ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 23 maggio 2020

Provare per credere.

Regime e resistenza
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Tutti i regimi totalitari, per affermare il proprio potere incondizionato, impongono alle popolazioni una congerie di norme così assurde da essere ridicole, tanto sono inutili e irragionevoli; l’importante è che la gente si sottometta senza discutere, cosa che può costare noie molto serie. Nel caso attuale, però, c’è poco da ridere, considerati i danni causati dalle regole di contenimento del contagio a tutti gli ambiti della vita individuale e collettiva: crollo della produzione industriale, povertà crescente, soffocante controllo sociale, clima di paura e di sospetto, deterioramento delle relazioni, isolamento affettivo, malattie psicosomatiche… In simili condizioni l’individuo finisce con il sentirsi inerme, vulnerabile, privo di protezione ed è quindi spinto a rifugiarsi nell’apparente sicurezza offerta da un’autorità che, in realtà, non opera più per il suo bene effettivo, ma unicamente a proprio vantaggio, per mantenere il potere a beneficio, in ultima analisi, di chi la manovra da dietro le quinte. Certo, ci sarà ancora chi bollerà questi discorsi come una forma di complottismo, ma la storia insegna che un regime non può imporsi né conservarsi senza l’appoggio di un’oligarchia finanziaria che lo foraggi per il raggiungimento dei propri scopi occulti.

Sensazione d’irrealtà

ITALIANI: A QUANDO IL RISVEGLIO?


Traditi, beffati, mascherati a quando il risveglio? Una "mutazione antropologica" degli Italiani? Come nella vecchia Ddr: sospesa la Costituzione, cancellate le libertà elementari, martellati dalle Tv di regime e senza "chiesa" 
di Francesco Lamendola  


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Molte persone ci dicono, ci scrivono, ci telefonano, anche dall’estero, per sfogare non soltanto la loro amarezza e la loro indignazione di fronte al presente avvilimento di questa nostra bella Italia, ma anche la loro incredulità: parecchi ci hanno confidato di aver l’impressione che tutto questo sia un sogno, una cosa che non può essere vera, non può accadere veramente. Sì, un brutto sogno, un incubo: forse peggiore di quanto avrebbero mai potuto immaginare. 
Questa sensazione d’irrealtà dipende, secondo noi, da due ordini di fattori. Da un lato tutto ciò che sta accadendo appare troppo ben sincronizzato perché lo si possa credere il risultato di circostanze casualmente concomitanti: la falsa pandemia programmata da tempo; il colpo di stato giustificato e legalizzato dalla pretesa emergenza sanitaria; la resa incondizionata ai poteri forti della grande finanza, dietro le spalle del popolo “sovrano”; il controllo totale e capillare su tutto il complesso dell’informazione e l’attacco ormai scoperto alla libertà della rete, ultimo bastione di resistenza; l’atto finale dell’autodistruzione, anch’essa programmata, della chiesa cattolica a opera del falso clero conciliare, mediante la sospensione della Messa e la blasfema svalutazione dell’Eucarestia; l’attuazione di un totalitarismo sanitario (ivi compresa la variante psichiatrica per i dissidenti) da attuare col consenso della gente; l’ultima picconata alla moribonda economia per attuare la rovina completa dei ceti medi e la sua consegna alle grandi banche straniere.

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Siamo ormai come nella vecchia Ddr o nella Russia di Stalin: sospesa la Costituzione, cancellate le libertà elementari e martellati notte e giorno dalle Tv di regime!

Dall’altro lato, c’è il fatto che né la palese strumentalità della cosiddetta emergenza, né la falsificazione sistematica dei dati sanitari, né la censura poliziesca su tutta l’informazione, né, infine, le folli e catastrofiche misure di contenimento del contagio decise dal governo Conte Bis, con la reclusione agli arresti domiciliari, per quasi tre mesi, di un popolo di sessanta milioni di persone, hanno suscitato un barlume di consapevolezza in una larghissima percentuale della popolazione. Sicché siamo di fronte a un caso unico nella storia di una diffusa approvazione popolare nei confronti del governo, peraltro non eletto, che sta tradendo, beffando e assassinando la nazione intera. E questo ci induce alla malinconica constatazione che la parte più importante dell’esperimento in atto, indurre negli italiani una vera e propria mutazione antropologica, è perfettamente riuscita.

