NATALE 2017
Quest'anno 2017 rimarrà come un anno esemplare a riprova dell'impazzimento dei preti e della deriva blasfema delle attuali autorità ecclesiastiche.
Prima ancora di parlare di blasfemia, occorre ricordare il vecchio adagio: “Il Signore fa impazzire chi vuol perdere”; e insieme ricordare che il demonio approfitta di tale impazzimento per suggerire bestialità facendole apparire come idee intelligenti.
Ma l'intelligenza è andata ad abitare in un luogo ormai sconosciuto a questo mondo moderno senza Dio, dove i vecchi preti cattolici sono diventati i sacerdoti del demoniaco, con tanto di copertura demenziale… quanto basta per ingannare i fedeli con una parvenza di palese imbecillità.
Riportiamo qui alcuni esempi di come si possa iniziare col banalizzare il Natale e finire col distruggere la Rivelazione divina, al solo scopo di sostituire al culto di Dio un ridicolo e devastante culto dell'uomo.
La cosa che più colpisce è che questa banalizzazione del Natale è principalmente fondata sulla falsa predicazione del tizio che il Signore, per nostra colpa, ha voluto che ci affligesse per poter mettere alla prova la nostra fede: parliamo di quel tale Bergoglio che ha palesemente scambiato il compito di “confermare i fratelli nella fede” con quello di “sviarli dalla fede”.
Il Papa?, Sì il Papa, che può essere solo un vero papa per potere svolgere il compito di portare i fedeli sulla mala strada.
Se non fosse un vero papa non potrebbe essere così pericoloso e così malvagio e così trascinante da indurre i fedeli chierici e laici alla deriva.
Sulla scorta della fissazione interessata di Bergoglio che, ubbidendo ai potenti del mondo, predica e spredica e pratica l'immigrazionismo più sfrenato e più demenziale, tanti preti, perso il bene dell'intelletto, si sono messi a confezionare “presepi” assurdi, nel profano e nel sacro, per compiacere, d'un sol colpo, il capetto romano, i committenti mondialisti e, soprattutto, la loro poltiglia che occupa la loro scatola cranica al posto del cervello.
Il posto del primo esempio spetta di diritto alla cartolina d'auguri confezionata da Comunione e Liberazione, quella stessa che una volta sembrava aspirare a tenersi ancorata all'ortodossia cattolica… evidentemente hanno sbagliato ortodossia o hanno sbagliato religione.
Natale in tenda (nomade arabo-musulmana)… sembra voler dire questa incredibile raffigurazione… addio Natale nella grotta o nella stalla… quello era il Natale cattolico!
Il posto del secondo esempio spetta, ancora di diritto, al presepe vivente di San Miniato Basso (Pisa), dove si è “usata” una coppia senegalese con la loro bambina, per confezionare la demolizione di ogni reale richiamo ai Vangeli, sperando di farsi belli agli occhi di Bergoglio, che per qualcuno è il Papa, mentre per altri è semplicemente uno che fa impropriamente il Papa cattolico… anzi il vescovo di Roma al servizio dei potenti del mondo.
Prima ancora di parlare di blasfemia, occorre ricordare il vecchio adagio: “Il Signore fa impazzire chi vuol perdere”; e insieme ricordare che il demonio approfitta di tale impazzimento per suggerire bestialità facendole apparire come idee intelligenti.
Ma l'intelligenza è andata ad abitare in un luogo ormai sconosciuto a questo mondo moderno senza Dio, dove i vecchi preti cattolici sono diventati i sacerdoti del demoniaco, con tanto di copertura demenziale… quanto basta per ingannare i fedeli con una parvenza di palese imbecillità.
Riportiamo qui alcuni esempi di come si possa iniziare col banalizzare il Natale e finire col distruggere la Rivelazione divina, al solo scopo di sostituire al culto di Dio un ridicolo e devastante culto dell'uomo.
