RVC: SE IL GIORNALE DIFENDE PAPA BERGOGLIO GATTA CI COVA…
3 Agosto 2020 47 Commenti
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Romana Vulneratus Curia è rimasto sorpreso da un articolo letto su Il Giornale in cui si parla – in difesa di Bergoglio – dei presunti attacchi che i conservatori USA starebbero lanciando contro il Pontefice regnante. RVC pensa di aver capito il perché dell’articolo, e ne trae germi di speranza…vedremo. Buona lettura.
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Caro Tosatti. Qualcosa si muove. Il “NON NE POSSIAMO PIÙ“ comincia a diffondersi e concretizzarsi.
Su Il Giornale.it di stamattina (ieri per chi legge, N.d.R.) un articolo del vaticanista Fabio Marchese Ragona (giornalista tutt’altro che ostile a Bergoglio) titola: “La fronda americana contro Bergoglio – I conservatori USA tentano una spallata contro Bergoglio”.
Curioso, mi son detto, perché mai Il Giornale ospita detto articolo in modo difensivo del povero Bergoglio, accusando invece, senza fare il nome, il perfido suo antagonista Carlo Maria Viganò. Che ci sarà sotto?
Scrive Il Giornale.
“Gli ambienti più tradizionalisti a stelle e strisce, fomentati e foraggiati anche dalle multinazionali ostili al Papa «green», ci avevano già provato, erano riusciti addirittura ad accusare pubblicamente Francesco, il Papa che ha giurato tolleranza zero ai preti pedofili, di aver coperto un cardinale molestatore (l’americano McCarrick) chiedendo le dimissioni del Pontefice”.
Mi è venuto da ridere a pensare a come il bravo Marchese Ragona abbia potuto concepire tale considerazione. Ma dico, se c’è mai stato un papa appoggiato dalle Istituzioni Internazionali globali, dalle multinazionali green è Bergoglio. Se c’è un papa che, come dice Viganò, ha mentito a non finire sul caso McCarrick, è lui.
Ma cosa c’è di nuovo che preoccupa così tanto la Santa Sede da fare anticipare una interpretazione così favorevole a Bergoglio?
Ci sono ben due libri in uscita che illustrano direttamente e soprattutto indirettamente l’operato di Bergoglio, stavolta scritti da due dei maggiori intellettuali e giornalisti cattolici americani: George Weigel ed Edward Pentin.
Ma il libro di Weigel è già stato sponsorizzato dal card. Dolan.
George Weigel è stato biografo di Giovanni Paolo II, assiduo commentatore a supporto di Benedetto XVI ed ha scritto un libro fondamentale per capire il crollo morale della civiltà occidentale: La Cattedrale e il cubo. Contrapponendo la Cattedrale di Notre Dame al cubo Grand Arche della Defence a Paris.
Edward Pentin è uno scrittore e il più rinomato commentatore vaticano intorno al mondo. Direttore del prestigioso National Catholic Register. Entrambi dicevo, han scritto un libro con il medesimo titolo: The next Pope. (Il prossimo Papa).
Pentin in questo suo libro parla di possibili prossime dimissioni di Bergoglio e fa ben 19 nomi di canditati (da Tagle a Burke).
La versione scritta da Weigel è invece quella che ha fatto tremare Santa Marta, probabilmente originando l’articolo favorevole a Bergoglio sul Il Giornale. Ciò perché il “tradizionalista”, conservatore, anti Bergoglio, Card.Dolan, Arcivescovo di New York, ha fatto pervenire detto libro a tutti i cardinali membri del Collegio Cardinalizio. Nell’evidente intento di renderli edotti su quanto Weigel ha scritto. Chissà perché…
In detto libro Weigel spiegherebbe che la Chiesa oggi è di fronte ad una grande transizione, spiegherebbe cosa è successo alla Chiesa negli ultimi tre pontificati e suggerirebbe al prossimo papa su che cosa deve riflettere per rimanere fedele alle ispirazioni dello Spirito Santo, per rinnovare la testimonianza evangelica, per attuare la riforma incentrata su Cristo e per evitare ogni confusione di missione nella sfida con il mondo secolarizzato. Accipicchia! non vedo l’ora di leggerlo, sapendo che Weigel è assolutamente critico sul pontificato in essere.
Tosatti, Signori miei, qualcosa si sta muovendo, il “non ne possiamo più” comincia a diffondersi. Possiamo avere qualche speranza. Non voglio dire altro per ora.
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