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Trasformati in gregge? L'esperimento del regime globalista è riuscito: abbiamo assistito ad una "mutazione antropologica" degli Italiani, il cui simbolo è una inefficace mascherina!

Il simbolo esteriore di questa mutazione è la mascherina che, divenuta il segno beffardo di come gli italiani siano ormai lanciati a rotta di collo lungo la china di un furioso e incontenibile odio di sé. Di tale odio avevamo già avuto, nel corso degli ultimi anni, numerose e inequivocabili avvisaglie. Ricordiamo i cori Una, dieci, cento Nassirya nel 2007; l’esultanza per la caduta del governo Berlusconi nel 2011 in seguito a una congiura orchestrata dai poteri forti europei e specialmente dalla BCE, con la fiduciosa accoglienza riservata a Mario Monti, non eletto dal popolo ed espressione diretta di quei poteri; la sostanziale indifferenza della stampa e dell’opinione pubblica per la sorte dei due marò, arrestati illegalmente e proditoriamente in India nel 2012; l’imposizione dei vaccini obbligatori da parte del ministro Beatrice Lorenzin nel 2017; l’incriminazione dell’allora ministro Salvini per il caso della nave Diciotti, nel 2019; il trionfale ritorno, vestita con l’abito dei terroristi islamici che l’avevano rapita, della cooperante Silvia Romano, e la sua aperta apologia dell’islamismo; e molti altri. In ciascuno di questi casi una cosa era apparsa evidente: che a una buona percentuale degli italiani non importa nulla dell’Italia; che chiunque può offendere e umiliare il tricolore, chiunque può maltrattare i cittadini, dall’esterno e dall’interno, e imporre loro ogni sorta di prevaricazioni, con la forza delle armi o con l’arroganza del potere, certo che non vi sarà alcuna reazione, anzi, che moltissime persone daranno ragione a quei poteri, esterni e interni, e staranno idealmente e materialmente non dalla parte degli italiani in quanto popolo sovrano, ma dalla parte di quelli che parlano e agiscono contro l’Italia, contro la sua dignità e indipendenza, contro la sua economia, contro i suoi interessi vitali; e con la variante di una falsa chiesa che perseguita accanitamente i veri cattolici per conto degli eretici.

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Mentre gli Italiani soffrono, il "premier" Conte (mai eletto da nessuno) accoglie la convertita ai terroristi e rimpatriata (a spese nostre) Silvia Romano: uno spettacolo semplicemente indegno!

