ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 21 giugno 2018

Nel momento in cui i nemici sembreranno prevalere.

TOP!! Il Trionfo del Cuore Immacolato verrà “senza colpo ferire”… Parola di Gedeone, Emmerich e don Bosco”



Amici, condivido con voi una interessante riflessione.

Mi ha sempre colpito, destando vivo interesse ed entusiasmo, la certezza di quella vittoria, trionfo di Dio nel tempo, che si avrà nel prossimo futuro con il tanto menzionato Trionfo del Cuore Immacolato di Maria

Questo intervento sarà un intervento diretto e cioè le forze nemiche numerose potenti militanti contro la Chiesa (sia fuori che dentro di Essa) saranno sbaragliate in un modo clamoroso e del tutto soprannaturale, divino, palesando che il venturo Regno di Cristo attraverso Maria non sarà opera di strategie umane ma dell’intrattenibile ed efficace onnipotenza divina.

Da dove attingo questa certezza?
Dalla testimonianza congiunta della Sacra Scrittura e della autentica Profezia cattolica

Rimasi tempo fa particolarmente sorpreso dal confronto tra un evento biblico e due profezie moderne che presentano alcune dinamiche molto somiglianti in relazione a questo intervento salvifico di Dio.
Scorsi senza troppa difficoltà una medesima “logica divina” sottostante questi tre riferimenti davvero meravigliosa.
Il tutto mi suggerì delle riflessioni che desidero condividere con la speranza che possano giovare a tanti.

Il primo riferimento è scritturistico: Libro dei Giudici 6 ,23ss. in cui si narra della battaglia vittoriosa dell'esercito di Gedeone contro Madian. Ebbene, il capo di Israele sconfisse il temibile e potente esercito nemico con soli 300 uomini e, cosa ancora più sorprendente, “senza colpo ferire”: al suono della tromba in seguito ad un particolare rituale simbolico avvenne un fatto prodigioso: nottetempo i soldati nemici si destarono per il rumore e, colti da un improvviso ed invincibile terrore, cominciarono a colpirsi gli uni gli altri autodistruggendosi senza che nessun israelita avesse sferrato colpo alcuno. Un intervento prodigioso di Dio risolse, dunque, vittoriosamente la battaglia degli uomini Gedeone contro i madianiti.

Il secondo riferimento è invece profetico. In una delle sue visioni la beata Caterina Emmerich racconta:
« Vidi le sette segrete minare spietatamente la grande Chiesa. Vicino ad esse vidi una bestia orribile che saliva dal mare. (Ap 13,1). In tutto il mondo le persone buone e devote, e specialmente il clero, erano vessate, oppresse e messe in prigione. Ebbi la sensazione che sarebbero diventate martiri un giorno. Quando la Chiesa per la maggior parte era stata distrutta e quando solo i santuari e gli altari erano ancora in piedi, vidi entrare nella Chiesa i devastatori con la Bestia. Là essi incontrarono una donna di nobile contegno che sembrava portare nel suo grembo un bambino, perché camminava lentamente. A questa vista i nemici erano terrorizzati e la Bestia non riusciva a fare neanche un altro passo in avantiEssa proiettò il suo collo verso la Donna come per divorarla, ma la Donna si voltò e si prostrò, con la testa che toccava il suolo. Allora vidi la Bestia che fuggiva di nuovo verso il mare, e i nemici stavano scappando nella più grande confusione” (Agosto –ottobre 1820) ».
Come si sarà notato anche qui si assiste ad un fatto meraviglioso: i nemici di Dio, della Vergine Santissima, della Chiesa sono sbaragliati senza colpo ferire, un intervento prodigioso e soprannaturale scompone la banda malefica, cala su di essa un misterioso terrore, tutti coloro che vi fanno parte si danno a precipitosa e disordinata fuga.

