La Madonna di Fatima? Madre-Catechista, Dottoressa celeste e Profetessa escatologica...
Alla Cova da Iria la “Bianca Signora” ha lasciato un messaggio insieme semplice ma decisivo, invitando fondamentalmente alla preghiera e alla penitenza, ammonendo il mondo riguardo agli immensi pericoli che lo minacciano e rivelando che Dio ha scelto Lei come arma sicura e mezzo infallibile per il trionfo della luce sulle tenebre.
Chiedendo la consacrazione pubblica della Russia al Cuore Immacolato di Maria come unico mezzo per la sua eventuale conversione, Dio manifesta la volontà che tutti sappiano che userà misericordia e salverà il mondo solo per mezzo di Maria.
Oggetto del messaggio di Fatima è pure l’esistenza del demonio e dell’inferno, del Purgatorio e del Paradiso. Il Rosario e la penitenza vissuta in modo serio e generoso, vengono proposti come rimedio nella lotta contro il potere delle tenebre, facendo eco a ciò che Gesù disse nel Vangelo, circa alcuni demoni che possono essere combattuti e vinti solo con la preghiera (specialmente mariana) e il digiuno (cioè, in senso ampio, la mortificazione e la penitenza corporale) (1).
Il claretiano J. M. Alonso così sintetizza il messaggio di Fatima:
« Il messaggio di Fatima è un appello urgente alla preghiera, soprattutto alla recita meditata del rosario e alla pratica della Comunione riparatrice[...]. Esso contiene soprattutto un’accentuazione nuova della funzione interceditrice del cuore della Vergine. Il tema del cuore di Maria appare al centro di una costellazione tematica che costituisce il senso escatologico del messaggio per il nostro tempo, con una visione carismatica della conversione della Russia e del trionfo finale del Cuore di Maria » (2).
Parlando del “contenuto fondamentale” del messaggio di Fatima mi piace riportare qui la sintesi proposta da papa Benedetto XVI quando, nell’intervista rilasciata ai giornalisti l’11 maggio 2010 in partenza per Fatima, spiegò che « il messaggio, la risposta di Fatima, sostanzialmente non va a devozioni particolari, ma proprio alla risposta fondamentale, cioè conversione permanente, penitenza, preghiera, e le tre virtù teologali: fede, speranza e carità. Così vediamo qui la vera e fondamentale risposta che la Chiesa deve dare, che noi, ogni singolo, dobbiamo dare [...]. Con una parola, dobbiamo ri-imparare proprio questo essenziale: la conversione, la preghiera, la penitenza e le virtù teologali ».
A questo va aggiunto, primo e non ultimo per importanza, l’appello alla devozione al Cuore Immacolato.
L’ossatura del messaggio di Fatima, quindi, risulta robusta e il quadro di insieme completo. Questo, (inglobando le apparizioni dell’Angelo che precedettero quelle della Madonna e le seguenti rivelazioni e richieste della Vergine a suor Lucia), analizzato per lungo e per largo e sviscerato nei suoi più ricchi contenuti, presenta una visione tridimensionale della realtà della Fede, in quanto può essere ripartito in tre sezioni distinte ma comunicanti tra loro che sono anche le tre dimensioni che caratterizzano in genere i messaggi mariani degli ultimi due secoli. Ma la grandezza di Fatima sta nel riassumerli tutti in modo coerente, ricco, semplice e al contempo complesso per i dettagli di cui si arricchiscono gli appelli in un contesto storico che si vena di sfumature apocalittiche.
Nel messaggio troviamo così:
* Una sezione catechetico-dottrinale (3), in cui la Madonna svolge l’ufficio di Madre-catechista, riproponendo le verità fondamentali e immutabili della dottrina cattolica. All’interno di questo “spazio dogmatico” troviamo importanti verità di Fede quali:
l’esistenza degli angeli e la loro assistenza agli uomini e alle nazioni;
la Presenza reale di Cristo nel Santissimo Sacramento e il culto di adorazione e riparazione da tributare all’augustissimo Sacramento dell’altare;
la Santissima Trinità e l’adorazione dovuta a Dio Uno e Trino, verità primaria e fondamentale della Fede Cattolica;
l’esistenza e la realtà dei Novissimi (Morte, Giudizio, inferno, Paradiso) e del Purgatorio;
la sofferenza vicaria (esistenza e ruolo delle anime vittime);
la Corredenzione e Mediazione materna della Beata Vergine Maria e il suo ruolo privilegiato nell’economia della salvezza.