Tuttavia, che gli italiani si vogliano poco bene, e che, parlando in generale, abbiano la propensione a sottomettersi con troppa facilità, riservando le loro energie, semmai, al piacevole sport di odiarsi e combattersi fra loro, di solito per conto di un potere esterno, tutto questo non è un fatto nuovo e quindi bisogna metterlo nel conto, perché i nodi vengono al pettine non quando le cose filano lisce, ma quando una società viene messa di fronte a dei problemi strutturali che investono la sua stessa capacità di sopravvivenza. Quello che è nuovo, e che accomuna gli italiani ad altri popoli in questo momento storico - sempre, però, suggerendo un confronto impietoso fra quelli e questi – è la totale perdita dello spirito critico e perfino della capacità di osservazione e del più elementare buon senso, a favore di una accettazione incondizionata di ciò che dicono i mass-media, e non importa se lo dicono non sulla base di numeri e fatti certi, ma di una sistematica campagna di terrorismo psicologico. Essi dicono che è in atto una terribile pandemia, la quale, di per sé, giustifica le misure eccezionali adottate dal governo Conte Bis, per via di decreti legge, cioè aggirando il parlamento e ponendo il Paese di fronte al  fatto compiuto di un governo che, dalla mattina alla sera, sospende la Costituzione, cancella tutti i diritti più elementari dei cittadini e impone loro un rigoroso regime poliziesco, a suon di multe salatissime e di denunce per i renitenti. Benissimo. Ma allora, se c’è una pandemia, che si mostrino i mucchi di cadaveri; che si facciano vedere le cifre della strage. Questo non accade, perché i morti non sono dovuti al Covid-19 ma a un insieme di patologie pregresse, cui, eventualmente, si è aggiunto il Covid-19. Per il resto, le cifre nude e crude dicono che quest’anno il numero complessivo dei decessi è diminuito, e di parecchio, rispetto all’anno scorso: di ventimila unità nei primi tre mesi; e che si registrano molti meno casi d’influenza in genere. La fretta di far cremare i deceduti in ospedale e la proibizione, nei primi due mesi della quarantena, di assistere ai funerali, hanno alimentato il sospetto che si vogliano far sparire le prove di quanto abbiamo detto: che non c’è alcuna pandemia, dunque nessuna emergenza sanitaria è giustificata, tanto meno una emergenza di questa portata, con il blocco quasi totale della produzione economica e dell’attività commerciale e turistica. Eppure, una gran parte degli italiani si è bevuta tutto ciò che stampa e tiggì le hanno rifilato, con toni altamente drammatici e in assenza pressoché totale di dibattito scientifico con relativo contraddittorio. I biologi che sostenevano tesi diverse da quelle del governo, sono stati infangati, attaccati, denunciati e soprattutto esclusi dal giro dei mass-media. I giornalisti che hanno avanzato tesi analoghe hanno subito la stessa sorte. Perfino personaggi che da sempre erano contesi dai salotti televisivi, come Vittorio Sgarbi, improvvisamente ne sono stati esclusi, e per far sentire la loro voce hanno dovuto ricorre a interviste in rete, o alle poche radio indipendenti, o a dei video autoprodotti. Il livello della libertà d’informazione, che non era mai stato alto nel nostro Paese (e questo lo sapevano già tutti tranne noi, tant’è vero che i giornalisti stranieri, per sapere i fatti di casa nostra, leggevano la loro stampa e non quella italiana) ha toccato il punto più basso, più o meno ai livelli della vecchia DDR.

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Traditi, beffati, mascherati a quando il risveglio? Complimenti, gran bel lavoro: e tutto col consenso della gente. Mascherina, guanti, distanza di sicurezza. Avanti, marsch, in fila per tre: un-dué, passo! 

Il segno visibile, dicevamo, di questa immaturità politica e civile, di questa inconsapevolezza, di questo conformismo e di questo odio di sé, è nel vedere sessanta milioni di italiani ridotti a girare con la mascherina, come in un grottesco carnevale involontario. Anche qui, nessuna indipendenza di giudizio, nessuna franchezza di espressione: e non solo da parte delle persone comuni, le quali, dopotutto, si rimettono al parere dei cosiddetti esperti, ma proprio di questi famosi esperti. Nessuno che abbia l’onestà e la lealtà di dire che le mascherine, specie quelle del tipo più semplice, usa e getta, non servono assolutamente a nulla; che potrebbero avere una ragion d’essere, parlando in generale, per proteggere gli altri e non se stessi, nei luoghi chiusi e affollati o di fronte a persone anziane e a rischio; che indossarle in luoghi aperti, camminando o facendo dello sport, o addirittura guidando l’automobile, è assurdo, sbagliato, antigienico (perché costringe le persone a respirare la propria anidride carbonica) e fra poco, con il caldo, equivarrà a una vera e propria tortura, specie per chi lavora in uno spazio chiuso e la tiene sul viso per l’intera giornata. Intendiamoci: non stiamo incitando chicchessia a trasgredire le norme, a esporsi alle ritorsioni delle forze dell’ordine (altra dolorosa scoperta: l’atteggiamento assurdamente ostile di una bella fetta delle forze dell’ordine; la loro interpretazione letteralistica di norme e proibizioni vaghe e cervellotiche, spesso nel senso più sfavorevole ai cittadini e specialmente ai piccoli commercianti). Infatti è chiaro che di fronte alla prospettiva di beccarsi una multa di centinaia di euro, che diventano migliaia per il gestore di un locale pubblico, la sola cosa logica da fare è adattarsi e osservare le norme, o almeno non esporsi e non prestare il fianco ai rigori della legge.

