“Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell’umanità, finiscono per combattere anche la libertà e l’umanità pur di combattere la Chiesa.” (Gilbert K. Chesterton – Ortodossia)
Cari Amici, innanzi tutto “Laudetur Jesus Christus, Ave Maria”, che non è uno slogan, ma il vero saluto tra Cristiani che faremo bene a riscoprire e ad usare. Pensiamo all’Arcangelo Gabriele quando si reca dalla beata Vergine Maria: “Ti saluto, rallegrati (che poi in latino fu tradotto con Ave…) o piena di Grazia….”, un segno che è diventato distintivo anche per noi, dopo che Gesù ci fece dono della Sua Madre, ai piedi della Croce….
Qui per chi lo preferisce c’è anche l’audio dell’articolo:
Veniamo al dunque di questa nuova catechesi, tenendo bene a mente la prima della serie: Tempi di Maria, apostasia e trionfo del Suo Cuore Immacolato, che troverete qui nella sezione di apologetica del sito cooperatores Veritatis.. perchè in fondo vi è contenuto l’essenziale di quanto sta accadendo e di come, san Luigi Grignon de Montfort, ci aveva avvisati, insieme poi ad alcune Apparizioni mariane approvate dalla Chiesa, delle quali abbiamo parlato.
Chiariamoci subito il vero significato di questo termine che non è affatto una parolaccia o una offesa alle persone. L’ERESIA – dal greco AIRESIS – significa più semplicemente “PRENDO-SCELGO”, e che cosa? Prendo qualcosa che E’ CONTRARIA, in questo caso, alla Dottrina Cattolica, della Chiesa, e rinnegando ciò che dice la Chiesa, SCELGO di portare avanti ciò che non è della sana dottrina. Quando diciamo che una tal persona è eretica, che Martin Lutero è eretico, o che oggi Enzo Bianchi è eretico, non lo diciamo per offendere le loro persone, ma per dichiarare che IL LORO PENSIERO non è dottrinale, essi hanno “preso e scelto” di sostenere l’errore, per questo abbiamo tutto il diritto, ma anche il dovere, di definirli eretici! Ricordiamo dunque queste due parole che sono il senso per cui parliamo di eresia: PRENDO-SCELGO.
A sostenerci in questo è proprio san Paolo quando, visitando la comunità dei Galati, lancia il primo ANATEMA contro chiunque avesse portato loro “un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato“, ma leggiamo il passaggio perchè è commovente, è forte e soprattutto perchè, questo brano, non si legge più in Chiesa o al Catechismo. Facciamo la FATICA di leggere i brani delle Scritture e non di passarle con insufficienza, come se venissero a noia:
- “Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo. In realtà, però, non ce n’è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!”(Gal.1,6-10)
San Paolo ripete due volte l’appello e non è contento che la sua comunità abbia potuto cedere così facilmente “ad un altro vangelo”! Come vedete la Chiesa, nel corso dei secoli e con i concili e sinodi, ha sempre provveduto a sottolineare questo “anatema” a chiunque avesse tentato di portare avanti, o di introdurre nella Chiesa, un vangelo diverso. Va dunque detto che, alcune frasi dette da Giovanni XXIII e poi affermate dal concilio Vaticano II, contro il diritto di condannare queste forme eretiche, e dunque l’innovazione di non usare più l’anatema, ha fatto sì che l’eresia s’introducesse bene dentro la Chiesa fino a raggiungere i sacri vertici.
Negare questa grave situazione a cui assistiamo oggi, è da stolti per chi sa e finge di non vedere, e da incoscienti per chi è in buona fede, ma rifiuta la verità. Non siamo autoreferenziali e, a prova di ciò, possiamo citare a cominciare dai famosa Dubia di ben 4 cardinali che chiedevano al Pontefice di CHIARIRE la situazione di un testo pontificio, l’Amoris laetitia, appesantito da voci ambigue e pensieri “perniciosi, pericolosi”, come infatti poi si è visto.
