Ricevo e giro:
Simone Pillon, avvocato cassazionista, già Presidente Forum Famiglie Umbria e cofondatore del Family Day. Marito e padre di 3 figli. Senatore della #Lega.
Qui sotto un esempio della tolleranza degli Scalfarottiani verso uno che è gay, ma di destra:
Sì. Urge proprio una legge contro #omofobia, vero? Ecco l’amore che mi hanno riversato gli LGBT solo perché sono gay di destra.
La legge punirà anche la loro di omofobia?
(E loro sarebbero quelli di #DaVoceAlRispetto)
Non è divertente? Quanta ipocrisia.
La Commissione Segre contro l’odio, si interessa anche all’odio che gli scalfarotti manifestano verso gli altri, omo ed etero che siano? O il loro non è odio?
(La dittatura dei sodoma farà sembrare la Ghepeù un organo di benevoli vigili urbani)
I cattolici si uniscono: "Legge contro omofobia è liberticida"
Cattolici compatti e convinti contro il ddl Zan-Scalfarotto promosso dalla maggioranza giallorossa. Le sanzioni previste scandalizzano
Cattolici compatti e convinti contro il ddl Zan-Scalfarotto promosso dalla maggioranza giallorossa. Le sanzioni previste scandalizzano
Precedenza alla riforma bioetica, persino in tempi pandemici. La convinzione dei Pro life e Pro family, quindi dei cattolici, è che la cosiddetta legge Zan-Scalfarotto, quella in discussione alla Camera dei deputati, possa minare la libertà d'opinione.
Il dibattito passa sottotraccia. Le necessità del Paese sarebbero soprattutto economiche. E di economia si discute tra i corridoi dei palazzi del potere. La trafila della Zan-Scalfarotto però sembra breve: l'esultanza dei progressisti è già orecchiabile. Se ne sente l'eco. La maggioranza giallorossa - nonostante le "priorità" sbandierate, gli Stati generali del premier Giuseppe Conte, il dibattito sulle contromisure europee e tutto quello che ha il carattere politico di necessità impellente - prosegue nella strada dell'approvazione dei "nuovi diritti". Così li chiama il papa emerito Benedetto XVI. Per il fronte cattolico-conservatore, in maniera più semplice, ci troviamo nel bel mezzo di una "battaglia antropologica". Sul campo, oggi, risiede la discussione attorno al ddl che intende contrastare la omofobia.
Della Zan-Scalfarotto ci siamo occupati quando abbiamo presentato il parere dell'Unione giuristi cattolici di Perugia: "Il ddl finisce in realtà per costruire ulteriori muri, recinti e riserve, in cui alcuni diventano più uguali degli altri", aveva tuonato l'avvocato Simone Budelli. Ma qual è la sostanza di questo provvedimento. Nel corso del pomeriggio di ieri, il fronte Pro life ha iniziato a sbracciarsi: "6 anni di galera, risarcimenti astronomici, lavori gratuiti per le associazioni LGBT". A scrivere su Facebook è Jacopo Coghe, uno dei vertici del mondo Pro Family italiano. Un testo è apparso sul quotidiano L'Espresso. Le proteste della base cattolica non si sono fatte attendere. Anche la Cei ha dichiarato ferma contrarietà. Persino il gesuita padre Bartolomeo Sorge, uno di quei consacrati che hanno spostato l'asse verso il progressismo ecclesiastico in questi anni, è stato cristallino. Su questa storia del ddl Zan-Scalfarotto la Chiesa cattolica ha ritrovato l'unità perduta.
Coghe insiste nella disamina, prendendo per buono quanto emerso: "A chi verrà condannato per omotransfobia sarà tolta la patente, sarà revocato il passaporto e ogni altro documento valido per l'espatrio, sarà tolta la licenza di caccia e dopo la galera dovranno osservare il coprifuoco rientrando a casa al tramonto". Se il quadro venisse confermato, insomma, sarebbe pronosticabile sin da ora un dibattito serrato, In termini politici sì, ma anche se non sopratutto in quelli giuridici. La maggioranza è compatta. Il Partito Democratico è per la "piattaforma Cirinnà". Il MoVimento 5 Stelle ha spesso strizzato l'occhio ai "nuovi diritti". Italia Viva non ha mai fatto mistero di essere per un cattolicesimo democratico aperturista. Il sentiero è spianato.
