NODO, VATICAN NEWS APPLICA LA SCOMUNICA “FACEBOOK SENTENTIAE”…
La notizia viene dal sito “Fratres in Unum”, che pubblica in portoghese. È una storia piccola, se vogliamo, ma interessante, perché testimonia di almeno due cose: il crescente disagio che molti fedeli cattolici avvertono nei confronti del Sinodo sull’Amazzonia, che percepiscono come una reale minaccia alla fede e alla Chiesa; e il crescente disagio, e sensibilità e intolleranza che gli organi di informazione della Santa Sede avvertono nei confronti delle voci critiche, o anche solo perplesse, verso decisioni e provvedimenti e piani certamente discutibili.
Sulla pagina in portoghese di Vatican News si poteva leggere qualche giorno fa questo avviso:
“Questa è una pagina della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, dove tutte le persone di buona volontà sono benvenute, e possono partecipare e esporre le proprie opinioni, anche se divergenti. Il minimo che ci si aspetta, almeno da parte di coloro che si dicono seguaci di Gesù Cristo, e un poco di rispetto. In questo senso, ci richiamiamo al buon senso e alla temperanza nei commenti ai nostri post. Commenti aggressivi o irrispettosi saranno esclusi e l’autore bannato. Anche i commenti con giudizi di condanna basati unicamente sul titolo o la foto del post saranno esclusi (le critiche basate sulla lettura del materale saranno sempre benvenute). Ricordiamo inoltre che questa è una pagina ufficiale della Santa Sede, pertanto diamo voce al Magistero del Successore di Pietro. L’attuale si chiama Francesco. Così link, video etc. di “magisteri paralleli” saranno esclusi”.
“Fratres in Unum” titola il suo articolo “Scomunica ‘Facebook Sententiae’”.
Che cosa è accaduto? Secondo il sito brasiliano: “Il numero di proteste cattoliche contro l’attivismo di sinistra del Vaticano di Bergoglio è diventato così forte che la pagina Facebook ufficiale brasiliana della Santa Sede ha dovuto uscire allo scoperto e dichiarare l’esclusione di tutti coloro i cui commenti si considerano ‘aggressivi e irrispettosi’, e vengono perciò giudicati rappresentanti di alcuni ‘insegnamenti paralleli’. Difficile pensare che il sito vaticano faccia riferimento a evangelici o pentecostali o seguaci di altre confessioni, cristiane o no. Il bando quindi deve essere diretto verso dei cattolici (il cui numero, come è noto, in Brasile è soggetto a un’emorragia fortissima, verso i pentecostali, soprattutto).
Scrive ancora “Fratres in Unum”: “In netto distacco della popolazione cattolica, il Vaticano ha scelto di isolarsi nel più rigoroso autismo. Incapace di ascoltare qualsiasi critica, l’attuale pontificato ha ceduto alla fame di simpatie, a un bisogno di lodi esclusivamente, ignorando completamente le lamentele dei laici e consacrandosi al clericalismo più narcisistico. Ma la realtà è dura. Di fronte alla pioggia di smentite e commenti rabbiosi di credenti che vogliono solo rimanere cattolici, la cupola bergogliana fa il broncio, calpesta e si rotola a terra, come un bambino viziato che fa i capricci”.
Il sito è molto critico anche verso il Pontefice. “Abituato a puntare un dito sugli altri e a svelare rosari di etichettatura e accusa, l’attuale pontefice non ha esitato a incolpare l’abuso sessuale dei sacerdoti sul ‘clericalismo’. Bene, ‘maledici per quello che sei’, disse Lenin”.
E conclude, durissimo: “Le urla contro il Sinodo dell’Amazzonia, le denunce ampiamente documentate, la rivolta popolare, hanno fatto molto male – moltissimo! Alle orecchie del Vaticano, anche se pretende una superiorità inalterata, nient’altro che il solito snobismo dei dittatori”. “Questo post su Facebook del sito brasiliano di Vatican News è stata una forte confessione di disperazione e impotenza: il Sinodo non è ancora incominciato e ci sono solo lamentele da parte della gente da tutte le parti. Davvero, è piuttosto noioso per loro!”.
Marco Tosatti3 Ottobre 2019
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