Padre Pio dixit: "Confusione di idee e predominio di ladri". 1956-2020 succubi di una generazione di "diavoli incarnati" negli esseri umani talmente perfezionati nel male da non aver più nulla da imparare dal principe del mondo
di Francesco Lamendola
Confusione di idee e predominio di ladri: con queste poche, chiarissime, taglienti e tremende parole Padre Pio da Pietrelcina sintetizzava la crisi epocale che il mondo contemporaneo si apprestava ad attraversare, sia nella società laica che nella Chiesa cattolica. E il bello, o il brutto, è che questa frase venne pronunciata nell’ormai lontano 1956, precisamente quale risposta a un fedele che gli aveva chiesto il suo parere sulla situazione politica di allora. Stiamo parlando di ben sessantaquattro anni fa! Eppure, la si direbbe una frase dei nostri giorni: di certo rappresenta e condensa a meraviglia la nostra situazione attuale.
Come altro definire la società del momento storico attuale, anno di grazia 2020? Ecco la pandemia – o falsa pandemia – da Covid-19, la democrazia congelata, la manipolazione delle notizie, repressione del dissenso, globalizzazione e immigrazione selvaggia, strapotere delle grandi banche e totalitarismo finanziario, distruzione dei ceti medi produttivi, decadenza inesorabile della scuola e dell’università, appiattimento delle intelligenze, mediocrità della politica, crisi generale dei valori e del concetto stesso di verità, relativismo e nichilismo trionfanti, edonismo e libertinismo scatenati, celebrazione proterva di ogni sorta di vizio e in particolare del peccato contro natura, aborto generalizzato, derisione e denigrazione sistematica del bene, perdita del senso del sacro, svuotamento e contraffazione del cristianesimo, banalizzazione dei sacramenti, apostasia del clero. E sullo sfondo, ma neanche tanto, il ghigno del diavolo che si appresta – è un’altra, corrusca e lampeggiante immagine di Padre Pio, di quelle che dovrebbero far tremare le vene e i polsi - a riversare l’inferno sulla terra, così da promuovere una generazione di diavoli incarnati negli esseri umani, vale da dire di esseri umani talmente perfezionati nel male, da non aver più nulla da imparare dal principe del mondo.
Per ritrovare la giusta direzione, dobbiamo lasciarci la modernità dietro le spalle. È stata una lunga pagina brutta della nostra storia; ma forse siamo ancora in tempo per ritornare a Dio, umili e pentiti...
Confusione di idee. San Pio parlava della situazione politica, ma forse non solo di quella; di certo questa espressione ben definisce la situazione di tutta la cultura moderna e di tutta la società moderna. La modernità ha le idee confuse: e non potrebbe essere diversamente, avendo tolto di mezzo la sola garanzia del Vero, che è Dio, per introdurre, come se fosse una conquista del pensiero, la pluralità delle opinioni, santificate dal concetto di una falsa libertà e di una ipocrita tolleranza. Se la verità non è una, infatti; se non è più la Verità, ma viene sostituita dalle verità, ciascuna buona per chiunque, e tutte modificabili a piacere, secondo i bisogni del tempo e del luogo, allora non si può che instaurare il regno della confusione. Tutti parlano, ma nessuno ascolta; ciascuno afferma e ciascuno nega contemporaneamente le stesse cose; e ciò che è vero oggi non lo è più domani, e ciò che ieri era falso oggi diventa vero. E se perfino parlare della Verità, con la maiuscola, diventa qualcosa di sospetto, di sbagliato, di arrogante, qualcosa da cui ci si deve guardare, qualcosa che deve essere condannato in nome del politically correct, pluralista e progressista, allora non ci si deve meravigliare se la società piomba nel caos e se ciascuno parla una sua lingua, incomprensibile agli altri, proprio come nell’episodio biblico della Torre di Babele. Per giungere a questo bel risultato non era sufficiente predicare il relativismo e la falsa libertà (perché la libertà autentica non è scegliere quel che piace, ma quel che è vero): bisognava fare in modo che tutto ciò diventasse una pratica di vita. Non si dimentichi che la modernità nasce da un progetto, un progetto intenzionalmente anticristiano e antiumano; che fin dall’inizio altro non è che lo strumento di una élite anticristica, fornita del potere finanziario e odiatrice, per millenarie ragioni storiche, del Nome di Gesù e di tutti i suoi seguaci; e che essa è riuscita a far penetrare la nuova cultura, sostituendola alla cultura cristiana, solo con fatica, nel corso di parecchi secoli, e restando sostanzialmente nell’ambito della classi dirigenti.