E se tutto questo non bastasse, alla ricerca di una conferma, la troveremo in quel famoso e profetico sogno di San Giovanni Bosco sulle due Colonne di salvezza (terzo riferimento). Il pontefice Ammiraglio in quel sogno, nel momento di massima difficoltà e persecuzione, ordina che la Nave-Chiesa ferocemente attaccata dalle navi nemiche attracchi a due colonne prodigiosamente apparse nel mare in tempesta, simboleggianti l'Eucaristia e la Vergine immacolata. Ciò che avviene in seguito ha dello straordinario: le navi avversarie entrano nel panico più totale e si affondano tra loro, colpendosi le une le altre.

Non è amici carissimi davvero incredibile tutto questo? …
Provo, a questo punto a suggerire qualche riflessione ed applicazione.

Quelle “dinamiche somiglianti” a cui accennavo all'inizio consistono essenzialmente in questo: nella battaglia in corso tra le forze del Bene e quelle del Male la vittoria delle prime sulle seconde non sarà data dalla loro supremazia, dalla loro maggiore forza. Avverrà invece che un intervento del tutto gratuito, prodigioso e soprannaturale risolverà le sorti dello scontro in favore dei buoniGiudici capitolo 6, la visione della Beata Emmerich, il sogno di Don Bosco: ciascuno di essi offre delle suggestioni interessanti per scoprire cosa sarà decisivo, cosa determinerà questa vittoria prodigiosa del Bene sul Male. In tutti e tre i casi non è l’umano Ma è il divino a fare la differenza.

Gedeone: è esattamente dopo il suono delle trombe e la rottura delle brocche con dentro le candele accese che i madianiti si scompongono, si auto annientano clamorosamente.
Così spiega il significato allegorico di questo "rituale" il Servo di Dio don Dolindo Ruotolo
« In questa singolare battaglia, noi troviamo la vittoria dello spirito sulla forza bruta. Dio elimina gli armati d’Israele perché non aveva bisogno di spade, ma di uomini di fede, di cuori saldi, di anime sottomesse e obbedienti. Questi uomini obbediscono e seguono pienamente Gedeone; il loro programma è tutto in quelle parole: La spada per il Signore e per Gedeone; per il Signore e per Gedeone.
Non si appellano a Dio disdegnando chi lo rappresenta, ma uniscono in un solo concetto, in un solo ideale, il Signore e il capo dell’esercito. L’elemento umano del quale Dio si servì per dare la vittoria agli Ebrei fu la disciplina perfetta dei trecento, il loro grido, la fiaccola e la tromba, che sgominarono il campo madianita, gettandolo nella confusione. Ma l’elemento umano avrebbe avuto ben poco valore senza l’aiuto straordinario di Dio: esso servì solo ad attrarre la divina misericordia sul piccolo campo israelita.
Era il simbolo e la figura delle spirituali battaglie dei santi della Chiesa, e quindi della medesima Chiesa: un pugno di uomini, pieni di fede, che non hanno altra arma che una fiaccola e una tromba: una fiaccola prima nascosta, che si manifesta quando è infranto il vaso di argilla, una tromba e una voce che grida.
La fiaccola è la fede, è la virtù dei santi, che si manifesta quando il loro corpo, cioè la creta dove è nascosta, è infranto dal dolore e dalla penitenza; la tromba è la voce della preghiera che risuona nei Cieli, ed è la voce della predicazione che risuona nel campo nemico come un grido sconcertante, e tra i fedeli come un richiamo di misericordia che li toglie dalla pigrizia e li lancia nella lotta contro l’Inferno.
San Gregorio dice che i martiri furono i vasi di creta che, infranti dalla persecuzione e dal martirio, fecero risplendere i miracoli di Dio e posero in fuga i persecutori.
Questa è una bellissima applicazione del santo Dottore, che si riscontra in tutte le epoche della Chiesa; poiché essa ha sempre nel suo seno i martiri: li ha in quelli che muoiono per la fede, e li ha in quelli che silenziosamente s’immolano. La Chiesa non ha altre armi che queste, non ha altri eroi che quelli che formano in lei una croce viva, e che in croce assalgono il campo nemico, vincendolo non attraverso la forza delle armi, ma attraverso lo spirito
 ».

