ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 24 giugno 2020

Il mito che “insieme si può”

Numerosi i miti creati durante la pandemia da una ragione stanca

Tavolo di Lavoro sul dopo-coronavirus
Numerosi i miti creati durante la pandemia da una ragione stanca 
Quando la ragione si stacca dalla fede cade nel mito. É uno dei grandi insegnamenti di Benedetto XVI. Per lui valeva anche il contrario: quando la fede si stacca dalla ragione cade nel mito. La caduta nel mito da parte della religione si chiama fideismo, la caduta nel mito da parte della ragione si chiama razionalismo: sono due religioni mitiche. 

Nel famoso discorso di Ratisbona del 2006 lo aveva spiegato molto bene. In questo nostro tempo notiamo che da un lato viene esaltata una religiosità mitica, come quella panteista, idolatrica e animista dei primitivi (si torni con la mente al sinodo dell’Amazzonia), e dall’altra la ragione politica si nutre di miti appunto politici. In ambedue i casi c’è un difetto di razionalità.
Durante la pandemia da Covid-19 la politica si è inventata molti miti in funzione autoconsolatoria oppure di servizio al potere politico. Sul mito dell’emergenza si può rinsaldare il potere e renderlo più pervasivo, proprio per contrastare l’emergenza. Il potere può aumentare il controllo, le libertà venire limitate con il consenso di tutti, le disposizioni autoritarie accolte perfino con soddisfazione e il potere se la gode.
Sul mito dell’emergenza si costruisce poi una mitologia: le conferenze stampa di Conte, il moralismo di Mattarella, i proni servizi giornalistici delle reti Rai, la retorica sentimentaloide della pubblicità dei grandi marchi “in attesa di riabbracciarci”, i “nuovi eroi”, le parate liturgiche delle task force e degli Stati generali, la raccolta fondi in tv per la protezione civile, ancora in atto anche se i presidi sono stati chiusi.
Il primo grande mito è stato senz’altro quello della stessa pandemia. La sua mortalità era inferiore al 4 per cento. Le numerose morti sono state dovute alla carenza di strutture sanitarie. Le vittime decedute con il Covid non sono morte per il Covid, ma per altre patologie o perché non erano disponibili posti di terapia intensiva. Il Covid stesso, quindi, è stato trasformato in un mito.
Un secondo mito è stato senz’altro quello della scienza e in particolare dei virologi. Nessuno di loro ci ha dato delle certezze, i loro pareri erano sempre discordanti, molti di loro hanno sfruttato l’occasione per apparire in tivù e vendere libri … ma nondimeno il governo si è sempre nascosto dietro il parere “degli scienziati”. La gente è stata convinta che “serve un vaccino”, i medici contrari vengono zittiti, arrivano i finanziamenti da Bill Gates e il processo dei trattamenti sanitari obbligatori (TSO) procede perché “lo dice la scienza”.
Così è capitato con il mito della paura. L’allarmismo eccessivo è spiegabile data le carenze sanitarie di cui sopra, ma non lo è se rapportato alla vera entità dell’epidemia nel nostro Paese. Le molte misure insensate (ricordiamo i 200 metri da casa?) hanno contribuito ad alimentarla. Le tv di Stato, occupate h24 a parlare di Covid, hanno fatto da volano a un diffuso sentimento di paura che anche ora che il problema è molto ridimensionato stenta a dissolversi. Molti anziani continuano a non andare nemmeno a Messa per questa persistente paura artificiale. I regimi si sono sempre avvalsi dei miti e della paura indotta.
Si è poi creato il mito che “insieme si può e quindi sono state stigmatizzate le opinioni diverse, le manifestazioni pubbliche pur se nel rispetto delle regole, è stato congelato il Parlamento e le opposizioni critiche sono state accusate di non collaborare perché nell’emergenza si dovrebbe stare tutti uniti. Viene mitizzato un ipotetico nemico per condannare i fronti interni e accusarli di disfattismo. Le voci dissenzienti sono state tacitate e sono stati colpiti dal pubblico sospetto quanti dicevano che certe misure erano irrazionali e dannose.
Un altro mito che si è creato è quello degli esperti. Il governo si è attorniato di pletorici gruppi di esperti non solo per fronteggiare il virus dal punto di vista sanitario ma anche per decidere cosa fare dopo il virus. Sono stati addirittura convocati gli Stati Generali e la situazione è diventata ridicola. In questo modo i ritardi e le evidenti incompetenze sono state nascoste sotto il mito dei Supereroi Supercompetenti Superpagati.
Tutti questi miti sono stati fatti propri anche dalla Chiesa cattolica, che non ha saputo dire parole di verità e che anzi si è perfino rivelata più rigida nell’applicare i comportamenti richiesti dai nuovi miti. La Chiesa esperta in mitologia che impedisce di inginocchiarsi in chiesa anche se il governo non lo chiede. Sono state accettate le incongruenze, le astruse e contraddittorie disposizioni dei funzionari dei ministeri (perché se in una chiesa ci possono stare 70 persone, in caso di funerale possono starcene solo 15?), le restrizioni assurde (perché non più di 200 persone alle messe al chiuso se in molte cattedrali ce ne stanno molte di più?). La ragione politica diventata mito ha prodotto una mitologia religiosa dura a morire: i parchi giochi sono ormai pieni di gente e di bambini senza protezione, ma in chiesa si assiste a misurazione della febbre, distanza, sedie fissate a terra con lo scotch perché non si possano spostare, e dopo il missa est, gli “addetti al servizio d’ordine” vengono a prenderti per portarti fuori.
Nella Chiesa si è diffuso il mito che il primo modo di essere un buon cristiano è di essere un buon cittadino e che essere un buon cittadino vuol dire eseguire senza discutere le decisioni – spesso assurde oltre che incostituzionali e contrarie al Concordato – del governo in carica.

