Fantascienza di Satana
Ci stanno preparando un Natale che sembra sempre di più un crudele Pesce d'Aprile. E questo è un fatto. Inoltre prossimamente con 70.000 forze della Repressione (non li chiamo più dell'Ordine) schierati contro di noi per vedere chi "sconfina" sarà un Natale "argentino" con la benedizione dell'"argentino" vestito di bianco. Ovvero l'antipapa. E i desaparicidos siamo noi.
Abbiamo visto negozianti già aperti fin dall'ultima settimana di novembre, ma che fino al 11 dicembre, non possono vendere. Con praticamente quasi nessun cliente dentro perché c'erano i divieti di circolazione inter-comunale. E se la gente non circola, le boutique e i negozi non vendono. Tutto calcolato per mandare in malora alcune categorie e incentivarne delle altre (il commercio on line, i grandi outlet). Abbiamo visto con spot pubblicitari a tamburo battente come sia facile digitare sullo smart e ordinare su Amazon. Tanto vale rimanere asserragliati in casa in eterno confinamento, intanto c'è Amazon che vede e provvede a tutto. Abbiamo visto la scuola delle aule virtuali, della didattica falsa e virtuale "a distanza", con alunni che scalpitano, genitori sull'orlo di una crisi di nervi, computer che si impallano, bambini che strillano. Insomma, un inferno. Ha bisogno di fare operazioni di bonifico bancario? Ce l'ha lo smart? Lo può fare on line. No, accidenti, ricevetemi sennò sposto via il conto/corrente - rispondo imbufalita, all'impiegata di Banca. Beh, allora venga su appuntamento. I musei? Inutile e costoso tenerli aperti: ci sono tante belle trasmissioni tv per vedere i nostri capolavori d'arte. Poi, guarda, iscriviti all'area museale on line: eviti le code e te li vedi comodamente da casa tua. E' così comodo! Scarica l'App. I giovani non hanno più ritrovi per socializzare: i bar e i caffé sono chiusi. E allora? che c'è di male? Dovreste ringraziare il coronavirus che ora stanno tutti in casa e non fanno la movida. Iscriviteli a una chat, così si fanno la community. Ma per gli incontri sentimentali? C'è la chat. Ma per gli incontri fisici? C'è You Porn, ci sono i siti per incontri erotici virtuali. Scarica l'App. I nuovi barbari Talebani dell'eterna sottrazione, dell'eterna smaterializzazione, dell'iconoclastia e desertificazione, per mezzo della Fantascienza di Satana hanno provveduto a tutto. O quasi. Le malattie? le si può curare a casa col protocollo on line. I medici on line, provvederanno a telefonarvi ogni giorno per sapere come state. Se siete in isolamento, c'è pure lo psicologo. On line, naturalmente.
"Dottore, mi fa male qui". "Dove? mi faccia una fotografia e me la mandi su WhatsApp". Fatto, inviato. La diagnosi on line, la terapia pure. E che Dio ve la mandi buona. Chi è grave, non di rado, capita che stia a casa. Chi non è grave può venire ricoverato e intubato, come un marziano. E se se ne esce con le sue gambe, è fortunato.
Hai fatto l'abbonamento a una palestra e ora non puoi più esercitarti, perché l'hanno chiusa? Poco male, puoi fare gli esercizi on line, un personal trainer virtuale ti guiderà per gli esercizi. Scarica l'App. Ti sei iscritto ad una scuola di canto e rischi di perdere le lezioni a causa del virus? Contralti, bassi e soprani assemblati insieme on line possono produrre una melodia: scarica l'App. Lì vedrai in un mosaico di cui tu farai parte.
I ballerini al tempo del coronavirus ballano da soli, magari appesi al lampadario o a fare i funamboli su un filo trasparente. Ma non in coppia, c'è il distanziamento. Lunedi 7 per il giorno di S. Ambrogio, pure la Scala si adegua con il virtuale. Ben 25 artisti lirici un po' vicini, un po' lontani canteranno per un pubblico che non c'è, sotto la direzione musicale di Riccardo Chailly, ma ci sarà virtualmente in tv. Del resto che male c'è? Anche le partite di calcio si fanno senza pubblico e senza tifosi. Partite smaterializzate. I calciatori passano ai tamponi prima della partita: questione di sicurezza. E dopo la partita: questione di sicurezza.
I nonni non possono vedere i nipotini, ma ci sono le videochiamate. Ehilà, piccolino, mi riconosci? Sono la tua nonnetta. Nonnina, che occhiali grossi che hai. Per vederti meglio (in monitor), bimbo mio!
Pure le messe si fanno in streaming. Ce lo dice l'Europa che è bene celebrarle così per ragioni di sicurezza. Natale on line: collegatevi con i parenti via skype: ve lo dice l'infettivologo Galli dell'Ospedale Sacco di MI. Pasqua fu con battenti di chiese chiusi. Vi ricordate del vescovo ortodosso che il giovedi di Pasqua della scorsa primavera si scagliò contro questa Matrix infernale? Parlò anche di 5G e di microchip ad esso collegato. Ma soprattutto parlò del Nuovo Ordine Mondiale, oggi galoppante. Riascoltiamolo, dato che a ridosso delle festività natalizie ci ritroviamo in situazione ancora peggiore che a Pasqua.
