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Sinodo dei giovani. Quelle voci ignorate
Com’è nato il documento? Il Vaticano ha spiegato che è stato il frutto di un’ampia consultazione condotta in tutto il mondo, ma il tono generale fa supporre che ci sia stata una regia tesa a privilegiare alcuni aspetti a danno di altri e una conferma in tal senso viene dalla testimonianza di un membro del gruppo Facebook di lingua inglese, John Monaco, laureato alla Boston College School of Theology and Ministry, che sul
Catholic Herald (
http://catholicherald.co.uk/commentandblogs/2018/03/30/on-liturgy-and-orthodoxy-the-synod-document-forgot-our-voices/) denuncia che in sede di consuntivo finale è stata del tutto ignorata l’attenzione dimostrata da alcuni giovani nei confronti di temi come la forma straordinaria della messa, in base al motu proprio di Benedetto XVI
Summorum pontificum del 7 luglio 2007, e gli insegnamenti più impegnativi della Chiesa.
Tra le quindici domande poste sull’esperienza di fede e sulla Chiesa, spiega John Monaco, ce n’erano molte che portavano a risposte in linea con la cosiddetta «Chiesa di Francesco», e così infatti è avvenuto. Tuttavia ciò non ha impedito che tra le risposte date dai giovani del gruppo Facebook in inglese, circa duemila, emergesse in modo evidente il desiderio di un insegnamento in linea con la tradizione e con una specifica attenzione per la liturgia, anche nella forma straordinaria. Eppure questi spunti non hanno trovato spazio nel documento finale.
Monaco riferisce di aver contato almeno trenta richiami riguardanti in particolare la messa in latino, da parte di giovani che hanno manifestato il desiderio di avere «qualcosa di più» rispetto a quanto assicurato dalla riforma postconciliare. Bisogno di trascendenza e stupore sono i concetti a cui hanno fatto ricorso questi giovani, che hanno sottolineato come un tale desiderio non possa essere saziato da una liturgia banalizzata, dalla musica pop introdotta nelle chiese e da un comportamento liturgico antropocentrico. Ma che fine hanno fatto queste sollecitazioni? Semplicemente sono sparite.
Circa la dottrina, la stragrande maggioranza dei giovani, spiega Monaco, ha sottolineato l’importanza di una fede retta e di un solido insegnamento morale, raccomandando alla Chiesa di non allontanarsi dalle verità fondamentali. «Io e molti altri – scrive – avevamo fiducia che il documento finale avrebbe rispecchiato le nostre preoccupazioni, ma quando il testo è stato pubblicato e diffuso, ecco che un intero gruppo di giovani ha scoperto di essere stato semplicemente ignorato. Per esempio, per quanto riguarda la sacra liturgia, non vi è alcun riferimento esplicito alla forma straordinaria; il testo parla piuttosto di “reverenziali liturgie tradizionali”». Un problema di traduzione? Può essere, risponde Monaco, ma ciò non toglie che molti di noi non si sono sentiti rappresentati dal documento finale.
In particolare, «coloro che hanno sottolineato l’importanza di un forte insegnamento morale sono rimasti scioccati nello scoprire che il documento finale considera argomenti come il matrimonio tra persone dello stesso sesso e la contraccezione artificiale come “questioni polemiche”, come se si trattasse solo di posizioni politiche e non di verità deontologiche fondate sulla sacra scrittura e la tradizione».
Uno dei membri del gruppo ha detto chiaramente che il documento non riflette l’opinione predominante fra i giovani, dando l’impressione che la Chiesa trascuri tutti quei giovani che sono preoccupati per la retta dottrina, la morale cattolica e lo stato della liturgia.
Un altro membro ha commentato: «Nonostante il fatto che così tanti giovani abbiano espresso le loro richieste in merito alla forma straordinaria, queste opinioni sono state omesse. Al loro posto c’è solo qualche breve cenno sull’importanza del silenzio. Non ho parole per esprimere la mia profonda tristezza e la sensazione di essere stato ignorato».
Ma c’è di più. Stando a quanto riferisce Monaco, quando molti giovani hanno fatto notare ai leader del gruppo la grave incongruenza tra sollecitazioni fornite e sintesi, i loro commenti sono stati cancellati.
Considerazione finale: «Per quelli di noi che si aspettavano una “Chiesa in ascolto” questa esperienza ha lasciato profonda frustrazione».
Aldo Maria Valli
LO CHIAMAVANO «Santità»…
Bisogna riconoscere che è stata una gestazione dura, travagliata, ma alla fine ce l’ha fatta; tutto è andato come programmato, il Concilio Vaticano II è riuscito a partorire il suo figlio prediletto del quale e nel quale si è compiaciuto. Infatti, tutto fu fatto per lui ed in vista di lui ed ora lui è in mezzo a noi per fare «nuove» tutte le cose.
Ed in questo processo di «rinnovamento» si stagliano luminose, quattro categorie sacerdotali. La prima categoria è composta dagli «ENTUSIASTI» ovvero i papolatri conquistati dalla linea modernista-liberale pontificia, i quali a loro volta si dividono in tre sottogruppi: gli «umettanti», i «genuflessi» e gli «estatici»; e laddove gli umettanti insalivano ed i genuflessi venerano, gli estatici contemplano.
