MATTEO SALVINI OSPITE DA PAOLO DEL DEBBIO (30.05.2019)
Su RadioTre va in onda il paragone choc: "Salvini come Hitler"
In una delle ultime puntate del programma Fahrenheit, la presentazione del libro di Siegmund Ginzberg, Sindrome 1933, è diventata il pretesto per paragonare Salvini ad Hitler
In una delle ultime puntate del programma Fahrenheit, la presentazione del libro di Siegmund Ginzberg, Sindrome 1933, è diventata il pretesto per paragonare Salvini ad Hitler
Matteo Salvini come Adolf Hitler. C'è chi non si arrende e insiste nel definire il leader della Lega un nazista.
In una delle ultime puntate del programma Fahrenheit trasmesso da RadioTre, la presentazione del libro di Siegmund Ginzberg, Sindrome 1933, edito da Feltrinelli, è diventata il pretesto per attaccare nuovamente il ministro dell'Interno.
Il conduttore, Graziano Graziani, infatti, faceva continui riferimenti al presente con l'intento di attaccare il populismo odierno che irrompe con "una modalità di espressione che è più emozionale, meno razionale, ma fa presa sull'elettorato". Ginzberg, poi, nel corso dell'intervista, ha spiegato: "Il partito di Hitler di poco superava l' 1%, poi nel 1930 ebbe il grande balzo e andò al 17% e nel '32 raggiunse il 34%: una percentuale non molto dissimile da quella che ha avuto la Lega a queste Europe". In realtà, fa notare Libero, nel '30 Hitler era al al 18,3% e nel 1932 al 37,4%. Sia il nazismo sia il leghismo, spiega l'autore del libro, hanno puntanto sulla "promessa di dare tranquillità, ordine, moralità" mettendo, gli fa eco Graziani, l'accento"sulla cronaca nera, l'ossessione per la sicurezza" e individuando negli ebrei e nelle elites il nemico. "In Germania i delinquenti erano identificati con gli ebrei, soprattutto quelli immigrati che scappavano dalla povertà, dalle guerre ed erano sentiti come non desiderati. Poi si aggiunse l' antisemitismo verso le élite, che erano intellettuali famosi, giudici", spiega Ginzberg. Oggi, secondo il conduttore della trasmissione, "La situazione non è somigliante, ma tale e quale, è sconvolgente", dice leggendo il commento di una lettrice. L'equazione è chiara: Salvini è come Hitler solo che lui se la prende con i migranti anziché che con gli ebrei. Solo dopo arriva la puntualizzazione: "Non ci troviamo davanti alla stessa pagina di storia. La storia non si ripete mai". E ancora: "Dire che Salvini è come Hitler e che Di Maio gli assomiglia sarebbe una sciocchezza. Però ci sono delle somiglianze, delle analogie". Non gli assomiglia però ci sono delle somiglianze, fa notare ancora Libero.
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