ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 16 giugno 2020

Un mix di politica e di occulto


Come mai nelle proteste sono state coinvolte le streghe?


Le recenti proteste avrebbero dovuto essere manifestazioni di americani inorriditi dalla morte di George Floyd. Tuttavia, molte di queste sono degenerate in rivolte che hanno distrutto in parte alcune città americane. Purtroppo, molti hanno approfittato degli eventi per cercare d’imporre altre agende. Persone che non hanno assolutamente nulla a che fare con la questione della repressione poliziesca sulle minoranze sperano di poter sequestrare il dibattito.
Pertanto, la sinistra ha sfruttato l’occasione per radunare ecologisti, socialisti, femministe, attivisti LGBTQ, sostenitori dell’aborto e altri, in modo da imporre le loro false teorie di lotta di classe al pubblico americano. Meno noto, tuttavia, è stato il coinvolgimento di forze più oscure. Satanisti e streghe stavano lì ad invocare oscuri poteri per venire in aiuto di chi partecipava alla violenza.
Lanciando incantesimi e maledizioni 
Le streghe non hanno nascosto il proprio coinvolgimento nelle violente proteste. Mashable riferisce che le congreghe di streghe sono state attivamente impegnate nel lanciare scongiuri alla polizia, accusata di brutalità. Prendono di mira con i loro incantesimi in particolare quanti mettono a rischio la propria vita per fermare i disturbi. Gli attivisti della stregoneria hanno usato le loro arti tenebrose anche come armi taglienti in favore di coloro che vogliono impegnarsi in una guerra di classe più spirituale.
L’hashtag #witchesforblm funge da luogo di incontro virtuale per apprendiste streghe che vogliono imparare a lanciare incantesimi di protezione, disegnare sigilli occulti e ammaliare la polizia. Cinque giorni dopo il suo lancio, l’hashtag ha avuto 10 milioni di visualizzazioni sull’app TikTok.
I post spesso comprendono video di streghe che lanciano incantesimi o addirittura recitano ciò che credono accadrà alla polizia presa di mira. La maledizione può diventare molto personale giacché le streghe insegnano agli altri a scrivere i nomi dei singoli agenti di polizia su fogli di carta, che poi vengono bruciati con candele nere. Queste maledizioni mirano a portare sfortuna agli agenti, già a rischio per la difesa delle città dai disturbi.

Un mix di politica e di occulto
Le streghe fanno parte di un movimento, sempre più in crescita, che mescola politica e occulto. A partire dalle elezioni del 2016, sono stati pubblicati numerosi libri di incantesimi che consigliano agli attivisti dell’occulto le modalità per invocare i poteri delle tenebre in beneficio di cause politiche. Streghe e satanisti stanno apparendo più spesso in pubblico per promuovere la loro agenda e mostrare il loro disprezzo per Dio e la Sua Legge.
Tale attivismo occultista appare in contrasto con precedenti politiche di sinistra. La sinistra seguiva infatti una visione secolarista che non riconosceva poteri spirituali di alcun tipo, cercava di tenere separati politica e cristianesimo ed etichettava l’azione confessionale come superstiziosa. Tuttavia, ora accoglie streghe e occultisti che eseguono le loro arti tenebrose sulla pubblica piazza. Il loro coinvolgimento nelle recenti proteste non dovrebbe sorprendere nessuno.
I media tendono a fare luce su queste azioni, considerandole quasi delle curiosità. Non credono che le streghe abbiano veri poteri e le ritengono una espressione di malcontento contro il cristianesimo. Eppure, la sinistra secolarista non ha problemi ad accettarle nei loro ranghi nonostante la sua incredulità nel soprannaturale. La storia occultista del diavolo oppresso da un Dio Onnipotente s’inserisce bene nella loro stanca narrativa della lotta di classe e nutre il loro sdegno per Dio.
La lotta tra il bene e il male
Gli americani credenti non hanno invece alcun problema a comprendere la presenza dell’occulto in questa lotta. Se le preghiere cristiane a Dio possono influenzare gli eventi, anche le invocazioni al diavolo possono avere conseguenze importanti. In effetti, i cristiani hanno da sempre definito la storia come la lotta tra le forze del bene e del male. Ovunque esistano caos, odio e agitazione, ci si può aspettare che le tenebre abbiano il loro ruolo. È stata l’azione salvifica di Cristo a vincere il diavolo e il peccato e a preparare la via per la civiltà cristiana.
Questo è il motivo per cui il coinvolgimento delle streghe nelle proteste è così preoccupante per quei cristiani che comprendono le piene implicazioni della magia nera. La loro azione coinvolge forze reali, pericolose e sinistre. L’Enciclopedia Cattolica definisce la magia occultista come “l’arte di compiere azioni oltre il potere dell’uomo con l’aiuto di poteri diversi dal Divino”. Se presi sul serio, i suoi praticanti si aspettano e ottengono l’interferenza di demoni o anime perdute per fini malvagi. La Chiesa ammette che spiriti diversi da Dio possono interferire negli eventi, sebbene mai senza il permesso di Dio. Le preghiere di esorcismo mirano a limitare l’azione del diavolo su individui e situazioni.
Nell’attuale crisi, l’ultima cosa necessaria è il coinvolgimento dell’occultismo come gli incantesimi e le maledizioni delle streghe. Ciò non farà che aumentare il caos e il conflitto. Satana è spirito di divisione e di odio. L’America ora ha bisogno di rivolgersi a Dio per sconfiggere le azioni di Satana, che si aggira per cercare la rovina di anime e intere società.
John Horvat II
FonteTFP.org, 11 Giugno 2020