La cosa che più colpisce è che questa banalizzazione del Natale è principalmente fondata sulla falsa predicazione del tizio che il Signore, per nostra colpa, ha voluto che ci affligesse per poter mettere alla prova la nostra fede: parliamo di quel tale Bergoglio che ha palesemente scambiato il compito di “confermare i fratelli nella fede” con quello di “sviarli dalla fede”.
Il Papa?, Sì il Papa, che può essere solo un vero papa per potere svolgere il compito di portare i fedeli sulla mala strada.
Se non fosse un vero papa non potrebbe essere così pericoloso e così malvagio e così trascinante da indurre i fedeli chierici e laici alla deriva.
Sulla scorta della fissazione interessata di Bergoglio che, ubbidendo ai potenti del mondo, predica e spredica e pratica l'immigrazionismo più sfrenato e più demenziale, tanti preti, perso il bene dell'intelletto, si sono messi a confezionare “presepi” assurdi, nel profano e nel sacro, per compiacere, d'un sol colpo, il capetto romano, i committenti mondialisti e, soprattutto, la loro poltiglia che occupa la loro scatola cranica al posto del cervello.
Il posto del primo esempio spetta di diritto alla cartolina d'auguri confezionata da Comunione e Liberazione, quella stessa che una volta sembrava aspirare a tenersi ancorata all'ortodossia cattolica… evidentemente hanno sbagliato ortodossia o hanno sbagliato religione.
Natale in tenda (nomade arabo-musulmana)… sembra voler dire questa incredibile raffigurazione… addio Natale nella grotta o nella stalla… quello era il Natale cattolico!
Il posto del secondo esempio spetta, ancora di diritto, al presepe vivente di San Miniato Basso (Pisa), dove si è “usata” una coppia senegalese con la loro bambina, per confezionare la demolizione di ogni reale richiamo ai Vangeli, sperando di farsi belli agli occhi di Bergoglio, che per qualcuno è il Papa, mentre per altri è semplicemente uno che fa impropriamente il Papa cattolico… anzi il vescovo di Roma al servizio dei potenti del mondo.
E gli esempi potrebbero moltiplicarsi innumerevoli, ma qui ci limitiamo a Palermo, dove l'Oratorio San Filippo Neri ha approntato nella chiesa di Sant'Ignazio Martire un specie di presepe basato su quella che per la Sicilia è una tragedia, ma per i preti interessati sembra essere motivo di vanto… l'ultima invasione musulmana dell'isola, via mare, che sta facendo ritornare i discendenti di quelli che i siciliani hanno cacciato mille anni fa con l'aiuto del Re Cattolico Ruggero il Normanno.
Ed ecco invece l'esempio di Arcore (Brianza), dove i preti hanno immaginato una incredibile “natività” in barca, ad imitazione di quello che accade ogni tanto nel corso dell'invasione via mare del musulmani pagati per venire ad occupare le nostre terre. Ma il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi… così, a fianco di due dimessi genitori, ecco spuntare decine di esultanti invasori, che non esultano per la “natività”, ma per essere riusciti ad approdare nella novella terra “promessa” loro… dai mondialiti… : la nostra!
Ma più bravi sono stati di preti di Castenaso (Bologna), che il Bamnino Gesù lo hanno fatto nascere su un gommone, per rendere omaggio, secondo loro, ai nuovi arrivati che devono essere accolti a braccia aperte, come predica Bergoglio imbeccato dai potenti del mondo che con l'indiscriminata invasione musulmana mirano a distruggere la cultura della Romagna e dell'Italia tutta, facendola passare dalla residua cattolicità alla mondiale apostasia dell'unica religione mondiale… la loro… dei potenti del mondo al servizio dell'Anticristo.
E a proposito di cattolicità, ecco il presepe allestito dai preti in quella che una volta era la cattolica Udine; un presepe piazzato sull'acqua, che peraltro a Udine non c'è, per permettere al Bambino Gesù di arrivare su una zattera. L'imbecillità suggerisce le più incredibili impossibilità. ma soddisfa le pretese cervellotiche di certi preti pronti a fare di tutto per compiacere il loro capetto assiso immeritatamente a Roma per affliggerci con le sue blasfemie.
