Padre Livio: “Il nuovo umanesimo in salsa anticristica”
Padre Livio Fanzaga ha registrato questo video prendendo spunto da una frase detta da Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio incaricato.
By Sabino Paciolla
Padre Livio Fanzaga ha registrato questo video prendendo spunto da una frase detta da Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio incaricato.
By Sabino Paciolla
Grillini, la metamorfosi è compiuta: ecco il mostro 5 Stelle
di Giuseppe Leonelli.
I giacobini, i puri, i rivoluzionari e guerriglieri 5 Stelle ora sono diventati il partito che governa, per citare i 5 Stelle stessi, con il Pd di Bibbiano, con i Pidioti, con il Pdl meno elle, con il partito dell’ebetino e di Gargamella. Una fine ingloriosa che nulla ha di nobile, nessun Robespierre a cui guardare, nessuno V celato dalla maschera di Guy Fawkes da lodare, nessun Che Guevara indomito e martire. No. La metamorfosi 5 Stelle è una fine triste e ingloriosa. Il risveglio della avidità umana di pochi eletti, di coloro che vennero scelti al grido di Uno vale uno e del Vaffaday, ha creato un patetico mostriciattolo a servizio dello storico nemico Pd
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‘E già stava succhiando ingordamente il formaggio, verso il quale si era sentito attrarre con violenza più che verso tutti gli altri cibi. A rapide boccate e con lacrime di soddisfazione divorò i legumi e la salsa; i cibi freschi invece non gli piacevano: non poteva neppure sopportarne l’odore e anzi trascinava un po’ lontano quelli che preferiva‘. La metamorfosi Kafkiana si è completata. Il (super)uomo 5 Stelle è divenuto l’irriconoscibile insetto dal quale anche i più stretti famigliari si ritraggono. I giacobini, i puri, i rivoluzionari e guerriglieri 5 Stelle ora sono diventati il partito che governa, per citare i 5 Stelle stessi, con il Pd di Bibbiano, con i Pidioti, con il Pdl meno elle, con il partito dell’ebetino e di Gargamella.
Una fine ingloriosa che nulla ha di nobile, nessun Robespierre a cui guardare, nessuno V celato dalla maschera di Guy Fawkes da lodare, nessun Che Guevara indomito e martire. No. La metamorfosi 5 Stelle è una fine triste e ingloriosa. L’ultimo batman scompare senza combattere. Il sonno della ragione non ha creato un, seppur orrendo, nobile mostro. E’ successo qualcosa di molto più avvilente e meno bohemienne: il risveglio della avidità umana di pochi eletti, di coloro che vennero scelti al grido di Uno vale uno e del Vaffaday, ha creato un patetico mostriciattolo a servizio dello storico nemico Pd.
Ma non è ancora finita. Adesso, completata la trasformazione, ucciso ogni sogno e spinta ideale, resta la tortura, l’accanirsi come sciacalli sugli ideali dai quali tutto partì. Le mani di Di Maio e compagni, come le zampette del gigantesco insetto 5 Stelle, sono pronte a gettarsi su quello che resta sfruttando fino all’ultimo il potere conservato in siffatta maniera. Non c’è un Giuda che decide di farla finita dopo aver preso atto della propria bassezza morale. Nessuna autocritica, nessuna dimissione, nemmeno dall’elevato Beppe Grillo. No, i 30 denari gettati loro sul tavolo dal Pd (parodia di quel 30 e passa per cento di consensi assegnati come un tesoro loro dagli italiani) verranno consumati dal mostriciattolo a 5 Stelle fino all’ultimo. Per godere ogni goccia di quello che si è ottenuto tradendo e sfruttando l’ingenuità, le speranze, la rabbia degli elettori. La V di vendetta trasformata in V di vergogna, quella che l’insetto informe nemmeno ha la dignità di provare. Tutti consapevoli che questo è l’ultimo giro di giostra. Prima della fine. Prima di essere gettati nella spazzatura proprio come il Kafkiano Gregor Samsa. Sepelliti per sempre, come Epulone, dalla propria ingorda risata.
Fonte: l’Occidentale
Tra qualche mese si celebrerà il trentennale della scomparsa del filosofo Augusto Del Noce (11 agosto 1910 – 30 dicembre 1989). Egli fu per molti versi profetico poiché delineò chiaramente gli sviluppi di una certa cultura che oggi è assolutamente dominante, con l’appoggio di buona parte dei cattolici.
Di seguito pubblichiamo una sua lettera inviata a Rodolfo Quadrelli l’8 gennaio 1984 e pubblicata sulla rivista Tracce e Corriere della Sera. Riprendo da Tempi.
Carissimo Quadrelli,
quanto mi dici sul nichilismo presente mi trova perfettamente consenziente. Non è più il nichilismo tragico di cui forse si potevano trovare le ultime tracce nel terrorismo. Questo nichilismo doveva portare a una soluzione rivoluzionaria più o meno confusamente intravista o meglio confusamente ricordata; un qualche elemento di rabbia c’era ancora, e questo gli conferiva una sembianza lontanamente umana.