Jacopo Coghe è uno dei due coordinatori di Pro Vita e Famiglia. Non è che ci sia molto da indagare rispetto al pensiero di questo esponente: "La legge sull'omotransfobia nasconde una vera e propria fobia questo e vero: quella delle lobby lgbt nei confronti di chi crede e riconosce la famiglia naturale come unica famiglia, come d'altronde fa la stessa Costituzione italiana! Non vogliono che si dica più che il bambino ha bisogno di mamma e papà. Ci vogliono mandare tutti in galera o farcela pagare (con sanzioni) come si suol dire...", afferma a IlGiornale.it. E ancora: "Poi passeranno a 'rieducare' i nostri figli con questa nuova ideologia che non riconosce maschio e femmina come sessi distinti. Questo invece sarà considerato moderno e corretto, snaturare l'ordine delle cose e intervenire nell'intimità di bambini innocenti parlando di argomento cje con la cultura e l'istruzione scolastica non c'entrano nulla".
Questa sarebbe la prima mossa di una serie. E molte delle prossime mosse sarebbero indirizzate nei confronti della destrutturazione di quelli che i cattolici ritengono ancora essere valori tradizionali. Il governo fa fatica a trovare la quadra sull'economia. Il ragionamento sulla svolta bioetica appare più semplice: comporta meno problemi di amalgama parlamentare. Dunque si procede. Con buona pace dei cattolici. Questa volta, con buone probabilità, molti se non tutti schierati sul fronte dell'opposizione a Conte ed alla maggioranza che regge l'esecutivo.
6 anni di galera, risarcimenti astronomici, lavori gratuiti per le associazioni LGBT.
A chi verrà condannato per omotransfobia sarà tolta la patente, sarà revocato il passaporto e ogni altro documento valido per l'espatrio, sarà tolta la licenza di caccia e dopo la galera dovranno osservare il coprifuoco rientrando a casa al tramonto.
A chi verrà condannato per omotransfobia sarà tolta la patente, sarà revocato il passaporto e ogni altro documento valido per l'espatrio, sarà tolta la licenza di caccia e dopo la galera dovranno osservare il coprifuoco rientrando a casa al tramonto.
Mancano solo 20 l'esilio, e poi abbiamo visto tutto.
...Altro...
DDL Zan Scalfarotto (Omofobia): “siamo alla follia”
“Questa è una mamma a cui viene sottratto il figlio appena partorito. Se un domani passasse il DDL Zan Scalfarotto promosso dal PD, qualora io dicessi che AFFITTARE UN UTERO da parte di due uomini e privare un figlio della mamma è iniquo, potrei essere condannato a 6 anni di galera, risarcimenti astronomici, lavori gratuiti per le associazioni LGBT, sospensione della patente e del passaporto ecc..siamo alla follia”
#restiamoliberi
#restiamoliberi
Fonte: dalla Pagina facebook di Francesco Agnoli
Hasson: “Preghiamo per il coraggio di unirci in una coraggiosa testimonianza della verità su chi siamo. Non abbiate paura!”
I cattolici dovrebbero essere profondamente disturbati da questi sviluppi. La rapida ridefinizione da parte del movimento transgender di ciò che significa essere una persona umana – chi siamo – minaccia la nostra cultura, la libertà religiosa e la prosperità umana.”
Così scrive Mary Rice Hasson, riflettendo sugli attacchi alla scrittrice J.K. Rowling da parte del movimento transessuale, in questo suo articolo pubblicato su Ethics and Public Policy Center, che vi proongo nella mia traduzione.
J.K. Rowling, l’autrice della serie di libri bestseller “Harry Potter”, è il bersaglio di massicci attacchi dei social media per la seconda volta in sei mesi. Il suo peccato sui social media? Un arguto tweet in cui fa notare che la parola per [indicare] “persone che hanno le mestruazioni” è “donne“, seguita da un saggio audace in cui insiste sul fatto che “il sesso è reale” e che solo le donne sono donne. Ha anche twittato: “Se il sesso non è reale, non c’è attrazione per lo stesso sesso. Se il sesso non è reale, la realtà vissuta delle donne a livello globale viene cancellata. Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso toglie a molti la possibilità di discutere in modo significativo della propria vita. Non è un odio dire la verità”.