Riguardatelo e tenetelo da conto, perché lo faranno sparire o lo renderanno "non più disponibile", poiché considerato "non compatibile con le leggi della community". Quel vescovo ha capito tutto e ha un coraggio che le nostre gerarchie ecclesiastiche se lo sognano. A Natale, giorni precedenti, S. Stefano e Capodanno torneranno a ronzarci sulla testa i droni di Pasqua, ci saranno le Forze della Repressione (inutile gratificarli nel chiamarle "forze dell'Ordine", vero Meloni e Salvini?) ai posti di blocco tra regioni nel caso qualcuno intendesse sconfinare, l'esercito per strada secondo l'operazione "strade sicure". Sicure da chi? Da tutti gli italiani "delinquenti" e "criminali" che vorrebbero fare il Natale in santa pace coi loro cari.
Eccezioni fatte per le navi ong, i clandestini che sbarcheranno a legioni dall'Africa e i pusher nigeriani ammassati e senza distanziamenti. Esistono ancora i radar, i droni e le tecnologie per intercettare (o tracciare, come si dice in "informatichese") tutti costoro?
video: https://www.youtube.com/watch?v=J2Qas96WRl0&feature=emb_title
Sera di S. Dalmazio di Pavia
Pubblicato da Nessie
https://sauraplesio.blogspot.com/2020/12/fantascienza-di-satana.html
La Verità. Natale militarizzato
Se non parlassimo di cose drammaticamente serie, e cioè delle nostre libertà e del rapporto tra cittadini e stato, ci sarebbe quasi da ridere.
Due giorni fa, un quotidiano, Repubblica, apriva la sua pagina 7 con un titolo da film thriller, da spy story con brivido: “Droni e posti di blocco. La sfida dei controlli per i giorni più caldi”. E nel sommario: “Varchi in autostrada e task force anti assembramenti: in campo l’esercito. E a Capodanno sarà caccia a veglioni abusivi o raduni nelle seconde case”. Toni e linguaggio da iniziative speciali anti terrorismo, per sgominare reti di fondamentalisti islamisti o cose del genere.
E invece, abbiamo scoperto ieri, per bocca del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, intervistata a Skytg24, che questo armamentario è davvero in campo. Ma attenzione: contro gli italiani, contro le famiglie in cerca di un momento di affetto per le festività.
Ecco la titolare del Viminale: “Ci saranno forze di polizia in numero elevato, circa 70mila unità, che saranno addette a questo tipo di controllo”. Non solo: “Sarà un Natale di sacrifici, dovremo continuare con delle limitazioni alla nostra mobilità anche tra comuni oltre che tra regioni. Proprio nel periodo natalizio dovremo allontanarci dalle nostre tradizioni, dal Natale tutti insieme”. E ancora: “Ci saranno presìdi sulle autostrade, su tutti i confini nazionali e non solo. Vogliamo sottolineare che da settembre ad oggi sono stati oltre 6 milioni i controlli fatti”.
Forse, resasi conto di aver esagerato, la Lamorgese si è fermata – ma solo un istante – in corsia d’emergenza: “Dico assolutamente no ad una militarizzazione delle città”. Ah no, signor Ministro? E come lo vogliamo chiamare questo spiegamento di forze? Manca all’appello solo la minaccia di piazzare cecchini sui tetti pronti a sparare: si scherza, naturalmente, ma fino a un certo punto.
Perché dietro questi eccessi rispunta un’inclinazione insopportabile a ribaltare il racconto: anziché dar conto di cosa abbia fatto (o non abbia fatto) lo stato su scuola, trasporti, terapie intensive, assunzione di medici e infermieri, si cerca di colpevolizzare il cittadino.
Si badi bene, il tutto senza fondamento: su un numero enorme di controlli già eseguiti, si sono registrate infrazioni in misura limitatissima. Per fare un paragone calzante, perché riferito a una festività, si pensi al weekend di Pasqua (temutissimo da medici e autorità: metà aprile, bel tempo, umanissima voglia di uscire dopo un mese di serrata totale): eppure, a fronte di ben 213.565 controlli, furono sanzionate 13.576 persone (appena il 6,4%). Ma attenzione: considerando solo i casi davvero gravi, cioè le persone denunciate per false dichiarazioni o addirittura quelle positive al virus che violarono irresponsabilmente la quarantena, i numeri scendono rispettivamente a 100 e 19 (119 in totale), pari a un impercettibile 0,05%. Eppure, la canea politica e mediatica fu assordante, martellante, ossessiva.