E per finire riportiamo un esempio di altro ossequio alla satanica predicazione di Bergoglio. Sulla base del suo ormai famoso “chi sono io per giudicare?”, rivolto agli invertiti di ogni specie, in diverse parti del mondo sono comparsi “presepi” pubblici e privati, chiesastici e laici, che immaginano dei “genitori” omosessuali, facendo così propaganda al vizio e alla perversione, ma sempre con un occhio rivolto al benevolente e misericordioso Bergoglio, che fa il buono a spese altrui… diffondendo la devastazione del cattolicesimo e della religione di Dio.
http://www.unavox.it/FruttiPostconcilio/NuoviPreti/Presepi_blasfemi_2017.html
VIDEO:"IL DUOMO DI PAGLIA"
Duomo Terni l'opera commissionata dall'allora vescovo Paglia oggi presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia spiegata dall'autore 'Gay e trans si salvano'. Il pittore argentino Ricardo Cinalli lo raffigura tra omosessuali ladri e spacciatori
RIVOLTA CRISTIANA
Vaticano, Papa Francesco e il presepe gay in piazza San Pietro: scandalo mondiale, mai vista una roba così
Un presepe gay in Piazza San Pietro. È l'ultima bomba scoppiata, è il caso di dirlo, in casa di Papa Francesco. Il corpo dello scandalo che fa discutere in Vaticano e non solo è quello di un uomo nudo, muscoloso, quasi "un palestrato", come suggerisce il Fatto quotidiano, con velate "allusioni omoerotiche" secondo quanto sostengono diversi esponenti del conservatorismo cattolico che non vedono di buon occhio la linea di Bergoglio.
La scena contestata, in teoria, sarebbe la rappresentazione di una delle sette opere di misericordia, "vestire gli ignudi", omaggio alla rivoluzione francescana del Pontefice. Ma l'immagine non ha convinto (eufemismo) LifeSiteNews, portale americano punto di riferimento degli anti-Bergoglio, e di riflesso l'accusa clamorosa è arrivata fino in Italia. "La presenza del presepe vaticano per noi è un motivo per essere ancora più felici. Per la comunità omosessuale e transessuale a Napoli è un importante simbolo di inclusione e integrazione", ha parzialmente ammesso un esponente dell'Argigay di Napoli. Altra suggestione: il presepe è stato infatti donato dall'abbazia di Montevergine (Avellino), dove si venera la Madonna nera soprannominata Mamma Schiavona che, ricorda ancora il Fatto, nel 1256 avrebbe salvato due omosessuali legati a un albero per i loro "vizi contronatura". Non a caso, a Montevergine nella festa della Candelora si celebra ogni anno una processione di "ricchioni e femminielli" con riferimento al culto pagano di Cibele, dea simbolo dell'androginia. E Aldo Maria Valli, prestigioso vaticanista della Rai, non ha potuto non notare la costruzione "babelica" del Presepe: "In tutto questo attivismo e a questo incrociarsi di sguardi e di membra umane, Giuseppe e Maria sembrano quasi due intrusi, capitati lì per caso".