* Una sezione di carattere più parenetico-morale, in cui la Madonna si presenta quale “divina Pastora” che guida i suoi figli alla santità e “Dottoressa celeste” nell’atto di offrire a tutti il farmaco spirituale per i mali contro cui aveva già messo in guardia. All’interno di questa sezione figurano i principali rimedi da mettere in pratica, richiesti dalla Madonna stessa:
la vita teologale del cristiano attraverso la pratica delle tre virtù di fede, speranza e carità;
l’adorazione e la riparazione esercitata generosamente per “compensare” gli oltraggi e i peccati che commettono gli uomini nel mondo;
la preghiera, la penitenza-sacrificio e il Santo Rosario per salvare le anime dei poveri peccatori dall’inferno;
la devozione al Cuore Immacolato di Maria con la congiunta pratica dei primi cinque sabati del mese.
* Una sezione più profetico-apocalittica in cui la Madonna riveste l’ufficio di “Profetessa” che sferza gli errori e le perversioni ideologiche e morali del mondo e preannuncia castighi come conseguenza dell’indurimento del cuore e del rifiuto di obbedire ai voleri di Dio. All’interno di questa area tematica sono presentate realtà dalla forte carica drammatica, quali:
l’esistenza, la natura e le nefaste conseguenze nel mondo del Comunismoateo e omicida;
la guerra e l’odio tra le nazioni;
la passione della Chiesa (persecuzione dall’esterno e defezione all’interno);
il castigo purificatore;
la vittoria finale del bene per mezzo dell’instaurazione del regno di Maria (Trionfo del Cuore Immacolato).
Non volendo prendermi troppo spazio in questo articolo, vorrei puntare i riflettori solo su uno degli aspetti accennati e offrire qualche riflessione attualizzante ovvero l'importanza della preghiera e della penitenza nel messaggio di Fatima considerata anche la reiterazione costante in tutte le altre apparizioni e messaggi, da quelli più lontani nel tempo a quelli più vicini. Per chi è interessato agli altri temi ho inserito diversi link ad altri articoli che ho scritto in merito nei mesi scorsi.
PIù in generale, va detto che l'organico e nutrito programma spirituale offerto dal messaggio di Fatima si propone di offrire una solida e coerente struttura di vita cristiana che possa offrirsi come rimedio alla superficialità dilagante nel mondo cattolico in cui i fedeli non percorrono più da tempo la via della santità e neppure, nella maggior parte dei casi, sanno che cosa essa sia...
Preghiera e penitenza praticate con generosità costituiscono una specificazione di questo quadro più generale.
"ll messaggio di Fatima spinge ad uscire dalla via dei peccatori per imboccare la via della salvezza: penitenza come conversione, preghiera come intimità con Dio e meditazione dei misteri di Cristo con Maria, dedizione di sé nelle mani di Maria per identificarci con il suo Cuore Immacolato, Comunione eucaristica in un contesto di solidarietà riparatrice, aspersione con il sangue di Cristo e dei martiri come lasciarsi salvare dalla morte redentrice di Cristo stesso" (padre Stefano de Fiores).
Il messaggio di Fatima invita innanzitutto alla fede, alla speranza, alla carità e all'adorazione.
Su questo quadruplice pilastro, si inseriscono i successivi richiami alla preghiera (4) e alla penitenza. Spiccano le richieste alla recita quotidiana del Rosario e alla generosa e amorosa riparazione, da intendersi e praticarsi come “atto di giustizia vicaria” da offrire alla Santità e alla Maestà di Dio offese e oltraggiate dai peccatori.
Per quanto riguarda la recita del Rosario, ricordiamo che a Fatima Maria si è presentata quale “Regina del Santo Rosario”.
