Non so cosa ci sia scritto in quell’articolo della rivista Concilium, ma il titolo mi sembra chiaro. E sembra chiaro anche il riferimento ad una certa teoria.
La storica e seguita rivista Concilium annovera tra i suoi fondatori Karl Rahner, Hans Küng, Gustavo Gutiérrez (difensore della Teologia della liberazione), ecc.
Della questione abbiamo già parlato su questo blog, dalla suora Maria Teresa Forcades, teologa queer, a mons. Tolentino de Mendonca, da pochi mesi promosso cardinale da Papa Francesco, che ha scritto un’introduzione elogiativa a un libro di suor Maria Teresa Forcades, che sostiene l’aborto legale e l’ordinazione delle donne, e che è stata definita dalla BBC come “la suora più radicale d’Europa“.
Ma per farvi capire meglio di cosa stiamo parlando, riprendo dal primo risultato di ricerca della parola “queer” fatto sulla rete, quello proposto dal sito gay.it. Il termine “queer”, significa letteralmente “strano” o “eccentrico“. Ma queste spiegazioni non rendono ancora bene il concetto.
In questo video che ho ripreso sempre dal sito gay.it, fatto in occasione del Queerest of the Queer Festival, un festival che si è tenuto a Londra qualche tempo fa, alcuni tra i più famosi performers queer londinesi provano a spiegare cosa significhi per loro la parola queer.
Ecco le risposte che hanno dato:
Math from the Math Lab:
“la libertà di poter dire “io non sono né A, né B, questo o quello” e la libertà di poter esistere in quel meraviglioso spazio, che sta in mezzo ai due “binari” (maschile e femminile, etero o gay). E’ una identità liberatoria perché significa tante cose eterogenee che uniscono insieme persone molto diverse tra loro”
Ivon :
“per me significa distruggere le boxes (in inglese “box”, scatola, intesa come schema), mentre sono cresciuta sentendo dare al termine, da mio padre e dai suoi amici per esempio, un connotato negativo”
The Vergin Mary or The Vergin of Extravaganza:
“chiunque è differente, chiunque è fuori dagli schemi. La parola prima aveva un’accezione negativa mentre adesso sta assumendo una connotazione positiva. Oggi, esser parte della comunità queer, è qualcosa di molto bello”
Ruby Wednesday:
“gli/le eterosessuali possono essere queer, i gay possono esserlo, nessuno dovrebbe sentirsi obbligat* a essere un certo tipo di “etero”, “gay” o “transgender“. L’ “ombrello” queer è la rete sicura di tutt* coloro che non si sentono di appartenere a nessuno dei cliché”
A questo punto mi domando quale sia l’obiettivo della rivista Concilium. È forse quello di cui parlano i redattori di gay.it nell’articolo in parola?
Ecco cosa scrive il redattore dell’articolo di gay.it:
“L’approfondimento su questa strana parola, un neologismo intraducibile nella nostra lingua, proseguirà con un chiarimento su cos’è la Teoria Queer, sulla sua filosofia e molto altro. L’utilizzo del termine, anche in Italia, potrà forse aiutare la comunità LGBT a diventare più fluida e inclusiva”.
Quindi se la comunità di gay.it dice che la “Teoria Queer” aiuta “la comunità LGBT a diventare più fluida e inclusiva”, la comunità della rivista Concilium, con il suo articolo su “Teologia Queer”, si prefigge forse l’obiettivo di rendere la Chiesa, cioè il Corpo Mistico di Cristo, una Chiesa “più fluida e inclusiva”? Mira forse a rendere il Corpo di Cristo un corpo “queer”, fluido e indefinito?
di Sabino Paciolla
Bassetti choc sui critici di Bergoglio: "Scegliete altre strade"
Il cardinal Gualtiero Bassetti non chiude all'addio dei critici di Papa Francesco, che potrebbero anche salutare la Chiesa cattolica
Il cardinal Gualtiero Bassetti apre all'addio dei critici di Bergoglio, che potrebbero anche fare "altre scelte". Il presidente della Cei non ha paventato l'ipotesi scisma, ma è apparso piuttosto convinto di come i cattolici che usano criticare il pontefice argentino non debbano per forza di cose rimanere in comunione con la Chiesa cattolica.