Ma il nichilismo oggi corrente è il nichilismo gaio, nei due sensi, che è senza inquietudine (cioè cerca una sequenza di godimenti superficiali nell’intento di eliminare il dramma dal cuore dell’uomo) – forse per la soppressione dell’inquietum cor meum agostiniano – e che ha il suo simbolo nell’omosessualità (per il fatto che intende sempre l’amore “omosessualmente”, anche quando mantiene il rapporto uomo-donna). Il giudizio che qui ci interessa è antropologico, non anzitutto etico: il nichilismo gaio “non vedendo” la differenza, anche sessuale, come segno dell’altro, rischia di concepire l’amore come puro prolungamento dell’io (appunto “omosessualmente”). Non per nulla trova i suoi rappresentanti in ex cattolici, corteggiati ancora da cattolici che riconoscono in loro qualcosa che trovano sul loro fondo. Tale nichilismo è esattamente la riduzione di ogni valore a “valore di scambio”; l’esito borghese massimo, nel peggiore dei sensi, del processo che comincia con la prima guerra mondiale. Il peggiore annebbiamento che il nichilismo genera è la perdita del senso dell’interdipendenza dei fattori nella storia presente; infatti, a ben guardare non è che l’altra faccia dello scientismo e della sua necessaria autodissoluzione da ogni traccia di valori che non siano strumentali; e in ciò, come dici giustamente, è l’esatto opposto dell’umanesimo (…).
Quanto ai cattolici, quel che li caratterizza è l’accettazione di un pensiero del proprio tempo di origine marxista o neoborghese. Il risultato è che non possono più pensare la loro metafisica e la loro religione come verità; questa impotenza si manifesta nel loro presentarla in un linguaggio allusivo e metaforico, con cui pretendono distinguersi dai cattolici comuni e tradizionali, e veramente ci riescono. La loro scuola di miscredenza, è senza pari.
Mi parli di autori a cui sia possibile far riferimento. Di quelli che hanno pensato negli anni tra il ’30 e il ’40, perché dopo non si è più pensato, la sola a cui si possa far riferimento perché, anche se oscuramente, previde il corso del quarantennio presente è Simone Weil; non tanto però come guida, ma come autrice che può essere ritrovata con un processo personale (…). Penso che l’unica via per sfuggire alla desolazione presente sia riprendere la famosa frase di Hegel (che però penso valida indipendentemente dalla sua filosofia) secondo cui la filosofia “è il proprio tempo appreso col pensiero”. Esistono due interpretazioni del nostro tempo che condizionano tutti i giudizi particolari, l’illuministico massonica (nelle sue varietà) e la marxistica, entrambe false. Si tratta di uscire da questa “falsità condizionante” ma i passi in questa direzione sono stati per ora assai scarsi. Gravissime soprattutto le colpe dei cattolici che dopo il ’60 hanno pensato di “aggiornarsi” facendo proprie le tesi dell’una o dell’altra di queste linee. Col risultato di mettere nella difficoltà di credere.
Con viva amicizia
tuo Augusto Del Noce
By Sabino Paciolla
Eutanasia, adozioni gay, droghe leggere: l’agenda della Cirinnà per il governo giallorosso
di Giuseppe Leonelli.
La conferma arriva dalla parlamentare Pd simbolo delle battaglie Lgbt, Monica Cirinnà: l’alleanza fino a ieri inimmaginabile tra Movimento 5 Stelle e Pd potrebbe spalancare le porte alla cancellazione di quello che resta dei valori sui quali si è basata sinora la Repubblica italiana e sul via libera a una serie di legalizzazioni selvagge ammantate dalla retorica della conquista di diritti civili.
“Sui diritti abbiamo davanti una pagina bianca: ecco dove trovare un terreno comune con il M5S” – scrive orgogliosa la Cirinnà, a dimostrazione della cifra politica che ispirerà il Governo giallorosso. Un Governo schiacciato sulla sinistra estrema e che, per di più, potrà trovare giustificazioni di imparzialità nella conferma di un premier, Giuseppe Conte, fino a ieri sostenuto dalla Lega. Così. se la legislatura a marchio Pd-M5s arriverà davvero alla fine, dobbiamo attenderci un ulteriore durissimo colpo alla famiglia tradizionale, una accelerazione sulle teorie gender e una apertura decisa alle adozioni per le famiglie gay, all’eutanasia e all’uso degli stupefacenti. Lo scenario non è frutto di complottistici retroscena, bensì di una candida (e ovviamente orgogliosa) dichiarazione della senatrice Pd.
“Ci sono alcuni temi sui quali si può senza dubbio ipotizzare un lavoro comune in Parlamento coi 5 Stelle – afferma la Cirinnà -. Penso ad una legge contro l’omotransfobia: in Senato ci sono due ddl, uno a firma della collega Maiorino e uno a mia firma, che sono largamente sovrapponibili. Ma penso anche al fine vita, alla legalizzazione delle droghe leggere, al matrimonio egualitario, alla omogenitorialità e alla riforma delle adozioni per tutte e tutti. Adesso abbiamo di fronte una pagina bianca e un nuovo percorso da avviare”.
Insomma, la pagina bianca sulla quale Pd e 5 Stelle pensano di lavorare insieme sarà presto colorata con le bandiere arcobaleno che uniscono estrema sinistra e mondo Lgbt. In una folle corsa, tra i due alleati, a chi si dimostrerà più aperto a quelle che – per un beffardo gioco linguistico – verranno chiamate ‘conquiste civili’.
Fonte: l’Occidentale
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