ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 21 giugno 2020

Fulminatrix imbecillorum

si preghi per il sollazzo degli immigrati

Il penoso (anche da intendersi come penieno) stato attuale della Chiesa è nuovamente confermato: Bergoglio comanda di aggiungere alle Litanie della Beatissima Vergine nientepopodimenoche «Solacium migrantium», il sollazzo degli immigrati (beh, significa anche "compenso, indennizzo, risarcimento": muh reparatiunz!), fatico a capire se il sostantivo neutro sōlācĭum sia il soggetto o il complemento oggetto, declinabili allo stesso modo.

http://blog.messainlatino.it/2020/06/ridicolo-inserito-nelle-litania.html


Intanto che aspettiamo fervorosi anche l'istituzione dell'invocazione, lode e protezione del peccato contro natura, ci permettiamo qualche osservazione.

  1. la lettera è dell'Eminentissimo cardinal Sarah in qualità di prefetto del dicastero del Culto Divino, ma si può facilmente supporre che sia un rospo che ha dovuto mandar giù per evitare conseguenze peggiori, ricevendo appena due giorni prima il contentino della conferma al suo posto nonostante l'età pensionabile. Il cardinale - come moltissimi altri - ha perso di nuovo l'occasione di gridare pubblicamente: quest'ennesima bergoglionata è una cagata pazzesca!
  2. la lettera à inviata ai presidenti delle conferenze episcopali, un po' come il Piano Quinquennale staliniano veniva inviato a tutti i commissari politici. La lettera non manca di essere datata nel giorno in cui si fa memoria del Cuore Immacolato di Maria, in modo da sporcarne meglio la memoria.
  3. come tutte le lettere vaticansecondiste, inizia con un lungo e ampolloso preambolo che serve solo ad ammorbidirne l'urto ai destinatari, un po' come l'aggiungere acqua nella bottiglia di cocacola per far sembrare che ce ne sia tanta e per tutti. Ai molteplici titoli della «Benedictam in mulieribus» andava dunque aggiunto qualche titolo perché - spiega la lettera - il Summus Pontifex FRANCISCUS, benignamente ossequioso di improbabili petizioni (lanciate da coloro che bramano di sembrargli papisti, un po' come quando Stalin decideva di eliminare i kulaki: i fervorosi staliniani, capendo come sarebbe andata a finire, subito si attivavano a lanciare petizioni chiedendo a Stalin di eliminare i kulaki, e Stalin benignamente ossequioso delle petizioni lanciava la già programmata persecuzione) va aggiunto il nuovo slogan sul sollazzo.
  4. non è un caso che l'espressione Sollazzo dei Migranti (muh gibs! muh reparatiunz!) deve essere inserita dopo Refugium peccatorum. Quest'ultima, presso i cattolici significava che la Beatissima Vergine è rifugio sicuro dei peccatori desiderosi della grazia di Dio; oggi, invece, il soggetto è l'Italia e l'espressione va a indicare la nuova funzione dello Stivale: dare "rifugio" geografico a chiunque voglia perseverare nel peccato (Bergoglio ha la fissa dei migranti). Non sembrano essere moltissimi, infatti, i "migranti" desiderosi di darsi in Italia ad una vita virtuosa.
Nota esplicativa previa:
nel gergo americano il termine muh reparatiunz ("le mie riparazioni", gridato così forte da storpiare anche la grammatica) va inteso come: "voi mi dovete dare soldi perché i vostri avi resero schiavi i miei avi". Distribuire soldi gratis (muh gibs, "i miei «dàtemeli»") è uno strumento per aizzare e manovrare facili folle (come l'UBI, Universal Basic Income, cioè il Reddito di Cittadinanza).  Certe correnti politiche anti-trumpiane (tra cui il Deep State) si stanno notoriamente dando parecchio da fare per far agitare molto le "diversità" allo scopo di creare caos per ristabilirvi un nuovo ordine (uhm, dove ho già sentito questa cosa?). Le folle impoverite - e spesso incattivite da grandi operazioni mediatiche come il caso Floyd - sono talmente desiderose di soldi da non accorgersi delle contraddizioni, come esplicato da una vecchia vignetta di Stonetoss:

  • "Bene, è ora di pagare i risarcimenti per la schiavitù"
  • "Beh, mi spetterà qualche sgravio fiscale per averla abolita, no?"
  • "Cosa? Non puoi lucrare su ciò che fecero i tuoi avi!"