E questa presa di posizione, nel dibattito odierno, rappresenta una novità assoluta. Nessuno, in maniera così chiara, aveva ancora parlato di "distruttismo" e delle sue possibili conseguenze interne. Il vertice dei vescovi italiani ha tuonato nel corso della giornata di ieri, mentre era a Perugia, che è la città di cui è arcivescovo: "Se a qualcuno non piace questo Papa lo dica perché è libero di scegliere altre strade. Criticare va bene ma questo distruttismo no". Insomma, le rimostranze hanno un limite. E alcune di quelle che vengono sollevate nei confronti del Santo Padre lo hanno superato.
Il cardinal Gualtiero Bassetti potrebbe essere presto rimosso dal suo incarico. Non è detto, ma sta per raggiungere il limite anagrafico. Il Papa, stando ad alcune ricostruzioni, potrebbe aver individuato nell'arcivescovo e cardinale di Bologna, e pro migranti, Matteo Maria Zuppi, il nome buono per la successione. Niente però è ancora certo. Il cardinal Bassetti, che è soprattutto un pastore di anime, ha rincarato la dose, secondo quanto si apprende dall'Adnkronos, sostenendo che "C'è troppa gente che parla del Papa". Poi ha raccontato un episodio: " A qualcuno io ho detto 'fai la scelta di evangelico, se non ti va bene la Chiesa cattolica, se è troppo stretta questa barcà. I nostri fratelli protestanti non hanno né il Papa né il vescovo, ognuno faccia le sue scelte. Scusatemi per lo sfogo ma l'obiettivo di tutti deve essere quello di cercare risposte per il bene della Chiesa e dell'umanità". I dissapori ed i malesseri, quindi, possono anche declinarsi in un arrivederci. A Bassetti l'ipotesi scismatica non sembra fare troppa paura, anzi. Il porporato umbro non è un progressista esasperato, ma è il primo ad invitare gli anti-bergogliani a fare una valutazione complessiva sulla loro appartenenza ecclesiastica alla Chiesa di Roma.
Di scisma, in questi frangenti, si discute parecchio, ma in relazione al "concilio interno" dei vescovi tedeschi, che vorrebbero e dovrebbero assumere delle "decisioni vincolanti", che prescindano dalle disposizioni del Vaticano. In Germania a riunirsi non sono i critici di Bergoglio, ma i presuli e i laici di uno degli episcopati più progressisti della Chiesa universale. Uno di quelli che dovrebbe aver sostenuto il Papa nel passato Conclave. Di frattura tradizionalista, dai tempi di mons. Lefebvre in poi, si è sempre discusso. Ma il "fronte tradizionale" non fa che richiamare i cattolici all'unità in materia di dottrina ed organizzazione.
Il presidente della Cei però è parso certo della costanza con cui il Santo Padre viene sottoposto a contestazioni. Questa della liceità delle rimproveri diretti al vescovo di Roma è una fattispecie argomentativa complessa, che viene discussa in più di un ambiente teologico. Si può o non si può muovere delle accuse dirette al pontefice quando si è parte della Chiesa cattolica? Per il cardinale italiano la querelle è risolvibile anche mediante l'imbocco di "altre strade". Parole, quelle dell'arcivescovo perugino, che sono destinate a far discutere.
Giuseppe Aloisi
Il cardinal Gualtiero Bassetti non chiude all'addio dei critici di Papa Francesco, che potrebbero anche salutare la Chiesa cattolica
Il cardinal Gualtiero Bassetti apre all'addio dei critici di Bergoglio, che potrebbero anche fare "altre scelte". Il presidente della Cei non ha paventato l'ipotesi scisma, ma è apparso piuttosto convinto di come i cattolici che usano criticare il pontefice argentino non debbano per forza di cose rimanere in comunione con la Chiesa cattolica.
E questa presa di posizione, nel dibattito odierno, rappresenta una novità assoluta. Nessuno, in maniera così chiara, aveva ancora parlato di "distruttismo" e delle sue possibili conseguenze interne. Il vertice dei vescovi italiani ha tuonato nel corso della giornata di ieri, mentre era a Perugia, che è la città di cui è arcivescovo: "Se a qualcuno non piace questo Papa lo dica perché è libero di scegliere altre strade. Criticare va bene ma questo distruttismo no". Insomma, le rimostranze hanno un limite. E alcune di quelle che vengono sollevate nei confronti del Santo Padre lo hanno superato.
