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domenica 25 aprile 2021

Nel Culto Covidiano

Nuova Normalità e Culto Covidiano – Parte II


Nell’ottobre del 2020, avevo scritto un pezzo intitolato “The Covidian Cult” (Tradotto su CDC), in cui descrivevo la cosiddetta “Nuova Normalità” come un movimento ideologico totalitario globale. Gli sviluppi degli ultimi sei mesi hanno confermato l’accuratezza di quell’analogia.

Un anno intero dopo la diffusione di foto assolutamente orripilanti e completamente fittizie di persone che cadevano stecchite per la strada, dopo il previsto, ma mai verificatosi, tasso di mortalità del 3. 4% (e tutto il resto della propaganda ufficiale), dopo l’assenza di qualsiasi prova scientifica reale di una piaga apocalittica (e l’abbondanza di prove del contrario), milioni di persone continuano a comportarsi come membri di un enorme culto della morte, mostrandosi in pubblico con mascherine chirurgiche, ripetendo roboticamente vacui luoghi comuni, torturando bambini, anziani, disabili, chiedendo che tutti si sottopongano ad iniezioni di pericolosi “vaccini” sperimentali e, semplicemente, agendo in maniera completamente delirante e psicotica.

Come siamo arrivati a questo punto… al punto in cui, come avevo scritto in The Covidian Cult“invece di esistere come un’isola all’interno della cultura dominante, il culto è diventato la cultura dominante e quelli di noi che non si sono uniti al culto sono diventati isole solitarie al suo interno?

Per capire una cosa del genere, bisogna rendersi conto di come i culti controllano le menti dei loro membri, perché i movimenti ideologici totalitari operano, più o meno, allo stesso modo, solo su una scala sociale molto più grande. Sull’argomento c’è abbondanza di ricerche e conoscenze ( nel mio saggio precedente avevo menzionato Robert J. Lifton), ma, per mantenere le cose semplici, userò solo le “Sei condizioni del controllo mentale” di Margaret Singer, dal suo libro del 1995, Cults in Our Midst, come lente di ingrandimento con cui analizzare il Culto Covidiano. (Il corsivo è della Singer, il commento è mio).

Le sei condizioni del controllo mentale

1. Mantenere la persona all’oscuro di ciò che sta succedendo e di come, lui o lei, viene condizionata al cambiamento, un passo alla volta. I potenziali nuovi membri sono condotti, passo dopo passo, attraverso un programma di cambiamento comportamentale senza essere a conoscenza dell’agenda finale o di chi faccia veramente parte del gruppo.

Guardando indietro, è facile vedere come le persone siano state condizionate, passo dopo passo, ad accettare l’ideologia della “Nuova Normalità.” Sono state bombardate con una propaganda terrificante, rinchiuse, private dei loro diritti civili, costrette ad indossare in pubblico mascherine chirurgiche, a recitare assurdi rituali di “distanziamento sociale,” a sottoporsi a continui “test” e tutto il resto. Tutti quelli che rifiutavano di adeguarsi a questo programma di cambiamento comportamentale o osavano sfidare la veridicità e la razionalità della nuova ideologia venivano demonizzati come “teorici della cospirazione,”  “negazionisti Covid,” “anti-vax,” in sostanza nemici del culto, come le “persone soppressive” nella Chiesa di Scientology.

2. Controllare l’ambiente sociale e/o fisico della persona; soprattutto controllare il tempo della persona.

Da oltre un anno, le autorità della “Nuova Normalità” stanno controllando l’ambiente sociale/fisico e come i Nuovi Normali passano il loro tempo con lockdown, rituali di distrazione sociale, chiusura di attività commerciali “non essenziali,” propaganda continua, isolamento degli anziani, restrizioni di viaggio, obbligo di mascherina, divieto di protesta ed ora con la segregazione dei “non vaccinati.” In pratica, la società è stata trasformata in qualcosa di simile ad un reparto di malattie infettive o in un enorme ospedale da cui non c’è via d’uscita. Le avete viste le foto dei felici Nuovi Normali che cenano al ristorante, si rilassano in spiaggia, fanno jogging, vanno a scuola, ecc. e conducono le loro vite “normali” con le loro mascherine chirurgiche e le protezioni per il viso. Quello a cui state assistendo è la patologizzazione della società, la patologizzazione della vita quotidiana, la manifestazione fisica (sociale) di un’ossessione morbosa per la malattia e la morte.

