Nel 1963 Satana è stato intronizzato in Vaticano? Ne ha parlato l’ex gesuita ed esorcista di origine irlandese, padre Malachi Martin già segretario del cardinale Augustin Bea nei lavori di preparazione del Concilio Vaticano II
di Francesco Lamendola
Una voce terribile corre in certi ambienti vicini al Vaticano, da parte di persone bene addentro alle segrete cose della Curia romana: con una doppia, blasfema cerimonia, nella Cappella Paolina in Vaticano e a Charleston, nel South Carolina, mediante una doppia messa nera celebrata contemporaneamente, la notte dal 28 al 29 giugno 1963, una settimana dopo l’elezione di Paolo VI, Satana sarebbe stato intronizzato nel cuore della Chiesa cattolica. Ne ha parlato, in forma romanzata, ma in un romanzo che ha affermato essere basato al 95% su fatti assolutamente reali, l’ex gesuita americano ed esorcista, di origine irlandese, padre Malachi Martin (1921-1999), che, prima di chiedere lo scioglimento dai voti di gesuita, restando però sacerdote, nel 1964, e dedicarsi interamente alla sua attività di saggista, scrivendo ben diciassette libri, alcuni molto famosi, aveva svolto una brillante carriera nei sacri Palazzi.
Fra l’altro, era stato professore di paleografia presso il Pontificio Istituto Biblico Vaticano e poi, nel 1958, segretario del cardinale Augustin Bea nei lavori di preparazione del Concilio Vaticano II. La faccenda era talmente scottante che se n’è occupato, ovviamente in forma totalmente negativa, il giornalista Andrea Tornielli, in un articolo apparso nel suo blog personale su La Stampa.it del 05/02/2011, esponendo, all’inizio, gli elementi con una certa pacatezza e apparente obiettività, ma poi concludendo, senza mezzi termini, che tutta la faccenda ha tutte le caratteristiche di una “fregnaccia”. Eppure Malachi Martin era una persona di grande cultura e spessore, una persona seria e aliena dai facili scandalismi, che non per gioco era entrato nell’ordine dei gesuiti e non per gioco aveva fatto l’esorcista, né per gioco – è dato supporre - aveva poi chiesto di uscirne, evidentemente dopo aver visto e udito cose che lo avevano fortemente scioccato e convinto della inutilità di fare “l’ultimo paladino” di una verità che non sarebbe stata creduta. Anche per questo, probabilmente, a un certo punto era passato dalla forma del saggio a quella del romanzo: essendosi convinto che certe verità è necessario trasmetterle, per chi le vuole e le può accogliere, in forma apparentemente romanzata, ma nella sostanza vere. Egli era anche persuaso che il satanismo dell’alto clero s’intrecci con la pratica abituale della sodomia e degli abusi sui minori, e che questo intreccio sia assolutamente vitale per gli adepti alla massoneria ecclesiastica, fautori di una chiesa satanica parallela alla Chiesa cattolica, alla quale, a un certo punto, avrebbe dovuto sovrapporsi e, in ultima analisi, sostituirsi a questa, pur lasciandone intatta l’immagine esteriore. L’importante, per quelle persone, era sostituire al culto di Dio il culto luciferino dell’uomo; senza però creare un aperto scandalo e senza lasciar trasparire sino in fondo le loro vere intenzioni, anzi, lasciando che la maggioranza del clero e dei fedeli seguitassero a vivere nell’illusione che non era successo proprio niente, e che la Chiesa cattolica, anche dopo le riforme della stagione conciliare, era rimasta la stessa di sempre.
