Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
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martedì 30 giugno 2020
Il momento giusto sia per i santi che per gli eroi
Né santi né eroi
Son d’accordo con voi Non esiste una terra Dove non ci son santi né eroi E se non ci son ladri Se non c’è mai la guerra Forse è proprio l’isola Che non c’è, che non c’è
Edoardo Bennato, “L’sola che non c’è”
La strofa qui sopra della celebre canzone di Bennato mi ha sempre reso un poco perplesso. Capisco la mancanza di ladri, guerra, armi; ma perché si dovrebbe rinunciare a santi ed eroi?
A parte che l’isola originale di Peter Pan, se non di santi, quantomeno di eroi e armi è piena; ma è proprio la fonte di questo desiderio di nulla che mi sfugge. La canzone del nostro cantautore, peraltro bellissima, non è certo la sola che condivida questo tema. C’è Imagine, ad esempio, inno di quella “generazione di sconvolti che non han più santi ne eroi” che ha fatto del nichilismo alla Vasco il suo vanto.
Desiderare”né santi né eroi” vuol dire rifiutare il pensiero che ci sia qualcosa di più alto, e negare che sia necessario sacrificarsi per esso. Se l’alto è negato, non restano che due direzioni: il piatto indifferenziato e grigio, e il basso. No, il grigiore non dura: si precipita in fretta.
La conseguenza diretta è volere abbattere le statue dei santi e degli eroi, tenendo buona qualsivoglia scusa. Perché in un mondo che si vuole senza virtù vedere uomini che l’hanno incarnata, e quindi doverne ammettere l’esistenza, è insopportabile.
Senza virtù, però, non si è più uomini, ma bambini capricciosi. Guardate questo filmato:
La ragazza in maglietta nera vorrebbe abbattere una statua che raffigura uno schiavo, ed è furiosa perché quei due anziani di colore tentano di impedirlo. L’uomo con il cappello continua a chiederle: “Chi ha pagato per quella statua?”; ma lei non lo sa. La risposta è: sono stati gli schiavi neri liberati, che l’hanno quindi regalata al Congresso degli Stati Uniti. Il tipo con i capelli e barba bianchi cotonati impersona Frederick Douglass, che con Lincoln è colui che più di ogni altro lavorò per l’Emanicipazione.
Dante direbbe che quella ragazza sottopone la ragione al talento; ovvero, dimentica la ragione in favore dell’istintività. Ciò che differenzia l’uomo dagli animali è la ragione. Che è valutare ogni cosa, senza lasciare indietro niente: la storia, il peccato, la verità. Gli eroi e i santi sono quegli uomini che furono uomini più degli altri; coloro che, guardati, fanno capire quanto grandi si può essere quando si tende a qualcosa di più alto.
Quello che mi viene in mente è che questo sarebbe proprio il momento giusto sia per i santi che per gli eroi. Perché è ciò di cui abbiamo bisogno, nell’istante in cui si rischia di smarrire ciò che è vero.
Questa Guerra non è contro le statue, è una guerra contro la civiltà!
Mentre infuria la violenta guerra delle statue, sta diventando sempre più chiaro che il problema non riguarda queste ultime. Questa è una guerra alla civiltà. Le motivazioni per distruggere figure storiche sono in continua crescita. I rivoltosi mirano a buttare giù tutto ciò che una volta era venerato. Niente è sicuro; nessuno è risparmiato.
Dapprima di trattava dei soldati della Confederazione (il Sud,ndr) che dovevano cadere per avere sostenuto una causa che includeva la schiavitù. Dopodiché è stato il turno dei Padri Fondatori, perché possedevano schiavi. Più di recente, è stata decapitata una statua di Cristoforo Colombo a Boston.
I creatori di piedistalli
Ora qualsiasi monumento può essere vandalizzato o abbattuto. Persino le figure che supportano la causa dei rivoltosi potrebbero essere attaccate. Non vengono risparmiati dallo scherno né le Chiese, né i monumenti ai veterani o ai caduti di guerra contro le tirannie. I rivoltosi non fanno distinzioni giacché tutti fanno parte di quella civiltà che deve essere rovesciata.
