Finirà male. Per tutti.
Tutto andrà bene. E’ stato il mantra ripetuto per mesi. Una specie di auto-convincimento collettivo. Che non sarebbe andata bene, infatti, lo sapevano tutti. Dal primo all’ultimo. Lo sapeva l’”avvocato del popolo” – come si auto-definì due anni fa, sembra sia trascorso un secolo - che governa con la “benedizione” che proviene da Santa Marta e da Matteo Renzi, l’enfant prodige, una coalizione d’impronta ideologica comunista, gradita ai poteri forti interni e internazionali. Così come lo sapeva l’ultimo dei cittadini di questo Paese.
Non è andata bene ai cristiani, una specie in via d’estinzione, ai quali è stato prima impedito di frequentare le chiese (non era accaduto neanche durante le pestilenze che si sono succedute nel corso dei secoli), poi è stato loro imposto di sottostare a regole sacrileghe, che si protraggono per pura malvagità e che hanno accreditato la vergogna di ritenere che il Corpo Vivo e Vero di Gesù Cristo possa trasmettere malattie, sancendo definitivamente – al di là di ogni ragionevole dubbio - l’assoggettamento della gerarchia ecclesiastica a disposizioni di stampo totalitario, con la controprova della legge sull’omofobia – che sarà presto approvata – rispetto alla quale la Chiesa non dirà una sola parola, perchè a questa Chiesa non interessa proclamare la Parola del Signore e la Verità. Piuttosto, interessa omologarsi al mondo, che per lascito profetico di Nostro Signore è nelle mani del Suo nemico.
Non è andata bene ai morti (il cui conteggio, a distanza di quattro mesi abbondanti dal primo caso di epidemia, dev’essere ancora fatto in maniera compiuta), la maggior parte dei quali avrebbero potuto essere salvati se non si fossero perse settimane preziose nei mesi di gennaio e febbraio, prima di decidere le misure di restrizione, che si sono prolungate a lungo proprio per le indecisioni iniziali – che pur scontavano la mancata valutazione dell’emergere di polmoniti di carattere anomalo, riscontrate nei mesi autunnali, per stessa ammissione dei medici di base - e se fossero state disposte in modo tempestivo le autopsie, per accertare l’effetto vero del virus sui loro corpi e, di conseguenza, le cure adeguate.
Non è andata bene a molti anziani, per la maggior parte lasciati completamente soli nei luoghi dove nella più profonda solitudine attendono la morte, disprezzati e abbandonati da una società per la quale costituiscono solo un peso economico e sociale.
Non è andata bene a coloro che hanno perso il lavoro e ancora non hanno ricevuto gli strumenti di tutela sociale necessari per sopravvivere e a coloro che hanno dovuto chiudere la loro attività autonoma, non tutelata da uno Stato che continua a fare promesse vacue e inefficaci e attende, in una condizione d’ignavia e di passività – mai emerse nella forma che abbiamo conosciuto – esplosioni di rabbia sociale, che vi saranno certamente quando milioni di persone non avranno la possibilità di sfamare i loro figli.
Non è andata bene ai bambini e agli adolescenti, che si troveranno a frequentare scuole – se queste riapriranno – per due terzi ancora fatiscenti (perchè, nonostante una pausa di quattro mesi, a nessuno dei geni che potevano deciderlo è venuta l’idea di varare e attuare un piano straordinario di sicurezza e ammodernamento), dove si utilizzeranno le mascherine e saranno previste rigide regole di allontanamento e forse anche i doppi turni, oltre alla solita “pedagogia comunista”, che da settant’anni altera la realtà in cui devono crescere e maturare soggetti in formazione ed ha imposto a generazioni di italiani di uniformarsi ai dettami imprescindibili del pensiero unico.
Non è andata bene all’opposizione a questo Governo, fatua e insignificante - nella quale frange cospicue sono sedotte dalle sirene di una coalizione di unità nazionale, da varare a settembre-ottobre, che sarebbe ben vista dall’Europa e dalle massonerie che ispirano il Nuovo Ordine Mondiale – che ha perso l’occasione di mostrarsi ferma, netta e decisa nella difesa dei diritti dei cittadini, inseguendo accordi di collaborazione con un establishment che meriterebbe invece una sola cosa: il varo di una seria commissione d’inchiesta parlamentare sulla gestione catastrofica della crisi in atto.
Non è andata bene ai malati patologici di malattie diverse dal Coronavirus, costretti per mesi a non fare analisi, a non curarsi e a non operarsi, a causa dei tagli per decine di miliardi operati negli ultimi vent’anni nel settore sanità e alla condizione degli ospedali pubblici, travolti in molte regioni da uno “tsunami” – com’è stato definito – e a centinaia di operatori sanitari (medici ed infermieri), che hanno sacrificato la loro vita, perchè lasciati operare senza mezzi di precauzione e sicurezza indispensabili, inviati in grande quantità in Cina, agli inizi del mese di febbraio, per tenersi buoni i rapporti follemente inaugurati con quel Paese, che ha contaminato il mondo con un virus che lì si è generato, senza pagare per il momento alcun dazio (che nessuno ha formalmente chiesto, a dire il vero).