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Il livello della libertà d’informazione ha toccato il punto più basso, più o meno ai livelli della vecchia Ddr!

Però una cosa è indossare la mascherina e i guanti quando ciò è espressamente prescritto, e un’altra è farlo anche quando palesemente non è necessario: ad esempio correndo in campagna, o passeggiando nei boschi, o quando si è nell’abitacolo della propria automobile. E una cosa è tenersi a un metro, un metro e mezzo dalle altre persone quando si è in un luogo chiuso e affollato, ad esempio facendo la coda al supermercato e un’altra è tenersi a quattro metri, e rimproverare l’altro se si avvicina troppo, o fargli notare che non indossa i guanti, o che non tiene la mascherina ben fissata sul naso e sulla bocca. Questo è un altro paio di maniche, e rivela non la sottomissione inevitabile alla forza del potere, ma un’adesione spontanea, volontaria, incondizionata e aggressiva che va perfino aldilà di quanto viene richiesto, e sconfina nella sistematica ostilità verso il prossimo e dalla pronta disponibilità a farsi suoi delatori. È come se il vicino di casa o l’avventore di un bar fossero diventati improvvisamente i nemici pubblici numero uno, più pericolosi dei terroristi dei quali la rimpatriata (a spese nostre) Silvia Romano ha detto cose bellissime, che sono stati gentili e corretti e che di loro non ha proprio ragione di lamentarsi. Quando una buona fetta della popolazione non solo accetta la mascherina, ma la pretende; quando non solo accetta d’indossare i guanti, ma vuole che lo facciano tutti, anche dove non è obbligatorio; e quando vescovi e preti sono i primi a lesinare la santa Messa, a centellinare la santa Comunque, e si permettono perfino di ironizzare sul ”piagnucolio” dei fedeli che sono stati privati della Pasqua, o sui cattolici che mostrano un attaccamento, a loro dire, quasi superstizioso al Corpo di Cristo: ebbene, quando si arriva a questi livelli, significa che i danni che il popolo italiano ha subito dalle politiche del governo (e della chiesa) sono immensamente più gravi di quel che si possa misurare sul piano materiale ed esteriore. Sono danni che arrivano fino all’uso delle facoltà intellettuali e, nel caso dei credenti, fino al rispetto per la cosa più santa che per loro esista, Gesù Eucaristico. E quando si vede un prete, o addirittura un vescovo, distribuire la santa Comunione indossando mascherina, guanti e pinzette, e allungando il braccio al massimo, invitando i fedeli a fare altrettanto per ricevere il Corpo di Gesù, si capisce che è proprio finita: che il vero senso religioso è morto, e i se i cattolici arrivano a guardare il Corpo di Cristo come una pericolosissima fonte di virus, Gesù per loro non è Vita, ma un simbolo morto.

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Un papa "Rottamatore"? Privati della Pasqua e della cosa più santa che per un cattolico esista: l'Eucaristia, questa contro-chiesa anticristica è proprio finita: il vero senso religioso è morto! 

Traditi, beffati, mascherati: a quando il risveglio? 
di Francesco Lamendola

continua su:

Nell’oscuro tramonto

La pandemia e l’uomo a una dimensione


Cari amici di Duc in altum, dal professor Gian Pietro Caliari una riflessione su ciò che la pandemia ci sta lasciando in eredità sul piano antropologico e filosofico: la vita  umana ridotta dallo scientismo biomedico imperante a una sola dimensione. Con la Politica e la Chiesa alleate nell’opera di appiattimento.
A.M.V.

La Chiesa resterà invariata per i prossimi 20 anni?