Ecco perché la linea del governo appare fuori misura e impropria. E semmai c’è da augurarsi che almeno una parte di quel rigore venga dedicato al contrasto all’immigrazione clandestina, dopo la scelta sciagurata di aprire i porti e smantellare i decreti Salvini. Né risulta che toni di simile allarme siano mai stati adottati a proposito del legame possibile tra immigrazione illegale e rischio Covid: se già siamo in emergenza sanitaria, possibile che una riapertura indiscriminata non preoccupi neanche un po’? Pare di no: meglio schierare i droni per verificare se qualche “reprobo” va a trovare il papà, la mamma o la nonna.
Daniele Capezzone
https://danielecapezzone.wordpress.com/2020/12/06/la-verita-natale-militarizzato/
Viviamo l’Avvento: Il Bambino delle nevi che cambia il gelo in calore
di Corrado Gnerre
Leggiamo questa poesia sul Natale che Chesterton scrisse nel 1915:
Son appannati i vetri, s’ode un inno
mai prima né poi ripetuto,
forti le notti per più lungo buio,
un buio che di pioggia è vivo
Solo col ghiaccio e le neve capiamo
dove siano i grandi fuochi che è fiera gioia il centro della terra.
e che il suo cuore è una stella.
Giungiam nella notte all’antico ostello
Dove è chiuso il bimbo nel gelo,
seguiam le orme di tutte le anime
nell’ostello alla fin del mondo.
Su foglie rosse sian morti gli dei,
ché il sole lanciò la sua fiamma,
su foglie d’oro stan freddi gli dei,
e solo avanza un Bambino.
Cosa ci vuole dire Chesterton?
Che i grandi fuochi si possono assaporare solo con il “ghiaccio” e con la “neve”, è allora che diventano calore di salvezza. E’ il “gelo” della Croce che apre all’incontro della Consolazione.
Poi Chesterton aggiunge che il “cuore della terra” è una Stella. Perché ? E quale Stella? E’ la Stella che ha indicato il sentiero per arrivare a quel Bambino che ha cambiato le sorti della storia, del mondo e della propria vita. E’ la Stella che finalmente ha dato senso a tutto.
Insomma, il vecchio mondo è finito, anzi è rinato.
Grazie a quel Bambino delle nevi, il gelo è diventato paradossalmente calore.
http://itresentieri.it/avvento-il-bambino-delle-nevi-che-cambia-il-gelo-in-calore/
NATALE IN SICUREZZA TRA REGOLE E INTRUSIONI!
Messa di Mezzanotte sì, Messa di Mezzanotte no. Il dictat giunge dalla onnipotente Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
A suo dire, la Messa di Mezzanotte sarebbe un evidentemente problema per la salute. Forse, potrebbe esserlo la Messa di Mezzanotte seguita dal panettone, magari al freddo; potrebbe causare una congestione! Ma la Messa di Mezzanotte non sembra possa diffondere il Covid 19, e comunque, non più di altra situazione ritenuta necessaria. Ma la Presidente ha invitato i governi nazionali a sospendere questa Messa non necessaria.
Il Governo italiano l’ha, invece, confermata. Nell’uno e nell’altro caso, si tratta di un’ ingerenza di poteri esterni alla Chiesa in questioni specificamente legate al culto. Non sta né all’Europa -inesistente sul piano politico- né al Governo italiano. Tanto più che, in nessuna chiesa, si è fino ad oggi sviluppato un focolaio Covid 19. Le chiese sono, infatti, i luoghi più autocontrollati, che possiamo immaginare e verificare.
Il Governo Italiano, però, tiene a mantenere accordi con la Chiesa Italiana e viceversa. Sicché, la Chiesa Italiana ha accettato di favorire la mediazione modificando l’orario, come per altre situazioni verificatesi negli scorsi mesi.
E’ altresì vero che, come non è liturgico seguire la messa on line, così anche la Messa di Mezzanotte, lungi da essere una mera tradizione umana, riveste un carattere profondamente simbolico nella guerra tra luce e tenebre, che non può essere pienamente manifestata nelle altre messe, se si voglia restare all’intreno di una corretta economia dei segni. Pensiamo, in vero, anche alla Messa dell’Aurora e a quella del Giorno. Che dovrebbero fare, d’altro canto, i fedeli di Nigeria, o India, o di altre zone della terra, ove celebrare il Natale, e a qualunque ora, significa rischiare la morte?
Tuttavia, mentre la mortificazione della pastorale sacramentale ecclesiale è un danno, che nell’ assenza può ricordare ai cuori sensibili il grande valore di ciò a cui eravano troppo “abituati”, contestualmente, anche l’uomo non credente, o non praticante, rischia di perdere quegli spazi di umanità che venivano garantiti anche dal Natale. E ciò non dovrebbe lasciare indifferenti nessuno.
Nel ringraziare il Dio trascendente, che nel Natale manifesta la sua vicinanza all’uomo, non manchiamo di vivere momenti evidenti di comunione, ricordando che prima di rispondere agli uomini del mondo, anche per il loro bene dobbiamo rispondere a Dio (Preziosa a tal riguardo, in particolare, la prima parte della riflessione di Padre Livio Fanzaga nella trasmissione di Giovedì 3 Dicembre 2020 qui).
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