mi sento come quel cane
CHI È PAPA FRANCESCO? IL TESTO DELL’INTERVISTA DI RADIO LINEA
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, come vi ricorderete qualche tempo fa Radio Linea mi ha intervistato, su Chiesa e Papa. Alcuni di voi mi hanno chiesto se fosse possibile avere il testo; ho impiegato un po’ di tempo a mettere su testo i punti essenziali, e a correggere qualche errore sfuggito all’attenzione nel calore dell’intervista. Buona lettura.
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La prima domanda di Beatrice Silenzi è stata: Chi è Papa Francesco? C’è chi lo ama visceralmente chi non lo sopporta; tra l’altro è una persona che certamente ha avuto un grande impatto sul pubblico in generale, dal momento della sua elezione anche tra i non cattolici perché col suo modo di porsi in quel semplice “Buonasera” è stato subito un personaggio. Diciamo che è uscito fuori dagli schemi se vuoi. Allora mi chiedo. è veramente un personaggio così controverso come qualcuno vuole far credere?
È estremamente controverso e per tutta una serie di motivi. Diciamo che dobbiamo partire un momento facendo un discorso a monte. Essere cattolici vuol dire credere una serie di cose; nessuno obbliga nessuno a essere cattolico, ma voglio dire, se io appartengo un club in cui si gioca a golf devo seguire le regole del golf; se no faccio un’altra cosa. Molte persone che amano fuori della Chiesa papa Francesco lo amano perché è molto poco cattolico in quello che dice. Questa è la realtà. Papa Francesco è un papa molto mediatico è un papa molto simpatico e simpatico e giornalisti soprattutto ai mass media Ma io vorrei andare il discorso del cattolicesimo perché il problema reale è questo qui. Da ormai un paio di secoli ma in particolare degli ultimi 30-40 anni due grandi visioni del mondo. Una visione puramente laica, una visione diciamo così in cui la cultura generale è una cultura progressista, una cultura di sinistra, una cultura pro-aborto; una cultura che un grandissimo individualismo e si cerca di portare avanti una cultura in cui l’individuo, in buona. salute già nato, possibilmente ricco, sia tutto. Dall’altra parte abbiamo una contro-cultura, una cultura più tradizionale, se vuoi, in in cui esiste l’individuo, esiste la famiglia come gruppo aggregante da difendere e proteggere, esistono dei valori e così via.
Allora tutto questo per dirti brevemente per dirti che abbiamo da una parte il mondo dei mass media, il mondo della grande finanza che è per questa cultura “progressista”. E dall’altra parte qualcosa altro. Questo qualcun altro fino a che ci sono stati Giovanni Paolo II e Benedetto XVI era in larga parte la Chiesa cattolica; e la Chiesa cattolica faceva un discorso contro-culturale rispetto a quello che è predominante nei mass media. Con Bergoglio questo discorso contro-culturale è cessato, ed è per questo che Bergoglio ha la grande simpatia di molte persone che non sono cristiane e che non sono cattoliche e di molte persone che vedevano come il fumo negli occhi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI; non come persone ma perché portavano avanti un discorso di contrasto culturale al tipo di mondo in cui viviamo oggi.
Questo è il quadro. Per cui abbiamo Bergoglio che dice delle cose, parla continuamente dei migranti; e una guarda che caso, migranti e ONG sono il grande cavallo di battaglia della finanza internazionale, di Soros e della sinistra e così via. Parla dell’ecologia ma guarda che stranezza però… l’ecologia con tutte le sue contraddizioni grandissime, è un altro cavallo di battaglia di quel mondo. Di famiglia ne parla poco, e di tutta una serie di altre cose parla poco. Questo è lo schieramento di campo. Allora Bergoglio come papa sta rinnegando quella che è sempre stata la posizione contro-culturale degli ultimi trenta anni della Chiesa. E che è basata su che cosa? Non su delle fisime degli ultimi papi precedenti, ma sulla fede cattolica. Questo è molto in breve il quadro generale. Poi la gente si fa incantare dal fatto che sorride, ma non è vero niente, è un uomo molto duro, spietato, vendicativo. Ma passa quello che i mass media con il loro zucchero raccontano, e la gente ci crede, se non ha altri mezzi per capire e sapere.
Domanda: che succede se Benedetto muore?