Estratto dal libro di Malachi Martin: Windswept house. A Vatican Novel (titolo che suonerebbe La casa spazzata dal vento. Un racconto vaticano, mai pubblicato in Italia, New York, 1996, pp. 492-493; traduzione Araldi di Fede, sul blog Gloria.tv il 23/09/2017):
Improvvisamente, divenne indiscutibile che ora, durante questo papato (di Giovanni Paolo II), l’organizzazione della Chiesa Cattolica Romana portava dentro di sé una permanente presenza di chierici che praticavano il culto di Satana e lo apprezzavano; di Vescovi e Preti che si sodomizzavano a vicenda e sodomizzavano bambini; di suore che praticavano i “Riti Neri” della Wicca e che vivevano in relazioni lesbiche…Ogni giorno, inclusa la domenica e i giorni santi, atti di eresia e blasfemia erano commessi e permessi ai sacri Altari da uomini che un tempo erano chiamati preti. Atti e riti sacrileghi non solo erano effettuati dinanzi ai sacri Altari, ma avevano la connivenza, o almeno il tacito permesso, di alcuni Cardinali, Arcivescovi e Vescovi… Il loro numero totale era minoritario – qualcosa come dall’uno al dieci percento dei consacrati. Ma di questa minoranza, molti occupavano sorprendentemente alte posizioni o ranghi… I fatti gravi e inquietanti erano principalmente due: i sistematici legami organizzativi – la rete, in altre parole – che era stata stabilita fra alcuni gruppi di chierici omosessuali e congreghe di satanisti, e la disordinata potenza ed influenza di questa rete.
Il cardinale Augustin Bea protagonista nei lavori di preparazione del Concilio Vaticano II di cui padre Malachi Martin fu segretario.
Eppure, le voci sulla presenza di satanisti e di riti satanici in Vaticano non le aveva messe in giro lui solo. C’erano già e hanno continuato a circolare anche in seguito. Padre Gabriele Amorth, il famoso esorcista, ne parla come di cosa certa: noi stessi abbiamo riferito le sue franche parole in un altro articolo apparso a suo tempo (Satanisti in Vaticano, pubblicato sul sito dell’Accademia Nuova Italia il 29/04/2018, da cui riportiamo il brano del libro di memorie di padre Amorth, Memorie di un esorcista, intervistato da Marco Tosatti, Milano, Piemme Edizioni, 2010, pp. 85-86):
D. In precedenza, don Gabriele, mi ha detto che alcune sette sono meno serie, mentre altre sono assai più terribili…
R. Certamente, alcune sono terribilmente serie. E purtroppo ce ne sono dappertutto. Ritengo anche in Vaticano.
D. Anche un Vaticano?
R. Sì, anche in Vaticano ci sono membri di sette sataniche.
D. E chi vi è coinvolto? Si tratta di preti o di semplici laici?
R. Ci sono preti, monsignori e anche cardinali!
D. Mi perdoni, don Gabriele, ma Lei… come lo sa?
R. Lo so dalle persone che me l’hanno potuto riferire perché hanno avuto modo di saperlo direttamente. Ed è una cosa “confessata” più volte dal demonio stesso sotto obbedienza durante gli esorcismi…
D. Il Papa ne è stato infornato?
R. Certo che ne è stato infornato! Ma fa quello che può... È una cosa agghiacciante. Tenga presente poi che Benedetto è un Papa tedesco , che viene da una nazione decisamente avversa a credere a queste cose… In Germania infatti praticamente non ci sono esorcisti… Eppure il Papa ci crede: ho avuto occasione di parlare con lui tre volte, quando ancora era prefetto alla Congregazione per la Dottrina delle Fede. Altroché se ci crede! E ne ha anche parlato esplicitamente in pubblico parecchie volte. Ci ha ricevuto, come associazione degli esorcisti, ha fatto anche un bel discorso, incoraggiandoci ed elogiando il nostro apostolato. E non dimentichiamo che del diavolo e dell’esorcismo moltissimo ne ha parlato Giovanni Paolo II…
D. Allora è vero quello che diceva Paolo VI: che il fumo di Satana è entrato nella Chiesa…
R. È vero, purtroppo, perché anche nella Chiesa ci sono adepti alle sette sataniche. Questo particolare del “fumo di Satana” lo riferì Paolo VI il 29 giugno 1972. Poi, siccome questa frase ha creato uno scandalo enorme, il 15 novembre dello stesso 1972 ha dedicato tutto un discorso del mercoledì al demonio, con frasi fortissime. Però non ha avuto conseguenze pratiche, questo suo discorso. Certo, ha rotto il ghiaccio, sollevando un velo di silenzio e censura che durava da troppo tempo, però non ha avuto conseguenze pratiche. Ci voleva uno come me, che non valeva niente, che non era niente, per spargere l’allarme, per ottenere conseguenze pratiche...
