Questa settimana potrebbe segnare una svolta nel cattolicesimo moderno. Mercoledì, l’Esortazione Apostolica Post-Sinodale dell’Amazzonia sarà pubblicata. Il prof. Robert Royal, ha scritto in proposito questo articolo pubblicato su The Catholic Thing.
Eccolo nella mia traduzione.
Questa settimana potrebbe segnare una svolta nel cattolicesimo moderno. Mercoledì, l’Esortazione Apostolica Post-Sinodale dell’Amazzonia sarà pubblicata (per saperne di più [leggete] in settimana inoltrata). Da quel momento in poi che ha generato turbolenza (la Pachamama è stato solo il disordine più evidente), sembra che ci stiamo dirigendo verso grandi cambiamenti nel celibato sacerdotale, nelle diaconesse e – sotto diversi aspetti – nella natura stessa della Chiesa.
Si dice a Roma che papa Francesco potrebbe aver fatto qualche passo indietro su questi temi, forse a causa delle polemiche sul libro [del cardinale Sarah/Benedetto XVI] a difesa del celibato sacerdotale. L’Esortazione potrebbe “solo” raccomandare di istituire una commissione sul celibato. Se fosse vero, avremmo ancora un altro caso di ambiguità papale. I fedeli saranno lasciati a cercare di stabilire se la commissione sia davvero destinata a “studiare”, o a creare un’aspettativa – come avvenne negli anni Sessanta, con la Pontificia Commissione per il controllo delle nascite.
In ogni caso, con intenzione o meno, l’attuale papato ha riportato [alla ribalta] qualcosa che credevamo morto nel 1978 con l’elezione di Karol Wojtyla: la sensazione che praticamente tutto nella Chiesa sia in gioco, non solo il celibato e le diaconesse, ma il matrimonio, la sessualità, l’inferno, il diavolo, la comunione, l’autorità didattica. Jorge Bergoglio potrà anche essere papa a Roma, ma spesso sembra che al giorno d’oggi molte delle idee che accoglie siano prodotte in Germania.
Durante il Sinodo tedesco degli ultimi giorni, per esempio, una laica ha respinto le obiezioni del cardinale Woelki secondo cui un gruppo misto clericale e laico convocato per fissare delle norme è una negazione – una protestantizzazione – della vera natura della Chiesa. Lei affermava, con la sua stessa autorità [di laica], che il suo “modello di autorità” [di vescovo] non era più valido. Francesco ha rilasciato alcune dichiarazioni contrarie a tali presupposti, con scarso effetto.
Ma perché no? Anche le alte personalità del Vaticano fanno le loro regole. Il papa ha incontrato di recente il presidente argentino, Alberto Fernandez, che è a favore dell’aborto, divorziato, e vive con una “compagna” (il secondo dal divorzio). Niente di tutto ciò ha impedito al vescovo Marcelo Sanchez Sorondo, un altro argentino, capo del Pontificio Consiglio delle Scienze sociali, di dare ad entrambi la comunione nella messa. Sanchez Sorondo ha definito “fanatici” la giornalista americana Diane Montagna e altri americani che si interrogano su questo lassismo.
Si è un fanatico se si crede al Catechismo della Chiesa Cattolica?
Chi vuole ricevere Cristo nella Comunione eucaristica deve essere in stato di grazia. Se uno è consapevole di aver peccato mortalmente, non deve accostarsi all’Eucaristia senza prima aver ricevuto l’assoluzione nel sacramento della Penitenza.. [CCC1415]
Il presidente argentino e la sua compagna potrebbero essere andati a Confessarsi e aver promesso di vivere in modo casto. E essersi pentiti delle intenzioni di legalizzare l’uccisione di bambini. Per quanto improbabile, sarebbe stato gradito. Ma se così fosse, questo avrebbe potuto essere chiarito per eliminare ogni possibilità di scandalo o confusione sulle discipline della Chiesa – di gran lunga preferibile alla calunnia di persone che prendono sul serio il ricevimento dell’Eucaristia.
Il segretario personale di Benedetto XVI, l’arcivescovo George Ganswein, a quanto pare (nessuno a Roma sembra volerlo sapere o dirlo con certezza), è stato messo da parte dalla sua carica di prefetto della Casa Pontificia la settimana scorsa a causa della tensione su quel libro sul celibato (quello di Benedetto XVI-card. Sarah, ndr). In qualche modo si ha l’impressione che l’atteggiamento cavalleresco di monsignor Sanchez Sorondo sull’Eucaristia, “fonte e culmine” della vita cristiana (Lumen Gentium 11), non lo metterà [a Sorondo] in pericolo [nella sua carica].
