ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 24 gennaio 2021

Alter Reset?

Eleison Comments DCCVI

SSPX RE-ORIENTATIONS

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  23 gennaio 2021

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla possibile deriva della Fraternità San Pio X.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it



La FSSPX è stata abilmente ingannata.

L’umanità, in lutto, è rimasta senza guida.



Ri-orientamento della FSSPX

Lo scorso novembre don Pagliarani, Superiore Generale della FSSPX, ha scritto una lettera per commemorare il 50° Anniversario di fondazione della Fraternità. Don Edward MacDonald, sacerdote della “Resistenza” in Australia, ha scritto un prezioso commento a quella lettera, riassunto qui sotto:

1. Don Pagliarani chiede: “È ancora viva la fiamma (della carità senza paura) trasmessa dal nostro Fondatore? Esposta ad una crisi indefinitamente prolungata sia nella Chiesa che nel mondo, questa preziosa torcia non rischia di indebolirsi e spegnersi?”. Ma nella sua lettera, Don Pagliarani non risponde alla sua stessa domanda.

2. In tutta la sua lettera Don Pagliarani accenna appena al Concilio Vaticano II. Tuttavia, se non ci fosse stato il Vaticano II, non ci sarebbe stato bisogno della FSSPX. La Roma moderna è la fonte di tutti gli errori di Fede, dottrina e morale contro i quali la FSSPX ha combattuto. I Papi postconciliari hanno implementato gli insegnamenti del Concilio. Il Vaticano è la sede dell’apostasia. Don Pagliarani non fa cenno agli errori del Vaticano II. Perché no? Per lui quella battaglia è finita. La FSSPX è ora con il Vaticano II e la Chiesa Conciliare, contro il movimento della “Resistenza”.

3. Don Pagliarani riduce la lotta alla “vita spirituale”. Per l’Arcivescovo Lefebvre il regno di Nostro Signore Gesù Cristo è il primo fine e portare la vita spirituale nelle anime ne è la conseguenza. Ma Don Pagliarani considera primaria la vita spirituale, dicendo: “la nostra lotta è permettere a Nostro Signore Gesù Cristo di essere l’asse della nostra vita spirituale, la fonte di tutti i nostri pensieri, di tutte le nostre parole e di tutte le nostre azioni”.

4. Secondo Don Pagliarani, è stato detto tutto. Non è rimasta alcuna battaglia dottrinale da intraprendere. La FSSPX continuerà a parlare, presumibilmente ripetendo vecchi argomenti, contro gli errori del Vaticano II. Infatti la FSSPX non sta parlando contro gli errori del Vaticano II. Ci sarebbe molto da dire di nuovo su come il Papa continui a trarre nuovi errori dai documenti del Vaticano II. La risposta ad Amoris Laetitiae è completa? Se la FSSPX non ha nulla di nuovo da dire è perché ha cessato di combattere gli errori Vaticani.

5. Monsignor Viganò sta trovando molte cose nuove da dire sugli errori della Chiesa Conciliare. La FSSPX non può dire queste cose perché ha capitolato ed è stata messa a tacere. Essa non può più difendere i diritti di Nostro Signore Gesù Cristo. Nel Novembre 2020 Don Daniel Themann, Superiore del Distretto della FSSPX in Australia, ha proibito ai membri di protestare pubblicamente contro un pubblico rito satanico nel Queensland. Fecero riparazione discretamente nella loro cappella.

6. Nella lettera di Don Pagliarani la stanchezza è un tema ricorrente. Ma la stanchezza non appartiene ai santi. Essi non si stancano mai, non si stancano mai della battaglia. Monsignor Lefebvre non si stancò mai della lotta. Era già in pensione quando si rese conto che doveva prendere le armi in una nuova battaglia contro la Chiesa Conciliare. La FSSPX è stanca e affaticata ed ha deposto le armi. Non ha “niente di nuovo da dire”.

7. Negli ultimi quindici o più anni i seminari della FSSPX non hanno più fornito ai seminaristi la formazione dottrinale necessaria per combattere gli errori moderni. Il modernismo e il liberalismo sono stati promossi nei seminari. Gli ordinandi sono disposti a scendere a compromessi sulla verità. Collaborano con entusiasmo e si sottomettono ai vescovi diocesani modernisti. Don Wegner, ex Superiore del Distretto degli Stati Uniti, una volta si vantava di aver stretto accordi con quaranta vescovi statunitensi, tutti liberali, conciliari e modernisti.

8. Ogni sacerdote che è rimasto nella FSSPX dopo la sua capitolazione ha deciso esplicitamente, o almeno tacitamente, di accettare questo nuovo orientamento della FSSPX. Non sono più Cattolici militanti. La Chiesa è indefettibile. La FSSPX non lo è mai stata. Ha disertato.

9. Ora non c’è più nessuna importante organizzazione che si opponga alle forze del male atee e comuniste all’assalto e alla conquista della società. La sterilizzazione della FSSPX ha spento l’ultima grande fonte di grazia e benedizioni per il mondo. Le poche sacche di resistenza rimaste sono incapaci di fermare, o anche solo di ostacolare, la schiavitù comunista del mondo.