Sei mesi prima, la Rowling aveva infiammato Twitter difendendo Maya Forester, una ricercatrice del Regno Unito che ha perso il lavoro per aver insistito sul fatto che “il sesso è reale” e che “le donne trans sono uomini”. Un tribunale del lavoro ha stabilito che la “visione assolutista della Forester secondo cui il sesso è immutabile” non è “degna di rispetto in una società democratica”. Per queste trasgressioni, Rowling è stata scorticata verbalmente e figurativamente bruciata sul rogo. Lei è l’oggetto continuo dell’odio della mafia, il destinatario di vili minacce e messaggi pornografici. A suo credito, Rowling si rifiuta di tirarsi indietro e insiste che non verrà messa a tacere.
[Rowling] Scrive in un lungo saggio a difesa della sua posizione che “stiamo vivendo il periodo più misogino che abbia mai vissuto”. Negli anni ’80, immaginavo che le mie future figlie, se ne avessi avute, avrebbero avuto uno migliore di quanto sia capitato a me, ma tra il contraccolpo contro il femminismo e una cultura online satura di pornografia, credo che le cose siano peggiorate notevolmente per le ragazze. Non ho mai visto donne denigrate e disumanizzate come lo sono ora. … Voglio che le donne trans siano al sicuro. Allo stesso tempo, non voglio che le ragazze nate e le donne siano meno sicure. Quando si aprono le porte dei bagni e degli spogliatoi a qualsiasi uomo che crede o si sente una donna – e, come ho detto, i certificati di conferma del sesso possono ora essere concessi senza bisogno di interventi chirurgici o di ormoni – allora si apre la porta a tutti gli uomini che vogliono entrare. Questa è la semplice verità”.
Lei ha continuato: “Mi rifiuto di piegarmi a un movimento che credo stia facendo un danno dimostrabile nel cercare di erodere la ‘donna’ come classe politica e biologica e nell’offrire copertura a predatori come pochi prima di essa”.
Di quale movimento sta parlando? E perché vale la pena pagare un prezzo così alto per opporvisi? Sono domande critiche, perché l’esperienza di Rowling ha un significato che va ben oltre l’ascesa e la caduta della reputazione di una celebrità.
Il “movimento” a cui Rowling fa riferimento è il movimento transgender, che monitora (e spesso domina) le conversazioni pubbliche di genere ed esercita un significativo potere culturale, esercitando pressioni sulle aziende e sui politici per promuovere i diritti dei transgender e soffocare le epidemie di “pensiero sbagliato”, per dirla con le parole di Rowling.
In generale, il movimento transgender sta avendo successo, con effetti particolarmente devastanti per le donne e gli adolescenti. Il discorso pubblico è infettato da nuovi termini di identità di genere che corrompono il significato di parole come “ragazza” o “donna”. Le leggi e le pratiche volte a proteggere la sicurezza, la privacy e le opportunità delle donne vengono smantellate mattone dopo mattone. L’ideologia transgender viene promossa nelle scuole del mondo anglofono, confondendo i bambini con la menzogna che potrebbero essere “nati nel corpo sbagliato”. Non c’è da stupirsi che il numero di bambini e adolescenti confusi sia salito alle stelle. Nel Regno Unito, il Paese di Rowling, il numero di ragazze in cura per la “disforia di genere” (disagio da una percezione di disallineamento tra corpo e identità) è aumentato del 4.400% negli ultimi anni. Giovani adulti come Keira Bell, identificata come transgender nell’adolescenza, vengono ingannati ad assumere ormoni sessuali per la transizione o a subire una doppia mastectomia, solo per rimpiangere quelle decisioni in età adulta. Gli uomini che si identificano come donne si fanno strada con prepotenza negli sport femminili (dominando per la loro forza e velocità superiore) e negli spazi privati delle donne (bagni, spogliatoi, club). L’insulto finale alle donne viene dagli uomini che si identificano come donne: Essi rivendicano il diritto unilaterale di definire chi “è” veramente donna (e quelli che non sono d’accordo sono etichettati come bigotti).
