PEZZO GROSSO SI DIVERTE CON MŪLLER E -AHIMÈ – ANCHE CON
TOSATTI. LO FA INTERVISTARE DAL CORSERA…
L’intervista del cardinale Mūller al Corriere della Sera, in cui si rifiuta di farsi attribuire la leadership del partito anti-Bergoglio, chiede – che stranezza, vero? -che invece di insultare perplessità e dubbiosi si dialoghi con loro – e rivela alcune cose dell’uomo Bergoglio che ahimè ne danno la misura, ha scatenato i peggiori istinti di Pezzo Grosso. Che come vedete non risparmia neanche il suo povero anfitrione…Grazie a Pezzo Grosso, un sorriso di questi tempi è un dono raro.
Piccola comunicazione di servizio. Non siamo soli: Stilum Curiae ha superato in questi giorni due milioni e mezzo di visualizzazioni. Credo che sia una piccola notizia che fa piacere agli stilumcurialisti DOC…
Caro Tosatti, ha letto l’intervista sul Corriere al card.Muller? Io non conosco Sua Eminenza, ma dall’intervista (magari anche da altre precedenti dichiarazioni) ho tratto un’impressione che avrei preferito non avere. Gliela esprimo indirettamente mettendomi nei suoi panni (quelli di Tosatti) in un’intervista inventata fattale sempre dal Corriere:
– Intervistatore: ma lei Tosatti è sempre molto critico verso il Papa e i suoi collaboratori, lei è quindi nemico del Papa ?
– Tosatti: Io nemico del Papa? Ma scherza? Circa cinque milioni di laici tradizionalisti che mi vorrebbero alla guida di un giornale antipapa, mi chiedono da tempo di organizzare un grande giornale tutto e solo antipapa raccogliendo ogni giorno tutte le considerazioni del Papa, quelle dei suoi supporter e consiglieri e poi tutte le conseguenti considerazioni critiche scritte da teologi di varia estrazione. Verrebbe fuori un giornale di 70-80 pagine, al giorno…Ma io MAI lo farei, MAI mi metterei a guidare un giornale antipapa, MAI! Guardi, poche persone come me amano il Papa e son felici che Papa sia Bergoglio. Io stavo per mettermi in pensione dopo una vita di onorato mestiere di vaticanista. Bergoglio mi ha ridato una seconda giovinezza, ora mi traducono in cinque lingue e mi leggono in cinque continenti. Personaggi illustri chiedono di scrivere sul mio blog. Che dovevo volere di più ? Viva il Papa! E questi vili traditori e rinnegati, che si permettono di propormi di guidarli contro il Papa, si vergognino … (ma chissà perché lo hanno proposto proprio a me, mah !)”.
MARCO TOSATTI
http://www.marcotosatti.com/2017/11/28/pezzo-grosso-si-diverte-con-muller-e-ahime-anche-con-tosatti-lo-fa-intervistare-dal-corsera/
SCISMA NELLA CHIESA CATTOLICA ,UNA VOCE FA TREMARE IL VATICANO : “PERCHE’ PUO’ ACCADERE DAVVERO
L’ombra dello scisma nella Chiesa cattolica è sempre più cupa e vicina. “Ricordatevi di Martin Lutero”, è il sibillino ammonimento rivolto a Papa Francesco dal cardinale tedesco Gerhard Muller, ratzingeriano di ferro e presidente della Congregazione per la Dottrina della Fede, e da altri 66 firmatari del documento che contesta le aperture del Pontefice nella sua enciclica Amoris Laetitia su fedeltà coniugale, non annullabilità del sacramento de matrimonio, morale sessuale, famiglia e riproduzione.
Alla base della critica a Bergoglio, però, c’è secondo Alessandro Meluzzi sul Tempo, la tendenza del Santo Padre a rinunciare a ogni posizione chiara e netta: “Si è sempre trattato nelle sue proposizioni di affermazioni dette ma mai fino in fondo, affermate ma mai completamente negate, come se questa prevalenza pastorale avesse potuto aggirare questioni che la Chiesa ha sempre posto nella sua tradizione con una chiarezza metodologica assoluta”. La rinuncia alla “anatemizzazione”, insomma, peraltro propria non sola del Pontefice venuto dall’Argentina.
Muller e i 66 contestatori, sottolinea Meluzzi, psicologo nonché “vescovo” ortodosso, “non sono brontoloni senza costrutto ma rappresentano la voce di un’area certamente socio-dimensionata dal punto di vista mediatico dalla Chiesa attuale ma certamente non irrilevante”. “Se quest’area più tradizionalistacontinuerà ad essere umiliata, così dice il cardinal Müller, la possibilità di uno scisma diventa non impossibile”. Per ricomporre la frattura servirebbe la convocazione di un concilio “che Bergoglio non è stato in grado di convocare, diversamente da Giovanni XXIII, né di condurre come Paolo VI“. L’altro problema è la commissione di Francesco, “con poteri mondanissimi, composta da quegli stessi che stanno favorendo il migrazionismo, l’afro-islamizzazionedell’Europa e la teoria del gender“. Un Papa “che per certi versi appare più amico degli imam e di Soros”, una commissione immersa nella “melassa buonista del post-moderno alla Melloni” potranno creare un’argine a una nuova, devastante frattura nel mondo cattolico? “Credo che ne vedremo delle belle”, conclude scettico Meluzzi.
TRATTO DA LIBERO QUOTIDIANO ON LINE 27 NOVEMBRE 2017
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