Il cardinal Gualtiero Bassetti potrebbe essere presto rimosso dal suo incarico. Non è detto, ma sta per raggiungere il limite anagrafico. Il Papa, stando ad alcune ricostruzioni, potrebbe aver individuato nell'arcivescovo e cardinale di Bologna, e pro migranti, Matteo Maria Zuppi, il nome buono per la successione. Niente però è ancora certo. Il cardinal Bassetti, che è soprattutto un pastore di anime, ha rincarato la dose, secondo quanto si apprende dall'Adnkronos, sostenendo che "C'è troppa gente che parla del Papa". Poi ha raccontato un episodio: " A qualcuno io ho detto 'fai la scelta di evangelico, se non ti va bene la Chiesa cattolica, se è troppo stretta questa barcà. I nostri fratelli protestanti non hanno né il Papa né il vescovo, ognuno faccia le sue scelte. Scusatemi per lo sfogo ma l'obiettivo di tutti deve essere quello di cercare risposte per il bene della Chiesa e dell'umanità". I dissapori ed i malesseri, quindi, possono anche declinarsi in un arrivederci. A Bassetti l'ipotesi scismatica non sembra fare troppa paura, anzi. Il porporato umbro non è un progressista esasperato, ma è il primo ad invitare gli anti-bergogliani a fare una valutazione complessiva sulla loro appartenenza ecclesiastica alla Chiesa di Roma.
Di scisma, in questi frangenti, si discute parecchio, ma in relazione al "concilio interno" dei vescovi tedeschi, che vorrebbero e dovrebbero assumere delle "decisioni vincolanti", che prescindano dalle disposizioni del Vaticano. In Germania a riunirsi non sono i critici di Bergoglio, ma i presuli e i laici di uno degli episcopati più progressisti della Chiesa universale. Uno di quelli che dovrebbe aver sostenuto il Papa nel passato Conclave. Di frattura tradizionalista, dai tempi di mons. Lefebvre in poi, si è sempre discusso. Ma il "fronte tradizionale" non fa che richiamare i cattolici all'unità in materia di dottrina ed organizzazione.
Il presidente della Cei però è parso certo della costanza con cui il Santo Padre viene sottoposto a contestazioni. Questa della liceità delle rimproveri diretti al vescovo di Roma è una fattispecie argomentativa complessa, che viene discussa in più di un ambiente teologico. Si può o non si può muovere delle accuse dirette al pontefice quando si è parte della Chiesa cattolica? Per il cardinale italiano la querelle è risolvibile anche mediante l'imbocco di "altre strade". Parole, quelle dell'arcivescovo perugino, che sono destinate a far discutere.
Giuseppe Aloisi
Pure il cardinal Bassetti con le sardine: "Vanno ascoltati"
Il cardinal Gualtiero Bassetti, dopo aver presentato un libro, ha voluto dire la sua su tutta l'attualità. Frasi al miele dirette alle "sardine"
Il cardinal Gualtiero Bassetti, dopo aver presentato un libro, ha voluto dire la sua su tutta l'attualità. Frasi al miele dirette alle "sardine"
Il cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha deciso di aggiungere il suo nome all'elenco degli ecclesiastici che simpatizzano per le "sardine".
Il vertice dei vescovi non è il primo a far parte di coloro che, all'interno della Chiesa cattolica, si sono espressi in maniera positiva sul movimentismo giovanile anti-Salvini, ma certo la sua voce ha un peso specifico di rilievo. L'arcivescovo di Perugia, nella giornata odierna, è stato peraltro ricevuto in udienza da Papa Francesco. Ma le frasi di oggi hanno seguito la presentazione di un'opera libraria.
Le dichiarazioni dell'alto prelato che sono state riportate dall'Adnkronos toccano diverse sfere tematiche, ma il giudizio sulle "sardine" - come anticipato - è abbastanza favorevole e sembra destinato quindi a far discutere. Bassetti ha infatti specificato come quei giovani, che ieri hanno manifestato nella capitale, vadano ascoltati e come ciò che di "buono" risiede all'interno della loro piattaforma programmatica vada tenuto in considerazione. Più o meno negli stessi termini, del resto, si era espresso in questi giorni il segretario di Stato Pietro Parolin. Ormai, quello ecclesiastico, è quasi un coro unanime. Le "sardine" possono esultare: le "benedizioni" provenienti dai sacri palazzi si moltiplicano.