di Stefano Fontana
https://www.vanthuanobservatory.org/ita/numerosi-i-miti-creati-durante-la-pandemia-da-una-ragione-stanca-di-stefano-fontana/

Questo è peggio che decapitare la Vergine


Spain has been hit by yet another bungling restorer, who turned this Virgin Mary painting into an unrecognizable blob: bit.ly/2YrtKeO

Anche perché quasi certamente non l’ha fatto un negro o un islamico, ma uno spagnolo,un europeo. Che esprime così il suo odio verminale, verso ogni personalità esemplare,ma contro ogni bellezza, per affermare la sua disperata, formicolante nullità come “valore” supremo e unico: perché “sono legione” questi ossiuri, queste tenie che vivono nelle fogne europee, già oggi dannati.
BBC:

L’affresco ‘Monkey Christ’ aumenta il turismo

..Un affresco spagnolo che ha fatto notizia in tutto il mondo dopo che il suo restauro è stato maltrattato da una parrocchiana ha avuto un cambiamento di fortuna.
Ecce Homo si è guadagnato il soprannome di “Monkey Christ” dopo che Cecilia Gimenez ha tentato di resturarlo.  Ora i funzionari affermano che oltre 40.000 persone sono venute a visitarlo, raccogliendo oltre 50.000 euro (£ 43.000) per beneficenza.
Le “sardine” piddine fremono dalla voglia di “partecipare” a quel mondo:
Ecco cosa chiedono le sardine.  Dove domina Black Lives Matter, nella Zona Autonoma,   avviene questo.
Ed altro  le aspetta:
Alcuni bianchi potrebbero dover morire per unire le comunità nere” e “È solo un dato storico che la giustizia razziale spesso viene a scapito della vita dei bianchi” ha scritto Irami Osei-Frampong, assistente docente all’Università della Georgia  (Francesca Totolo)
Ma a loro piace. Nel fondo, è quello che vogliono.
Le sardine , lo sapppiano o no, sono avviate   dove le invita di Georges Batailles, che già   le legioni  vermicolanti nelle fogne di Europa hanno seguito:
“Il est temps d’abandonner le monde civilisé et sa lumière. Il est trop tard pour  tenir à etre raisonnable et instruit”.
https://www.maurizioblondet.it/questo-e-peggio-che-decapitare-la-vergine/
Television Program – Sarà la fine o un nuovo inizio?