NEOCHIESA "BERGOGLIANA": IL DUOMO DI "PAGLIA"
Duomo Terni,opera commissionata dal vescovo Paglia, spiegata dall'autore:
'Gay e trans si salvano'
L'opera muraria, realizzata sulla controfacciata del Duomo dal pittore argentino Ricardo Cinalli, nel 2007, fu commissionata dall'allora vescovo di Terni don Luigi Paglia - oggi arcivescovo e presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia - e il parroco Fabio Leonardis, allora direttore dell'Ufficio beni culturali della diocesi e segretario della Consulta regionale per i beni culturali ecclesiastici. I lavori sono stati seguiti giorno e notte dallo stesso don Fabio Leonardis e da ripetute visite in cantiere del Vescovo Paglia. Tra i personaggi presenti nell'opera, appaiono omosessuali, transessuali, ladri, spacciatori. L'artista , attraverso l'opera, vuole significare che Cristo, nel giorno del giudizio salva tutte le creature senza distinzione di razza, credo religioso, politico. (Pubblicato il 24 febbraio 2017)
CHIESE CHIUSE DIVENTANO PUB O MOSCHEE: IL DECLINO DEL CRISTIANESIMO IN EUROPA
In tutta Europa sempre più chiese e trasformate in supermercati, pub o moschee. Ecco i numeri che dimostrano il declino del cristianesimo
Di Lorenzo Lamperti, 30.12.2017 www.affaritaliani.it
Chiese chiuse diventano pub o moschee: il declino del cristianesimo in Europa
La messa è finita, come direbbe Nanni Moretti. Oppure "la Santa messa è sospesa per mancanza di fedeli", come ha scritto lo scorso aprile don Mario Sgorlon su un cartello attaccato al portone della sua chiesa, parroco di Sant'Erasmo, isola a pochi metri d'acqua dal Lido di Venezia. È il momento di dirlo: in Europa, e non solo, il cristianesimo sta morendo. Trovare i motivi può essere complicato, ma una cosa è certa: il declino sembra irreversibile, a meno di colpi di coda e nuovi "salti di fede", per dirla alla Kierkegaard, che al momento paiono difficilmente pronosticabili.
CHIESE CHIUSE, TUTTO COMINCIA IN SCANDINAVIA
Dovunque nel Vecchio Continente le chiese chiudono e diventano altro. Ristoranti, palestre, supermercati, piste da skateboard, persino cinema a luci rosse. O, in casi sempre pià frequenti, moschee. I numeri sono impietosi. Il fenomeno è cominciato da diversi anni nel Nord dell'Europa per poi espandersi allo zoccolo duro del cattolicesimo come Italia, Francia e Spagna. Tutto, come detto, parte dalla Scandinavia. In Svezia ormai meno del 5 per cento dei cittadini frequenta regolarmente la chiesa. Percentuale che scende al 3 per cento in Norvegia. In Danimarca circa 10 mila persone hanno abbandonato la chiesa nel giro di soli tre mesi, tra aprile e giugno 2016, in seguito a una massiccia campagna pubblicitaria promossa dalla società atea, una delle associazioni che riceve più fondi privati nel paese.
CHIESE CHIUSE IN EUROPA, DATI IMPIETOSI
Ma la decristianizzazione ha rapidamente preso piede anche più a Sud. In Olanda la gerarchia cattolica stima di dover dismettere due terzi delle proprie chiese cattoliche entro il 2025. E quelle protestanti non se la passano certo meglio. Anche in Germania la chiusura delle chiese è all'ordine del giorno dall'inizio degli anni Duemila, spartiacque che ha segnato il cambio di passo del declino della cristianità. Anche in Belgio centinaia di chiese chiudono e vengono riconvertite. Solamente a Bruxelles oltre 100 luoghi di culto rischiano la chiusura.
CHIESE CHIUSE, IL DECLINO IN GRAN BRETAGNA
Non sta certo meglio la chiesa anglicana. Il numero dei non religiosi ha ampiamente superato quello dei religiosi in tutta la Gran Bretagna. Tra il 2012 e il 2014 la percentuale di britannici che si identificano come anglicani è scesa dal 21 al 17 per cento. Dati che hanno fatto prevedere ad alcuni esperti che entro 15 anni l'anglicanesimo sarà praticamente sparito.
FUNERALI FAI DA TE IN AUSTRIA E ALTO ADIGE
Continuando a spostarsi verso Sud le cose non migliorano, anzi. In Austria, paese dalla grande tradizione cattolica, addirittura il 75 per cento delle parrocchie rischia la chiusura. L'arcidiocesi di Vienna ha avviato un drammatico piano di ridimensionamento che la porterà a contare 150 parrocchie al posto di 660. Non mancano solo i fedeli, ma anche i preti, tanto che da tempo è permesso officiare i funerali a semplici fedeli preparati e dotati di alcuni prerequisiti fondamentali. Pratica che si è diffusa anche in Italia, in particolare nella diocesi di Bolzano e Bressanone.