Dopo quello di mons. Nunzio Galantino, arriva anche il placet del presidente della Cei. Monsignor Galantino non è più il segretario della Conferenza episcopale. Bassetti è rimasto presidente. E tra di loro, adesso, sembra esserci una certa sintonia. Per le "sardine", poi, non si tratta più di cavalcare le stesse battaglie dei "preti di strada": i vescovi italiani che si dicono interessati dal "sardinismo" aumentano di numero. Ma il cardinal Bassetti ha voluto dire la sua pure su quello che sta accadendo attorno alla Popolare di Bari.
Il porporato italiano sulla banca barese ha dichiarato che "le responsabilità ci sono", invitando l'esecutivo a mettere in moto quei meccanismi in grado di tutelare "il bene comune". Buona parte della attualità, dunque, è stata analizzata dal consacrato italiano, che si è espresso anche su Liliana Segre, affermando che la senatrice ha "qualcosa da dire all'umanità". Il cardinal Gualtiero Bassetti concorda con chi ritiene che la senatrice Liliana Segre debba essere insignita del Nobel per la Pace.
Vale la pena sottolineare, infine, come in relazione alle "sardine" Bassetti abbia anche citato una necessaria "prudente attenzione". Quasi come se il vertice dei vescovi volesse verificare nel tempo la bontà di certe istanze: "Noi non dobbiamo essere controllori dei loro sogni e, se sono sogni buoni, diremo saremo con voi", ha specificato il massimo vertice dei vescovi.
Giuseppe Aloisi
Il cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha deciso di aggiungere il suo nome all'elenco degli ecclesiastici che simpatizzano per le "sardine".
Il vertice dei vescovi non è il primo a far parte di coloro che, all'interno della Chiesa cattolica, si sono espressi in maniera positiva sul movimentismo giovanile anti-Salvini, ma certo la sua voce ha un peso specifico di rilievo. L'arcivescovo di Perugia, nella giornata odierna, è stato peraltro ricevuto in udienza da Papa Francesco. Ma le frasi di oggi hanno seguito la presentazione di un'opera libraria.
Le dichiarazioni dell'alto prelato che sono state riportate dall'Adnkronos toccano diverse sfere tematiche, ma il giudizio sulle "sardine" - come anticipato - è abbastanza favorevole e sembra destinato quindi a far discutere. Bassetti ha infatti specificato come quei giovani, che ieri hanno manifestato nella capitale, vadano ascoltati e come ciò che di "buono" risiede all'interno della loro piattaforma programmatica vada tenuto in considerazione. Più o meno negli stessi termini, del resto, si era espresso in questi giorni il segretario di Stato Pietro Parolin. Ormai, quello ecclesiastico, è quasi un coro unanime. Le "sardine" possono esultare: le "benedizioni" provenienti dai sacri palazzi si moltiplicano.
Dopo quello di mons. Nunzio Galantino, arriva anche il placet del presidente della Cei. Monsignor Galantino non è più il segretario della Conferenza episcopale. Bassetti è rimasto presidente. E tra di loro, adesso, sembra esserci una certa sintonia. Per le "sardine", poi, non si tratta più di cavalcare le stesse battaglie dei "preti di strada": i vescovi italiani che si dicono interessati dal "sardinismo" aumentano di numero. Ma il cardinal Bassetti ha voluto dire la sua pure su quello che sta accadendo attorno alla Popolare di Bari.
Il porporato italiano sulla banca barese ha dichiarato che "le responsabilità ci sono", invitando l'esecutivo a mettere in moto quei meccanismi in grado di tutelare "il bene comune". Buona parte della attualità, dunque, è stata analizzata dal consacrato italiano, che si è espresso anche su Liliana Segre, affermando che la senatrice ha "qualcosa da dire all'umanità". Il cardinal Gualtiero Bassetti concorda con chi ritiene che la senatrice Liliana Segre debba essere insignita del Nobel per la Pace.
Vale la pena sottolineare, infine, come in relazione alle "sardine" Bassetti abbia anche citato una necessaria "prudente attenzione". Quasi come se il vertice dei vescovi volesse verificare nel tempo la bontà di certe istanze: "Noi non dobbiamo essere controllori dei loro sogni e, se sono sogni buoni, diremo saremo con voi", ha specificato il massimo vertice dei vescovi.