Il punto è che, oggi, questo pontificato, questo magistero ha “PRESO E SCELTO” di portare avanti dibattiti che in verità furono già chiariti e chiusi dalla sana Dottrina, rimettendoli in discussione. In sostanza sta accadendo che quanto la Chiesa aveva insegnato per duemila anni, oggi non vale più. Non varrebbe più perché “noi”, il piccolo gregge, NON ci sta a questo “prendere e scegliere” CONTRO quel vangelo che ci è stato predicato per duemila anni! NOI NON CI STIAMO ALLA NUOVA CHIESA IMPOSTATA DALL’ERESIA DEL GESUITA KARL RAHNER.
Alcuni di voi potranno accusarci di dare “dell’eretico al Papa”, a papa Francesco così buono e misericordioso!! NO! Noi non diamo etichette a nessuno, men che meno al Pontefice per il quale, piuttosto, soffriamo e preghiamo, e da lui riceviamo – semmai – epiteti spesso diffamatori, falsi, offensivi, dispregiativi. NOI affermiamo ciò che vediamo: che si e’ PRESA LA SANA DOTTRINA E SI E’ SCELTO DI CAMBIARLA NELLA PRASSI! Se ciò non fosse vero, vi chiediamo di aggiornarci portandoci prove concrete, e noi faremo subito le nostre scuse pubbliche, magari anche un pellegrinaggio, in ginocchio in piazza san Pietro, per fare una seria penitenza pubblica.
Se avete capito che cosa è l’eresia e il suo significato non dovrebbe essere difficile, ora per voi, comprendere la situazione grave in cui stiamo vivendo. E come reagire? Lo ha detto san Paolo e vale per tutte le comunità e per tutte le stagioni: “L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!”
Quindi è evidente che, la prima reazione che dobbiamo avere è PRENDERE COSCIENZA della realtà, dell’errore e dell’apostasia e cominciare a chiedersi quanto stiamo BARATTANDO della nostra Fede e della Dottrina per piacere agli uomini del nostro tempo? Questo esame della coscienza non va disgiunto da un’altro appello di san Paolo il quale, purtroppo, anche questo non viene più diffuso nella Chiesa, ascoltiamolo attentamente:
- “Evita le chiacchiere profane, perché esse tendono a far crescere sempre più nell’empietà; la parola di costoro infatti si propagherà come una cancrena.”(2Tim.2,16), così come afferma più avanti: “Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, traditori, sfrontati, accecati dall’orgoglio, attaccati ai piaceri più che a Dio, con la parvenza della pietà,mentre ne hanno rinnegata la forza interiore. Guardati bene da costoro! (…) uomini dalla mente corrotta e riprovati in materia di fede. Costoro però non progrediranno oltre, perché la loro stoltezza sarà manifestata a tutti…. (..) Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati. Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannatori e ingannati nello stesso tempo...”(2Tim.3,1-16).
Per poi giungere al gran finale di ciò che riteniamo essere una vera profezia per i nostri tempi: “…annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero.”(2Tim.4,1-5)
Questa è l’eresia, questa è apostasia che significa: ABBANDONARE LA VERA FEDE PER SEGUIRE ALTRO, significa anche DIVIDERE, divisione da “allontanamento”, allontanamento dalla vera Fede. Guardate Amici che, imparare dai Padri della Chiesa, senza manometterli come osa fare l’eretico Enzo Bianchi, e come ha osato fare Lutero prima di lui e suo degno infernale maestro, non si sbaglia MAI! Quando parliamo di TRADIZIONE E SCRITTURA esse non vanno separate, come fanno gli eretici di ieri e di oggi, non vanno DIVISE, pena è L’APOSTASIA. NON esiste una TRADIZIONE letta come fosse al di fuori della Scrittura, non la Tradizione Cattolica per cui la scriviamo anche con la “T” maiuscola.
LA TRADIZIONE E LA SCRITTURA sono un corpo unico che è parte integrante della missione predicatrice della Chiesa e che riscontriamo immediatamente dagli Atti degli Apostoli a partire dalla Pentecoste. All’epoca degli Atti, non esistevano i libri come li conosciamo oggi noi ben stampati, e non esisteva la Bibbia stampata, ancora non c’era un Canone del Nuovo Testamento, era LA TRADIZIONE APOSTOLICA, gli Apostoli che predicando insegnavano, ammaestravano, impartivano la dottrina, SPIEGAVANO LE SCRITTURE come afferma proprio la Lettera di Pietro(2Pt.3,14-16).