LA MANCANZA DI PRETI
D'altronde la scarsità di clero è un problema tanto quello della scarsità di fedeli. Restando alla diocesi di Bolzano e Bressanone, entro 20 anni si stima che i sacerdoti scenderanno da 177 a 50. un problema riscontrabile in centinaia di diocesi in tutta Europa. In questo contesto si inserisce anche la possibile apertura al sacerdozio a figure nuove come uomini sposati. Un'ipotesi che fino a qualche anno fa sembrava fantascienza ma che invece non appare più così impossibile.
CHIESE CHIUSE E TRASFORMATE
Edifici che una volta erano di culto diventano così tutt'altro. Ad Arhhein, Olanda, la grande chiesa di San Giuseppe è diventata in una sala da skateboard. La chiesa di Saint Paul a Bristol è diventata una scuola di circo. A Edimburgo una chiusa luterana è diventata un pub con decorazioni di Frankenstein. Altrove diventano librerie, negozi, cinema, supermercati.
LE CHIESE CHE DIVENTANO MOSCHEE
Ma accade sempre più spesso che le chiese restino edifici religiosi. Solamente, siano dedicate a i fedeli di un'altre religione. In Francia ci sono quattro esempi di chiese cattoliche trasformate in moschee: a Lille, Nantes e Graulhet. E qualche giorno fa è stato annunciato che la moschea di Sesto Fiorentino sorgerà su un terreno della diocesi che è stato venduto alla comunità musulmana.
IL PROBLEMA DEMOGRAFICO
D'altronde si tratta anche di un fatto demografico. La popolazione europea continua a invecchiare e la natalità continua a scendere. I cristiani in Europa dovrebbero essere 100 milioni in meno entro il 2050. In Gran Bretagna il numero dei musulmani praticanti dovrebbe a breve superare quello dei cristiani praticanti. È l'età a fare la differenza, come chiarisce il dato della Francia, dove il 65 per cento dei cattolici praticanti ha più di 50 anni mentre il 73 per cento dei musulmani praticanti ne ha meno di 50. Semplice capire quali saranno le proporzioni future.
L'EUROPA DICE ADDIO ALLA SPIRITUALITA'
Nel frattempo il presidente turco Recep Tayyp Erdogan continua a finanziare la costruzione di importanti centri di culto musulmani in Europa, come la nuova moschea di Strasburgo, che costerà all'incirca 30 milioni di euro. La stessa cosa la fanno da tempo Qatar e Arabia Saudita. L'Europa, al contrario, vive tra due pericolosi estremi: il "politicamente corretto" che fa sparire le croci delle chiese dalle pubblicità e i pericolosi ritorni di estremismi di destra. E la spiritualità? Quella rischia di farsi andare a benedire. La messa è sospesa. Resta da capire se è rinviata a data da destinarsi oppure è davvero finita.
twitter11@LorenzoLamperti
Ultima follia buonista in aula: Gesù adesso diventa Perù
In una classe nel Friulano la maestra modifica la canzone natalizia per non urtare gli alunni non cristiani
In una classe nel Friulano la maestra modifica la canzone natalizia per non urtare gli alunni non cristiani
Per non urtare la sensibilità dei bambini musulmani Gesù viene sostituito con la parola Perù.
Succede, come riporta Il Messaggero Veneto, in una classe della terza media della scuola Beato Odorico da Pordenone di Zoppola. Artefice di questa trasformazione lessicale è stata una maestra che ha insegnato agli alunni la canzone "Minuetto di Natale" modificandone però il contenuto.
L'iniziativa dell'insegnante è stata a titolo personale dal momento che la dirigente scolastica Armida Muz non ne era a conoscenza. "Non sono d’accordo con simili scelte - ha dichiarato Muz - se una canzone contiene il termine Gesù, non la si può modificare. Se si ritiene che certi tipi di testi possano arrecare disagi a qualcuno, si devono scegliere canzoncine senza determinati riferimenti. Ho parlato con l’insegnante che ha fatto imparare ai bambini la versione modificata di Minuetto di Natale: è una maestra valida e preparata, con ruoli importanti all’interno dell’istituto. Ha ammesso di aver sbagliato, è dispiaciuta e mi ha assicurato che una cosa simile non si ripeterà. Dal canto mio, l’ho richiamata verbalmente, visto che le sanzioni previste dall’ordinamento didattico, a mio parere, devono essere applicate per situazioni più gravi".