Questa è una guerra condotta da coloro che potrebbero essere chiamati i creatori di piedistalli. Vanno in giro ovunque a creare nuovi monumenti consistenti in piedistalli vuoti. Non chiedono nessuna autorizzazione e si assumono la responsabilità di essere i giudici di ciò che deve essere abbattuto. Non nascondono le loro azioni e possono contare su media ossequiosi che filmano e diffondono la loro distruzione e il loro terrore culturale. Agiscono poi impunemente poiché gli ufficiali di giustizia non riescono a imputare la responsabilità della loro distruzione ai creatori di piedistalli vuoti.
I piedistalli devono rimanere vuoti I creatori di piedistalli vuoti non hanno interesse a sostituire le statue abbattute con eroi a loro immagine e somiglianza. Tale impegno richiederebbe tempo e fatica. Non si ritengono figure che possano sostituire quelle che demoliscono poiché fare qualcosa di rilevante richiede anch’esso tempo e fatica. La loro missione è semplicemente distruggere. Preferiscono affidare la memoria di ciò che sono ai piedistalli vuoti.
In effetti, queste turbe senza leader non hanno personalità per sostituire quelli che vogliono abbattere. Nemmeno i loro eroi del passato vengono qualificati. Per loro, l’era dell’eroismo, degli ideali e delle grandi imprese è finita. I creatori di piedistalli vuoti sono gli odierni livellatori che vogliono vedere tutto pareggiato. Chiunque sia ora ricordato per risultati straordinari deve essere necessariamente uno sfruttatore. Tutto deve essere buttato giù dal piedistallo e messo al livello delle persone che si ritiene siano state sfruttate.
D’altronde, neppure i membri dell’establishment dirigente liberale hanno nuove figure da commemorare. Anch’essi credono che l’era dell’eroismo e del successo siano finiti. In questi tempi, è meglio non distinguersi. È più sicuro rifiutare le offerte di qualsiasi piedistallo. I loro leader competono tra loro per vedere chi potrebbe placare di più i creatori di piedistalli vuoti.
La crisi dei creatori di piedistalli vuoti
La crisi dei creatori di piedistalli vuoti è morale e proviene da una cultura e da una società che hanno perso il senso della finalità. Le persone non hanno alcun desiderio di ricordare quanti si sono sacrificati per il bene comune attraverso un eroismo intrepido. Tutto si incentra su se stesse e sulla gratificazione di passioni sfrenate.
Pertanto, c’è da aspettarsi la distruzione delle imprese del passato da parte di una società nichilista priva di un significato stabilito per la vita, al di là di ciò che ognuno immagina di essere. I livellatori che svuotano i piedistalli sono privi degli ideali permanenti propri alle grandi figure. La postmodernità non offre alcuna dimensione trascendentale a cose che puntano su realtà metafisiche superiori e invitano al bene, al vero e al bello.
Soprattutto, non esiste una ricerca religiosa di santità che spinga gli individui verso Dio, da cui e per cui sono stati creati. Al suo posto, esiste solo quella condizione che San Tommaso d’Aquino chiama acedia (accidia), che definisce la stanchezza per le cose sante e spirituali con una conseguente tristezza, frustrazione e mancanza di gioia nella vita.
Attenzione ai creatori di piedistalli vuoti
L’Occidente ora indugia nella mediocrità di quell’accidia. Tutto ciò che ricorda i valori e le imprese del passato è un richiamo ad andare oltre se stessi. Tutti devono quindi essere livellati per evitare le conseguenze di questi richiami. Nessuno dovrebbe brillare per eroismo o santità. Dove un tempo sorgevano le aspirazioni all’eccellenza, oggi emerge il nulla.
