Arcivescovo Vaticano crea la propria "verità"
L'arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, è arrabbiato con chi fa notare che la Amoris Laetitia di papa Francesco contraddice la Veritatis Splendor del 1993 di Giovanni Paolo II.
Parlando a VaticanNews.va (6 agosto, Fisichella afferma perfino che i critici non avrebbero "alcuna fedeltà alla tradizione della Chiesa". Ma proprio questo è vero per la Amoris Laetitia e per i suoi apologisti.
Definisce la distorsione della Fede da parte di Francesco uno "sviluppo della dottrina”.
Secondo Fisichella, dobbiamo avere un "concetto dinamico" della verità. Questo si chiama comunemente relativismo, un concetto che permette du dire tutti e il contrario di tutto, cancellando la distinzione tra verità e bugie.
Fisichella è abbastanza ingannevole da non predicare il suo relativismo in totale apertura. Pertanto crea un nuovo mondo, dicendo che la verità "è una dimensione non fissista".
Quelli che come Fisichella usano la "verità" come se cambiasse come il tempo di solito si chiamano bugiardi.
Per Fisichella, la Chiesa non può accettare una verità "chiusa in se stessa". Tuttavia, per sua stessa natura, la verità è sempre legata alla realtà, mentre le teorie di Fisichella producono un intrico di false illusioni che non hanno riscontro al di fuori della mente di Fisichella.
Foto: Rino Fisichella, © Riccardo Rossi CC BY-SA, #newsSgvrjgdlwc
"Tali parole sono bugie" - Cardinale Sarah
La contraccezione va rifiutata non solo perché la Chiesa la proibisce, ma perché è intrinsecamente maligna - ha detto il cardinale Robert Sarah il 4 agosto in un discorso all'abazia benedettina Anne de Kergonan a Plouharnel, Francia.
Secondo FamilleChretienne.fr, Sarah ha dichiarato che la contraccezione riduce le donne a un "oggetto di piacere".
Sarah mette in guardia da coloro [come papa Francesco nella Amoris Laetitia] che affermano che circostanze o situazioni concrete possono giustificare l'uso di contraccettivi:
“Tali parole sono bugie" Sarah ha aggiunto, definendo tali teorie "aberrazioni".
Foto: Robert Sarah, Abbey Anne de Kergonan, #newsNfgyclpuoa
Risolto il misterioso caso del n. 2358?
Dopo il mio articolo sul n. 2358 del Catechismo della Chiesa cattolica(https://www.aldomariavalli.it/2018/08/06/il-misterioso-caso-del-numero-2358/) nel quale riprendevo un’indagine svolta da padre John Zuhlsdorf (http://wdtprs.com/blog/2018/08/the-mysterious-case-of-ccc-2358-on-objectively-disordered-homosexual-inclinations/) molti lettori mi hanno scritto e alcuni di loro (chi gentilmente, chi con una certa aggressività) mi hanno suggerito di andare a controllare la prima versione del Catechismo.
L’ho fatto e in effetti ho trovato che per quanto riguarda il n. 2358 tra la prima versione del 1992 e l’editio typica, normativa, del 1997, esiste una differenza.
Ecco il testo del n.2358 nell’edizione 1992: «Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali innate. Costoro non scelgono la loro condizione omosessuale; essa costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione».
Ed ecco il testo del n. 2358 nell’editio typica del 1997: «Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione».
Il vecchio testo è proprio quello che troviamo nella versione inglese Intra Text del Catechismo.
In effetti l’attuale edizione del Catechismo della Chiesa Cattolica, promulgata nel 1997, rispetto alla prima all’edizione, del 1992, presenta un centinaio di modifiche, alcune delle quali riguardano proprio la voce «omosessualità». Per restare sempre al n. 2358, se nel testo del 1992 si parlava di «tendenze omosessuali innate», in quello finale del 1997 si parla invece di «tendenze omosessuali profondamente radicate».
Resta la domanda: il fatto che nella versione inglese Intra Text del Catechismo si trovi il vecchio n. 2358 è un errore tecnico oppure qualcuno ha voluto che risultasse il testo del 1992?
Non tirerò in ballo la solita frase andreottiana sul pensare male, però in effetti, visto il clima generale, diciamo che è difficile reprimere un pensierino malizioso.
In ogni caso, credo si tratti effettivamente di errore tecnico. Il che naturalmente non elimina tutto il problema riguardante la posizione del padre James Martin e della sua partecipazione ufficiale al prossimo Incontro mondiale delle famiglie.
Ringrazio i lettori (anche quelli più aggressivi) che mi hanno aiutato nella ricerca ulteriore e chiedo umilmente scusa per non essere andato fino in fondo nell’indagine. È proprio vero che non si finisce mai di imparare!
Aldo Maria Valli
L’ho fatto e in effetti ho trovato che per quanto riguarda il n. 2358 tra la prima versione del 1992 e l’editio typica, normativa, del 1997, esiste una differenza.
Ecco il testo del n.2358 nell’edizione 1992: «Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali innate. Costoro non scelgono la loro condizione omosessuale; essa costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione».
Ed ecco il testo del n. 2358 nell’editio typica del 1997: «Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione».
Il vecchio testo è proprio quello che troviamo nella versione inglese Intra Text del Catechismo.
In effetti l’attuale edizione del Catechismo della Chiesa Cattolica, promulgata nel 1997, rispetto alla prima all’edizione, del 1992, presenta un centinaio di modifiche, alcune delle quali riguardano proprio la voce «omosessualità». Per restare sempre al n. 2358, se nel testo del 1992 si parlava di «tendenze omosessuali innate», in quello finale del 1997 si parla invece di «tendenze omosessuali profondamente radicate».
Resta la domanda: il fatto che nella versione inglese Intra Text del Catechismo si trovi il vecchio n. 2358 è un errore tecnico oppure qualcuno ha voluto che risultasse il testo del 1992?
Non tirerò in ballo la solita frase andreottiana sul pensare male, però in effetti, visto il clima generale, diciamo che è difficile reprimere un pensierino malizioso.
In ogni caso, credo si tratti effettivamente di errore tecnico. Il che naturalmente non elimina tutto il problema riguardante la posizione del padre James Martin e della sua partecipazione ufficiale al prossimo Incontro mondiale delle famiglie.
Ringrazio i lettori (anche quelli più aggressivi) che mi hanno aiutato nella ricerca ulteriore e chiedo umilmente scusa per non essere andato fino in fondo nell’indagine. È proprio vero che non si finisce mai di imparare!
Aldo Maria Valli
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.