Carissimi Stilumcuriali, il nostro amico, Mons. ICS, ha letto le interviste del presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, e del suo collega cardinale di Bologna, Matteo Zuppi, in merito di coronavirus, chiese chiuse o semiaperte, e celebrazioni liturgiche interdette ai fedeli. Le abbiamo lette anche noi, e non vogliamo infierire. Sono brava gente, in fondo. E forse non è colpa loro, o troppo colpa loro, se in questi tempi di sofferenza fisica, sociale e religiosa avremo sperato che da quei vertici venissero parole diverse. Ma non è colpa loro. Quod natura negat, Salamanca non praestat, e non possiamo essere tutti la Regina Elisabetta II. Buona lettura.
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Caro Tosatti, ogni volta che leggo una esternazione del Card.Bassetti mi sento ispirato. Un giorno dovremmo raccogliere i suoi pensieri commentati, in un libro intero: Memorie di un Cardinale adulatore e leccacalzini (flunky, per chi parla inglese). Ma oggi gli viene in soccorso o meglio, compete con lui, pure il suo collega Zuppi. (link allegato)
Cominciamo con l’invito del card Bassetti di –“rinunciare alla messa quale atto di generosità”. –
La statura morale di Bassetti appare qui in tutta la sua grandezza. Il suo senso di responsabilità è illuminante. Avrebbe potuto dire con umiltà che, con il pianto nel cuore, con sofferenza pari a quella di Gesù sul Calvario, è stato costretto alla estrema prudenza, raccomandata da scienziati e disposta dal governo.
Lo avremmo capito molto di più, soprattutto se spiegato con umiltà. Invece pretende di prenderci per i fondelli parlando di – generosità – e aggrava questa sfida alla nostra intelligenza e fede, spiegando che – “rinunciare alla messa non significa rinunciare a vivere appieno questi giorni”. Sembra la raccomandazione che appare durante i programmi Mediaset: – State in casa…e tenete pulito l’ambiente.-
Si chiede subito dopo Bassetti, al fine di fare formazione dottrinale indiretta,: “Dove è la nostra fede? Nella parola (attenzione: p minuscola) o in un luogo?”
E pensare che io credevo che la mia fede fosse in una persona: Gesù Cristo! Mah, allora è vero che la CEI sta riscrivendo il Vangelo?
Poi continua ancora spiegando che: “L’impossibilità (attenzione: impossibilità) di partecipare alla messa è un atto di generosità”.
Impossibilità perché? Certo il rischio di contagio è un rischio, ma rende impossibile o rende prudente il comportamento? Poi dice ancora “E’ un nostro dovere il rispetto verso quanti, nell’emergenza, sono in prima linea e, con grande rischio per la loro sicurezza, curano gli ammalati e non fanno mancare tutto ciò che è di prima necessità”.
Allora dovremmo chiarire cosa è –prima necessità – e -cosa è superfluo-.
Dalle sue parole io capisco che esser curati nel corpo è prima necessità e curati nello spirito (santa messa) è superfluo. Capisco che i medici che rischiano per la loro sicurezza sono eroi, ma capisco anche che per Bassetti i preti, che non devono rischiare per il “superfluo”, sono esenti da valutazioni di eroismo.
Riferendosi poi alla richiesta di Salvini di celebrare la Messa a Pasqua, risponde con finezza diplomatica andreottiana:-“Più che soffiare sulla paura (…) la Chiesa sente una responsabilità enorme di prossimità al Paese”. –
Continuiamo con una altra sua curiosa citazione sul “Nessuno si salva da solo”.
Dice Bassetti: “Cerchiamo di essere a fianco di chi soffre; nessuno deve essere lasciato solo, perché, come dice Papa Francesco, nessuno si salva da solo”. Questa frase – nessuno si salva da solo – accompagna da secoli i commenti evangelici di varie raccomandazioni di Gesù, ergo non è riferibile all’intuito di Papa Francesco.
Ma lo sa Bassetti che “Nessuno si salva da solo” è il titolo di un film di Castellitto del 2015 sul problema di coppia e l’ anoressia?
Vuoi vedere che prossimamente Bassetti citerà ancora Bergoglio dicendo (riferendosi ai tradizionalisti): -come dice Papa Francesco: Signore perdonali perché non sanno quello che fanno – Oppure riferendosi al virus: Come dice papa Francesco: -Signore perché ci hai abbandonato?
Chissà se Bassetti prima o poi ci spiegherà come papa Francesco avrebbe risposta a Pilato alla domanda:- Cosa è la Verità? -.
Un vero “gigante”, ‘ sto card. Bassetti.
Anche l’arcivescovo di Bologna Zuppi, volendo ripetere il riferimento di Bergoglio di qualche giorno fa a Fabio Fazio, ha cercato un collocamento nella storia riferendosi addirittura a Fiorello: “Non credo che Dio accetti le preghiere solo da chi esce di casa e va in chiesa”. Chissà, forse se Cicciolina fosse ancora in auge, avrebbe potuto offrire un motivo di citazione, magari sui rapporti “affettivi”. Ma Zuppi si scopre subito dopo spiegando che ciò che avviene oggi ci chiede di diventare – persone interiori – (non dice di vita interiore!). Mi aspettavo dicesse subito dopo: -cercando Cristo, trovando Cristo, imitando Cristo-. NO! dice: – aiutando gli anziani, i più fragili, i soli, cambiando la burocrazia, gli sprechi,… pensando al lavoro, ai più deboli -.
Zuppi, sarà prossimo ministro della Ricostruzione?
Mamma mia che cialtronerie siamo costretti a sentire anche in tempi di coronavirus, cari stilumcuriali! Che noia anche!
Suo Mons X.
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Marco Tosatti
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