Ma attenzione ai creatori di piedistalli vuoti perché la loro rabbia non conosce limiti. Insisteranno nel perseguire il vuoto, che può solo generare disordine.
Gli attivisti BLM hanno voluto, nella città di Saint-Louis (Missouri) – fondata da coloni francesi nel 17mo secolo – abbattere la statua di San Luigi: che è il re di Francia, Luigi IX, 1226-1270, pio costruttore di cattedrali e di ospizi per i poveri, che fece ergere nel centro di Parigi la Sainte-Chapelle, canonizzato da Bonifacio VIII.
“Secondo il quotidiano Saint-Louis Today, i negri di Black Lives Matters (BLM) accusano il sovrano di essere stato antisemita, di aver emesso un ordine di espulsione contro i suoi sudditi ebrei e di aver compiuto due crociate in Nord Africa. ”
Ma guarda che stranezza! Improvvisamente, gli afro-americani rivelano una cultura storica; notevole e specifica. Diventano improvvisamente combattenti contro l’antisemitismo, e retroattivo per quasi otto secoli! Sicuramente, questo movimento è spontaneo.
Per la cronaca, è un sacerdote coraggioso,che tra l’altro si chiama Schumaker, che è intervenuto per spiegare chi era veramente Saint Louis Senza calmare la piccola folla razzista : lo ha fischiato, ma per fortuna non l’ha ammazzato.
Ma ecco che The Times of Israel ha dato molto risalto all’azione degli attivisti negri, pubblicando con rilievo n articolo dal titolo: “Appello a ritirare la statua del re antisemita Luigi IX a Saint-Louis” , che dice:
“… un gruppo di attivisti vuole sbullonare la statua perché Luigi IX perseguitò gli ebrei, supervisionò il massiccio abbruciamento di Talmud, emise un ordine di espulsione contro i sudditi ebrei e condusse due eserciti crociati in aggressione fallite in Nordafrica… Mentre le statue di leader confederati e altre figure criticate per le loro azioni razziste cadono in tutto il paese, gli attivisti di St. Louis vogliono anche rimuovere la statua di Luigi IX. Una petizione lanciata la scorsa settimana invita la città non solo a rimuovere la statua, ma anche a cambiare il nome della città. ”
Sicuramente, direte voi, la petizione è stata scritta da un giovane attivista dei ghetti negri, versato in storia medievale. Ma il pezzo del giornale sionista prosegue:
“La petizione chiama Luigi “il rabbioso antisemita “che ha ispirato la Germania nazista”; e la richiesta di rimozione della statua ha ricevuto il sostegno ebraico. La rabbina (sic) Susan Talve, il rabbino che ha fondato la Congregazione dei Riformati della città, ha dichiarato che ritirarla contribuirebbe a far avanzare la questione della giustizia razziale negli Stati Uniti.
“Di questa statua parliamo da molto tempo”, ha detto, aggiungendo che “la rimozione della statua sarebbe un elemento molto importante per riconquistare il possesso della storia, per appropriarsi delle storie che hanno creato il razzismo istituzionalizzato che stiamo provando a decostruire oggi. Se non siamo onesti sulla nostra storia, non saremo mai in grado di smantellare i sistemi di oppressione in cui viviamo. ” L’oppressione dei palestinesi nello stato razzista per statuto, non etra fra le preoccupazioni urgenti della rabbinessa. E quanto gustiamo quel suo “è tanto tempo che parliamo di questa statua. Da molto prima del movimento BLM. Diciamo da 777 anni.
Un certo Eylon Levy, che si dichiara “anchorman tv, scrittore, relatore”, ha avuto la bontà di indicarci , in un elenco tra il serio e il faceto, le statue antisemite nel mondo intero.
Seguite voi il suo thread, come si dice. Molto istruttivo e illustrato con ,le foto dei moonumenti da abbattere.