Iconoclastia, arma di esproprio della storia



Il problema dell'iconoclastia non è storicamente nuovo. L'iconoclastia o iconoclasmo (dal greco εἰκών - eikòn, "immagine" e κλάω - kláō, "rompo") è stato un movimento di carattere religioso sviluppatosi nell'impero bizantino intorno alla prima metà del secolo VIII. La base dottrinale di questo movimento fu l'affermazione che la venerazione delle icone spesso sfociasse in una forma di idolatria, detta "iconodulia". Questa convinzione provocò non solo un duro confronto dottrinario, ma anche la distruzione materiale di un gran numero di rappresentazioni religiose, compresi i capolavori artisticiL'effetto dell'iconoclastia bizantina sull'arte religiosa fu duplice: da un lato, il danneggiamento (quando non distruzione) di un grande numero di raffigurazioni sacre, ivi comprese opere d'arte e codici miniati; dall'altro, un chiarimento del significato dell'icona, che non è un racconto biblico, come, ad esempio, in molti cicli d'affresco occidentali, ma è una manifestazione pittorica di una riflessione teologica. Nel  corso del tempo l'iconoclastia  ha assunto un significato più vasto, non solo religioso ma anche politico e ideologico.  Si  pensi ai  furori iconoclasti delle Rivoluzione Francese che abbatteva statue  di monarchi mettendo al loro posto, alberi nelle piazze.  Ma molto prima nella seconda metà del Quattrocento, abbiamo avuto anche noi i nostri iconoclasti con  i Piagnoni di fra Girolamo Savonarola, fautore di una repubblica teocratica ostile alla Signoria Medicea. Lui e i suoi Piagnoni erano si scatenarono  in una  vera e propria messa all'indice nonché caccia spietata di dipinti a carattere edonista e pagano, da ardere. Il nostro Sandro Botticelli ne seppe qualcosa e fu costretto a rappresentare quasi esclusivamente soggetti a carattere religioso e spirituale rinunciando ai temi mitologici e allegorici, a lui tanto cari.
 Anche la Riforma Protestante può essere annoverata sotto il segno dell'iconoclastia, con la sua critica rigorista e radicale verso la chiesa di Roma ritenuta,  ricca, corrotta, sfarzosa e sovraccarica di statue,dipinti e oggetti artistici. Chiunque può notare entrando in una chiesa protestante lo stile spoglio e disadorno, privo di  veri arredi sacri e  di orpelli.  Perfino i crocefissi che da noi esibiscono la carne straziata del Signore, vengono stilizzati e ridotti ad una semplice croce.  L'islam praticò iconoclastia nei confronti delle chiese cristiane durante le frequenti incursioni dei saraceni nelle nostre coste.  Non di rado, razziavano vascelli con sante reliquie per chi tornava dalla Terra Santa. Ma  la loro iconoclastia si estese anche nei confronti di altre religioni. Un esempio più recente è stato nel 2001 allorché i Talebani (gli studenti coranici dediti all'islam radicale)  distrussero mediante esplosione, due gigantesche statue raffiguranti Buddha nella valle di Bamiyan in Afghanistan.
Esempi di iconoclastia avvengono con frequenza durante i passaggi da un regime politico all'altro: chi subentra distrugge quasi  sempre con violenza i simboli del nemico sconfitto, cancellandone le vestigia.  E' il caso della caduta del fascismo accompagnata quasi sempre da rimozione di statue dell'epoca raffiguranti il Duce, aquile, gagliardetti, ecc.
La Rivoluzione bolscevica del 1917 portò alla distruzione di molti monumenti raffiguranti i precedenti zar, così come anche delle aquile imperiali, emblema del regime zarista; vennero abbattute moltissime chiese e cattedrali, le quali venivano considerate simbolo dell'Impero e della Chiesa ortodossa, giudicata ricca e corrotta dal popolo in tumulto, opportunamente sobillato.