La seconda categoria è composta dagli «ELETTI» o «ESCLUSI», ovvero da coloro che vengono «esclusi» in quanto «eletti», cioè coloro i quali, per un dono particolare dello Spirito Santo hanno una visione nitida del magistero rahneriano-petrino, per cui prendono pubblicamente le distanze dalle panzane pontificie; questa categoria, senza dubbio la più avventata, è al momento molto esigua, ma in costante crescita proporzionale alle dichiarazioni magisteriali e si divide a sua volta in tre sottogruppi: i «falciati», i «sospesi» e gli «scomunicati». La terza categoria è composta dagli «ATARASSICI» o «IMPERTURBABILI» ovvero coloro che vivono in costante torpore primaverile, i quali neanche si sono accorti che il 13 marzo 2013, rottamato un pontefice, Kasper ne ha assemblato un altro. Infine, abbiamo la quarta categoria, gli «ATTONITI», i diversamente concordi; questa categoria è la più subdola, la più insidiosa.
Costoro sono quei sacerdoti, quei vescovi che per esclusiva convenienza personale, pur rendendosi conto della gravità della situazione e del rischio concreto della perdita delle anime, negano, glissano, vagheggiano. Sono quelli che appena sentono affermazioni del tipo che «Gesù si è fatto diavolo» o che «Gesù si è fatto serpente», repentinamente, con scatto felino mettono la testa sotto la sabbia. Costoro si riconoscono perché tengono in un angolo in sacrestia una lettiera col ghiaietto sempre pronta all’occorrenza, dove qualora il Santo Padre dovesse dire, ad exemplum, che «l’inferno non esiste» o che «le anime lì destinate si annientano», attraverso un triplo carpiato con avvitamento, piombano a testa in giù nel ghiaietto. Costoro sono i «tiepidi», cioè «né freddi, né caldi» e poiché «né freddi, né caldi» Dio li sta per «vomitare dalla sua bocca». Sono quelli che un giorno nudi, rivestiti soltanto del loro peccato e del loro tradimento diranno al cospetto di Dio nel giudizio particolare: «Mio Dio e mio Tutto, non abbiamo colpa… lo chiamavano Santità»…!!!
Augurio-commiato di don Minutella
Quando ho iniziato la mia missione profetica, credevo che sarebbe stato facile coinvolgere gli eletti per sbaragliare l’inganno della falsa chiesa. Mi sbagliavo. Tutti parliamo, solo don Minutella paga in modo plateale di persona.
Non dovrebbero anche vescovi, cardinali e sacerdoti che hanno detto le mie stesse cose, essere condannati anch’essi? Come mai hanno condannato solo me? Boh, son quelle cose che davvero non riesco a spiegarmi. Mi pare che solo con me abbiano uscito senza alcun decoro la loro vera natura questi della falsa chiesa. C'è una congiura del silenzio...
Dio ha visto che non mi sono tirato indietro, adesso il problema di salvare la Chiesa non solo dall’eretico Bergoglio ma anche e soprattutto dall’occupazione di satana, non è più mio. E’ ormai tutto così chiaro, e io l’ho denunciato da tempo, e le locuzioni da me avute lo hanno profetizzato, che ormai – come diceva il Card. Caffarra – solo i ciechi non vedono. E a quanto pare di ciechi è piena la Chiesa, anzi anche di sordi…
Su di voi, per intercessione del Cuore immacolato di Maria, Regina del Rosario, invoco la benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo. Grazie a tutti voi che avete creduto in me. Offro il mio, umile e cristiano (e, per certi versi, anche inspiegabile) perdono ai miei innumerevoli nemici, tanti, tanti, tanti! Mi spiace che adesso dovranno cercarsi un'altra vittima illustre, ma non gli riuscirà facile perchè gli uomini di Chiesa confondono la prudenza con l'ignavia.
Con la corona del rosario, non cesso di pregare per tutti.
Pregate però anche voi per me, che ne ho bisogno, (visto che la falsa chiesa mi crocifigge mentre da quest’altra parte sono stato boicottato). Altri adesso potranno provarci, magari con più successo.
La missione del minore termina.
E ora attendo che arrivi il "leone di Maria". Già da adesso prego per lui e chiedo alla Madonna che ce lo mandi presto.
W Gesù, w la croce, w Maria…
Sono contento, non ho dubbi su ciò che ho fatto, non indietreggio di un passo, anzi vado avanti, disposto a tutto, se dovesse capitare di nuovo, farei nuovamente ciò che ho fatto, anzi con più forza e ancora di più, ciò che finora ho fatto, da un anno a questa parte. Il mio silenzio porta a compimento – come vedrete – l’abominio dentro la Chiesa. Con il complice silenzio dei leoni divenuti asini!
Ci sarà chi potrà pensare a una fuga.
A ben guardare ho appena ribadito, come nessun altro nella Chiesa, che Bergoglio è a servizio di poteri occulti per distruggere la Chiesa. E sto ancora sanguinando...da solo!
Avanti con Maria.
Radio Domina potrà proseguire il suo corso.
Vi auguro santa Pasqua di Risurrezione.
Dio e voi vogliate perdonarmi se ho rotto fin troppo…
Totus tuus, Maria! Sono tuo, Madre, per sempre!
Don Minutella che esce in punta di piedi...
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