Dati i rischi, perché Rowling – o qualcuno di noi – dovrebbe dire la verità? Dopotutto, i fatti parlano da soli. Come spiega il biologo Colin Wright: “La natura del sesso biologico … è legata al tipo distinto di gameti (cellule sessuali) che un organismo produce. Come concetto ampio, i maschi sono il sesso che produce i piccoli gameti (spermatozoi) e le femmine producono i grandi gameti (ovuli). Non esistono gameti intermedi, per questo motivo non esiste uno spettro del sesso. Il sesso biologico negli esseri umani è un sistema binario”. Dobbiamo però parlare a voce alta, perché anche le verità più ovvie sono ormai contestate. Wright osserva come “sempre più persone si riferiscono a se stesse come trans, non binarie, dal duplice spirito e non conformi al genere, c’è stata una spinta a riallineare la realtà oggettiva del sesso biologico per farla corrispondere alla propria identità di genere soggettivamente vissuta… la nozione stessa di maschi e femmine esistenti come entità biologiche reali è ora vista come obsoleta”.
I cattolici dovrebbero essere profondamente disturbati da questi sviluppi. La rapida ridefinizione da parte del movimento transgender di ciò che significa essere una persona umana – chi siamo – minaccia la nostra cultura, la libertà religiosa e la prosperità umana. Negando che siamo creature totalmente dipendenti da Dio, l’ideologia di genere concepisce la persona come autonoma e autodefinita; l’identità di una persona è autodeterminata, indipendentemente dal sesso biologico, da sentimenti soggettivi (“identità di genere”) di essere maschile, femminile, entrambi o nessuno dei due. A differenza dell’antropologia cristiana, che intende la persona umana come unità di corpo e anima, l’ideologia del genere afferma che conta solo la volontà della persona. Il corpo è solo una cosa da usare o da manipolare come si vuole. Il risultato finale, secondo il Papa Francesco in Amoris Laetitia, è una “guerra globale” alla famiglia, perché negando la differenza sessuale, l’ideologia di genere elimina “la base antropologica della famiglia” (n. 56).
La posta in gioco non potrebbe essere più alta. Questa è più di una guerra di parole. J.K. Rowling merita certamente il nostro sostegno per il suo coraggio, ma è molto importante che non stia da sola. Preghiamo per il coraggio di unirci in una coraggiosa testimonianza della verità su chi siamo. Non abbiate paura!
Mary Rice Hasson, JD, è la direttrice del Forum delle donne cattoliche presso il Centro per l’etica e le politiche pubbliche di Washington D.C.
Di Sabino Paciolla
FIRMATE CONTRO LA LEGGE BAVAGLIO SULL’OMOTRANSFOBIA!
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, come ben sa chi segue il nostro sito, è grande la preoccupazione per la libertà di pensiero, opinione ed espressione – che dovrebbe essere tutelata dall’art. 21 della Costituzione – a causa del DDL Zan – Scalfarotto – Boldrini sull’omotransfobia. Ci sembra perciò molto giusto e condivisibile, e non solo da un punto di vista religioso, ma strettamente laico – combattere questo DDL, e cercare di fare in modo che non venga approvato. L’11 luglio prossimo in molte piazze italiane si manifesterà per questo motivo; la Conferenza Episcopale Italiana ha espresso la sua preoccupazione; e adesso vi rendiamo partecipi di un Manifesto, e di un’iniziativa promosse da CitizenGo. Buona lettura.
§§§
MANIFESTO PER LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE
FERMIAMO IL PROGETTO DI LEGGE ZAN-SCALFAROTTO-BOLDRINI SU OMOFOBIA
È in discussione presso la Camera dei Deputati un pacchetto di proposte di legge presentate dai deputati Zan (PD), Scalfarotto (Italia Viva- Renzi), Boldrini (PD ex LEU) e altri, che mira a introdurre pesanti sanzioni penali per i colpevoli del reato di “omofobia”.