E’ andata bene – finora – a coloro che progettano un controllo totale della vita dei cittadini, dal primo all’ultimo respiro, attraverso tracciamenti tecnologici, obblighi, schedature, perfino marchi derivanti da un vaccino, per il quale sarebbero sufficienti qualche mese di sperimentazione, pur sapendo che il virus muta velocemente, che assai probabilmente è un prodotto di laboratorio e che un vaccino per essere efficace ha bisogno di anni di sperimentazione. Ma il Ministro della Salute italiano – che sarà pur molto ben consigliato – si ostina a dire che saremo sicuri solo quando ci sarà il vaccino.
Sta andando bene – finora – ai finanzieri internazionali, che hanno le loro succursali operative nei singoli Paesi, che hanno continuato imperterritti a speculare e ad arricchirsi, rifugiati nelle loro magnifiche dimore, da dove intendono controllare (loro, che vogliono gareggiare con Dio) il destino degli uomini.
Sta andando bene – finora – a coloro che da decenni si battono, a livello planetario, per favorire programmi di riduzione della popolazione, accompagnati dallo scardinamento dei diritti di Dio, scritti nella legge naturale ed enunciati nelle Sacre Scritture, favorendo quella cultura del gender che non ha niente a che fare con i diritti delle persone, ma piuttosto costituisce una leva e un modello formidabile per superare il concetto di identità sessuale, maschile e femminile, creando un genere neutro, a cui viene sottratto, grazie alla potenza di quest’ideologia, il diritto-dovere di procreare.
Sta andando bene – finora – ai maître à penser dell’immigrazionismo (che in questi mesi è drammaticamente aumentato, nonostante la pandemia), portavoci di quella cultura che da oltre un secolo propone la distruzione della civiltà occidentale, il meticciato e la sostituzione della popolazione, alleata, di fatto alle organizzazioni criminali internazionali che realizzano i loro profitti grazie a complicità inimmaginabili.
Sta andando bene – finora – ai sostenitori di un’Europa ormai a brandelli, senza più un’anima, senza più un’idealità. Un vero e proprio agglomerato di interessi burocratici. Un enorme carrozzone strutturale, mantenuto grazie a miliardi di euro all’anno, che attraverso il solo legame di una moneta unica, disprezza la sua identità e la consegna ai desiderata di gruppi occulti, che fanno i loro giochi e curano gli affari e gli interessi dei reggitori del Nuovo Ordine Mondiale.
Finirà male. Anche per molti dei giusti, com’è scritto e come è stato profetizzato. Una società che vive senza Dio – com’è quest’Italia moralmente corrotta del terzo millennio – non può pretendere di potersi salvare quando il Re del Cielo e della Terrà deciderà d’intervenire.
Solo un intervento soprannaturale potrà impedire che il percorso finale iniziato all’inizio dell’anno dagli uomini malvagi governati dalle potenze delle tenebre – ultimi attori di un progetto nato non appena Gesù ha lasciato questa Terra ed è salito al Cielo da Suo Padre e che si è sviluppato nella Storia con sempre più forza di penetrazione - si compia. L’accelerazione della loro opera di distruttività di tutto ciò che ancora di bene s’intravvede, sarà sempre più rapida e incalzante. Travolgerà e inghiotterà tutto. Persone e cose.
Una verità rimane accecante. Gesù si è sottratto a tutto quello che avviene. Sembra aver riconsegnato l’umanità ai Potentati delle Tenebre, dopo averle sconfitte con la Croce che ha scelto per la fine della Sua vita terrena. Sembra aver detto agli uomini: “Distruggete pure la mia opera”. Egli l’aveva peraltro previsto. Altrimenti, perchè avrebbe raccontato “la parabola del giudice iniquo e della vedova importuna” (Lc 18, 1-8)? Dice il Vangelo di Luca (18, 1-8): Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: «C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi». E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Preghiamo sempre, senza stancarci mai. Affrontiamo le iniquità che ci circondano e che saranno sempre più dure da sopportare. Perchè tutto si compia. Perchè venga presto la Giustizia Divina e faccia quello che è stato promesso. Basteranno pochi custodi della Fede che Gesù ci ha insegnato, impegnati ora – più di qualsiasi altro momento vissuto dall’umanità nel passato – a difenderla, fino allo stremo delle loro forze. Perchè è la Fede che il Nemico vuole strappare via dal cuore e dalle menti degli uomini.
– Danilo Quinto – 27.06.2020
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