Inutile dire che molti genitori si sono indignati.
L'iniziativa dell'insegnante è stata a titolo personale dal momento che la dirigente scolastica Armida Muz non ne era a conoscenza. "Non sono d’accordo con simili scelte - ha dichiarato Muz - se una canzone contiene il termine Gesù, non la si può modificare. Se si ritiene che certi tipi di testi possano arrecare disagi a qualcuno, si devono scegliere canzoncine senza determinati riferimenti. Ho parlato con l’insegnante che ha fatto imparare ai bambini la versione modificata di Minuetto di Natale: è una maestra valida e preparata, con ruoli importanti all’interno dell’istituto. Ha ammesso di aver sbagliato, è dispiaciuta e mi ha assicurato che una cosa simile non si ripeterà. Dal canto mio, l’ho richiamata verbalmente, visto che le sanzioni previste dall’ordinamento didattico, a mio parere, devono essere applicate per situazioni più gravi".
Inutile dire che molti genitori si sono indignati.
“Perù” anziché Gesù: maestra cambia il canto di Natale per i musulmani
Ai piccoli alunni della scuola elementare “Beato Odorico da Pordenone” di Zoppola una maestra ha insegnato una canzone natalizia dove “Bambin Gesù” è diventato il “Bambino del Perù”. L’insegnante ha deciso di apportare tale modifica per non urtare la sensibilità dei bimbi musulmani. Se ne sono accorti i familiari di alcuni bimbi che l’avevano intonata a casa. «Non ero a conoscenza del fatto. Non sono d’accordo con simili scelte – ha dichiarato Armida Muz, preside dell’istituto al Messaggero Veneto – Se una canzone contiene il termine Gesù, non la si può modificare». Tuttavia, non ci sono motivi Dal canto mio, l’ho richiamata verbalmente, visto che le sanzioni previste dall’ordinamento didattico, a mio parere, devono essere applicate per situazioni più gravi».
Buona fine, buon inizio. Ma che c’è da festeggiare a Capodanno?
Se festeggiamo la fine di un anno terribile (come tantissimi anni precedenti), ma non avviamo un vero cambiamento, cosa potrà riservarci il nuovo anno? Solo disastri nuovi e uguali ai precedenti.
di Paolo Deotto.
In questi ultimi giorni dell’anno sono d’obbligo i “bilanci”. Che ha fatto il governo Gentiloni? Quale parte ha avuto il Quirinale? C’è stata o no la ripresa? Eccetera. E, ovviamente, le previsioni: chi vincerà le elezioni? Il Cavaliere? Grillo? Salvini? Ma Renzi e il PD sono davvero spacciati? Eccetera.
Insomma, si parla di tante cose, tralasciando con cura le poche cose essenziali. E si cerca di formulare previsioni per il nuovo anno, ma poiché si tralasciano le poche cose essenziali, la previsione è subito fatta: il 2018 sarà disastroso, come il 2017, il 2016, il 2015… e così via andando a ritroso per tanti, tanti anni.
Sono le quattro scialbe figure della nostra “politica” che potranno avere qualche peso nel nostro futuro? Ma suvvia, siamo seri. Nella tragicomica festa della mediocrità, che ha elevato a importanti cariche tante mezze calzette che in altri tempi avrebbero dovuto fare lo straordinario sacrificio di trovarsi un lavoro per campare, cosa possiamo trovare di valido e serio? Nulla. Guardate anche solo le espressioni dei vari Grasso, Boldrini, il mummificato sorriso di Mattarella, il vuoto totale che traspare da un Renzi, la tragedia di chi non sa accettare la vecchiaia, che rende patetico un Berlusconi. E potremmo andare avanti a lungo, parlando di un parlamento e di un governo che fanno rimpiangere i solidi lestofanti di un tempo: lestofanti, ma almeno dotati di personalità e intelligenza. Un Togliatti o un De Gasperi diventano dei giganti, al confronto con questa corte dei miracoli.