Beata Caterina Emmerich: nella visione profetica della Beata è risolutore l’intervento gratuito ed efficace di Maria Santissima, che sbaraglia la Setta nemica impedendole di completare il piano di distruzione della Chiesa che sta portando avanti in modo purtroppo molto efficace da diversi decenni.

Don Bosco: anche nel sogno di Don Bosco vi è un riferimento alla Madonna, simboleggiata da una delle due Colonne a cui si aggancia la Chiesa per volere del Pontefice. Ma ad essa si aggiunge anche l'Eucaristia che sarà Colonna di salvezza a tutti gli effetti nell'attuale e nel futuro scenario apocalittico per portare alla vittoria di Dio e alla sconfitta dei suoi nemici.

In conclusione: riassumendo il tutto e mettendo al loro posto tutti questi variegati tasselli si può dire quanto segue:

Sarà Dio stesso, con la potenza della sua mano, ad intervenire salvando la Chiesa proprio nel momento in cui i nemici sembreranno prevalere. Ma se Dio aspetta fino a quel momento non è per debolezza o per indecisione, ma solo perché i Suoi avversari siano completamente umiliati e possa risultare con maggior splendore il trionfo dell'Eterno.

Il grande san Giovanni Crisostomo, Dottore della Chiesa, ci assicura che « è proprio quando la situazione diventa difficile che devi sperare, perché è allora che Dio fa vedere la sua potenza: non quando le cose sono agli inizi, ma quando la situazione è disperata agli occhi umani, quello è il momento in cui Dio ci viene in aiuto [...]. Il Timoniere dell’universo non seda la tempesta con la propria abilità, la fa finire con un solo cenno. Non lo fa subito, fin dall’inizio, perché Egli suole sopprimere i mali non al loro sorgere, ma quando si sono accresciuti fino a giungere al culmine, tanto che i più hanno perso ogni speranza. Ma è proprio allora che Dio interviene con straordinari prodigi, manifestando la sua potenza » (1).

Ma Dio si servirà per questa clamorosa ed epica vittoria del suo piccolo gregge, del suo piccolo esercito, dei Suoi pochi ma fedelissimi amici, degli “Apostoli della Santa Vergine degli ultimi tempi”.

Questi saranno i campioni della devozione mariana ed eucaristica (le due Colonne del sogno di don Bosco), difenderanno la Presenza reale di Gesù nel Santissimo Sacramento e l'onore della Vergine Santissima fino al sangue e alla morte, se necessario, smascherando e condannando le oscure trame dei nemici tese far sparire la dolce presenza eucaristica di Cristo dagli altari e dai tabernacoli, come anche i connotati della vera devozione a Maria Santissima con false prospettive mariologiche svilenti e avvilenti.
Questi Apostoli sono chiamati ad essere gli angeli dell'amore della riparazione eucaristicasegnati dal sigillo di fuoco della consacrazione alla Vergine Maria; e con quei « cinque pani e due pesci » (Mt 14, 17) che le povere forze umane possono mettere nel Cuore di Dio nell’attuale condizione storica, avranno il privilegio di preparare e forse anche di vedere in azione quel “dito di Dio” che dovrà produrre questo miracoloso sbaragliamento delle forze inique e la conseguente instaurazione del nuovo Regno di Pace, della nuova epoca predetta da Maria Santissima a consolazione di tutti!

AVANTI CON MARIA, AMICI E FRATELLI, E AVANTI CON L’EUCARISTIA!

Note

1) San Giovanni Crisostomo, Commento ai Salmi, salmo 117, nn. 2-3.
Tempi di Maria 

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