Giuseppe Aloisi
"
…abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata”. (Lc.19,39-44)
In questo editoriale delle cronache ci concentreremo su due interventi recenti: quello del “vangelo secondo Scalfari di Repubblica” del 16 gennaio cm, il quale ha riportato di un recente colloquio con papa Francesco… e l’intervento del Presidente della CEI il quale ha affermato quanto segue:
“Criticare va bene, ma questo distruttismo no. Se a qualcuno non piace questo Papa lo dica perché è libero di scegliere altre strade“. Lo ha detto il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, a margine dell’incontro con i giornalisti a Perugia in occasione del patrono della categoria, San Francesco di Sales. “C’è troppa gente che parla del papa – ha spiegato – a qualcuno io ho detto ‘ fai la scelta di evangelico, se non ti va bene la Chiesa cattolica, se è troppo stretta questa barca. I nostri fratelli protestanti non hanno né il Papa né il vescovo, ognuno faccia le sue scelte. Basta lamentele, tanto non servono a nulla” ha aggiunto il cardinale, concludendo: “Scusate lo sfogo, ma l’obiettivo di tutti deve essere quello di cercare risposte per il bene della Chiesa e dell’umanità“. – (qui la fonte).
Ma…. eminenza Bassetti…. il suo concetto di “difesa al Papa” è assurdo e sbagliato… nessuno può imporre o chiedere se un papa “piace”…. Voi cardinali avete perso il senso dottrinale del ruolo petrino e dell’identità del Sommo Pontefice che non solo NON deve affatto “piacere” in tal senso… ma che se NON piace per motivi TERRENI, MONDANI E DI APOSTASIA, O DI FAVOREGGIAMENTO ALLA CONFUSIONE (VEDI LA PACHAMAMA)… non solo NON ci deve piacere LA DERIVA, ma per questo DOBBIAMO AMARLO DI PIU’ IN CRISTO, PREGANDO PER IL PAPA… e non idolatrarlo… Il problema non è di una “barca troppo stretta” (quanta ignoranza in questa frase!!), ma di una identità naufragata di coloro che sono alla guida temporale di questa barca….
I Media hanno poi ignorato completamente un’altra frase dalle conseguenze che ci spingono invece a lamentarci, laddove Bassetti afferma: “I nostri fratelli protestanti non hanno né il Papa né il vescovo, ognuno faccia le sue scelte.”….. – come, come???!!! Ma come??!! Se non hanno “il Papa e i vescovi” come tra l’altro affermiamo da sempre giacché NON HANNO IL SACERDOZIO… perché il Papa si fa benedire dagli anglicani e benedice il popolo di Dio con loro come avviene negli incontri ecumaniacali?? Perché vi fate ritrarre in preghiera con donne vestite da vescovesse e da prete?? PRENDETE IN GIRO IL POPOLO DI DIO, MA NON DOBBIAMO LAMENTARCI!!! Che bella pretesa!!
Avete portato una divinità pagana in Vaticano, il papa l’ha voluta in processione il 7 ottobre al posto della Beata Vergine Maria del santo Rosario, ma noi non dobbiamo lamentarci!! PRENDETE IN GIRO IL POPOLO DI DIO, MA NON DOBBIAMO LAMENTARCI???!!! Per Bassetti queste lamentele non servono a nulla….
Ci avete IMPOSTO il Dio unico “ad Abu-Dhabi”…. facendo fuori Gesù Cristo, ma noi non dobbiamo lamentarci – PRENDETE IN GIRO IL POPOLO DI DIO, MA NON DOBBIAMO LAMENTARCI!!! Che bella pretesa!! E l’elenco è davvero lungo, ci fermiamo qui!
Che cosa è il vero DISTRUTTISMO messo in atto da VOI, cara Gerarchia Cattolica che vorreste ora imporci il silenzio? E già, il suo, caro Bassetti, era solo “uno sfogo” in nome dell’unità e del BENE… ma quale concetto ha lei di bene e di unità??
- Alcuni farisei tra la folla gli dissero: “Maestro, rimprovera i tuoi discepoli”. Ma egli rispose: “Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre”.
Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo: “Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte; abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata”. (Lc.19,39-44)
E sia chiaro, caro Bassetti… i “nemici” del Papa e della Chiesa e della sua unità e del Bene stesso, non siamo “noi” laici cattolici, impantanati per vostra colpa in questa “valle di lacrime”…. i veri nemici siete VOI vescovi e cardinali ignavi, consapevoli della grave deriva, eppure continuate ad arrampicarvi sugli specchi, pur di difendere con sofismi vacui l’indifendibile…
Concludiamo con una visione di insiemi, l’ultimo aggiornamento dal “vangelo secondo Scalfari“…. Il 16 gennaio è uscita l’ennesima cronaca di un colloquio privato tra Bergoglio e Scalfari del quale, è oramai chiaro, non avremo mai smentite o conferme… Il quadro complessivo che ne esce è invece una conferma sul progetto gesuitico modernista in atto nella Chiesa, vedi anche qui.
I Gesuiti modernisti, loro, si ritengono “furbi e scaltri”, siamo “noi” che non capiamo nulla e siamo retrogradi…. La sostanza possiamo riepilogarla così: siccome l’uomo è FRAGILE e non capisce nulla, hanno pensato di cambiare i termini e i vocaboli in modo tale che l’uomo, lo voglia o meno, percorri la strada della salvezza… e così:
1) Dio Creatore diventa il creato stesso e la natura, una sorta di neo-panteismo sulla scia del gesuita eretico de Chardin;
2) Gesù è il nostro compagnone di merende, “è l’uomo di Dio” ha affermato Bergoglio di recente, il ché non è del tutto errato perché in quanto vero uomo è stato davvero “mandato” da Dio ma dimentica troppo spesso che Egli è anche DIO… e a Scalfari fa insinuare come il concetto dell’AUTORITA’ che Egli aveva e con la quale agiva, non c’entrava nulla con la DIVINITA’, ma bensì una autorità innata comune ad ogni uomo, che è dentro ognuno di noi – se abbracciamo il Bene, Dio – una autorità che possiamo esercitare o facendo il bene o compiendo il male. Insomma, Gesù è un uomo e se “per sbaglio fosse anche Dio” – ci aggiungiamo noi – è irrilevante ai fini della salvezza;
3) lo Spirito Santo è l’onda benefica, una sorta di energia benefica che si ADEGUA alle storie degli uomini, rispettando il loro libero arbitrio (nel bene e nel male), ma che si adatta alle mode del momento perché l’uomo è più importante di Dio;
4) la Vergine Maria può diventare tranquillamente la moderna Pachamama, molto più SOSTENIBILE della rigida dottrina cattolica mariana….. il resto sono “tonteras“…
5) il peccato è una fragilità…. non più sostenibile con gli schemi rigidi dei vangeli per i quali non essendoci stati i registratori all’epoca, in verità non sappiamo che cosa Gesù abbia veramente detto….. e del resto, come chiosa lo stesso Bergoglio a Scalfari egli si sente vicario di un Gesù di cui “poco sappiamo”….
6) la Sacra Famiglia sono MIGRANTI…. ecc…ecc…
e del resto, nell’ennesima intervista-dialogo, Scalfari ha affermato che Francesco gli ha detto che : “ritiene di avere il compito di affratellare tutti, non solo cattolici e protestanti ma tutte le religioni che coltivano il loro Dio sottoponendosi alle sue regole“….
ed ha affermato a Scalfari che: “l’uomo è libertà e Gesù ne è l’esempio per quel che di lui sappiamo“…. in tutto il colloquio laddove si parla dell’uomo e del male, non esiste più il termine “peccato”…. laddove Scalfari chiede di Gesù, della sua autorità, Bergoglio non risponde con la dottrina della Sua DIVINITA’… e si sente vicario di un Cristo di cui afferma così… che poco ne sappiamo…
ed ha affermato a Scalfari che: “l’uomo è libertà e Gesù ne è l’esempio per quel che di lui sappiamo“…. in tutto il colloquio laddove si parla dell’uomo e del male, non esiste più il termine “peccato”…. laddove Scalfari chiede di Gesù, della sua autorità, Bergoglio non risponde con la dottrina della Sua DIVINITA’… e si sente vicario di un Cristo di cui afferma così… che poco ne sappiamo…
Che dire, caro Bassetti, a fronte di tutto ciò??? DALLA BARCA CI SCENDA LEI….salga lei su di una scialuppa e prenda il suo largo!!! Noi non scenderemo, ma neppure taceremo! Diceva il grande Leopardi che: “Diventiamo ridicoli solo quando vogliamo apparire ciò che non siamo.” … o se preferiamo dirla con il grande giudice Falcone: “Se poni una questione di sostanza, senza dare troppa importanza alla forma, ti fottono nella sostanza e nella forma.”
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.