1983 verso le 16,30 del pomeriggio. Alle 23 le piaghe erano completamente scomparse e le ferite del tutto cicatrizzate. Ben otto medici analizzarono le piaghe ed alcuni le hanno anche potute palpare. Non furono mai usati disinfettanti, altri medicamenti o bende per curare le medesime.
In una delle manifestazioni successive la ferita sul costato era addirittura di 10 centimetri, tanto che un medico consigliò Nicolas di portare Myrna in ospedale per farla suturare: la risposta lapidaria del marito fu: “Colui che ha aperto le ferite, le richiuderà” e così fu.
Myrna ebbe ancora le stimmate sempre nel Giovedì Santo del 1984, del 1987, del 1990, del 2001 e del 2004: curioso particolare del resto spiegato dalla Madonna durante un’apparizione, in tutti questi anni la Pasqua Cattolica e quella Ortodossa (essa segue il calendario Giuliano, mentre i cattolici quello Gregoriano) coincidevano e venivano celebrate nello stesso giorno dello stesso mese.
La Vergine spiegò che suo figlio voleva che ortodossi e cattolici tornassero sotto lo stesso tetto e sotto la stessa guida in modo da annullare lo scisma che aveva creato la frattura.
La Vergine spiegò che suo figlio voleva che ortodossi e cattolici tornassero sotto lo stesso tetto e sotto la stessa guida in modo da annullare lo scisma che aveva creato la frattura.
Alla prima apparizione era presente Monsignor Stephanos Haddad, vescovo greco-ortodosso, mentre alla seconda era presente e testimoniò la verità del fenomeno Monsignor Giuseppe Mounayer arcivescovo di rito siriaco cattolico.
Esistono anche fotografie e filmati di queste impressionanti e grandiose manifestazioni della passione di Gesù: qui sotto allego dei link in cui potrete personalmente costatare sia la grandiosità e sia anche quanto esse possano essere state dolorose e cruente sia sul corpo di Nostro Signore che in quello di Myrna.
La Vergine di Kazan è il filo conduttore che unisce la Siria e la Russia. Anche da un punto di vista politico e purtroppo militare le de nazioni si sono trovate a combattere fianco a fianco una guerra veramente spietata e sanguinosa contro un nemico che più che reale è un ectoplasma. Creato a tavolino e finanziato doviziosamente con lo sterco di mammona, da note centrali capitalistiche ed apolidi americane quelle stesse che propugnano un mondo senza frontiere, senza radici etniche e storiche con la memoria cancellata o riscritta in maniera orwelliana per esaltare il Novus Ordo Seclorum.
Gesù in un suo messaggio lasciato a Myrna sabato 17 aprile 2014 così si esprime:
“Le ferite che hanno fatto sanguinare questa terra
sono le stesse che porto sul mio corpo, perché la causa e gli autori delle medesime sono gli stessi. Ma abbiate fiducia, la loro sorte sarà la stessa identica di quella di Giuda.”
“Le ferite che hanno fatto sanguinare questa terra
sono le stesse che porto sul mio corpo, perché la causa e gli autori delle medesime sono gli stessi. Ma abbiate fiducia, la loro sorte sarà la stessa identica di quella di Giuda.”
Penso che sia superfluo commentare queste parole così esplicite e tragiche allo stesso tempo.
Sempre Gesù il 10 aprile 2004 Sabato Santo diceva:
“Portate l’Oriente nei vostri cuori. Da qui scaturirà una nuova luce di cui voi sarete i suoi raggi che illumineranno un mondo sedotto dal materialismo, dalla sensualità e dalla effimera fama che ha quasi perduto qualsiasi valore. Mantenete la vostra identità orientale: non permettete che qualcuno svenda la vostra volontà, la vostra libertà e la vostra Fede in questo Oriente.”
Di fronte alla preoccupazione di Myrna per le sorti della Siria, martoriata dalla guerra e dilaniata dalla follia del Califfato, la Madonna rispose dicendo di stare tranquilla in quanto la terra che aveva visto la conversione di San Paolo e che era stata calpestata dai suoi piedi, non avrebbe subito alcun danno che potesse cancellare questo immenso patrimonio di Fede.
Il dittatore Assad, il macellaio del suo popolo, il massacratore dei ribelli democratici si è presentato a casa di Myrna all’improvviso, senza scorta, come uno qualunque ed ha pregato con concentrazione e devozione davanti all’immagine della madonna di Kazan. E’ Myrna stessa che lo ha raccontato ad un amico italiano.
luciano garofoli
Padre Giuseppe MALOULI
Prete dei padri Lazaristi in Damasco della Congregazione della Missione. Dal 1940, ha insegnato al collegio dei Lazaristi di Bab Touma in Damasco. Riconosciuto per la sua integrità e per la sua severità da migliaia dei suoi primi studenti.
È un testimone privilegiato dalle prime ore delle apparizioni e dei segni che si manifestarono in Soufanieh. Ha trascritto fedelmente i messaggi. Ha osservato e ha fatto attenzione meticolosamente a tutto ciò che stava accadendo nella casa di Soufanieh, dove praticamente ha abitato. Ha assicurato un’analisi imparziale degli eventi. Fu testimone fedele di questi eventi, guida spirituale di Myrna e cappellano di tutti i pellegrini che visitavano la casa
Padre Elias ZAHLAOUI
Nato in Damasco nel 1932. Studiò al seminario Greco-Melkite di Ste-Anna a Gerusalemme. Diretta dai Padri Bianchi Comunità di Prado, a Lyon, in Francia (una comunità di preti fondata dal beato padre Antoine Chevrier e che vivono insieme per il serirzio dei più poveri).
Ordinato sacerdoti a Damasco in Luglio 1959, si dedicò al servizio della gioventù universitaria ed insegnò all’università di Damasco.
Parroco alla chiesa Nostra Signora di Damasco dal 1977, è fondatore di un coro che chiamò “Choeur-Joie” che raggruppava 450 membri appartenenti a tutte le comunità cristiane.
Autore di molti libri, ha scritto la monografia “SOUFANIEH”, e delle meditazioni riguardo ai messaggi “RICORDATEVI di DIO.”
Privilegiato testimone sin dall’inizio, ha accompagnato Myrna e Nicolas e ha assunto una presenza quasi continua durante gli eventi di Nostra Signora di Soufanieh.
Portavoce intrepido, notorio per la sua preoccupazione della verità, per la sua integrità, per il suo spirito di povertà e di rinuncia.
Non permettete a chiunque di svendere la vostra volontà, la vostra libertà, la vostra fede in questa parte dell’Oriente …
[1] In una successiva apparizione l a Santissima Vergine dice a Myrna che non vuole che nel luogo delle apparizioni venga eretta una chiesa a ricordo, ma che quel luogo, cioè casa sua, divenga un luogo di continuo pellegrinaggio e preghiera aperto a tutti.
[2] La frase in quel momento risultò incomprensibile a tutti, veggente compresa. Ma quando le immagini della Vergine di Kazan iniziarono trasudare olio nelle case dei fedeli che la pregavano un po’ in tutte le parti del mondo, tutto fu più chiaro e palese.
[3] In una successiva estasi che per contraddistinguere questo luogo di pellegrinaggio doveva essere rimossa una pietra della porta d’ingresso ed a suo posto doveva essere collocata l’immagine di Lei ed un motto di riconoscenza e ringraziamento a Gesù: la cosa fu subito realizzata.
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