Un comunicato approssimativo





Accade nell’Arcidiocesi di Palermo, retta da Mons. Corrado Lorefice, già fattosi notare per i suoi giri in bicicletta nel presbiterio della Cattedrale.
La vicina cittadella di Villabate era salita alla ribalta per il rifiuto del parroco, don  Leonardo Ricotta (vedi foto), di distribuire la Comunione con i guanti: gesto sacrilego, aveva denunciato il parroco. La notizia era stata diffusa il 16 maggio. Il 23 maggio, l’ufficio stampa dell’Arcidiocesi ha emesso un comunicato in cui rende noto che il parroco avrebbe dato le dimissioni a partire dal 21 maggio.
https://stampa.arcidiocesi.palermo.it/dimissioni-don-leonardo-ricotta/

L’enciclica come “evento”

Laudato Si', un'autocelebrazione discutibile

In occasione del quinto anniversario dell'enciclica Laudato Si' viene lanciato l'anno dedicato all'approfondimento delle sue tematiche. Una iniziativa discutibile, come discutibile è il contenuto dell'enciclica che si fonda su una serie di teorie scientifiche discusse. E che rappresenta una discontinuità con il magistero sociale precedente.



Dio crea dei bypass..

Dare la comunione così è un sacrilegio: meglio astenersi



“Dare la comunione  così è un sacrilegio: meglio astenersi”: lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato don Leonardo Ricotta, bravo parroco a Palermo-Villabate, parrocchia Sant’Agata V. M.

Botti da orbo

Galli della Loggia Vs Botti: chi ha ragione su papa Francesco

Papa Francesco fa litigare anche gli storici. E’ accaduto in questi giorni con lo scontro a distanza fra il professor Ernesto Galli della Loggia, editorialista del Corriere della Sera e Alfonso Botti professore di Storia contemporanea all’Università di Modena e Reggio Emilia che ha risposto dalle colonne de La Stampa. E dimostra come i difensori di Bergoglio, in questo caso Botti, non possano fare a meno di cadere, loro malgrado, in quelli che sembrano essere i soliti e scontati luoghi comuni della propaganda anti-clericale.

L’atteggiamento farisaico serpeggia

Apologia della devozione esteriore e biasimo del fariseismo ipocrita

Serpeggia nella Chiesa, da qualche anno, un odio ingiustificato a quelle che, spregiativamente, sono indicate come “regole”. Si vuol far passare l’idea che chi ama la dottrina o la legge sia un fariseo, attaccato solo all’esteriorità del culto. Non è esattamente così: anche se è vero che tutti i farisei amano l’esteriorità, non è affatto vero il contrario e, cioè, che tutti gli amanti della dottrina siano farisei.
San Luigi Maria Grignion de Montfort
San Luigi Maria Grignion de Montfort

venerdì 22 maggio 2020

«La Vergine Maria ci salverà»

Prof. Alessandro Meluzzi "atomico", anche sulle apparizioni mariane: «La Vergine Maria ci salverà»

05:51


Qualcuno mi dirà: "è un pastore ortodosso"...
Vero. Ma io gli rispanderò, con l'Aquinate: "omne verum a quocumque dicatur a Spiritu Sancto est".
Bene, prof Meluzzi, qui, ha detto la verità...

Il mistero del tempo che passa

GUAI A VOI, FALSI PASTORI !



Quello che passa e quello che resta. Il grande mistero: quello del tempo che passa? Guai a voi, falsi pastori: Memento, homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris: ricordati, o uomo, che sei polvere e in polvere ritornerai 
di Francesco Lamendola  

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Tutta la vita umana è scandita dallo scorrere del tempo e perciò da un continuo, inarrestabile lasciarsi indietro le cose, le persone, le situazioni; e lasciarsi indietro anche la parte di noi stessi che eravamo ieri e che ora non è più. Gli antichi lo sapevano bene e ancor meglio lo sapevano i cristiani, nella grande stagione della civiltà medievale: tutto passa, tutto scorre, la vita terrena corre verso la fine, come il fiume corre verso il mare. Memento, homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris: ricordati, o uomo, che sei polvere e in polvere ritornerai. Oggi la falsa chiesa conciliare ha abolito perfino questa formula, preziosa e utilissima quant’altre mai; e ha  fatto male, perché si è messa, anche in ciò, sulla scia del mondo, il mondo che non vuol pensare al tempo e alla morte, ma solo al godimento presente. 