L’Esortazione che sarà pubblicata mercoledì, però, non avrà solo grandi ripercussioni all’interno della Chiesa. Data la centralità del sacerdozio e del celibato, sarà facile trascurare il fatto che il Sinodo amazzonico ha affrontato anche varie questioni mondane come l’ambiente e l’economia.
Il mondo presta oggi pochissima attenzione a ciò che la Chiesa cattolica ha da dire – a meno che, naturalmente, la Chiesa non incoraggi i “leader mondiali” a fare ciò che già vogliono fare, come nel caso del cambiamento climatico e dell’apertura delle frontiere.
È una tragedia – per il mondo – perché senza la Dottrina Sociale della Chiesa (DSC), il mondo (come diventa più evidente ogni ora) non ha idea di cosa sia la vita umana, o a cosa serva. Anche la nozione moderna dei diritti umani, l’assenza di Dio e l’idea dell’uomo come fatto a sua immagine e somiglianza, è una mera astrazione che degenera rapidamente in una volontà autodistruttiva su questioni come l’aborto e l’identità sessuale.
Ma c’è un’altra ragione per cui la Dottrina Sociale della Chiesa attira così poca attenzione: il modo spesso piuttosto povero e fazioso con cui i principi cattolici vengono erroneamente applicati – da papi, vescovi, sacerdoti – a situazioni del mondo reale che non corrispondono neanche lontanamente ai loro presupposti. E non solo nei voli rapsodici sulle popolazioni indigene che vivono in Amazzonia.
Ad esempio, il vescovo Sanchez Sorondo, dopo un viaggio in Cina, ha detto: “In questo momento, quelli che stanno meglio applicando la dottrina sociale della Chiesa sono i cinesi”. Può qualcuno che è nella sua posizione non saperlo? La Cina è un inquinatore di livello mondiale, pratica la sorveglianza sociale e la repressione come nessun’altra nazione al mondo, e sottopone i credenti religiosi a persecuzioni, rieducazione e martirio?
Lo stesso Papa Francesco ha detto più volte che attualmente si sta combattendo una terza guerra mondiale, ma in modo frammentario (a pezzi, ndr), in modo che non ce ne accorgiamo. Se è così, dovremmo essere in grado di guardare e vedere quello che dice. Ma non c’è niente da vedere. Durante la guerra fredda, l’America e l’URSS hanno combattuto guerre per procura a Cuba, Nicaragua, El Salvador, Cile, Angola, Vietnam, ecc. Ma questo è stato decenni fa.
Oggi l’islam militante è impegnato nel terrorismo e nella ricostituzione del califfato. Tutte le nazioni rispettabili del mondo cercano di fermarlo. E nonostante le decine di piccoli conflitti armati che esistono sempre in un dato momento, è difficile capire come tutto ciò si sommi alla guerra globale, se non nel senso che il mondo caduto è sempre in guerra con se stesso.
Papa Francesco dice spesso: “Questa economia uccide”. E accade, come in tutte le economie. Ma abbiamo un sistema economico globale che, con tutti i suoi difetti, è qualcosa di molto vicino a un miracolo. E su larga scala in termini economici è in costante miglioramento.
Proprio l’altro giorno, in un seminario speciale del Vaticano sull’economia, ha chiesto la ridistribuzione della ricchezza globale e ha sottolineato che ogni anno nel mondo muoiono 5 milioni di bambini per cause che si possono prevenire.
Cinque milioni di morti sono terribili, ma sono in calo rispetto ai 12 milioni di non molto tempo fa. E ci sono molti modi per “salvare i bambini”. Cinquantatré milioni di bambini, più di dieci volte il numero di quelli che muoiono a causa della povertà, vengono abortiti ogni anno – senza [che avvenga] nulla di simile alle iniziative speciali del Vaticano.
Non è realistico, suppongo, aspettarsi che il papa o i vescovi cerchino su Google alcune di queste domande e guardino cosa sta realmente accadendo nel mondo. Preferiscono le vecchie prospettive socialiste o le nuove prospettive radicali – la travagliata adolescente Greta Thunberg, a un sobrio ambientalista scandinavo come Bjørn Lomborg; il romanticismo di Pachamama al duro lavoro di creare compromessi pratici. I loro pronunciamenti morali sembrano saggi e compassionevoli, ma nelle circostanze attuali, sono contributi molto scarsi agli affari pubblici.