L’intervento “normalizzatore” di Andrea Tornielli si era reso necessario, probabilmente, dopo la pubblicazione, su Libero, di un articolo che riprendeva quanto scritto nel libro di due autori britannici, Stephen Klimczuk e Gerald Warner di Craigenmaddie, Guida ai luoghi più segreti del mondo, il quale a sua volta, faceva riferimento al libro di Malachi Martin; questione ripresa anche dal giornalista “non allineato”, i cui articoli sono presenti su diversi siti cattolici, come Una vox e Il fumo di Satana, Francesco Colafemmina, nel blog Fides et Forma (purtroppo non più consultabile perché rimosso dal web). Quanto all’articolo di Libero, è consultabile in rete, alla data del 04/02/2011, a firma di Caterina Maniaci. Il libro dei due autori inglesi è stato tradotto e pubblicato in Italia dall’editore Castelvecchi di Roma nel 2011, ed è tuttora facilmente reperibile.
L’ex gesuita americano ed esorcista, di origine irlandese, padre Malachi Martin (1921-1999)
Ma del satanismo in Vaticano hanno parlato anche altri autori. Uno è il sacerdote don Luigi Villa; riportiamo questi brano dal capitolo La Sua nuova Religione del libro Paolo VI beato? (Brescia, Edizioni Civiltà, 2010):
L’uomo moderno non arriverà, un giorno (…) a tendere l’orecchio alla voce meravigliosa dello Spirito che palpita in essa? Non sarà la religione del domani?
L’umanesimo laico e profano è apparso, infine, nella sua terribile statura ed ha, in un certo senso, sfidato il Concilio. La religione di Dio che S’è fatto uomo si è incontrata con la religione dell’uomo che si è fatto Dio … Noi più di chiunque altro, NOI ABBIAMO IL CULTO DELL’UOMO!
Tutte queste ricchezze dottrinali (del Concilio) non mirano che a una cosa: servire l’uomo.
Il Nostro Umanesimo diventa Cristianesimo e il Nostro Cristianesimo diventa teocentrico, tanto che possiamo ugualmente affermare: per conoscere Dio, bisogna conoscere l’uomo»!
L’uomo ci si rivela gigante. Ci si rivela divino. Ci si rivela divino non in sé, ma nel suo principio e nel suo destino. Onore all’uomo, onore alla sua dignità, al suo spirito, alla sua vita»! «Onore all’uomo; onore al pensiero! Onore alla scienza! … Onore all’uomo, Re della Terra ed ora anche Principe del cielo!
Tutte queste ricchezze dottrinali (del Concilio) non mirano che a una cosa: servire l’uomo.
Il Nostro Umanesimo diventa Cristianesimo e il Nostro Cristianesimo diventa teocentrico, tanto che possiamo ugualmente affermare: per conoscere Dio, bisogna conoscere l’uomo»!
L’uomo ci si rivela gigante. Ci si rivela divino. Ci si rivela divino non in sé, ma nel suo principio e nel suo destino. Onore all’uomo, onore alla sua dignità, al suo spirito, alla sua vita»! «Onore all’uomo; onore al pensiero! Onore alla scienza! … Onore all’uomo, Re della Terra ed ora anche Principe del cielo!