La prima apparizione, avvenuta il 13 maggio 1917, si concludeva con l’invito: « Recitate il rosario tutti i giorni ».
Il 13 luglio chiedeva di nuovo: « Continuiate a recitare il rosario tutti i giorni in onore della Madonna del Rosario, per ottenere la pace del mondo e la fine della guerra ».
Durante l’ultima apparizione, infine, la Madre di Dio esortava tutti: « Sono la Madonna del Rosario [...] continuino sempre a dire il rosario tutti i giorni ». Un appello la cui reiterazione ne dimostra l’importanza e l’urgenza.
Secondo le parole di Maria Vergine, Francesco sarebbe andato in Paradiso ma prima doveva « recitare molti rosari »: il piccolo veggente, per l’appunto, stava sempre con la corona in mano e questa benedetta corona lo portò in Cielo. Così è: il Rosario pregato bene porta in Paradiso... (5).
Anche l’appello al sacrificio espiatorio è chiaro nel messaggio. Già l’Angelo della Pace, nella seconda apparizione, rivolse ai pastorelli queste parole:
« Di tutto quello che potete, offrite un sacrificio a Dio, in atto di riparazione per i peccati da cui Egli è offeso, e come supplica per la conversione dei peccatori. Attirate così sulla vostra Patria la pace. [...]. Soprattutto, accettate e sopportate con sottomissione le sofferenze che il Signore vi manderà » (6).
La Madonna prosegue sulla stessa linea:
« Sulle mortificazioni da fare, la Madonna a Fatima volle istruire a puntino i tre pastorelli, Lucia, Francesco e Giacinta, spiegando maternamente a loro di mortificarsi:
anzitutto, compiendo sempre bene tutti i loro doveri quotidiani;
poi, accettando ogni loro disturbo o malessere che Dio permette;
infine, ricercando piccoli rinnegamenti e sacrifici volontari da offrire soprattutto per i peccatori » (7).
Si tratta dei tre ambiti fondamentali dell’esercizio della penitenza-sacrificio (far bene i propri doveri di stato, la serena accettazione di tutto quanto di penoso possa mandare o permettere il buon Dio, la volontaria offerta di qualche piccola mortificazione) che corrispondono, in modo prospettico preciso, alle tre volontà di Dio fondamentali per l’uomo:
la volontà “significata”: quella scritta, manifesta nei Comandamenti, nei Precetti della Chiesa, nei doveri di stato;
la volontà di “beneplacito”: quella legata agli avvenimenti, infausti o penosi che si è costretti a sopportare. È la capacità di portare la propria croce senza lamentarsi, imparando a benedire Dio anche nella sventura, come il saggio Giobbe (cf Gb 1,21);
la volontà “ispirata”: quella che scaturisce dall’“ispirazione” che Dio suscita nelle anime generose di offrire qualche piccolo sacrificio e mortificazione per la propria santificazione e la salvezza delle anime, come ricordò la Madonna ai tre pastorelli: « Pregate, pregate molto, e fate sacrifici per i peccatori; molte anime vanno all’inferno, perché non c’è chi si sacrifichi e preghi per loro ».
Fare queste tre volontà, soprattutto la prima e la seconda, significa farsi santi senza possibilità di fallire l’obiettivo, proprio per la corrispondenza con la massima penitenza, con il massimo sacrificio che comporta la loro osservanza.
I tre piccoli veggenti, a Fatima, sono stati testimoni eroici di come spendersi nel sacrificio (anche “vicario”) con una generosità che stupisce: stupisce quella loro prontezza nel dire di “sì” alla Madonna che chiedeva collaborazione tramite il loro sacrificio personale; stupisce quella “maturità nella Fede” che li vede impegnati, nel loro piccolo, in una mediazione universale attraverso le loro preghiere, sacrifici e sofferenze a servizio della Mediatrice di tutte le grazie.
In questo contesto, non è difficile cogliere il ruolo determinante della preghiera e del sacrificio. Queste possono, a detta del Messaggio, attirare la pace, ottenere la riparazione dei peccati (e questo significa anche allontanare e scongiurare i castighi), salvare molte anime dalla perdizione eterna..