Temi che continuano a restare proibiti

Il giudizio di Dio nella storia



(Rome Life Forum on-line, 20 maggio 2020)
Terra infecta est ab habitatoribus suis,propter hoc maledictio vastabit terram
Isaia 24, 6.
Nell’epoca del coronavirus, si può parlare di tutto, ma ci sono certi temi che continuano a restare proibiti, soprattutto nel mondo cattolico. Il principale di questi temi forse è quello del giudizio e della retribuzione divina nella storia. L’esistenza di questa censura è una buona ragione per affrontare l’argomento.

Santi Ticket & Bagarino

In chiesa come al concerto: a messa si va con il biglietto

La comunità pastorale santi Giulio e Bernardo di Castellanza ha messo a punto un sistema di prenotazioni online per le celebrazioni eucaristiche. Senza biglietto non si potrà partecipare alla messa.

A messa come al concerto, muniti di biglietto. Con la fase 2 ricominciano anche le funzioni religiose e per non mettere a repentaglio la salute di nessuno per andare in chiesa ci vorrà la prenotazione.


“12 donne, 12 luoghi, 12 prediche”sulla cassa del morto

La "vicaria" del vescovo, provocazioni e ambiguità

La nomina della signora Pohl-Henzen in Svizzera a vicario episcopale richiama alla mente quello che da un po’ di tempo a questa parte bolle in pentola all’interno della Chiesa cattolica: arrivare alla nomina di diaconesse, in tutto uguali ai diaconi, pur senza conferire loro l’ordine sacro.


Saremo cino-vaticani?

La commovente messa cinese.



Questo video che, gira in internet ha mostrato cosa sia in realtà celebrare la messa come martiri ed esiliati. La Cina sotto attacco non solo dal punto di vista fisico-sanitario ma anche spirituale: le decine di missionari ed i loro compagni periti nei secoli per evangelizzare il popolo cinese ancora una volta verranno in soccorso di questo popolo se, verranno invocati. Per tutte le volte che viviamo la nostra messa in modo scialbo; ricordiamoci delle loro lacrime.
La mia pagina facebook è: Raniero Martinelli. Per chi volesse scrivere in privato: raniero.martinelli@libero.it



https://www.youtube.com/watch?v=mI-jsG6Myls&feature=youtu.be

Mascherine vaticane..

IL COVID 19 E IL PAPA. CHIEDE RISPETTO DELLE REGOLE, PERÒ POI….



Cari amici e nemici di Stilum Curiae, già dalle foto della prima messa in San Pietro avevamo visto che le misure di sicurezza minuziose imposte alle chiese italiane una volta che si varcano le Mura non valgono più. Il Pontefice aveva celebrato senza mascherina, ricordando nello stesso tempo di rispettare le regole, e senza mascherina erano anche alcuni dei non numerosi presenti. E va be’, le regole italiane non valgono in Vaticano, si sa. Però c’è una certa incongruenza, e l’ha rilevata bene Franca Giansoldati nell’articolo che vi riportiamo dal Messaggero, e soprattutto nel video. 

Sulle ali del terrore diffuso

MISURE COATTE
Nuovi obblighi vaccinali con la scusa del Covid-19? No grazie

Nei giorni scorsi Mariastella Gelmini e Andrea Mandelli (FI) hanno presentato una mozione che chiede al Governo di adottare iniziative per introdurre l'obbligo di vaccinazione antinfluenzale per diverse categorie. Si tratta di una proposta incostituzionale e scientificamente insostenibile, anche perché non sappiamo se l’incidenza e la gravità dell’infezione da Covid-19 siano state diverse tra pazienti vaccinati e non vaccinati. Un tale modo di procedere è contrario a quello della scienza medica.



giovedì 21 maggio 2020

La creazione di una religione umana mondiale

A proposito di libertà



Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli;
conoscerete la verità e la verità vi farà liberi

(Gv. VIII, 31-32)

In questo passo del Vangelo di San Giovanni, Nostro Signore fissa un criterio importante per giungere alla vera libertà.
La verità vi farà liberi”. A riprova che la libertà non è un’esigenza dell’uomo legata all’esercizio della sua sola volontà, ma il rapporto che c’è tra il libero arbitrio dell’uomo e la sua conoscenza della verità. Se un uomo conosce la verità, o, per meglio dire, se riconosce la verità, alla luce di essa può praticare la sua libertà. Ed in questo senso egli ha il dovere di praticarla, prima ancora che il diritto.

