Le tante notizie “strane dunque vere” di questo mondo capovolto
Ogni tanto mi viene voglia di riesumare la vecchia rubrica Strano dunque vero, che tenevo sul mio blog Duc in altum. Ma ormai non riesco più a tener dietro a tutte le notizie strane dunque vere.
Penso al quotidiano Avvenire, di proprietà dei vescovi italiani, che di recente ha praticamente beatificato Joe Biden, il filoabortista Joe Biden, perché paladino della lotta ai cambiamenti climatici e alla povertà. E con quali toni! Ecco “l’anziano presidente che entra alla Casa Bianca dopo una lunga vita plasmata dalla fede e dal dolore”, eccolo “capace di operare per permettere di ritrovare quel senso del comune destino che è oggi così difficile da riconoscere”. E ancora: “Allergico ai toni forti, il nuovo presidente ha una spiccata attitudine per la mediazione e la ricerca di una soluzione comune”, è “uomo di riconciliazione”, “uomo delle istituzioni” e “trasmette un senso di calma”.
Un panegirico in piena regola, scritto con totale sprezzo del ridicolo e ignorando che il vecchio Joe, assieme alla sua vice Harris, forma il ticket più anticattolico che si possa immaginare, dal momento che entrambi sono schierati per la promozione dell’aborto, sostengono il matrimonio omosessuale e sono la quintessenza del politicamente corretto.
“Strano, dunque vero” viene da esclamare anche di fronte alla notizia che arriva da Pinerolo, dove il vescovo Derio Olivero, unitamente alla Chiesa valdese, ha deciso di sospendere ogni celebrazione per due settimane, sebbene nella zona la partecipazione alla Messa sia ancora consentita dalle pubbliche autorità.
“A questa decisione – dicono la diocesi e i valdesi in un comunicato – siamo pervenuti congiuntamente con la volontà di dare a questo gesto una valenza ecumenica e di testimonianza civile”. E il diritto del fedele cattolico al culto? Non pervenuto.
Surreale poi la lettera del vescovo, nella quale Olivero chiede ai fedeli di “fare volontariamente un passo indietro” per contribuire al contenimento del contagio. Ma se i cattolici di Pinerolo si trovano con le Messe vietate dal vescovo, come fanno a fare volontariamente un passo indietro? In realtà si trovano davanti a un’imposizione. E in base a che cosa, poi, il vescovo ha deciso che le Sante Messe favoriscono il diffondersi del virus?
E sentite qui: “La libertà di culto non è un bene assoluto, ma vive in equilibrio con una presenza evangelica nei territori e nei contesti… La libertà di culto non coincide con il culto pubblico ad ogni costo”. Dunque, prendiamo atto del fatto che per questo vescovo la Messa è un bene non essenziale, qualcosa di cui si può fare tranquillamente a meno.
E ora cambiamo ambiente. Il 9 novembre si è tenuto un incontro organizzato dalla Nato per i giovani dei Paesi che fanno parte dell’Alleanza atlantica. E sapete quali sono stati i temi al centro? La difesa della libertà? No. La difesa degli standard democratici occidentali? No. I rapporti con il mega-regime comunista di Pechino? No. I temi al centro sono stati il cambiamento climatico e l’uguaglianza di genere. Proprio così.
Ma non solo. Alla domanda su che cosa dovrebbe fare la Nato per assicurare l’efficienza militare dell’alleanza, tra le risposte più gettonate c’è stata la seguente: “Rendere una priorità l’uguaglianza di genere e favorire la diversità nelle forze armate”.
Molto bene. Ora che siamo sicuri che una Nato arcobaleno saprà difenderci dalle dittature organizzando gay pride, eccoci a un’altra notizia strana dunque vera.
Riguarda una biologa, Barbara Gallavotti, la quale, durante una trasmissione televisiva, fondandosi su una tesi sostenuta da un neurologo americano, ha spiegato che chi non aderisce alla narrativa dominante in materia di Covid (i “negazionisti”, come vengono truffaldinamente bollati i non allineati) sarebbe affetto da una forma di malattia mentale affine alla demenza. Il loro cervello, in parole povere, non funzionerebbe a dovere.
“I poveri negazionisti – ha detto in sostanza la biologa – sono quasi sempre in buona fede. Solo che, poiché soffrono di una forma di demenza, elaborano le informazioni in modo sbagliato”.
Molto bene. A questo punto se a qualcuno salterà in mente di arrestare e rinchiudere in qualche “luogo di ripensamento” chi non condivide la narrativa dominante, potrà legittimamente sostenere che dalla sua parte c’è la scienza.
E chiudiamo con il rapporto vaticano sul caso McCarrick, un malloppo di oltre quattrocento pagine nel quale Carlo Maria Viganò, che ha sollevato il velo sulle malefatte dell’ex cardinale, ribatte alle accuse nei suoi confronti.
Ebbene, nel rapporto Viganò, come lui stesso ha fatto notare in un’intervista, è citato trecentosei volte, eppure le autorità vaticane non lo hanno mai chiamato a testimoniare e, anzi, nel documento lo rimproverano per non essersi presentato. Ma la convocazione di un teste, si chiede Viganò, non dovrebbe spettare a chi istruisce il processo?
Tutto molto strano. Dunque, in questo mondo capovolto, tutto molto vero.
Quanto ai fatti che riguardano il vescovo (!) Olivero e suoi succedanei, prendo nota una volta di più che: * i carrieristi nella Chiesa ormai corrono a rotta di collo, senza più lo straccio di un freno, A MODELLO DEL VERTICE. Perché "se non ora, quando??"
RispondiElimina* E prendo nota anche che la dialettica dei preti e consacrati - così fondamentale e preziosa se posta al servizio della Verità e di Nostro Signore - può tramutarsi in un'arma MICIDIALE per la fede dei semplici.
Quanto al Biden Joe: parebbe che quelli di Avvenire, veri maestri nel violino di spalla e nel piegarsi a 90° agli ordini di alta scuderia, non possiedano internet e non possano così reperire neppure un coriandolo di notizia sull'incensando di turno. Dilettanti allo sbaraglio del giornalismo.
Allego un link, fra i cento che si potrebbero allegare:
https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://m.youtube.com/watch%3Fv%3D_H5NJZMDumY&ved=2ahUKEwjf5u34gontAhXFsaQKHXCaB6QQFjAAegQIARAB&usg=AOvVaw2oy66tj8iOlndjRXay_v1s