Tenete d’occhio, naturalmente, il modo in cui il celibato, le diaconesse e il governo della Chiesa saranno trattati nella prossima Esortazione. Ma non dimenticate che c’è anche un mondo di altri problemi in gioco.
Di Sabino Paciolla
https://www.sabinopaciolla.com/questa-settimana-potrebbe-segnare-una-svolta-nel-cattolicesimo-moderno-ecco-perche/
Conto alla rovescia (con suspense) verso “Querida Amazonia”
“Non aspettatevi svolte sui preti sposati”. Così papa Francesco avrebbe detto ai vescovi di alcuni Stati americani (New Mexico, Arizona, Colorado, Utah e Wyoming) ricevuti in Vaticano. A poche ore ormai dall’uscita dell’esortazione post-sinodale Querida Amazonia, il papa ha fatto capire, secondo quanto riferito dal vescovo di Salt Lake City, Oscar A. Solis, che la questione circa la possibilità di ordinare diaconi sposati per rimediare alla carenza di sacerdoti sarà approfondita in futuro, magari con un’apposita commissione, mentre al momento tutto resta invariato.
Secondo l’arcivescovo Wester di Santa Fe il papa avrebbe affermato che sul tema dell’ordinazione dei preti sposati non ha sentito che lo Spirito Santo è all’opera.
Papa Francesco ha detto inoltre ai vescovi Usa che sebbene i media si siano concentrati su preti sposati e diaconesse le vere questioni in gioco sono le sfide sociali, pastorali, ecologiche e culturali che riguardano la regione amazzonica.
Papa Francesco potrebbe aver fatto marcia indietro dopo le polemiche legate al libro scritto a difesa del celibato sacerdotale dal cardinale Sarah con il contributo di Benedetto XVI?
Non sembra possibile, visto che il documento, a quanto si sa, sarebbe stato terminato da papa Francesco, e non più modificato, ben prima delle anticipazioni sul libro scritto dai Sarah con il papa emerito.
A questo punto, coloro che sono preoccupati per la possibile fine del celibato sacerdotale possono stare tranquilli? Non proprio, osserva Robert Royal su The Catholic Thing. Se l’esortazione apostolica davvero dovesse solo raccomandare di istituire una commissione sul celibato sacerdotale, avremmo un altro caso di “ambiguità papale”, con i fedeli lasciati nell’incertezza e divisi tra coloro che vogliono la svolta e coloro che invece sono per la difesa della tradizione.
Scrive Royal: “In modo intenzionale o meno, l’attuale pontificato ha riproposto qualcosa che credevamo fosse scomparso nel 1978 con l’elezione di Karol Wojtyła: la sensazione che tutto nella Chiesa sia in gioco, non solo a proposito di celibato e diaconesse, ma di matrimonio, sessualità, inferno, diavolo, comunione, autorità”. Tanto che “spesso sembra che molte delle idee che il papa accoglie siano prodotte in Germania”.
Per quanto riguarda Querida Amazonia manca comunque poco. Per la presentazione alla stampa i giornalisti sono stati convocati domani alle 13.
Ecco il comunicato ufficiale: “Si avvisano i giornalisti accreditati che domani, mercoledì 12 febbraio 2020, alle ore 13, nell’aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’esortazione apostolica post-sinodale del Santo Padre Francesco Querida Amazonia, frutto dell’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per la Regione Panamazzonica Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale (6-27 ottobre 2019).
Interverranno: cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi; cardinale Michael Czerny, S.I., sotto-segretario della Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, segretario speciale del Sinodo dei vescovi per la Regione Panamazzonica; padre Adelson Araújo dos Santos, S.I., teologo e docente di Spiritualità alla Pontificia Università Gregoriana; suor Augusta de Oliveira, S.M.R., vicaria generale delle Serve di Maria Riparatrici; professor Carlos Nobre, scienziato, Premio Nobel 2007, membro della Commissione scienze ambientali del Consiglio nazionale di sviluppo scientifico e tecnologico. Presente con un contributo video monsignor David Martínez de Aguirre Guinea, O.P., vescovo del Vicariato di Puerto Maldonado, segretario speciale del Sinodo dei vescovi per la Regione Panamazzonica”.
“Il testo sotto embargo dell’esortazione apostolica – nelle diverse lingue – sarà a disposizione dei giornalisti accreditati a partire dalle ore 8 di domani, mercoledì 12 febbraio 2020. L’esortazione apostolica post-sinodale del Santo Padre è da considerarsi sotto embargo assoluto fino alle ore 12 di domani, mercoledì 12 febbraio 2020”.