Kyrie eleison.

http://www.unavox.it/Documenti/Doc1372_Williamson_23.01.2021.html


Eleison Comments DCCV

SSPX QUESTIONS

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  16 gennaio 2021

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla possibile deriva della Fraternità San Pio X.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it



I sacerdoti della Fraternità vengono presi in giro.

La seduzione mondiale oggi è molto potente!



Domande sulla FSSPX

Un lettore preoccupato da ciò che vede o sente circa la fedeltà della Fraternità San Pio X alla missione affidatale dall’Arcivescovo Lefebvre, ha posto alla nostra Rubrica una serie di importanti e diffuse domande, alle quali l’autore di questi “Commenti” offre in risposta alcune considerazioni:

1. Ci sono state voci di infiltrazione nella FSSPX. Alcune di queste voci suggeriscono che essa risalga all’inizio della sua fondazione, altre sostengono che ci sia voluto del tempo prima che la Fraternità fosse infiltrata.

Senza dubbio i classici nemici della Chiesa, che osservavano da vicino l’opera di Nostro Signore già ai Suoi tempi, capirono rapidamente quale minaccia ai loro intrighi rappresentasse l’Arcivescovo Lefebvre e la sua Fraternità, composta da una nuova generazione di sacerdoti fedeli al Magistero millenario dalla Chiesa Apostolica. Tuttavia, io per primo posso dire di non aver mai individuato un chiaro e consapevole nemico infiltrato. Piuttosto potevo riconoscere alcuni discepoli di Monsignore che cessavano di mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti e la necessità di obbedire solo selettivamente agli ordini che provenivano dalle autorità della Chiesa conciliare a Roma e nelle diocesi. Questi sacerdoti hanno fatto molta strada non esattamente per infiltrarsi, ma piuttosto per cambiare la FSSPX dall’interno. Se oggi difendessero ancora la Fede come ha fatto Monsignore, potrebbero fare del bene a una gran massa di Cattolici che hanno riconosciuto il tradimento del Vaticano II, aiutandoli a vedere come e dove la vera Chiesa sta sopravvivendo. Invece, la lealtà dei capi della FSSPX sembra ora essere passata ai funzionari del Vaticano II a Roma, e molte di quelle anime che avrebbe potuto convertire le sta invece confondendo.

2. Quindi la FSSPX è stata infiltrata e, in caso affermativo, da chi?

A dire il vero, forse, una vera e propria infiltrazione non c’è mai stata. Quello che è avvenuto e che avviene, è un più o meno consapevole allontanamento dalla comprensione di Monsignore relativamente al Vaticano II e ai suoi funzionari. Il problema è stato il graduale assecondamento, da parte dei capi della FSSPX, del fantasioso pensiero mondano di oggi, e il corrispondente distacco dalla realtà, da cui molti umili sacerdoti sono, grazie a Dio, rimasti immuni. Il problema di questi capi non è stato tanto dottrinale e teorico, quanto pastorale e pratico, non essendo stati in grado di cogliere appieno il male del mondo moderno ed applicare gli insegnamenti nel XXI sec. Sono troppo “simpatici”.

3. Alcuni blog hanno riportato la notizia, diffusa dall’europarlamentare tedesco Maximilian Krah, secondo cui una nota famiglia ebrea austriaca, di nome “Von Gutmann”, un tempo finanziata dai Rothschild, abbia dato soldi alla FSSPX tramite una Fondazione. Chi è questa famiglia e perché stanno dando soldi alla FSSPX?

È una famiglia ebrea austriaca. Ricordo come la signora Von Gutmann fosse un’autentica convertita in buona fede, e che lasciò ingenti somme di denaro alla FSSPX in Austria per aiutare la Tradizione Cattolica a prosperare lì.

4. Si dice su Internet che l’Arcivescovo Lefebvre fosse un sedevacantista? È vero?

Monsignore ha avuto, da Paolo VI in poi, una certa simpatia per il sedevacantismo come possibile soluzione al problema teologico, immensamente grave, dei Vicari di Cristo distruttori della Chiesa. Per due volte – nel 1976 e nel 1985 – ha considerato in pubblico la possibilità che gli apparenti Papi a Roma non fossero veri Papi. Ma non ha mai optato per quella soluzione, e spesso la considerava solo per confutarla. Era convinto che il sedevacantismo sollevasse più problemi di quanti ne risolvesse.

5Perché l’attuale leadership della FSSPX non si riconcilia con Roma? Cosa ne pensi?

Penso che molti dei suoi migliori sacerdoti giudichino ancora Roma e i Romani come li giudicava Monsignore. Ed è per questo che per i capi della FSSPX sarà difficile scivolare tra le loro braccia. Ma questi sacerdoti farebbero meglio a stare attenti!


Kyrie eleison.

http://www.unavox.it/Documenti/Doc1371_Williamson_16.01.2021.html

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