Nuove tonteras, a quando la: “Solacium invasorum atque cooperativorum…” ??


“Un attento Cattolico comprende immediatamente che i conti non tornano… Infatti, le prime due invocazioni: «Mater misericordiae», «Mater spei»….. le troviamo già nella Salve Regina “Madre di Misericordia e Speranza nostra…“, ma la terza «Solacium migrantium»…. da dove scappa fuori?? Forse da uno dei tanti barconi organizzati dalle ideologie del nostro tempo confuso e del “politicamente corretto”??”
Per chi lo preferisse, ecco lo stesso articolo in formato pdf: 3 NUOVI TITOLI MARIANI
La notizia dell’aggiunta di tre nuove “Laudi” alla Beata Vergine Maria, nelle famose Litanie lauretane da parte di Papa Francesco a firma del cardinale Sarah Prefetto del Culto divino, non stupisce ma senza dubbio lascia attoniti chi ben conosce la materia. Per comprenderlo occorre citare un breve excursus storico di queste antiche Litanie a Maria nate, potremo dire davvero spontaneamente, intorno al IX secolo e rese famose non perché “nate” a Loreto come il nome potrebbe far sembrare, ma perché dal cuore di questa devozione alla Vergine Lauretana si sono diffuse in tutto il mondo, come una vera e potente “vox populi-vox Dei“… Una sorta di “rivincita”, possiamo dire, da parte del Cielo contro tutte quelle eresie che minavano di continuo sia il ruolo e l’identità di Gesù Cristo, della Santissima Trinità, quanto quello della Beata Vergine Maria.
A dare a queste Litanie l’impronta a noi oggi pervenuta e l’importanza magisteriale dottrinale, si dovrà attendere Papa san Pio V che diede ad esse – dopo la Battaglia di Lepanto – un arricchimento dei titoli mariani ed anche Papa Sisto che le arricchì con una Bolla pontificia…  e così via tutti o molti Pontefici che diedero a queste Litanie la massima importanza quale “Preghiera della Chiesa” aggiungendo, di volta in volta, ulteriori titoli alla Beata Vergine Maria e arricchendole di sante indulgenze.
I Titoli dedicati a Maria non cascano “dal pero”, come si osa dire per descrivere eventi casuali… ma sono RICONOSCIMENTI che la Chiesa ha attribuito alla santa Madre di Dio di volta in volta che eventi storici, o esperienze dei Santi, ne rivelavano il contributo verso il “popolo di Dio in questa valle di lacrime“… come infatti recita la Salve Regina, anch’essa antica preghiera il cui autore è rimasto sconosciuto.
Venendo alla novità di oggi potremo chiederci: ma di cosa ci stiamo lamentando?
Il punto non è la “novità” che un Papa aggiunga a delle Litanie qualche titolo… basti pensare come esempio che le famose Litanie a san Giuseppe conosciute fin dal 1597 ma solo successivamente arricchite e grazie ad un provvedimento sotto Papa Leone XIII e applicato da san Pio X il 18 marzo 1909 si poté dire:  “Grazie a questo decreto, Maria e Giuseppe erano i due soli santi che godevano di litanie autorizzate per il culto pubblico”…
Un altro esempio? Le famose Laudes Divinae, Lodi Divine più conosciute come “in riparazione delle bestemmie“, scaturite nel 1797 allo scopo di riparare dopo aver detto o sentito parolacce o bestemmie. Successivamente ampliate da Papa Pio VII nel 1801 e alla fine sono divenute una recitazione comune dopo la Benedizione con il Santissimo Sacramento. Giovanni XXIII nel 1960, volle che, a queste invocazioni, fosse aggiunto per tutta la Chiesa: “benedetto il Suo Preziosissimo Sangue”…. così come, le stesse Litanie dedicate al Preziosissimo Sangue, ben conosciute dalla “pietà popolare”, divennero però “Preghiera della Chiesa” – e perciò universalmente riconosciute – dopo che Giovanni XXIII le approvò raccomandandole, specialmente in tempi di calamità, arricchendole con le sante indulgenze.
Ogni Litania ha la sua storia che è la sua propria “ragion d’essere“….è una sorta di abito dottrinale, è una carta di identità… a maggior ragione – le Litanie lauretane, o altre, dedicate alla Beata Vergine Maria – o hanno un riferimento cristologico oppure “non sono…. Che cosa vuol dire?
In parte già altri si sono mossi per sottolineare la scelta IDEOLOGICA e non cristologica del nuovo titolo “mariano”, infilato furbescamente insieme ad altri due titoli certamente cattolici…  In questa Lettera del cardinale Sarah, infatti, si apprende che il Papa informa tutti i Vescovi circa tre nuove “invocazioni” alla Beata Vergine Maria da inserire nelle Litanie Lauretane, esse sono:
  • «Mater misericordiae», «Mater spei» et «Solacium migrantium». La prima invocazione sarà collocata dopo «Mater Ecclesiae», la seconda dopo «Mater divinae gratiae», la terza dopo «Refugium peccatorum».
Un attento Cattolico comprende immediatamente che i conti non tornano… Infatti, le prime due invocazioni: «Mater misericordiae», «Mater spei»….. le troviamo già nella Salve Regina “Madre di Misericordia e Speranza nostra…“, ma la terza «Solacium migrantium»…. da dove scappa fuori?? Forse da uno dei tanti barconi organizzati dalle ideologie del nostro tempo confuso e del “politicamente corretto”??
Non ci disturba quel “Solacium” che può essere interpretato come: consolazione, sollievo, conforto aiuto, soccorso compenso, indennizzo, risarcimento… ma quel “migrantium” dal sapore modaiolo del nostro infausto tempo.
Certo, parliamo di persone in difficoltà il cui titolo mariano, però, c’era già: Consolatrix afflictorumora pro nobis…. Consolatrice DEGLI AFFLITTI attraverso il quale è contemplata ogni singola persona afflitta dalle vicende e dalle ingiustizie del proprio tempo. Con tale termine, ripetiamo, tutte le genti di ogni tempo, in questa “valle di lacrime” (come esprimiamo nella Salve Regina) sono identificate, nulla a che vedere, perciò, con eventuali accuse di razzismo per chi non accoglierà questa “novità”
Inoltre fu lo stesso Papa Francesco ad affermare che “troppi titoli mariani” non erano consigliabili e che rischiavano davvero di finire in una “tonteras”, ossia… sciocchezze… dal momento che la Vergine Maria non ne aveva affatto bisogno:
  • “No nos perdamos en tonteras”, non perdiamoci in assurdità, in sciocchezze – “in chiacchiere” nella traduzione ufficiale –, ha detto a proposito delle ricerche secolari della teologia e della spiritualità mariane. “È così semplice. Essa non pretende altro”. Gli altri titoli, ad esempio quelli dell’inno Akathistos, o le litanie lauretane, comunque i millenari titoli di lode a Maria, per Francesco “non aggiungono niente”.
E fu sempre Papa Francesco a togliere l’unica Messa pontificia pubblica (in privato la svolge) per il 15 agosto Solennità dell’Assunta al Cielo, ma questo è un altro discorso. Perchè, ora, aggiungere addirittura tre titoli?? Se nuovi “titoli” non servono e non aggiungono nulla alla Vergine Santa, perché aggiungerli lui stesso?
Il punto è, per chi fosse digiuno del metodo “modernista”… che di tre titoli due sono corretti perché cristologici, il terzo non è necessariamente “eretico” ma fittizio, è un falso e pochi se ne renderanno conto. I Titoli mariani, infatti, si riferiscono al Figlio Gesù: Gesù è quella Misericordia che invochiamo attraverso la Madre in tutte le vicissitudine DELLA CHIESA nel corso della storia, che in Cristo è infatti il rifugio, l’ausilio, la torre di salvezza, stirpe davidica, nostra speranza, salus infirmorum, la stella mattutina, la fedele Arca, regina dei patriarchi, ecc…
  • Non affronteremo qui, ora, la questione della recente disputa su certe “antipatie” verso titoli più ortodossi quali sono la Corredentrice, la Mediatrice (per la quale c’è anche un festa liturgica) e l’Avvocata… e che però non sembra affatto casuale la proposta loro “sostituzione”, per chi volesse approfondire ne se ne è parlato qui.
E dunque… si vuol far credere che GESU’ E’ IL MIGRANTE?? A quanto pare sì! Ecco cosa intendiamo PER FALSO… Gesù non è mai stato migrante e neppure figlio di migranti quali si intende oggi dal buonismo collettivo ed ideologico di questo tempo. Don Tarcisio Stramare, Oblato Giuseppino, biblista di fama, teologo ed autorevolissimo studioso di San Giuseppe e Sacra Famiglia è molto dispiaciuto per la brutta piega che ha preso certa pastorale atta ad impasticciare sulla identità della Sacra Famiglia….