Padre Pio dixit: "Confusione di idee e predominio di ladri". 1956-2020 succubi di una generazione di "diavoli incarnati" negli esseri umani talmente perfezionati nel male da non aver più nulla da imparare dal principe del mondo!
Le masse popolari, però, specialmente quelle non ancora corrotte dai sistemi di vita portati dalla Rivoluzione industriale, sono rimaste a lungo legate ai sistemi di vita e alla concezione spirituale propri del cristianesimo. Finché hanno avuto come pastori dei bravi parroci e alcuni grandi vescovi, le masse popolari, specialmente quelle contadine e delle piccole città, sono rimaste intimamente cristiane fin quasi alle soglie del XX secolo e, in certi casi, anche oltre; e ciò a dispetto del fatto che l’infezione della modernità, veicolata dalla massoneria, fosse già penetrata nella Chiesa e avesse colpito cardinali e vescovi, nonché teologi. La Chiesa, però, non è solo Roma, non solo il papa e il collegio dei cardinali; la Chiesa è tutto l’insieme del Corpo mistico di Cristo, comprese le anime purganti e le anime beate. La Chiesa esiste dove ci sono due o tre riuniti nel Nome di Gesù, secondo la Sua promessa; e dunque la Chiesa è rimasta forte, e la cultura cattolica è rimasta viva, finché ci sono stati dei veri pastori, umili sacerdoti di provincia che ad altro non pensavano se non al bene delle anime, ma sempre nella verità della dottrina e nella scrupolosa fedeltà al Magistero.
Oggi perfino parlare della Verità diventa qualcosa di sospetto, di sbagliato, di arrogante, qualcosa da cui ci si deve guardare, qualcosa che deve essere condannato in nome del politically correct, pluralista e progressista, allora non ci si deve meravigliare se la società piomba nel caos e se ciascuno parla una sua lingua, incomprensibile agli altri, proprio come nell’episodio biblico della Torre di Babele!
Quando invece la tendenza a farsi una religione secondo i propri comodi, per giustificare ogni sorta di deviazione morale, si è diffusa dal vertice alla base; quando anche i singoli sacerdoti e religiosi hanno cominciato tralignare, hanno portato con sé nell’apostasia anche la massa dei fedeli, e il sistema di vita moderno ha sostituto quasi del tutto quello cristiano. Il fatto che molti sedicenti cattolici, oggi, non vedano contraddizione fra il loro dirsi cristiani e l’essere favorevoli, o agnostici, rispetto al divorzio, all’aborto, alle unioni omosessuali, all’eutanasia, la dice lunga su quale travisamento si sia operato nell’ambito della morale cattolica e su come la vittoria della modernità, vale a dire della massoneria, sia ormai pressoché totale, almeno – beninteso – sul piano immanente e materiale. Il passaggio chiave di questo processo di scristianizzazione e di de-spiritualizzazione della società moderna si è verificato con l’attacco alla famiglia naturale. Anche in questo caso si è trattato di un progetto, nato da una precisa volontà e condotto secondo una precisa strategia, con grande abbondanza di mezzi finanziari e mediatici. Bombardando il pubblico con migliaia di film e programmi televisivi nei quali il sistema della famiglia naturale veniva ridicolizzato e denigrato in ogni modo, e come modello alternativo venivano mostrati altri tipi di “famiglia”, compresa quella formata da due omosessuali che riescono a procurarsi, in vario modo, dei bambini da esibire come “figli”, si è ottenuto l’effetto desiderato. La pubblicità, i fumetti, i testi delle canzoni, tutto l’insieme dello spettacolo hanno lavorato nella stessa direzione per parecchi decenni, a tappe progressive, secondo il metodo della finestra di Overton. Se qualcuno avesse presentato al grande pubblico, venti anni fa, il modello della “famiglia arcobaleno”, la maggior parte delle persone si sarebbe ritratta inorridita; ma lavorando lentamente, gradualmente, capillarmente, il risultato è stato raggiunto, e oggi la maggior parte delle persone sembra aver accettato tranquillamente la nuova realtà.
I nostri nonni non chiedevano di poter vivere a tutti i costi, ma di poter morire nella grazia del Signore! La modernità nasce da un progetto intenzionalmente anticristiano e antiumano; che fin dall’inizio altro non è che lo strumento di una élite anticristica, fornita del potere finanziario e odiatrice, per millenarie ragioni storiche, del Nome di Gesù !
