Francesco si definisce un rospo perché gesuita
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI ALL'INCONTRO
"EUROPEAN JESUITS IN FORMATION"
Auletta dell'Aula Paolo VI
Mercoledì, 1° agosto 2018
« Buongiorno. Sono contento di accogliervi. Grazie tante di questa visita, mi fa bene. Quando io ero studente, quando si doveva andare dal Generale, e quando con il Generale dovevamo andare dal Papa, si portava la talare e il mantello. Vedo che questa moda non c’è più, grazie a Dio.
AI PARTECIPANTI ALL'INCONTRO
"EUROPEAN JESUITS IN FORMATION"
Auletta dell'Aula Paolo VI
Mercoledì, 1° agosto 2018
« Buongiorno. Sono contento di accogliervi. Grazie tante di questa visita, mi fa bene. Quando io ero studente, quando si doveva andare dal Generale, e quando con il Generale dovevamo andare dal Papa, si portava la talare e il mantello. Vedo che questa moda non c’è più, grazie a Dio.
Mi ha fatto ridere il sacerdote quando ha parlato di unificare la pastorale dei Gesuiti. Io avevo capito che si trattasse di unificare le anime e i cuori dei Gesuiti, non le modalità, perché se si fa questo finisce la Compagnia di Gesù. Si diceva che il primo ruolo del Generale era di “pascolare i Gesuiti”, e un altro diceva: “Sì, ma è come pascolare un gregge di rospi”: uno di qua, uno di là… Ma questo è bello, perché ci vuole una grande libertà, senza libertà non si può essere Gesuita. E una grande obbedienza al pastore; il quale deve avere il grande dono del discernimento per permettere a ognuno dei “rospi” di scegliere quello che sente che il Signore gli chiede. Questa è l’originalità della Compagnia: unità con grande diversità. »
w2.vatican.va/…/papa-francesco_…
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