  • Non è  così, non è esatto affermare che Gesù fosse figlio di migranti e dunque migrante, – afferma con dolore -. Alla luce delle attuali categorie – spiega l’oblate – la fuga in Egitto, non può essere qualificabile come migrazione, al massimo la Sacra Famiglia sarebbe stata considerabile  di rifugiati o esiliata. In tutta sincerità non amo , parlo per via generale, questi accostamenti con la stretta attualità e a categorie sociologiche o politiche. Oggi è di moda dire che tutti quelli che si muovono sono migranti ed esiste la tendenza a strumentalizzare  Gesù e la stessa Sacra Famiglia a fini politici”.
Lo scenario tratto dai Vangeli in cui Gesù nasce in una grotta-stalla, è deposto non in una culla ma in una mangiatoia (prefigurazione per altro della santa Eucaristia e del Tabernacolo), si affaccia subito e senza dubbio l’incubo di una repressione sanguinaria (la “strage degli innocenti”) e la Sacra Famiglia deve imboccare la via della clandestinità, riparando nel confinante Egitto. Ma questi scenari non possono essere usati – dottrinalmente – con una artificiosa applicazione delle tormentate storie degli immigrati, dei nomadi, dei clandestini che occupano i nostri giornali, fondendoli alla vicenda del Divino Bambino Gesù di Betlemme.
In verità, ciò che deve essere colto da queste narrazioni che riguardano TUTTI gli uomini e in ogni tempo è l’ombra della Croce che – CHIUNQUE AFFLITTO ED OPPRESSO DALLE INGIUSTIZIE DEL PROPRIO TEMPO – può e deve far propria ATTRAVERSO LA CONVERSIONE A QUEL DIVINO BAMBINO, l’unico che salva … Qualcuno unisce, per esempio, la mangiatoia ad un SARCOFAGO, associandola poi facilmente ai “barconi di migranti”…. ma questo è un inganno tremendo!! E’ una vera mistificazione dei fatti narrati dai Vangeli. Don Tarcisio, sull’argomento, aggiunse ancora: “La Sacra Famiglia, come tutte quelle del tempo, del resto, si era mossa non spinta da motivi di migrazione, ma per rispondere al censimento, farsi registrare e pagare il tributo previsto, un atto di normale amministrazione allora. Il Vangelo è chiaro. Magari il riferimento è al successivo trasferimento in Egitto, però anche in quel caso non possiamo parlare di migranti”…
C’è un ultimo equivoco da chiarire, spiegano dal blog BastaBugie. Il prologo del Vangelo di san Giovanni dice: “il mondo fu fatto per mezzo di lui,/ eppure il mondo non lo riconobbe./ Venne fra la sua gente/ ma i suoi non l’hanno accolto“.
Queste parole non si riferiscono a una mancata accoglienza di un inesistente “Gesù Migrante”, ma alla mancata accoglienza del suo annuncio. Infatti Gesù morì crocifisso. Si riferisce cioè alla fede cristiana. Tanto è vero che se leggessimo TUTTO l’intero passo, si comprenderebbe la verità:
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati. (Gv.1,11-13)
Gesù non venne nel mondo per sponsorizzare la caotica politica migratoria oggi auspicata dai globalisti, ma venne per annunciare che Dio si è fatto uomo ed è presente in mezzo a noi per sconfiggere il male, il peccato e la morte.
Dal Blog del dott. Marco Tosatti apprendiamo e condividiamo questa riflessione che facciamo nostra:
  • Ma in fondo, direte, che c’è di male a metter sotto la protezione di Maria i poveri migranti? Nulla. Ma mettendolo nelle litanie lauretane, moltissimo.
  • Ho pensato anche ad una altra ipotesi. Che il “mandante” (all’inconsapevole cardinale) abbia ordinato di “prendere in giro” la litanie lauretane dove si recita: “Regina concepita senza peccato originale” e anche “Madre immacolata”.
  • Tanto il “mandante” aveva già negato (vedi qui) il Dogma dell’Immacolata Concezione, spiegando che Maria era discepola di Cristo, non era nata santa, ma aveva dovuto lottare per diventarlo. Così si sarà detto: mettiamoci pure i migranti, va!
  • Che aspettarci ora? Che inserisca nelle Litanie anche, che so (scusate il latinorum) “Protectora Amazonum”? o “Salus ecologica” oppure “Consolatrix lutherani”?
  • Ah Tosatti ! che ci dobbiamo aspettare? Le litanie alla Pachamama?
Come dargli torto?? Noi abbiamo chiesto a dei santi sacerdoti che: “se, non ci adeguassimo a questo titolo faremo peccato?”.  La risposta è stata sagace… “Se nelle litanie aggiungo Fulminatrix imbecillorum dite che è irrispettoso?”… oppure, concludiamo noi, a quando : “Solacium invasorum atque cooperativorum…” ??
Ricordiamo altri articoli sull’argomento:

Luigi NegriAGGIORNAMENTO: ringraziando la nostra lettrice Loredana” riportiamo quanto ci ha segnalato nei commenti. E’ intervenuto mons. Luigi Negri sull’argomento, avanzando le nostre stesse perplessità, attraverso una breve intervista, qui:
Eccellenza Negri, la convince questa novità?
“Io non mi stupisco , ma preferisco andare alla radice, al perché. E ritengo che la motivazione affondi in un modo di pensare presente anche nella Chiesa mondano, legato alle cose del mondo e non a quelle celesti. All’immanente e non al trascendente. Inoltre e lo affermo senza polemica, la Chiesa ha sempre vissuto e vive la sua tradizione millenaria. Perché mettere in discussione tutto con continui cambi ed aggiunte?”.
La maggior parte dei migranti che arrivano è di religione musulmana. Pensa che sia sensato invocare Maria per loro?
“Maria, da questo punto di vista è amata da cattolici e musulmani che la rispettano. Da questa angolazione non sono preoccupato eccessivamente. Esiste un ecumenismo che unisce nel nome di Maria, cattolici e musulmani”.
Qual è l’essenziale?
“Non dimenticare chi è Maria per noi. Come le dicevo, non è un fatto mondano, ma la rappresentazione chiara che attraverso di Lei, Dio ci ama. Maria non ci abbandona mai, questa è la nostra sicurezza e Lei, da Madre, ci fa accettare le cose e le situazioni più gravose. Un uomo che si rapporta giornalmente con Maria non resta mai deluso “.
Lei avrebbe introdotto quella invocazione?
“No, se ne poteva fare a meno, perché rende le cose più complicate, ma non è un fatto eretico, sicuramente. Bisogna andare cauti nell’attribuire patenti di eresia”.
A che cosa risponde questa aggiunta?
“Probabilmente a voler assecondare, in chiave mondana, la logica del politicamente corretto”.
Bruno Volpe