Al livello della cultura “alta”, l’attacco alla famiglia era già in corso da più di un secolo, e il suo principale strumento era stata la psicoanalisi freudiana, con la sua denigrazione sistematica del padre e con l’incoraggiamento a ogni forma di ribellione nei suoi confronti. In fondo anche l’omosessualità come scelta altro non è che una forma di ribellione al modello della figura paterna, virile e con le idee chiare; e tutto l’ateismo contemporaneo ha ricevuto un potente sostegno dalla psicoanalisi, perché la rivolta contro il Padre non poteva non dirigersi anche contro il padre per eccellenza, il Padre celeste. Ma si era pur sempre in un ambito ristretto; le masse non avevano abboccato. Perché abboccassero, ci volevano il cinema la televisione egli altri persuasori occulti. E così è stato. Quelli che hanno fatto un tale lavoro non sono dei dilettanti: la massoneria può permettersi di pagare i migliori esperti in fatto di persuasione occulta, e non bada a spese nel monopolizzare le produzioni cinematografiche e le reti televisive, programmando i loro palinsesti in maniera che le novità desiderate siano introdotte a piccole dosi, poco per volta, senza quasi che il pubblico se ne accorga, finché, quando finisce per accorgersene, è già troppo tardi per tornare indietro: la sua mente è stata ormai condizionata e ri-progammata, in modo che accetti come logico e naturale ciò che, solo qualche anno prima, avrebbe provocato il suo disgusto e il suo netto rifiuto.
La massoneria può permettersi di pagare i migliori esperti in fatto di persuasione occulta!
Ma per non procedere in modo troppo teorico, facciamo un esempio concreto. Fino a due o tre generazioni fa, le famiglie ponevano se stesse e la loro casa sotto la protezione divina, attraverso la mediazione di Maria e dei Santi. In camera dei genitori, sopra il letto matrimoniale c’era una stampa della Sacra Famiglia, o del Cuore Misericordioso di Gesù, insieme al ramo dell’ulivo benedetto; all’esterno, sul muro d’angolo della casa, una nicchia, una minuscola edicola contenente una statua della Vergine Santissima e un motto, una breve preghiera, una dedica con la data di consacrazione. La gente, passando, si segnava e rivolgeva un pensiero a Dio. A tavola, prima di mangiare, ci si faceva il segno della Croce. E la sera, prima di coricarsi, si recitavano le preghiere per la fine della giornata, che erano quasi un piccolo esame di coscienza. Si dirà che queste erano tradizioni, abitudini esteriori. Può darsi. Ma c’era anche la sostanza. Se un membro della famiglia si ammalava, si consultava, sì, il medico, ma soprattutto si pregava. Non ci si aspettava il miracolo dalla scienza, ma da Dio. Non si chiedeva di poter vivere a tutti i costi, ma di poter morire nella grazia del Signore. E lo stesso atteggiamento era tenuto in ogni momento di difficoltà, in ogni situazione di pericolo, pubblica o privata, che fosse la guerra o il terremoto, oppure la partenza del padre come emigrante in cerca di lavoro (non di migrante che vuol far valere i suoi diritti, veri o immaginari: tutta un’altra cosa!): era la fede a sorreggere le famiglie dei nostri nonni, non la tecnologia, o la politica, o la rivendicazione di diritti, e meno che meno l’attrattiva del benessere economico e della licenza in ambito sessuale. Erano persone serie. Ed erano persone serie perché avevano il timor di Dio; mentre la poca serietà di oggi nasce anche dalla rivolta contro Dio e dal capovolgimento beffardo dei valori, con il male al posto del bene e viceversa. Oggi non ci si fa il segno della Croce davanti a un’immagine sacra; oggi si va a sfilare e a rivendicare ulteriori diritti in manifestazioni come i Gay Pride, che sono una deliberata, intenzionale offesa a Dio e al senso del pudore umano. E se si teme per la propria vita, si attende la salvezza esclusivamente dalla medicina e dalla scrupolosa adozione di norme di sicurezza, anche totalmente folli e ridicole, non certo da Dio; tanto più che la sola vita di cui ci si preoccupa è quella del corpo, destinata comunque a finire, mai quella dell’anima, cui non si rivolge neanche un pensiero.
Il metodo della finestra di Overton? Se qualcuno avesse presentato al grande pubblico, venti anni fa, il modello della “famiglia arcobaleno”, la maggior parte delle persone si sarebbe ritratta inorridita; ma lavorando lentamente, gradualmente, capillarmente, il risultato è stato raggiunto, e oggi la maggior parte delle persone sembra aver accettato tranquillamente la nuova realtà!
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