Controllo chimico delle masse
Nell’analisi dei fenomeni che stanno avanzando non vogliamo essere troppo complottisti, ma neanche troppo poco.
Per cui riportiamo una notizia, a sua volta rilanciata da attivisti di un certo valore, quali Gilad Atzmon: nel 2012 gruppi di esperti teorizzavano la possibilità di adoperare dei virus con lo scopo di colpire precise aree cerebrali e andare a indebolire il senso religioso dei pazienti. L’idea era usare il virus come arma contro il terrorismo religioso. La notizia è attribuita ad agenti del Pentagono e sebbene il sottoscritto non possa verificare tale dato, il video di per sé documenta che una riflessione di un qualche perito attorno al tema su esposto è stata effettivamente condivisa.
Riporto il testo tratto dall’infobox del video che filma la conferenza:
"It was DoD footage from a lecture hall in the pentagon. The video was date stamped 4/13/05 so someone was holding onto this for a while. I received it, the second week of February of this year. So, on it, it had one of the guys from the other video, the party video, giving a presentation. I just have an 8 minute clip from this presentation, but basically, this guy, he must be a scientist. This guy is giving a lecture about the brain and a gene called VMAT2 to a group of men in suits as well as various military uniforms. He talks about religion and was showing MRI brain scans. He said that the inhibition of VMAT2 could, over time, cause a person’s brain to shift from a religious brain structure, they scientifically, you know they call it phenotype...but basically, you can change a religious brain to a non-religious brain structure".
Usare la scienza, anzi la tecnica, per cambiare la testa delle persone: questo lo spettro che si impone davanti a noi. Ora, si badi bene, il video mostrato si rivolge alla possibilità di modificare il cervello di terroristi islamici per favorire la pace in Medio Oriente. Resta sottotraccia l’ipotesi che i potenti vogliano o possano usare un simile sistema per demolire il senso religioso delle masse in situazioni più ampie.
Ve lo immaginate? Intuite quale possibile scopo ci starebbe dietro?
Per rispondere, torno a citare dall’infobox, anzi dai commenti del gestore del canale:
“Removing the God Gene is not about the "Gene" as much as it is about affecting the brain so humans are not spiritual. The less spiritual a person is the more controllable they are and the easier they are influenced by society”.
Una società senza religione è una società che può essere meglio manipolata dai governi. I totalitarismi del XX secolo hanno percorso la via della repressione religiosa diretta. Il filmato del Pentagono, o presunto tale, suggerisce un altro mezzo per ottenere il medesimo effetto: togliere la religiosità per potenziare il controllo governativo.
Viene da pensare che le restrizioni cultuali in corso, al di là del perché siano volute dal Governo e tollerate dalla CEI, non potranno che avere un medesimo effetto: alleggerimento del senso religioso e appesantimento dell’influsso politico sulla coscienza sempre meno libera dei cittadini.
Apriamo il nostro sguardo, circa la possibilità di intervenire chimicamente e biologicamente per modificare la percezione dei cittadini e quindi il loro senso civico e morale, al di fuori di ogni complottismo e all’interno di ricerche chiare e lampanti si colloca il poderoso approfondimento di Mario A. Iannaccone. Lo studioso milanese ha di recente ampliato e ristampato il suo eccellente “Rivoluzione Psichedelica” (Ares), indagine dettagliata circa la variazione morale e politica, che ha investito la società e la politica dagli anni ’50 in qua. Droghe usate per degradare la sensibilità morale del cittadino e pilotare la finalità civica dei politici, messe in mano ai militari e ammantate da bandiere culturali: veri e propri arsenali di distruzione della civilità, utili ai potenti (Enzo Pennetta).
Iannaccone, nella ristampa del suo capolavoro di saggistica, introduce anche ulteriori dettagli e presenta il progetto di tornare a diffondere in modo rinnovato le droghe sintetiche (LSD, MDMA, mescalina, etc.), che spingerebbero ancora più in là il controllo dei cittadini, particolarmente di quelli scomodi: è il caso dell’uso psichiatrico di stupefacenti per ridurre a silenzio i dissidenti e gli ‘intolleranti’; ma già si parla di adoperare tali mezzi per tenere a bada il pensiero giovanile, bombardando le giovani generazioni con nuove sostanze (o con vecchie sostanze in dosaggi nuovi).
Va precisato peraltro che la tesi del controllo mentale via LSD, lungi dall’essere interpretazione di qualche autore reazionario, è patentemente sostenuta anche da registi della Rivoluzione quale la collana Adelphi: pochi mesi fa Michael Pollan ha pubblicato con l’editrice di Calasso il suo “Come cambiare la tua mente”.
Come sempre, e volendo ricavare dalle teorie del complotto qualche istruzione utile e concreta per noi, non è necessario affermare, né tantomeno dimostrare, che un virus sia stato volutamente disperso per scopi di controllo sociale, è sufficiente riscontrare che la diffusione sia pur naturale di un virus può essere prontamente sfruttata in ottica antidemocratica e antilibertaria.
E quello che possiamo certamente affermare è che i servizi segreti, i governi, i politici dell’ultimo mezzo secolo almeno, sono già in possesso di teorie e sperimentazioni sociali, capaci di cogliere al balzo la diffusione di un virus per farne un’arma di controllo sociale, particolarmente nella forma dell’indebolimento del senso religioso e dei valori morali, e conseguentemente con lo scopo di attuare restrizioni nell’autonomia sociale e civica dei cittadini.
Se poi a questo volete aggiungere l’uso di pornografia come arma di paralisi generale, il quadro si chiude – e non è un caso se alcuni siti abbiano offerto servizi gratuiti per gli utenti in quarantena e che la pedopornografia in queste settimane sia schizzata alle stelle. Per inciso la tesi “pornography is a weapon” non è certo mia, ma la traggo da Michael E. Jones e dai suoi poderosi approfondimenti (una buona ricostruzione qui).
di Giovanni Barbieri
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