Fino a che punto?

MA ADATTARSI E' UNA VIRTU'?


Fino a che punto adattarsi è una virtù? Le vaccinazioni "obbligatorie"? Dobbiamo tener vigile lo "spirito critico": se la gente non si scuote quando viene toccata direttamente ed è in ballo la sua sopravvivenza chi lo farà mai? 
di Francesco Lamendola  

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Sapersi adattare alle situazioni è senza dubbio una virtù: tutta la storia umana è la storia di un costante, intelligente sforzo di adattamento alle condizioni date, dal clima all’ambiente geografico. Anche nei confronti della società l’uomo deve sapersi adattare: non può fare tutto ciò che vuole; deve rispettare delle regole; deve tener conto degli altri, a cominciare dai propri familiari. E tuttavia, quando si passa dall’ambiente esterno all’ambiente sociale, cambia la prospettiva in cui lo sforzo di adattamento risulta utile e necessario. 

L'ispirato e l'ispiratore

Se il Papa s’ispira a Karl Rahner


Alfonso Botti, professore di Storia contemporanea all’Università di Modena e Reggio Emilia, commenta le tesi di Galli della Loggia su religiosità e ruolo politico del Pontefice argentino

Abitanti di Gaia unitevi fra voi

Molinari: ci opporremo sempre alla visione insita in “Gaia”
Molinari stamane in risposta a Conte, alla Camera.

Gaia, un video pubblicato dalla Casaleggio associati, nel 2008: era un auspicio, una previsione, un monito? In esso si prevede tra le altre cose l’anno 2020 come l’inizio della terza guerra mondiale, con armi non convenzionali come quelle batteriologiche, che durerà 20 anni, e che assisterà alla distruzione dei simboli dell’occidente, ai cambiamenti climatici, alle carestie, alla fine dell’era degli idrocarburi, alla riduzione della popolazione mondiale a un miliardo. Alla fine vincerà “l’occidente” e la “democrazia del NET”, pertanto la distruzione degli Stati e l’avvento, nel 2047, dell’identità digitale (Id2020) a tutti in un mondo digitale creato da Google (earthlink) (testuale nel video), questa la visione del video.

L’acme del grottesco

Dalle messe streaming alla sterilizzazione della fede


Molti penseranno che la Quaresima sia finita e che ormai siamo entrati nel tempo di Pasqua. Certo il calendario ci dice che l’Ascensione e la Pentecoste si avvicinano, eppure il momento storico che stiamo attraversando è tutt’altro che “pasquale”. E siccome la parola quaresima e quarantena in italiano sono sinonimi possiamo dire che il tempo di uscire dai nostri sepolcri non è ancora giunto. Almeno non del tutto. Sembra anzi che il tempo improvvisamente si sia dilatato e il giorno del Venerdì Santo si stia svolgendo lentamente in una sequenza densissima sullo sfondo di questo nostro tempo di travaglio senza precedenti. Un vero e proprio “Tempo di Passione” tutt’altro che metaforico, tutt’altro che concluso.

Laudato si’, carta del dopo coronavirus?

Il dopo coronavirus secondo Papa Francesco





Il 15 aprile 2020, la Santa Sede ha annunciato che Papa Francesco aveva chiesto al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale (DSSUI) di creare una speciale commissione per riflettere ed analizzare le «sfide socio-economiche e culturali» provocate dalla pandemia, e per proporre delle linee direttrici per farvi fronte.

Questa speciale commissione deve mostrare la preoccupazione della Chiesa per «la famiglia umana». Essa è costituita da cinque gruppi di lavoro, ripartiti secondo un organigramma degno delle commissioni dell’ONU.

Inutili si diventa!