Note
(1) Cf don L. M. Pompei, Le apparizioni di Maria. Le principali apparizioni della Madonna negli ultimi secoli, Mimep-Docete, Pessano 2010, p. 49.
(2) J. M. Alonso, Fatima, in S. De Fiores - S. Meo, Nuovo Dizionario di Mariologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996, pp. 569-580.
(3) Giustamente D. A. Foley rileva la valenza dottrinale del messaggio di Fatima in rapporto alla crisi catechetica e dogmatica in atto nella Chiesa da diversi decenni. Afferma: «Riassumendo l’importanza di Fatima, possiamo dire che queste apparizioni hanno sottolineato alcuni importanti punti dell’insegnamento della Chiesa; punti che rischiavano di essere dimenticati [...]. A Fatima sono dunque enfatizzati tutti i principali temi tradizionali dell’insegnamento della Chiesa, inclusa la Trinità, il Paradiso, l’inferno, il Purgatorio, l’anima, gli Angeli, i demoni, il Papato ed il ruolo di intercessione di Maria»: D. A. Foley, Il libro delle apparizioni mariane. Influenza e significato nella storia degli uomini, Gribaudi, Milano 2004, pp. 527-528.
(4) Molto belli i commenti di suor Lucia su questo appello del messaggio di Nostra Signora. Eccone un estratto: « Durante il compimento dei nostri doveri dobbiamo cercare di renderci conto della presenza di Dio: pensare che Dio e il nostro Angelo Custode sono accanto a noi e vedono ciò che facciamo e le intenzioni con le quali agiamo. Dobbiamo perciò santificare il nostro lavoro, il nostro riposo, il nostro nutrimento, le nostre divagazioni oneste, come se fossero un’orazione permanente.Sapendo che Dio è presente, ci basta ricordarlo e ogni tanto rivolgergli qualche parola sia d’amore – Ti amo Signore! –, sia di ringraziamento – Grazie Signore, per tutti i tuoi benefici! –, sia di supplica – Signore, aiutami ad esserti fedele! Perdona i miei peccati, le mie ingratitudini, le mie freddezze, le mie incomprensioni, le mie scivolate –, sia di lode – Ti benedico Signore, per la tua grandezza, per la tua bontà, per la tua sapienza, per il tuo potere, per la tua misericordia, per la tua giustizia, per il tuo amore »: Memorie di Suor Lucia, Secretariado dos Pastorinhos, Fatima 2005 (VIII edizione) p. 83.
(5) Queste parole di suor Lucia illuminano ulteriormente il valore inaudito della preghiera del Rosario: « Padre – diceva al padre Fuentes –, è urgente che ci rendiamo conto della terribile realtà. Non vogliamo riempire le anime di paura, ma solo è urgente un richiamo alla realtà. Da quando la Santa Vergine ha dato una così grande efficacia al Rosario, non esiste alcun problema materiale, spirituale, nazionale o internazionale che non si possa risolvere con il Santo Rosario e con i nostri sacrifici »: citato da C. Siccardi, Fatima e la Passione della Chiesa, Sugarco, Milano 2013, p. 211. In quella stessa intervista, suor Lucia diceva anche, tra le tante altre cose degne di nota, che la Santa Vergine ha donato al mondo gli ultimi due rimedi dopo i quali non ve ne saranno più. Queste le testuali parole della veggente: « La Madonna ci ha detto (ai miei cugini e a me) che Dio aveva deciso di dare al mondo gli ultimi due rimedicontro il male, che sono il Santo Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Questi sono gli ultimi due rimedi possibili, il che significa che non ce ne saranno altri ».
(6) Memorie di Suor Lucia, p. 78.
(7) Padre S. M. Manelli, FI, Il Cuore Immacolato di Maria. Meditazioni per ogni giorno del mese di febbraio, Casa Mariana Editrice, Frigento 2017, pp. 138-139.
Tempi di Maria
https://gloria.tv/article/8wy9BNzbnSJ7DmCmWUN7Pwh7a
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