Il Papa torna sui migranti: "Costruire i muri non sarà per sempre"
Papa Francesco, in occasione della Giornata mondiale dei poveri, inoltra un messaggio, attaccando la strumentalizzazione politica dei migranti e pronosticando la fine delle istanze populiste
Papa Francesco, in occasione della Giornata mondiale dei poveri, inoltra un messaggio, attaccando la strumentalizzazione politica dei migranti e pronosticando la fine delle istanze populiste
Papa Francesco insiste con la pastorale sui migranti e con le critiche alla "mentalità restrittiva" di chi pensa di poter ripristinare o difendere i confini mediante i muri.
Questa volta l'occasione è stata dettata dalla Giornata mondiale dei Poveri, per cui il Santo Padre ha scritto - com'è ormai prassi - un messaggio. La disamina è sempre la stessa, ma in questa circostanza a mutare è, almeno in parte, la visione prospettica del Santo Padre.
Perché questa storia di "muri e ingressi sbarrati" - per Jorge Mario Bergoglio - è destinata a terminare in quanto mera "illusione". La sintesi della versione fornita dall'ex arcivescovo di Buenos Aires è stata riportata pure dall'Agi: ""Si possono costruire tanti muri e sbarrare gli ingressi per illudersi di sentirsi sicuri con le proprie ricchezze a danno di quanti si lasciano fuori - ha scritto il Papa regnante - . Non sarà così per sempre," ha poi sentenziato il papa della Chiesa cattolica.
Il testo del pontefice argentino non può non riguardare la politica. Quando si tratta di situzioni economico-sociali, come quelle proprie della povertà, e di gestione dei fenomeni migratori, il come ci si occupa della cosa pubblica diviene, per necessità argomentativa, oggetto dell'analisi: "Come dimenticare - ha proseguito infatti il vescovo di Roma - i milioni di immigrati vittime di tanti interessi nascosti, spesso strumentalizzati per uso politico, a cui sono negate la solidarietà e l'uguaglianza? E tante persone senzatetto ed emarginate che si aggirano per le strade delle nostre città?". Sembra quasi di poter dire che i due fenomeni, per il Santo Padre, siano destinati ad accadere in maniera simultanea: la caduta delle barriere e la fine della strumentalizzazione politica degli ultimi e dei penultimi. Poi il monito lanciato nei confronti di chi, detenendo ricchezza, "bracca" l'umanità posta ai margini: "In una condizione come questa - ha sottolineato ancora Bergoglio - il cuore di tanti si chiude, e il desiderio di diventare invisibili prende il sopravvento".
E ancora un approfondimento in grado di metterci tutti dinanzi alle nostre responsabilità morali: "Insomma - si legge ancora nel messaggio per la terza Giornata Mondiale dei Poveri -, riconosciamo una moltitudine di poveri spesso trattati con retorica e sopportati con fastidio. Diventano come trasparenti e la loro voce non ha più forza nè consistenza nella società. Uomini e donne sempre più estranei tra le nostre case e marginalizzati tra i nostri quartieri". Il Santo Padre ha poi accusato alcune distorsioni della società contemporanea,che continuano a perseguire, senza intervenire con efficacia, la diseguaglianza economica. Bergoglio è arrivato a rimarcare come la storia non sia stata recepita nonostante gli insegnamenti profusi.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-sui-migranti-strumentalizzati-uso-politico-1710512.html
Papa Francesco torna a occuparsi di politica. Questa volta l'occasione ideale è la Giornata mondiale dei poveri, che, ancora una volta, sembra dedicare agli immigrati: "Si possono costruire tanti muri e sbarrare gli ingressi per illudersi di sentirsi sicuri con le proprie ricchezze a danno di quanti si lasciano fuori. Non sarà così per sempre". Il testo del pontefice è un chiaro rimando alla linea del governo gialloverde: "Come dimenticare i milioni di immigrati vittime di tanti interessi nascosti, spesso strumentalizzati per uso politico, a cui sono negate la solidarietà e l'uguaglianza? E tante persone senzatetto ed emarginate che si aggirano per le strade delle nostre città?".
ARIDAJE
Papa Francesco contro la politica: "Costruire i muri e sbarrare gli ingressi? Non sarà per sempre"
Papa Francesco torna a occuparsi di politica. Questa volta l'occasione ideale è la Giornata mondiale dei poveri, che, ancora una volta, sembra dedicare agli immigrati: "Si possono costruire tanti muri e sbarrare gli ingressi per illudersi di sentirsi sicuri con le proprie ricchezze a danno di quanti si lasciano fuori. Non sarà così per sempre". Il testo del pontefice è un chiaro rimando alla linea del governo gialloverde: "Come dimenticare i milioni di immigrati vittime di tanti interessi nascosti, spesso strumentalizzati per uso politico, a cui sono negate la solidarietà e l'uguaglianza? E tante persone senzatetto ed emarginate che si aggirano per le strade delle nostre città?".
