Oggi, 12 dicembre, cade la festività della Vergine di Guadalupe. Più volte durante il Sinodo Amazzonico è stata chiamata in causa per giustificare la presenza delle statuine lignee rappresentanti una donna incinta, soprattutto nei primi momenti di sconcerto in cui non c’erano spiegazioni ufficiali, in cui le si è identificate appunto con la Vergine protettrice delle Americhe.
La presenza di questi feticci, poi spiegata come rappresentazioni di Pachamama, la “Dea Terra” in una sincretica mescolanza tra credi ancestrali di varie culture e zone dell’America Latina, ha turbato molte persone che hanno ravvisato nella loro presenza in varie cerimonie all’interno del Vaticano durante il Sinodo sull’Amazzonia, una forma di idolatria. L’assurdità di accostare gli idoli con la figura di N.S. di Guadalupe era stata smentita con una meticolosa spiegazione anche da un sacerdote messicano.
Per questo motivo è nata in Francia, proprio in riparazione del paragone fatto tra quegli idoli lignei e la Vergine di Guadalupe oltre che degli atti di venerazione ritenuti idolatrici, un’iniziativa di preghiera sostenuta con forza anche dal Card. Burke che ci viene spiegata in questo articolo di LifeSiteNews.
Introduzione e traduzione a cura di Annarosa Rossetto.
Il cardinale Raymond Burke sostiene un appello che arriva dalla Francia per preghiere il 12 dicembre di riparazione per l’atto di idolatria verso Pachamama avvenuta in Vaticano durante il Sinodo amazzonico, affermando che “forze diaboliche” sono entrate nella Basilica di S.Pietro e devono essere “sgominate”.
“È accaduto qualcosa di molto grave durante l’assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per la regione amazzonica. Un idolo è stato introdotto nella Basilica di San Pietro – l’immagine di una forza demoniaca”, ha detto il cardinale Burke durante una breve intervista dell’8 dicembre alla stazione televisiva indipendente francese TVLibertés.
“Pertanto è necessaria un atto di riparazione e anche preghiere, affinché le forze diaboliche che con questo idolo sono entrate vengano vinte dalla grazia di Dio, da Cristo che vuole che la Basilica di San Pietro sia purificata dall’atto sacrilego che ha avuto luogo durante il Sinodo”, ha aggiunto.
In un’iniziativa nata in Francia, i Cattolici sono chiamati a celebrare la festa liturgica di Nostra Signora di Guadalupe, giovedì 12 dicembre, con preghiere di amore per lei e di riparazione per le parodie idolatriche pronunciate nei Giardini Vaticani, nell’Aula sinodale, nelle strade di Roma, nella chiesa di Santa Maria in Traspontina vicino a Piazza San Pietro e nella stessa Basilica di San Pietro, nel cuore stesso della cristianità verso la sua immagine.
L’iniziativa è stata soprannominata: “Gettiamo spiritualmente le Pachamama nel Tevere” e ha ricevuto il sostegno di Alexander Tchugguel, il giovane cattolico austriaco che ha effettivamente gettato nel fiume cinque Pachamamas prelevate da Santa Maria in Traspontina durante il Sinodo dell’Amazzonia.
La chiamata alla preghiera è semplice e si può rispondere a tutti i livelli. Si suggerisce ai Cattolici di dire cinque decine del Rosario e una preghiera di riparazione il 12 dicembre, se possibile in una chiesa, in una cappella, in un santuario o in un luogo pubblico, in qualunque momento della giornata, insieme ad altri fedeli o a casa propria se ciò non è possibile, o insieme a una persona malata o anziana nella sua casa o stanza d’ospedale.
Il cardinale Burke ha dato il suo sostegno a questa iniziativa rispondendo a una domanda telefonica di Jean-Pierre Maugendre, del movimento “Rinascimento cattolico”, in Francese durante l’intervista dell’8 dicembre.
Quando gli è stato chiesto se stava chiamando tutti i cardinali, i vescovi, i sacerdoti e i laici ad associarsi a questa iniziativa di preghiera e riparazione, il Cardinale ha risposto: “Sì, sì. Tutti dovrebbero pregare e compiere questo atto di riparazione per lo scandalo che è stato causato, soprattutto perché Dio è stato offeso da questo atto”.
Una canoa che trasporta una statua di legno di una donna nuda incinta (‘Pachamama’) viene portata da alcuni indigeni nella Basilica di S. Pietro durante la cerimonia di apertura del Sinodo Amazzonico, Roma, 7 ottobre 2019.
Il cardinale Burke ha insistito: “Voglio incoraggiarvi in ogni modo a portare avanti questa iniziativa”.
Anche il vescovo Atanasio Schneider ha sostenuto l’atto di riparazione, definendolo una “preziosa iniziativa”.
Una classica preghiera di riparazione usata per la devozione dei Cinque Primi Sabati, come chiesto da Nostra Signora di Fatima a Suor Lucia, può essere recitata come segue:
O Santissima Vergine, e Nostra Madre, ascoltiamo con dolore le lamentele del tuo Cuore Immacolato circondate dalle spine ivi poste in ogni momento dalle bestemmie e dall’ingratitudine dell’umanità irriconoscente. Siamo mossi dall’ardente desiderio di amarti come Nostra Madre e di promettere una vera devozione al tuo Cuore Immacolato. Pertanto, ci inginocchiamo davanti a te per manifestare il dolore che proviamo per i torti che ti vengono fatti e per espiare con le nostre preghiere e sacrifici le offese con cui viene ricambiato il tuo amore. Ottieni per chi Ti offende e per noi il perdono di tanti peccati. Affretta la conversione dei peccatori affinché possano amare Gesù Cristo e cessare di offendere il Signore, già tanto offeso. Volgi i tuoi occhi di misericordia verso di noi, affinché possiamo amare Dio con tutto il nostro cuore qui sulla terra e goderlo per sempre in Paradiso.