Vedo i programmi TV.
Vedo la gente mettere la mascherina il 23 Giugno con 32 gradi.
Vedo i virologi dire tutto il contrario di tutto.
Vedo che il Covid-19 era già in circolazione nel 2019. Credo di averlo avuto fra Novembre e Dicembre, i sintomi erano quelli. Vedo che tanti altri dicono la stessa cosa.
Vedo che un’organizzazione sovranazionale ha imposto a tutti i governi le proprie direttive: “Il Covid è una polmonite interstiziale che causa un blocco respiratorio e i pazienti vanno ventilati artificialmente” – “Non bisogna fare autopsie” – “Va messa la mascherina” – “Vanno messi i guanti” – “Anzi no”.
Vedo dei medici dissidenti che hanno fatto le autopsie, e hanno capito che la gente moriva per microembolie e non per insufficenza polmonare. Ventilare artificialmente quei polmoni non serviva a niente, anzi, li faceva soffrire solo di più.
Vedo dei miliardari americani fare esperimenti sui vaccini usando come cavie i più poveri del mondo, uccidendone a migliaia. O causarli dei danni permanenti per tutta la loro vita.
Vedo il nostro Presidente del Consiglio elargigli laute donazioni per i suoi esperimenti.
Vedo i Paesi bloccati, l’economia reale bloccata, ma i mercati finanziari sempre aperti. Vedo la speculazione che non si ferma mai. Vedo i potenti spartirsi grandi dividendi, mentre i piccoli aspettare un aiuto dello Stato che non arriva.
Vedo lo Stato che si va sostituendo con le multinazionali hi-tech.
Vedo le scuole che scompaiono, in cambio di Google Suite. Vedo i negozi che scompaiono in cambio di Amazon Prime.
Vedo gli ospedali conciati come ospedali di guerra, per una polmonite.
Vedo i dottori comportarsi come soldati.
Vedo i carabinieri obbedire agli ordini senza chiedersi il perchè (stavolta ha senso dirlo).
Vedo la gente preoccuparsi del futuro. Vedo la gente lamentarsi. Vedo la gente non fare niente. Vedo la gente adeguarsi. Vedo la gente aspettare, un futuro peggiore di quello che si immagina.
Vedo i pochi cercare la verità, che non arriverà in tempo.
Vedo una ragazzina di 16 anni mettere su un movimento globale. Vedo le masse che ci credono.
Vedo un movimento d’opposizione, nato per combattere l’opposizione.
Vedo i ragazzini italiani chiamarsi “bro” o “fra”. Come i neri dei ghetti americani.
Vedo un altro modello capitalistico, dove i cittadini sono controllati, schedati, e giudicati secondo un sistema di crediti: se passi col rosso o insulti qualcuno, non potrai più prendere il pullman o andare al supermercato.
Vedo il modello capitalistico occidentale che vuole assomigliare a quello. Ne ha bisogno, per sopravvivere.
Vedo gli occidentali consumare i rapporti sociali come consumano i prodotti industriali.
Vedo la tecnologia che regola la vita di miliardi di persone che non sanno niente di come funziona quella tecnologia.
Vedo la comodità di usare la tecnologia, che sostituisce quello che l’uomo sa già fare. E che all’uomo serve, per essere uomo.
Vedo la gente pensare solo a domani, non sapendo niente del presente.
Vedo la “controinformazione” gridare contro la censura di YouTube e di Facebook. Grandi multinazionali che contano 3 miliardi di utenti al giorno, che hanno sede nella Silicon Valley, che dovrebbero garantire la “libertà di informazione”.
Vedo una TV di servizio pubblico, controllata dai poteri finanziari globali. Una TV che ci appartiene. Ma pensiamo a YT e FB.
Vedo una massa di piccoli borghesi, che nulla potranno contro i grandi borghesi.
Vedo che siamo spacciati.
Vedo che sarà una battaglia contro i mulini a vento.
Vedo che tanti hanno già mollato.
Vedo che pochi continuano a crederci.
Vedo che il liberismo è entrato in una contraddizione che può ucciderlo.
Vedo che qualcuno ci proverà. Perchè non ha senso fare diversamente.

Ruggero Arenella
Comedonchisciotte.org

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.