Ben altre figure e ben altre cose potranno rendere sereno, o definitivamente tragico, il nostro futuro.
Un anno finisce. Bene. Che accadrà nel 2018?
Non ci vuole la sfera di cristallo per saperlo. Continuerà il cammino verso la distruzione, se non si cambierà, completamente, rotta.
Continuerà il cammino verso la distruzione perché sempre più, giorno per giorno, la società che un tempo si definiva “civile”, ha oltraggiato e oltraggia Dio, non solo nei suoi comportamenti, ma anche nelle sue leggi, elevando così a norma giuridica una serie di schifezze che hanno via via eroso le fondamenta della civiltà. La quale civiltà, ce lo dimostra la Storia, che sarebbe maestra di vita, ma ha dei pessimi allievi, o è cristiana,o non è civiltà.
Abbiamo iniziato, ormai tanti anni fa, con il divorzio, poi è arrivato l’aborto, poi è arrivata la fecondazione artificiale, le unioni civili (ovvero, il “matrimonio” tra invertiti), l’eutanasia col nome di “Dat”. Nel frattempo l’omosessualizzazione della società è andata avanti con protervia. Intanto i responsabili dello Stato – che come tali avrebbero la gravissima responsabilità di lavorare per il bene dei cittadini – hanno svenduto la sovranità, hanno eseguito gli ordini dei briganti che hanno il pallino in mano, operando scientemente per impoverire il popolo.
Ormai in tutte le sue espressioni questa società è morta e sepolta. Non si può dimenticare Dio, oltraggiarlo ogni giorno, e poi non pagarne le conseguenze.
Ergo, che ce ne frega di cosa ha fatto il governo Gentiloni? Che ce ne frega di cosa farà il prossimo governo?
Finché non si cambia rotta, ammesso e non concesso che ciò sia ancora possibile, si continuerà a camminare verso la distruzione.
Cos’è accaduto nel 2017? Cerchiamo di ricordare che anche quest’anno l’Italia ha continuato ad assassinare i suoi figli. Circa centomila aborti, oltre a quelli, impossibili da rilevare, ottenuti con mezzi chimici.
Cos’è accaduto nel 2017? Si è introdotta l’eutanasia, comunque si voglia chiamarla, nella nostra legislazione. Si è continuato ad esaltare il ripugnante peccato dell’omosessualità, istituzionalizzando la corruzione dei giovani fin dalla più tenera età, nella scuola.
E potremmo andare avanti nella galleria degli orrori, ma scriverei cose che i nostri lettori conoscono benissimo.
Il demonio si è impadronito delle leve del potere e le tiene saldamente in mano, validamente coadiuvato da Roma e dalla singolare azienda che si è installata nella Città del Vaticano. È quindi perfettamente inutile fare previsioni (e auguri) per il nuovo anno.
Finché non ci sarà un politico e/o un ecclesiastico che avrà il coraggio di dire “Signori, qui è tutto da ripulire. Aboliamo le sciagurate normative che oltraggiano il Sacro Cuore di Gesù, torniamo a essere un popolo cristiano, che segue la Dottrina e la morale cristiana”, il cammino verso la distruzione non cambierà.
Quindi per il nuovo anno, mi sento di fare un solo augurio: che ognuno di noi resti saldo nella Fede. Vedremo ancora tanti disastri e la polverizzazione della civiltà, già a buon punto, andrà avanti.
Restiamo saldi nella Fede, conserviamo quel seme di cui tante volte si è parlato, non facciamoci confondere dalle sirene del modernismo, del buonismo cretino e criminale, dell’eresia patrocinata sfacciatamente dagli stessi pastori che dovrebbero guidarci verso la salvezza. Quel seme andrà di nuovo messo nella terra e al tempo dovuto darà i frutti.