Centinaia di Cattolici francesi hanno chiesto versioni PDF stampate o stampabili di un biglietto di preghiera (clicca qui per scaricarlo e vedi in fondo la traduzione in Italiano, n.d.t.) che mostra l’immagine di Nostra Signora di Guadalupe su un lato e una preghiera francese di riparazione, compresa l’invocazione insegnata dalla Vergine a Santa Caterina Labouré: “O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che corriamo a Voi”.
La preghiera termina con questa invocazione:
“Ave Maria, amata figlia del Padre;Ave Maria, Immacolata Madre del Figlio; Ave Maria, vergine sposa dello Spirito Santo ”.
Entrambe le invocazioni furono citate da Roy Schoeman, un convertito dall’Ebraismo, come particolarmente amate dalla Beata Vergine che lui vide in un sogno miracoloso e cui chiese come le piaceva essere invocata.
La orrida, Pachamama nuda e incinta appare come una totale antitesi della Santa Madre di Dio nella sua rivelazione ai popoli indigeni delle Americhe e ai Conquistadores spagnoli.
Papa Francesco riceve la statua di Pachamama nei Giardini Vaticani durante la cerimonia indigena, Roma, 4 ott. 2019.
Il 12 dicembre è la festa di Nostra Signora di Guadalupe, Imperatrice delle Americhe, la cui immagine miracolosa è rimasta impressa nel 1531 sul mantello o “tilma” di un uomo di mezza età – in quello che oggi è il Messico -, San Juan Diego , che si era già convertito al cristianesimo meno di nove anni dopo che gli Spagnoli avevano rovesciato l’impero azteco.
L’immagine è ricca di simbolismi sia occidentali che indigeni che la manifestano sia come Vergine che come una donna incinta, una dolce Madre che era visivamente diversa da come erano rappresentati gli spiriti pagani venerati dalla popolazione locale. Fu la sua apparizione a scatenare la conversione di massa di milioni di indigeni alla fede cattolica, portata loro dai conquistatori spagnoli che erano arrivati nel paese circa dieci anni prima. Meno di cento anni dopo, praticamente l’intero continente latinoamericano era stato convertito.
Nel 1531 la maggior parte degli indigeni Aztechi e Maya della regione doveva ancora ricordare i tempi terrificanti dei sacrifici umani quando il “dio serpente”, Quetzalcoatl e altre divinità ricevevano il tributo di vittime umane e la visione della figura dolce ma regale della Vergine Maria fu per loro una novità assoluta. I loro dei pagani erano spaventosi nella loro bruttezza e maligni nelle loro esigenze; La Madonna di Guadalupe è arrivata con un messaggio di amore e fiducia, per parlare del vero Dio:
“Sappi e tieni presente che tu sei il più piccolo dei miei figli e Io sono la Vergine Maria, Madre del Dio Vero che dà la vita; del Creatore degli uomini ai quali sta sempre vicino, del Padrone del Cielo e Signore del mondo. [.]
E successivamente:
..quello che ti spaventa e ti affligge non conta; non si turbi il tuo cuore. Non sono qui Io, tua Madre? Non sei forse sotto la mia ombra e protezione? Non sono io la tua salute? Non stai sul mio cuore e fra le mie braccia? Di che cos’altro hai bisogno?
Era apparsa sulla collina di Tepeyac, dove il tempio di Tonantzin – la dea “Madre Terra” degli Aztechi conosciuta più a sud nelle Ande come “Pachamama” – era stato distrutto dagli Spagnoli. Questa, conosciuta anche come Coatlicue nel pantheon azteco, era una divinità orribile, con una “gonna di serpenti” e una collana fatta di mani mozzate, cuori e teschi umani. Gli storici anticattolici moderni sono soliti identificare la dea pagana con Nostra Signora di Guadalupe, che secondo loro è onorata dagli indigeni americani come una rappresentazione occulta della loro vecchia dea.
Questa interpretazione sincretistica (e blasfema) di una venerazione pienamente cattolica per la Vergine Madre di Dio è molto presente nei circoli moderni e secolarizzati e spiegherebbe perché la Pachamama è stata scelta per essere presentata e venerata nel Sinodo dell’Amazzonia, anche se il modello perfetto di Nostra Signora di Guadalupe esiste come risposta alla questione dell’evangelizzazione delle popolazioni indigene.
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Testo originale della preghiera dell’iniziativa francese
Preghiera da recitare in riparazione degli oltraggi commessi contro la Madonna di Guadalupe, che ha lasciato la sua immagine impressa sulla tilma di un umile Indio messicano, San Juan Diego, il 12 dicembre 1531.
“O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi.O Maria, Madre mia Santissima, desiderando riparare le offese che il tuo Cuore Addolorato e Immacolato riceve e soprattutto le bestemmie dirette contro di Te, ti offro queste umili lodi, al fine di consolarti dei tanti figli ingrati che non ti amano e di consolare il Santissimo Cuore di Gesù che è così offeso e rattristato dagli insulti diretti contro di Te.Degnati, dolcissima Madre, di ricevere il mio umile e povero omaggio: fa che ti ami e mi sacrifichi per Te, ogni giorno di più; e guarda con misericordia tutti questi sventurati, affinché non tardino a rifugiarsi, pentiti, nel tuo grembo materno”Sia gloria alla Beata Vergine Maria,Amata figlia del Padre,Sia gloria alla Beata Vergine Maria,Madre Immacolata del Figlio,Sia gloria alla Beata Vergine Maria,Vergine Sposa dello Spirito Santo
Di Annarosa Rossetto
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