Statua del generale Lee in Virginia
Non mi dilungo ulteriormente dopo questa premessa, perché vorrei arrivare ai cosiddetti "antirazzisti" di oggi che in Usa distruggono a comando e in perfetta sincronia, non solo le statue dei generali confederati di un Sud considerato razzista e schiavista (è il caso del generale Robert Lee), ma estendono la loro furia su tutti i personaggi del passato. E' toccata perfino alle statue (decapitate) di  Cristoforo Colombo scopritore del continente americano. Perché? E' stato accusato di genocidio verso  i nativi. Da tempo, era nel mirino "Via col Vento", film-affresco della guerra di Secessione avente per sfondo la Georgia, stato del Sud definito schiavista, razzista per antonomasia. Perciò ne vogliono distruggere o ritoccare la pellicola, rea di aver rappresentato i negri in modo paternalista visti "dalla parte dei bianchi". Curioso, eravamo in piena epoca di rendita fondiaria e di proprietari terrieri a cui il Nord in fase di industrializzazione, aveva mosso guerra civile. Pertanto come avrebbero dovuto rappresentarli, senza tradire la Storia e i costumi di allora? Quando si dice l'ignoranza e l'ottusità - quella che pretende tagliare la Storia con l'accetta suddividendola in categorie manichee !


A comando,  l'iconoclastia arriva in Gran Bretagna contro le statue della Regina Vittoria. E perché? Ma perché è un simbolo dell'impero coloniale. Ergo, razzista.  E' toccato alla statua di Cecil Rhodes il colonizzatore d'Africa che ha dato il suo nome alla Rhodesia (l'attuale Zimbawe), ma pure a Winston Churchill, la cui rimozione è stata impedita da picchetti di patrioti inglesi.
Ha ragione Marion Le Pen: “BlackLives Matter e tutti i gruppi antirazzisti non ci chiedono solo di inginocchiarci ma anche di sporcare il ricordo dei nostri antenati, di sputare sulla nostra storia…”.  E' come se esigessero da noi una sorta di ripudio di ciò che siamo, ma se ci caschi, fai il loro gioco e poi ti eliminano. I media pappagalli strombazzano questo genere di notizie senza mai chiedersi niente del sospetto sincronismo del fenomeno: molti episodi di questo genere, guarda caso, rimbalzano da una parte all'altra del globo come nel caso del Belgio contro il re Leopoldo.


Statua di i Indro Montanelli 
 E  sempre "per caso", dopo le ridicole Sardine, ora spuntano in Italia i Sentinelli. E chi li ha mai sentiti prima questi sentinelli? E di che si occupano? Di voler far fuori la statua di Montanelli a Milano per certi suoi antichissimi trascorsi durante la guerra d'Abissinia, dove ebbe la ventura di sposare una dodicenne. Maschilista! pedofilo! razzista! schiavista! Buttiamo giù la sua statua. Milano non lo deve ospitare.  Dalla Somalia con furore qualche somala ordina di distruggere un bel po' di statue italiane e rimuovere la toponomastica delle strade coi nomi di chi ha effettuato imprese in Africa. C'è una cabina di regia in tutto questo impazzimento globale? Certamente. Quando si vedono sindaci musulmani londinesi come Sadiq Kahn  che vogliono stilare una commissione di revisione storica di opere che meriterebbero di venir distrutte, è evidente che è così. Quando arriva quell'isterica di Nancy Pelosi  dei dem, a plaudire al fenomeno della caduta delle statue,  è facile risalire a gente come Soros,al deep state, a quelle oligarchie transnazionali che vogliono espropriare i popoli della loro storia, delle loro certezze, delle loro identità nazionali. Della loro nazione, parola che proviene dal verbo "nascere". Ecco, l'iconoclastia altro non  è che un'arma di esproprio della storia rivolta contro i popoli.  Ma invertire la rotta si può  e si deve poiché la violenza e l'arroganza accompagnata da una buona dose di ignoranza di questi invasati può essere fermata da una  maggioranza consapevole di popoli che, lungi dall'essere "silenziosa", rivendichi con orgoglio, la sua cultura, la sua storia e la sua identità.  In questi giorni terribili la lettera di Mons. Viganò rivolta a Trump è uno squarcio di luce in questa barbarie fatta di urlo e di furore il cui significato è Nulla. Ecco il testo integrale.  Possiamo e dobbiamo sconfiggere questo Nulla. E' un nostro  preciso dovere morale, politico e spirituale. 

Pubblicato da Nessie   

ttp://sauraplesio.blogspot.com/2020/06/iconoclastia-arma-di-esproprio-della.html

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