Tutto il resto è inganno, è la vigliaccheria del “politicamente corretto” per essere graditi al mondo. E sappiamo bene di chi è il principe di questo mondo.
https://www.riscossacristiana.it/buona-fine-buon-inizio-ma-che-ce-da-festeggiare-a-capodanno-di-paolo-deotto/
La Bibbia non si è incarnata!
Ci hanno segnalato un’immagine — postata come cover — che non pochi hanno ritenuto “strana”, inserita in alcune pagine dei social e come biglietto natalizio. Vi spieghiamo perché è inaccettabile per i cattolici.
Non fateci dire “ve l’avevamo detto!”… Termina il 2017, Centenario di Fatima, nella più grave confusione che mai la Chiesa aveva raggiunto in questi duemila anni di storia. Qualcosa è stato spiegato qui e qui.
Ci hanno segnalato l’immagine – postata come cover – che non pochi hanno ritenuto “strana”, inserita in alcune pagine dei social e come biglietto natalizio.
Per essere strana lo è davvero perché il Cristianesimo non è la “religione del Libro” e non è quella “Scrittura-libro” ad essersi “fatta Carne”. L’Incarnazione non è della Bibbia, ma del Verbo di Dio che si è espresso-rivelato (Antico Testamento) e incarnandosi ha dato testimonianza alla verità (Gv.18,37-38) contenuto della Scrittura (Nuovo Testamento), rivelando non solo il Padre, ma anche Se Stesso in relazione al Padre ed allo Spirito Santo.
Gesù NON è la Parola SCRITTA incarnata!! Ma è VERBO-Verità-Incarnata e la Scrittura spiega ed insegna, semmai, questa Verità. La Vergine Santa non ha mai “adorato” un Libro per quanto fosse sacro, e neppure lo ha “partorito”, ma ha “concepito e partorito“, adorato il Figlio Divino!
Mettere la Bibbia al posto di Gesù Bambino rivela semplicemente la grave confusione alla quale sono soggetti oggi moltissimi cristiani, e pure cattolici! La grave tendenza a fare del Presepe e della dottrina, tutto ciò che si vuole, senza più un margine accettabile di discernimento e di umile prudenza, se ne è discusso qui. Si fa tutto ciò che passa per la testa, senza più accettare le correzioni E LA SANA DOTTRINA.
La Sacra Scrittura, ispirata da Dio (per mezzo dello Spirito Santo) agli Autori che la scrissero, è parola di Dio e “insegna la verità” sull’uomo, la creazione e Dio stesso, Gesù invece che è “generato NON creato della stessa sostanza del Padre” è “Verità incarnata” (Gv 14,6). Nella Messa infatti abbiamo due fasi della Liturgia: la Parola e la Mensa vera e propria dell’Eucaristia.
“La fede cristiana tuttavia non è una «religione del Libro». Il cristianesimo è la religione della «Parola» di Dio: di una Parola cioè che non è «una parola scritta e muta, ma il Verbo incarnato e vivente». Perché le parole dei Libri Sacri non restino lettera morta, è necessario che Cristo, Parola eterna del Dio vivente, per mezzo dello Spirito Santo ce ne sveli il significato affinché comprendiamo le Scritture.” (CCC. n.108).
«Il cuore di Cristo designa la Sacra Scrittura, che appunto rivela il cuore di Cristo. Questo cuore era chiuso prima della passione, perché la Scrittura era oscura. Ma la Scrittura è stata aperta dopo la passione, affinché coloro che ormai ne hanno l’intelligenza considerino e comprendano come le profezie debbano essere interpretate». (CCC. n.112)
Come sono in errore coloro che affermano che “la Bibbia non è parola di Dio”, così però sono in grave errore (specialmente se cattolici) anche quanti affermassero che “la Bibbia è Gesù, il Verbo di Dio fatto Uomo!”. San Paolo lo dice chiaramente in una sola espressione: “Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia“(2Tim.3,16) … e Gesù non è certo una “incarnazione della Scrittura, o una ispirazione!!”. Questi gravi errori accadono quando si abbandona la sana dottrina per rincorrere le favole (2Tim 4,3-4).
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