“Si ricorda che tutte le conferenze stampa che si svolgono nell’aula Giovanni Paolo II sono trasmesse in diretta streaming sul canale Live-YouTube di Vatican Media e sull’App Vatican News. La Conferenza rimane disponibile on demand sul sito https://www.youtube.com/vaticannews”.
A.M.V.
Cazzullo ieri ha intervistato mons. Massimo Camisasca, vescovo cattolico di Reggio Emilia-Guastalla e scrittore italiano, su una serie di argomenti. Rilancio solo qualche stralcio. L’Intervista è pubblicata sul Corriere della sera.
(…)
C’è qualcuno che lavora contro il Papa?
«I primi che lavorano contro il Papa sono gli adulatori, che impediscono di vedere la verità. Quando Giovanni Paolo II fu eletto, il vescovo Andrea Deskur, suo amico, gli disse: “D’ora in poi non saprai più chi sono i tuoi amici”. Era un’esagerazione, ma conteneva una verità. Ci sono poi coloro che sono a priori “per” o “contro”, senza fare la fatica di entrare nelle parole di questo pontificato. Ma c’è anche chi vorrebbe canonizzare ogni parola del Papa, come se fosse uguale ciò che dice sull’aereo o in un documento solenne».
Non lo è?
«Il Papa è Pietro. Non è necessario aderire a ogni particolare della sua personalità. Il Papa deve essere amato e riconosciuto come guida della Chiesa. Soprattutto è necessario chiedersi cosa Cristo vuol dire attraverso di lui a tutti noi».
Per i vescovi tedeschi il Papa non fa abbastanza, per quelli americani fa sin troppo. C’è il rischio di uno scisma «da sinistra» e di uno «da destra»?
«Credo che la situazione della Chiesa tedesca sia drammatica. Profondamente segnata dalla terribile contraddizione di essere una Chiesa ricca ma senza fedeli, pensa di recuperarli inseguendo la logica del mondo. La Chiesa americana invece è molto viva. Ma non penso che ci siano vescovi americani contro il Papa».
Lei è favorevole a consentire l’ordinazione di uomini sposati, almeno in Amazzonia e nelle zone spopolate? Il celibato è davvero irrinunciabile?
«Sono assolutamente contrario all’ordinazione di uomini sposati. Ciò che è stato chiesto per l’Amazzonia diventerebbe una premessa per tutta la Chiesa. Il celibato fu innanzitutto la scelta di Cristo per la sua vita. Egli poi chiamò anche tra gli uomini sposati alcuni suoi apostoli, come ad esempio Pietro. Anche a loro Gesù chiese di lasciare tutto, compresa la famiglia, per seguirlo. Oggi i sacerdoti lavorano molto e portano moltissime responsabilità. Vogliamo aggiungere anche le responsabilità di una famiglia? Come potrebbero poi essere disponibili a spostarsi? E i preti divorziati? Mi sembra una grande saggezza riaffermare l’assoluta convenienza del celibato».
(…)
Di Sabino Paciolla
Ciao, voglio condividere la mia meravigliosa testimonianza Dopo essere stato in relazione con Marito per anni, ha rotto con me, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro ma tutto era vano, lo volevo così tanto per l'amore che ho per lui l'ho implorato di tutto, ho fatto delle promesse ma lui ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema alla mia amica e mi ha suggerito di contattare un incantatore che potrebbe aiutarmi a lanciare un incantesimo per riportarlo indietro, ma sono il tipo che non ha mai creduto nell'incantesimo, non ho avuto altra scelta che provarlo, io mi ha mandato l'incantatore per e-mail, e mi ha detto che non c'era nessun problema che tutto andasse bene prima di tre giorni, che il mio ex tornasse da me prima di tre giorni, ha lanciato l'incantesimo e sorprendentemente il secondo giorno, erano circa le 4 di sera. Il mio ex mi ha chiamato, sono rimasto così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che ha detto è che era così dispiaciuto per tutto quello che è successo che voleva che tornassi da lui, che mi ama così tanto. Ero così felice e sono andato da lui che è così che abbiamo iniziato a vivere di nuovo felici e contenti. Da allora, ho fatto una promessa che chiunque conosca che abbia un problema di relazione, sarei di aiuto a tale persona, riferendola all'unico vero e potente incantatore che mi ha aiutato con il mio problema. e-mail: doctorosagiede75 @ gmail.com @ gmail.com o WhatsApp e Viber al numero +2349014523836
RispondiEliminapuoi inviargli un'e-mail se hai bisogno della sua assistenza nella tua relazione o in qualsiasi altro caso.