Poi ancora: "In una condizione come questa - ha sottolineato - il cuore di tanti si chiude, e il desiderio di diventare invisibili prende il sopravvento". Il Santo Padre bacchetta la società contemporanea che continua imperterrita a generare disuguaglianza economica: "Riconosciamo una moltitudine di poveri spesso trattati con retorica e sopportati con fastidio. Diventano come trasparenti e la loro voce non ha più forza né consistenza nella società. Uomini e donne sempre più estranei tra le nostre case e marginalizzati tra i nostri quartieri".
NOBILE. LE DIFFERENZE FRA IL VANGELO SECONDO MARCO E GIOVANNI, E IL VANGELO SECONDO BERGOGLIO…
Cari amici e specialmente nemici d Stilum Curiae, Agostino Nobile ci ha mandato una serie di quelle che ha definito “pillole mnemoniche”, cioè citazioni tratte dai Vangeli, e le ha messe di fianco ad altre, tratte da esternazioni varie del Pontefice regnante. L’effetto di questa semplice giustapposizione è impressionante. Giudicate voi….
Pillole mnemoniche
Per sostenere la politica delle porte aperte a prescindere, il vescovo vestito di bianco ripete ossessivamente che siamo tutti figli di Dio. A proposito del voto per le europee che ha visto la Lega di Salvini primo partito italiano grazie al voto dei cattolici, il Presidente della Cei cardinale Bassetti sul quotidiano La Repubblica, commenta «Staccare i fedeli dal Papa è una manovra sbagliata e controproducente» aggiungendo «non basta dirsi cattolici per diventare De Gasperi.»
Seguendo il ragionamento del cardinale potremmo dire che non basta dirsi papa per diventare S. Pietro. Per confermare quanto scrivo ho pensato di mettere a confronto alcuni passi del Vangelo di Mc e Gv con il vangelo di Bg, aggiungendo una pillola nel finale.
Vangelo secondo Mc 16, 15-16 Gesù disse loro: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.”
Vangelo secondo Bg – «Proselitismo è una solenne sciocchezza» Bergoglio, intervista su La Repubblica, 1 ottobre 2013
Vangelo secondo Bg– «È vero che l’idea della conquista appartiene allo spirito dell’islam. Ma si potrebbe interpretare secondo la stessa idea di conquista la fine del vangelo di Matteo, quando Gesù invia i suoi discepoli a tutte le nazioni». Intervista a La Croix, 9 maggio 2016.
Vangelo secondo Gv 1,11-12 “Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto. A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio”
Vangelo secondo Bg– «E oltre le divisioni delle religioni: tutti, tutti, tutti! Perché tutti siamo figli di Dio.» Omelia Mattutina del 20 Settembre 2016 a Casa Santa Marta
Vangelo secondo Gv 14,6 – “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”.
Vangelo secondo Bg– «Gli stati devono essere secolari, quelli confessionali finiscono male. Sono contro la storia. Io credo che una versione della laicità, accompagnata da una solida legge che garantisca la libertà di religione, offra un quadro di riferimento per andare avanti. Siamo tutti figli e figlie di Dio, con la nostra personale dignità. Ognuno deve avere la libertà di esprimere la propria fede». Intervista a La Croix, 9 maggio 2016.
Quinto comandamento secondo il Catechismo cattolico: Non uccidere.
Vangelo secondo Bg – «Spetta al Parlamento discutere, argomentare, spiegare, dare le ragioni, è così che una società cresce. Tuttavia, una volta che una legge è stata approvata, lo Stato deve anche rispettare le coscienze». Risposta alla domanda sull’eutanasia nell’intervista su La Croix.
Vangelo secondo Gv 4, 2-3 “Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo”
Vangelo secondo Bg– Laudato si’, 6º capitolo: la sobrietà è liberante. Vale la pena di essere buoni e onesti. V. Amore civile e politico. La cura per la natura è parte di uno stile di vita che implica capacità di vivere insieme e di comunione. Gesù ci ha ricordato che abbiamo Dio come nostro Padre comune e che questo ci rende fratelli. […] Per questo possiamo parlare di una fraternità universale. Occorre sentire nuovamente che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo, che vale la pena di essere buoni e onesti.
Nello Statuto della massoneria, stilata nel 1723 dal pastore presbiteriano James Anderson, leggiamo: «Diritti relativi a Dio e alle religioni. […] Nei tempi antichi i massoni erano obbligati in ogni paese e professione a seguire la religione della sua terra natale […]. Ma oggi, permettendo ad ognuno la sua propria opinione, crediamo essere più appropriato obbligarlo a seguire solo la religione nella quale tutti gli uomini sono in accordo: che consiste nell’essere buono e onesto». (continua)
Agostino Nobile
Marco Tosatti13 Giugno 2019 33 Commenti --
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