Il rispetto per le persone indipendentemente dal loro orientamento sessuale
La persona umana, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, merita sempre ogni rispetto. Le persone con orientamento omosessuale, come qualsiasi altro essere umano, già oggi sono ampiamente tutelate dalla normativa vigente che ne protegge onore, decoro, integrità fisica e psicologica, punendo severamente qualsivoglia delitto, anche applicando le aggravanti previste dal Codice Penale come ad esempio l’aver agito per motivi futili o abietti ovvero con crudeltà. Recenti sentenze hanno comminato pene esemplari (fino a dieci anni di reclusione) a delinquenti che si sono resi colpevoli di condotte violente in odio a persone per il solo fatto di avere orientamento sessuale differente. La normativa dunque è già completa ed efficace. Ogni riforma finalizzata a dividere le persone in categorie, proteggendone alcune più di altre, finirebbe inevitabilmente per creare e acuire quelle discriminazioni che dice di voler combattere.
L’Italia è un paese tollerante e inclusivo
L’Italia non è affatto un paese omofobo, ma tollerante e inclusivo: i casi di aggressione esplicitamente provocata da motivi di discriminazione dell’orientamento sessuale sono fortunatamente pochissimi, contando 66 denunce in due anni, come rappresentato dal dipartimento interforze anti-discriminazioni (OSCAD). Le persone con orientamento omosessuale rivestono incarichi molto importanti nella politica, nel mondo della moda, del cinema, della cultura e in ogni altro ambito del mondo imprenditoriale e, più in generale, della società: tutto ciò a riprova che la cultura del nostro Paese è concretamente anti-discriminatoria.
Il vero obiettivo: limitare la libertà di pensiero e opinione
Il gravissimo pericolo che il disegno di legge propone è la limitazione della libertà di pensiero, introducendo una fattispecie di “reato d’opinione”, inaccettabile per qualsiasi società democratica. La nostra Costituzione e la Carta dei Diritti Fondamentali della U.E. garantiscono e tutelano principi fondamentali per la democrazia: la libertà di pensiero, di parola, di riunione, di associazione, di religione, di educazione e di insegnamento. Se queste norme diventeranno legge, le ricadute sul piano sociale saranno caratterizzate da un clima di repressione antidemocratica dell’espressione e della manifestazione del pensiero su un tema, affettività e sessualità, che per sua natura è caratterizzato dal lasciare ampio spazio a visioni soggettive e personali. A semplice scopo esemplificativo:
Non si potrà manifestare dissenso alla pratica della gestazione per altri;
Non si potrà affermare che ogni bimbo ha diritto a mamma e papà;
Non si potrà dichiarare personale dissenso all’ideologia Gender;
Non si potranno praticare e manifestare pubblicamente opzioni religiose che, nel doveroso rispetto delle persone, sono in chiaro dissenso rispetto alla condotta omosessuale ed invitano a non praticarla.
Cosa chiediamo?
Chiediamo che sia fermato l’iter parlamentare di queste proposte di legge, in quanto la loro approvazione costituirebbe un grave attacco a molte delle libertà costituzionalmente garantite ad ogni cittadino, introducendo un “reato d’opinione” inaccettabile per uno stato democratico
FIRMA IL MANIFESTO
Tiziano Ferro: «Mio marito Victor Allen vuole un figlio»
Il Corriere della Sera ci informa che Tiziano Ferro si trova negli Usa “per avere un figlio con il marito”. Ormai siamo alla manipolazione orwelliana dove si può dire che due uomini o due donne possano avere un figlio. Sì, se lo possono comprare questo è vero ma ciò non è procreare.
Il peggio è che la Boldrini con altri suo amici hanno presentato una proposta di legge contro i “crimini d’odio” nei confronti delle “minoranze” ovvero un reato d’opinione. Secondo questa legge chi lo commette può essere punito con 6 anni di galera, risarcimenti astronomici, lavori gratuiti per le associazioni lgbtq, ritiro della patente e del passaporto e via discorrendo.
Molto probabilmente, se passasse questa norma orwelliana, per aver scritto, come ho fatto in questo post, che Tiziano Ferro e il di lui consorte non stanno avendo nessun figlio ma se lo stanno comprando finirei esattamente nella tagliola di questa legge. Ecco a voi il mondo arcobalenato e rosé della Dittatura delle Minoranze e del Politicamente Corretto (più che Corretto bisognerebbe dire Corrotto) che stanno costruendo, dove dire la verità (neanche un’opinione) è passibile di punizione. E prima che mi sia impedito aggiungo un’altra verità: la Boldrini è completamente fuori e i suoi elettori peggio.
19.06.2020
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