Ma nella Sacra Scrittura sta scritto: «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa suo braccio la carne e il cui cuore rifugge dal Signore»!
Padre Gabriele Amorth, il famoso esorcista recentemente scomparso.
Un altro autore che ha parlato di queste cose è stato l’anonimo estensore dell’ormai celebre Via col vento in Vaticano; anonimo finché il vaticanista Sandro Magister non gli ha dato un nome e un cognome: Luigi Marinelli, protonotario apostolico in pensione (cfr. l’articolo di Sandro Magister Come ti stronco la carriera sul sito www.espressonline.it dell’08/07/1999). Anche di questa testimonianza avevamo parlato a suo tempo, in un altro articolo, intitolato Alla società secolarizzata sfuggono gli indizi della presenza diabolica(sempre sul sito dell’Accademia Nuova Italia, il 04/02/2018, in cui riportavamo il seguente brano: da I Millenari, Via col vento in Vaticano (Milano, Kaos Edizioni, 1999, pp. 220-221):
Al santuario romano del Divin Amore, meta di ininterrotti pellegrinaggi organizzati e alla spicciolata, una sera tardi, confuso con altri, s'accosta al confessionale un penitente, molto sconvolto e grandemente imbarazzato. Il confessore lo incoraggia ad aprirsi.
«Padre, non so da dove cominciare e neanche e mi potrà assolvere… Ho un grosso turbamento di coscienza, temo perfino d'arrecarle sconcerto e sorpresa…».
«Figlio mio, non si preoccupi di questo; in fondo noi ci paragoniamo alle discariche, dove si butta di tutto… Del resto, uno dove deve riversare il proprio fardello di colpe, se non nella confessione? Siamo qui per questo».
«Padre, faccio parte di una setta satanica, dove ho un ruolo importante. Ho trascinato parecchi a frequentarla…».
«Da quanti anni?».
«Padre, da quando ho preso in pieno l'attività è da circa una decina d'anni…».
«E ora perché è venuto qui? Lei non sta confessandosi; mi racconta solo il suo turbamento, ma questo non basta per l'assoluzione. C'è bisogno della materia per assolverlo, che sono i peccati commessi…»
«Ho convinto anche altri ad assistere alle messe nere e ad altri riti satanici. L'altro giorno, però, sono stato io a essere invitato ad assistere a una messa nera, in un luogo dove non avrei mai pensato potesse celebrarsi un tale rito…».
«Dove?», chiede il confessore da dietro la grata.
«In Vaticano».
«Possibile?! Quel che dice sa dell'incredibile… Ne è sicuro? Chi erano gli altri?».
«Mi creda Padre, non sono qui per dirle frottole… Sono sconvolto. Non ho più pace dentro di me. Non so cosa mi succede… Avevo sempre deriso l'isterismo di un qualsiasi pentimento religioso. Derisione che cercavo di inculcare anche negli altri. Ora mi vergogno di dover fare marcia indietro, ma così non posso andare avanti. Che magone dentro!».
«Chi erano gli altri? Li conosce?».
«Non era possibile riconoscerli, eravamo tutti incappucciati dalla testa ai piedi. In ogni rito satanico si sta nudi di sotto ,ma si è incappucciati dalla testa ai piedi. Le voci erano gravi, irriconoscibili al timbro. Mi ero sentito onorato dell'invito… Adesso invece maledico quando ho accettato d'andarvi… Padre, che cosa si fa in casi del genere? Come devo regolarmi in appresso?».
Era molto tardi e la chiesa era zeppa di fedeli di un gruppo carismatico, che s'attardava a è pregare, cantare, gesticolare a modo suo per dare lode alla Trinità e alla santa Vergine, in quell'appuntamento mensile. Era circa mezzanotte, quando il penitente si sottrasse dal confessionale senza farsi notare, perdendosi tra la gente.
La tomba di padre Malachi Martin
Nel 1963 Satana è stato intronizzato in Vaticano?
di Francesco Lamendola
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