Qui leggiamo un passaggio molto attuale dai moniti petrini, anche di questi non si legge più nulla, oggi:
- “Ci sono stati anche falsi profeti tra il popolo, come pure ci saranno in mezzo a voi falsi maestri che introdurranno eresie perniciose, rinnegando il Signore che li ha riscattati e attirandosi una pronta rovina. Molti seguiranno le loro dissolutezze e per colpa loro la via della verità sarà coperta di impropèri. Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna è già da tempo all’opera e la loro rovina è in agguato… (…) Con discorsi gonfiati e vani adescano mediante le licenziose passioni della carne coloro che si erano appena allontanati da quelli che vivono nell’errore. Promettono loro libertà, ma essi stessi sono schiavi della corruzione. Perché uno è schiavo di ciò che l’ha vinto…” (2Pt.2,1-20)
Questa è l’eresia, l’apostasia che si è venuta a creare nel momento in cui si è deciso di dare, per esempio, la Comunione a chi vive in stato di peccato contro il Sacramento del Matrimonio, ossia chi sposato ha divorziato e si è risposato al comune. Questa è la situazione di apostasia da quando il segretario della CEI, un vescovo, ha affermato davanti a migliaia di giovani che Sodoma non è affatto stata distrutta… e che “sodomia” significa non essere ospitali!!! Se così fosse perchè l’hanno cancellata dalla pastorale odierna? Pochi sanno che, fin da prima del Cristianesimo e fino all’800 di un secolo fa, il termine “omosessuale” era sconosciuto, cioè non esisteva, e che si parlava esclusivamente di sodomia per identificare un comportamento CONTRO NATURA…. Che la politica, le lobby, la cultura laicista vogliano imporci un cambiamento perverso dell’antropologia umana, è una cosa, ma che a prestarsi a questo sia la Chiesa è inaccettabile, è eretico, è una bestemmia, è apostasia perchè è INGANNARE GLI UOMINI sulla loro situazione.
E qui ci fermiamo per non uscire fuori dal tema prefissato: l’eresia e l’apostasia, come riconoscerle e come combattere. Ricordiamo che noi non siamo mai contro una persona o le persone, ma contro quel “vangelo diverso” che vogliono imporci! Capito bene? Non cadiamo nella trappola di chi vuole spaventarci che gli scismatici “siamo noi” o che noi siamo “antipapisti”!! No! E’ falso, è intimidatorio, è da ricatto e noi NON abbiamo nulla di cui dobbiamo temere, ricordiamo le parole di Paolo ai Galati: noi dobbiamo piacere a Dio e non agli uomini!
Avete presente come si muore a causa del monossido di carbonio? E’ un veleno inodore, invisibile, silenzioso ma mortale, non te ne accorgi, quando l’ossigeno presente nell’aria non è sufficiente a convertire tutto il carbonio in anidride carbonica, produce il veleno mortale, o la combustione causando anche incendi… Insomma, l’eresia di oggi che è un risveglio dell’arianesimo di cui parleremo, ha un effetto simile e pochi se ne rendono conto. Le armi per combattere questa eresia di oggi, sono:
- – Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, perché lo ha chiesto Dio;
- – PREGARE TANTO, (rosario ogni giorno) sempre e soffrire per amare davvero la Chiesa di Cristo e per la conversione dei peccatori, la conversione di questi eretici;
- – STUDIARE, studiare e conoscere la situazione in cui non possiamo addormentarci;
- – RESISTERE alle derive dottrinali fatte passare quale legittima pastorale o prassi;
- – AMARE… amare questa “buona Battaglia” pensando al Cristo Re e vittorioso, pensando al Trionfo del Cuore Immacolato di Maria, amando così nel modo corretto il Prossimo al quale non possiamo dare una dottrina avvelenata!
Concludiamo con le parole del domenicano Padre Roger Thomas Calmel:
- “Vi sono cristiani più che soddisfatti e senza la minima inquietudine di fronte alla nostra attuale situazione. Ma la loro soddisfazione non è secondo il volere di Cristo. Essa deriva da un compromesso con il mondo, da un rifiuto di guardarlo in faccia per paura di riconoscervi l’opera del demonio e di doversi ricordare della Croce di Cristo.”
Laudetur Jesus Christus, Ave Maria
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