Le dimissioni di Benedetto che sono state un inedito nei tempi moderni, assolutamente, hanno creato una confusione gigantesca e Dio sa se non ce n’era bisogno. Il vero problema è perché si è dimesso; perché si sarà stato stanco sarà stato molto debole, però ormai sono otto anni che si è dimesso e sta ancora lì, e scrive e parla; e scrive e quando gli sembra che ci siano veramente delle cose troppo grosse, troppo grosse che vengono fatte o che stanno maturando all’interno di questa strana Chiesa in cui non si capisce più niente, parla e dice.
Io credo che il papa Francesco sia legittimo E su questo non c’è dubbio; è stato votato, la sua elezione o le votazioni non sono state contestate da nessun cardinale. Penso però che Benedetto sia nonostante tutto ancora papa, VISTO che si veste di bianco, e anche Francesco lo chiama Santità.
Nel momento in cui – fra cento anno – morisse non cambierebbe niente. E nel momento – fra cento anni – in cui morisse Francesco non cambierebbe niente, nel senso che non credo che Benedetto dopo aver rinunciato tornerebbe alla situazione precedente. Si farebbe un altro conclave. Quello che purtroppo invece è reale è lo stato di confusione assolutamente straordinario originato dalle dimissioni di Benedetto XVI.
Dopo, non lo so. Non c’è dubbio che la Chiesa sta vivendo tempi – e questo come giornalista mi fa piacere perché è interessante vivere come testimoni di questi tempi di una confusione di una gravità di una crisi straordinarie. Poi ci sono considerazioni anche metafisiche che dicono che stiamo avvicinandoci agli ultimi tempi, ma queste sono altre cose le lascio ai veggenti, a chi ha esperienze particolari. Ce ne sono diversi, che lo dicono. E forse non è una cosa così peregrina; cioè se vedi la realtà odierna mondiale dal punto di vista metafisico nel mondo appaiono due visioni della vita contrapposte molto forti.
Domanda su Islam e Pachamama.
Nel Vangelo e in San Paolo leggiamo che non c’è nessun altro nome se non quello di Cristo, in cui si può essere salvati. Bisogna partire dal presupposto che questa vita qui non è tutto, che c’è una vita molto più lunga che si apre nel momento in cui tu muori col corpo, e a quel punto tu puoi essere salvato, o non essere salvato. Queste sono diciamo così le coordinate di base.
Non è questione di essere integralisti, o non integralisti. O ci credi, e allora sei cattolico. O dici che puoi essere salvato in qualunque modo, e allora non sei cattolico. Un cristiano, un cattolico, non può pensare che Gesù Cristo ti salvi come Budda. Che senso ha?
Allora puoi dire vado in un supermercato e scelgo il tipo di salvezza che mi sta più comoda magari, quello mi fa avere più ragazze quell’altro e meno… Che senso ha? Se una cosa salva, e se salva, salva solo quella.
E non è la prima volta che succede, questo tipo di cose. Come scriveva San Paolo: se io stesso o qualcun altro venisse a presentare un Vangelo diverso da quello di Gesù Cristo, mente; sia anàtema, cioè mi sta raccontando delle balle. Questo lo diceva San Paolo duemila anni fa, e quindi non è un problema del 2020. Se uno crede al Vangelo, è cristiano. Se non crede al Vangelo, cosa assolutamente legittima, è un’altra cosa.
Domanda: ma queste aperture non risalgono a Giovanni Paolo II?
Ecco che differenza c’è? Sono due modalità molto diverse. Da una parte hai un papa che dice: aprite le porte a Cristo, anzi spalancatele, e poi dice: quelli che credono possono essere fratelli lo stesso senza commistioni. Qua abbiamo una dichiarazione di Abu Dhabi firmata dal papa e dice che Dio che la diversità di religioni è qualcosa che viene da Dio.
Eh no, se appartieni a una religione non puoi dirlo, se no non ha senso che tu ti evsta di bianco, che sia il papa, il Vicario di Cristo. Se sei il papa devi dire: è giusto che lo permetta che uno creda quello che vuole, è giusto che la libertà di pensiero sia assolutamente tutelata e sacra. Però io devo dire da papà l’unica salvezza che abbiamo è quella di credere in Gesù Cristo poi gli altri prendano i loro rischi.
8 Settembre 2020 34 Commenti
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