ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 7 febbraio 2020

Riconoscersi figli prima che fratelli.

La vera fraternità

Qual è la differenza tra la fratellanza che tanto va di moda oggi e l’autentica fratellanza cristiana? Non l’inclusione indiscriminata. Anche Cristo distingue tra i discepoli e gli altri; e quando dice ai farisei che sono non sono figli di Abramo ma figli del demonio non divide forse anche lui, non esclude quelli che non hanno i suoi stessi criteri sulla realtà?

La fraternità cristiana nasce appunto da questo: riconoscersi figli prima che fratelli. Riconoscersi figli vuol dire accettare di essere fatti, di essere bisognosi, di dipendere. Non è un’elite, non una conventicola di gente che conta solo su se stessa.
Riconoscere di essere di un Altro vuol dire non concepire la verità come qualcosa che si possiede, ma qualcosa che viene dato. Che si cerca assieme, che si desidera insieme, che si vuole per chi ci sta accanto, fratello e sorella perché condivide lo stesso padre, quindi lo stesso destino.
Se pensiamo di possedere la verità seguiamo solo noi stessi, andiamo e facciamo quello che ci pare. Ma se questa verità è Altro, allora dobbiamo cercarla e, trovata, andare dove non ci aspettiamo e dove forse non vorremmo.
Fosse anche il martirio, cioè la testimonianza più forte, il riconoscimento più profondo.
Che non sempre è cruento. Talvolta, ci tocca morire un po’ ogni giorno.

O.M. AL PAPA: LA VERA PREGHIERA DEI MIGRANTI È DIVERSA…



Carissimi Stilumcuriali, il nostro Osservatore Marziano ha preso visione del video che è stato pubblicato da Vatican News, con le intenzioni di preghiera del Pontefice regnante per il mese di febbraio, e si è un po’ indignato. Vediamo insieme perché (senza dimenticare che proprio in queste ore il Ministero dell’Interno ha alzato di nuovo il finanziamento pro-capite – 35 euro al giorno – per i migranti, o clandestini, come li vogliate chiamare, dando nuova linfa al business dell’accoglienza; e di conseguenza al traffico di esseri umani). 

§§§

Osservatore Marziano a Tosatti
 Caro Tosatti, ho appena visto e letto il link qui collegato, nel quale Papa Francisco (in un eccellente idioma ispanico), lancia anatemi verso gli sfruttatori dei migranti e invita a pregare per loro (per i migranti naturalmente).
Comincia lanciando accuse durissime ai trafficanti di persone, che si arricchiscono con il sangue dei migranti, eccetera. Ma a chi sono indirizzate queste accuse? Alle ONG tra cui prosperano molte, direttamente ed indirettamente, legate alla Chiesa stessa? O comunque a tutte quelle che esistono, e si sentono legittimate, proprio grazie all’appoggio dato dal Papa, cioè dalla massima Autorità Morale, al processo di accoglienza?
Poi Bergoglio invita a pregare per i migranti. Questo no! mi son detto, prima li fotte poi prega per loro? A questo punto, caro Tosatti, le propongo di unirci a questa preghiera, affinché il grido dei migranti sia ascoltato. Ma non il grido immaginato dal Papa bensì il grido più probabile dei migranti, questo:
– Vi imploriamo: Lasciateci qui nelle nostre terre, con i nostri cari genitori, parenti e amici, aiutateci piuttosto a rendere produttivo il nostro lavoro qui, nella nostra terra, ma da persone libere. Le nostre terre sono potenzialmente ricche, infatti ricche nazioni stanno comprando i nostri interi paesi per estrarre materie prime.
– Vi imploriamo: Non trasportateci da voi, Paesi sempre più poveri e senza più valori e senza fede in Dio. Che non sanno più neppure cosa è amore, carità e solidarietà. Ma che pensate di insegnarci? A mangiare, bere e scopare? Non fateci venire da voi a fare gli accattoni, i lavavetri, o gli schiavi di “caporali” che ci sfruttano. Non fateci venire da voi dove non c’è lavoro neppure per voi, e dove rischiamo di diventare preda della criminalità e dello spaccio di droghe. E, ci dicono i nostri fratelli che rischiamo persino di essere arruolati nelle fila del PD (PCC: partito comunista camuffato). Questo è troppo!
– Vi imploriamo: Non illudeteci con false promesse, da voi ci sono troppi poveri che prima non lo erano (e perciò non sono abituati ad esser poveri, come lo siamo noi) e lo sono diventati grazie alla incapacità dei vostri governanti. Come possono integrare noi se non sanno risolvere neppure i vostri problemi?
– Vi imploriamo: Non mentiteci gridando che soffrite per noi poveri, senza cibo, alloggio e assistenza sanitaria, quando leggiamo che il vostro Papa ha appena esaltato le popolazioni amazzoniche perché tutelano meglio la natura. Ma se quelli sono persino meno civilizzati di noi, e son più poveri, perché li esalta quale esempio cui ispirarsi? solo perché non inquinano? Ma se mangiano persino i pipistrelli e i topi …
– Vi imploriamo: Non mentiteci, invitandoci (finanziandoci) a venire in Italia, dove è la sede del papa e della Chiesa cattolica, illudendoci che potremo avere formazione cattolica, il dono ed il conforto della fede. I nostri fratelli, già li, ci dicono che non avete affatto intenzione di occuparvi di noi spiritualmente per rispettare la nostra identità e cultura e religione. Ma di quale cultura e religione state parlando? Quella che ci ha lasciato poveri?
– Vi imploriamo: Smettete di dirci che volete cancellare le diseguaglianze. Volete che noi diventiamo uguali a voi o voi volete diventare uguali a noi? Entrambi le soluzioni non ci piacciono.
– Vi imploriamo soprattutto: Non raccontateci palle. Il papa dice che i 50 più ricchi al mondo potrebbero salvare tutti i poveri del mondo. Ma i nostri vescovi che conoscono Roma, ci dicono che il Papa ha uno dei patrimoni più elevati al mondo. Potrebbe salvare solo lui, qui dove viviamo, milioni di persone. Eppure fa carità con le parole, ma con i soldi dello Stato, che vengono sottratti ai vostri poveri. Come facciamo a credere a uno che crea più poveri dicendo che vuole cancellare la povertà?
Marco Tosatti
7 Febbraio 2020 Pubblicato da  5 Commenti --

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