Robert Sarah: "La Chiesa è diventata inutile per la società?" [LE FIGARO']


Troppo spesso la Chiesa ha voluto dimostrare che era "di questo mondo" dedicandosi alle cause consensuali piuttosto che all'apostolato, deplora il cardinale guineano *.

mercoledì 20 maggio 2020

Toccare la sostanza

Sulla comunione eucaristica in tempi di Coronavirus


Il recente protocollo d’intesa sulla ripresa delle celebrazioni liturgiche con concorso di popolo ha provocato, con le sue disposizioni, disagio e disorientamento in molti fedeli. Sono in tanti, perciò, a chiedere lumi sul comportamento da tenere nell’inedita situazione che si è venuta a creare a partire dal 18 maggio 2020. Dato che la questione tocca molteplici ambiti (teologico, giuridico, liturgico, morale), non è possibile fornire un’unica indicazione da applicare obbligatoriamente in tutti i casi. Partendo da una costatazione incontestabile (l’illegittimità del protocollo), si cerca qui di fissare alcuni punti fermi che consentano di orientarsi in questa spinosa circostanza. L’autore è un distinto teologo.

La Chiesa ai tempi di Bergoglio

La Chiesa di Bergoglio ai tempi del Coronavirus. Silenzi e obbedienza passiva



DIEGO FUSARO:
https://www.youtube.com/watch?v=Rt-QvKK8Ql0
Il coronavirus è una “vendetta della natura”, come Papa Francesco dà a intendere?

L'usanza "arcaica”

Se in chiesa trovi un volantino contro la comunione sulla bocca


Un lettore della provincia di Milano mi ha inviato il testo di un foglietto che è stato distribuito giorni fa nella sua parrocchia. Apparso in spagnolo nel sito religiondigital e in italiano in adista.it, è teso a screditare la Comunione in bocca come “usanza arcaica” che forse, grazie all’occasione offerta dalla pandemia, potrà essere eliminata per sempre.
Il lettore che ha trovato il foglio sulle panche della sua chiesa è rimasto sconcertato. Da parte mia, ho chiesto un commento a monsignor Nicola Bux, che gentilmente me l’ha inviato. 
Vi propongo prima il testo del volantino e poi il commento di monsignor Bux.
A.M.V.

Il gioco sporco

EUCARESTIA, ISTRUZIONI PER L’USO. VIDEO TUTORIAL PER FEDELI…


Carissimi Stilumcuriali, in questi giorni difficili  ci sembra giusto offrire qualche esempio dei supporti audiovisivi organizzati dalle diocesi per “istruire” i fedeli sul comportamento adeguato da tenere durante le celebrazioni al tempo del Covid 19. Il primo viene da Tradate (Varese) e l’amico che ce lo ha mandato ha commentato: è tornato il Circo?

Ultima per ora..

La preghiera multi-religiosa per vincere il coronavirus:
l’ultima empietà di Papa Francesco





Con la scusa di combattere la «pandemia» del coronavirus e allo scopo di giungere con questa battaglia universale all’unità del genere umano, vecchia utopia massonica, il Vaticano bergogliano favorisce la preghiera interreligiosa, che non porta il segno di Cristo, ma del diavolo.
Così, Papa Francesco invita tutti i fedeli ad associarsi alla «giornata di preghiera, di digiuno e di invocazione a Dio per l’umanità colpita dalla pandemia», promossa dall’Alto Comitato per la Fratellanza Umana per il 14 maggio.

Usa e getta..

Sono riprese le messe pubbliche in Italia, ma non senza polemiche.

Molti fedeli italiani hanno accolto con favore la ripresa delle Messe pubbliche a Roma e nel resto d’Italia oggi (lunedì scorso, ndr), due mesi dopo che le celebrazioni pubbliche dell’Eucaristia sono state sospese in tutto il Paese a causa del coronavirus. Ma molte sono ancora le controversie.
Ce ne parla Edward Pentin nel suo articolo pubblicato sul National Catholic Register. Eccolo nella mia traduzione.
Sacerdote distribuisce la Comunione con guanti e mascherina, coronavirus, messa