E DALLA PAGINA DI FB di Martina, riportiamo questo ulteriore contributo:
“Mater Misericordiae”, “Mater Spei” e “Solacium migrantium”, ovvero conforto, aiuto dei migranti: sono le tre nuove invocazioni inserite per volontà di Francesco nell’elenco delle Litanie Lauretane.
Ma Mater Misericordiae e Mater sanctae Spei già comparivano nelle litanie prelauretane.
Solacium migrantium invece è una assoluta novità. Forse, almeno nella formulazione, avrebbe potuto essere più scritturale o tradizionale.
Per esempio, “Mater exulum”, Madre degli esuli, come in questa immaginetta riferita agli esuli istriani.

Il Papa ora riscrive le preghiere. E Maria è "Aiuto dei migranti"

Tre nuove invocazioni scelte dal Papa per le Litanie Lauretane. Maria ora è anche "soccorso dei migranti". Decisione presa in via ufficiale

"Maria soccorso dei migranti": questa è una delle tre nuove invocazioni scelte da Papa Francesco. Il cardinal Robert Sarah, che è stato da poco confermato come prefetto della Congregazione per il Culto divino e per la Disciplina dei sacramenti, ha firmato una lettera che contiene la novità.
Una decisione ufficiale, dunque, che è stata registrata dalla Santa Sede. Tutte e tre le invocazioni entrano a far parte di diritto delle Litanie Lauretane. Le altre due sono "Mater spei" e "Mater misericordiae", Madre della speranza e Madre della speranza. Il pontificato di Jorge Mario Bergoglio è stato di sicuro centrato su questi tre temi sino a questo momento: la misericordia, la speranza e le aperture nei confronti dell'accoglienza dei migranti.
Dal punto di vista pastorale, la direzione intrapresa dal pontefice argentino è molto chiara. Manca "Maria correndentrice", che una parte di cattolici vorrebbe adottare in qualità di nuovo dogma. Ma sia questo Papa sia il suo predecessore si sono già espressi in merito, ed in maniera contraria. Lo stesso cardinal Robert Sarah, all'interno della missiva, ha tuttavia voluto sottolineare che "innumerevoli sono i titoli e le invocazioni che la pietà cristiana, nel corso dei secoli, ha riservato alla Vergine Maria, via privilegiata e sicura all’incontro con Cristo", così come riportato dalla Sir.
Mediaticamente parlando, l'invocazione che ha già suscitato e susciterà più commenti è quella relativa a coloro che cercano rifugio sulle nostre coste: "Solacium migrantium". Il cardinal Robert Sarah, peraltro, è tra gli uomini di Chiesa che, nel corso di questi anni, hanno preso posizioni non sempre acritiche nei confronti della cosiddetta "immigrazione di massa". Ma la decisione, che assume anche qualche connotazione politica nel senso alto del termine, deriva dalla volontà di Jorge Mario Bergoglio.
"Anche nel tempo presente, attraversato da motivi di incertezza e di smarrimento, il devoto ricorso a lei, colmo di affetto e di fiducia, è particolarmente sentito dal popolo di Dio": Sarah pone un accento pure su questi tempi particolari, quelli della pandemia sul Sars-Cov2. La tradizione della Chiesa cattolica è piena di circostanze in cui ci si è affidati prontamente alla Madonna. E, in specie nel corso delle epidemie, Maria è stata spesso chiamata in causa, anche con l'edificazione di santuari mariani ex novo, per la liberazione dell'umanità dalle piaghe derivanti dalle malattie. In questo senso, la novità apportata dall'ex arcivescovo di Buenos Aires si inserisce a pieno titolo in una prassi dottrinale valida da molto tempo.
Nel corso di questi mesi, il Papa ha guidato la Chiesa all'interno di un contesto mondiale davvero particolare. Dalla "preghiera contro la pandemia" alla passeggiata, sempre finalizzata alla preghiera, che il successore di Pietro ha scelto di fare al di fuori delle mura leonine in pieno lockdown: Bergoglio, che ha indirizzato con continuità messaggi significativi come quello relativo alla ricerca dell'essenziale, ha fatto da guida istituzionale e spirituale all'umanità tutta.
La fase attuale è diversa ma comunque accompagnata dal tema della sofferenza dei malati. Ieri il Papa ha ricevuto anche gli "eroi semplici" che in Lombardia hanno contrastato l'avanzata del virus, curando le persone. L'umanità tutta adesso verrà affidata anche a Maria, "soccorso dei migranti".

2 commenti:

  1. Sarah è una delusione totale, bergoglio si conferma per quello che è : perfido e ipocrita.

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  2. UNA VOLTA DI PIÙ mi chiedo:
    La nostra Santa Madre Chiesa non era già stata gettata a sufficienza nel ridicolo grave e nel peccato di ogni tipo??
    Perché il capataz si ostina pervicacemente a studiare contro di essa sempre nuove forme di sberleffo?
    E, posto che il capataz soffra di sempre più probabili deficit, CHI DIFENDERÀ I DIRITTI DI DIO, primo fra tutti quello di NON VEDERE la Sua Sposa esposta al ludibrio urbi et orbi??

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