Comincia con Ferdinando e Isabella. Continua con Eduardo Primo d’Inghilterra, che nel 1290 espulse gli ebrei. Con Riccardo Cuor di Leone, la cui incoronazione suscitò un pogrom. Poi ancora: Guglielmo il Conquistatore, per il motivo che vietò agli ebrei di comprare terreni (quello che gli israeliani fanno ai palestrinesi, tra l’altro). Enrico II, la cui statua orna il King’s Collese, perché nel 1253, con lo “Statute of Jewry”, vietò la costruzione di sinagoghe e obbligò gli ebrei a portare un segno di riconoscimento sugli abiti.
“Ma non toccatemi il mio Cromwell!”, esclama Eylon.
Invece sì all’abbattimento di tutte le statue di Martin Lutero, che definì gli ebrei “puttane”, la loro legge e circoncisione “sporcizia”, “feci del diavolo dove sguazzano come porci”.
Chi ancora? Ah, il generale “ Ulysses S. Grant”, che emanò il solo editto di espulsione di ebrei su suolo americano”.
E Caterina detta odiosamente “la Grande”, che confinò gli ebrei in zona di residenza, proibendo loro di stabilirsi in qualunque altro luogo in Russia. “E come dimenticare Pietro “il grande”? quando gli fu chiesto di ammettere gli ebrei nell’impero, rispose: “Preferisco vedere in mezzo a noi nazioni professare maomettanesimo e paganesimo piuttosto che ebrei. Sono truffatori e imbroglioni. Mi sforzo di sradicare il male, non moltiplicarlo”.
E si abbattano le statue di Maria Teresa, che espulse 20 mila ebrei da Praga nel 1774, e scrisse: “Non conosco una pestilenza più grande di questa razza, che a forza di frode, usura e avarizia sta riducendo i miei sudditi alla mendicità”.
E Goffredo di Buglione, che ha monumento equestre in Belgio. E Clement Attlee, che bloccare navi di ebrei “sfuggiti all’olocausto” che stavano andando in Palestina.
E non basta: “Praticamente ogni Papa salvo gli ultimi”; con speciale riguardo a Pio VI che reimpose le precedenti limitazioni sugli ebrei. Senza dimenticare le statue di Wagner, l’antisemita.
Ovviamente il bravo anchorman non manca di additare alla furia popolare le due statue di Luigi IX, sia in Saint-Louis USA che a Parigi, perchè “fece bruciare 24 carri di manoscritti ebraici, fra cui tutte le copie del talmud nel regno!”
Insomma,
L’intera civiltà occidentale è da cancellare per la sua colpa primaria. Mite, Eyan concede infine un compromesso: si tengano le statue di costoro (tranne Ferdinando e Isabel) ma con lapidi che raccontino che furono tutti – tutti, tutti – antisemiti.
E non è finita lì. Il New Yorker, la rivista di lusso per i new yorchesi colti, si domanda dal 2017:
Why Are So Many Fascist Monuments Still Standing in Italy?
Cattolici attaccati e umiliati durante la preghiera
Connor Martin (The Libertarian Republic) ha documentato come un gruppo di criminali, per lo più neri, ha sgridato e aggredito dei Cattolici chedifendevanouna statua di San Luigi a Saint Louis, Missouri (USA).
“Abbiamo consentito loro di sputarci [che è un rischio per la salute], insultarci, metterci le mani addosso [violando le regole della distanza sanitaria di sicurezza], spingerci e affrontarci.”
Un criminale ancora non identificato ha versato un liquido su un uomo con una maglietta verde (immagine sopra). Mentre la vittima cercava di proteggersi la testa, è stata attaccata da un secondo criminale.
Martin è intervenuto in soccorso delle vittime, ma è stato attaccato, preso a calci, picchiato insieme a un amico. Entrambi sono riusciti a scappare (video sotto).
La polizia è stata chiamata sei volte ma non si è mai presentata. Martin è deciso a sporgere querela per identificare i colpevoli.
Domenica, i soccorritori hanno pulito decine di sfregi che imbrattavano la statua. Un prete l'ha benedetta con Acqua Santa.
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