3. Creare sistematicamente un senso di impotenza nella persona.

Che tipo di persona potrebbe sentirsi più impotente di un obbediente Nuovo Normale chiuso in casa, che registra ossessivamente il conteggio delle “morti da Covid” e condivide su Facebook le foto della sua mascherina chirurgica e del cerotto post “vaccinazione,” mentre aspetta il permesso delle autorità per uscire, visitare la sua famiglia, baciare la sua amante o stringere la mano ad un collega? Il fatto che nel Culto Covidiano il tradizionale leader carismatico del culto sia stato sostituito da una congrega di esperti medici e funzionari governativi non cambia la totale dipendenza e impotenza dei suoi membri, che sono stati fatti regredire ad uno stato quasi infantile. Questa abietta impotenza non è vissuta come negativa; al contrario, è un qualcosa di cui andare fieri. Da qui la ripetizione come un mantra della banalità tipica di questa “Nuova Normalità:” “Fidatevi della scienza!” da parte persone che, se sfidate a mostrare loro la scienza, vanno completamente nel pallone e cominciano a blaterare sciocchezze in modo aggressivo, solo per farvi tacere.

4. Manipolare un sistema di premi, punizioni ed esperienze in modo tale da inibire il comportamento che riflette la precedente identità sociale della persona.

Il punto qui è la trasformazione di un individuo già di per sé raziocinante in una persona completamente diversa ed approvata dal culto, nel nostro caso, una persona che obbedisce alla “Nuova Normalità.” La Singer approfondisce questo aspetto, ma la sua discussione si applica principalmente ai culti subculturali, non ai movimenti totalitari su larga scala. Per i nostri scopi, potremmo includerlo nella condizione 5.

5. Manipolare un sistema di premi, punizioni ed esperienze per promuovere l’apprendimento dell’ideologia o del sistema di credenze del gruppo e i comportamenti approvati dal gruppo. Il buon comportamento, la dimostrazione della comprensione e dell’accettazione delle credenze del gruppo e la conformità vengono premiati, mentre le domande, l’espressione di dubbi o le critiche vengono accolte con disapprovazione, richieste di adeguamento e possibile rifiuto. Se uno fa una domanda, gli viene fatto capire che, per il semplice fatto di aver espresso un dubbio, in lui c’è qualcosa di intrinsecamente sbagliato.

Ok, vi racconterò una piccola storia. È la storia di un’esperienza personale, che sono abbastanza sicuro sarà capitata anche voi. È la storia di un certo Nuovo Normale che mi ha molestato per diversi mesi. Lo chiamerò Brian Parks, perché, beh, è il suo nome, e non sento affatto la necessità di non condividerlo.

Brian è un ex amico/collega del mondo del teatro che è diventato completamente “Nuovo Normale” ed è assolutamente furioso che non l’abbia fatto anch’io. Brian è così indignato dal fatto che non mi sia unito alla setta che su Internet parla di me come di un “teorico della cospirazione,” ipotizzando che io soffra di una specie di esaurimento nervoso e abbia bisogno di un immediato trattamento psichiatrico perché non credo alla narrativa ufficiale della “Nuova Normalità.” Ora, questo non sarebbe un grosso problema, se non fosse che Brian sta mettendo in dubbio il mio carattere e sta cercando di danneggiare la mia reputazione sulle pagine Facebook di altri colleghi di teatro, cosa che Brian si sente autorizzato a fare, dato che sono un “negazionista Covid,” un “teorico della cospirazione” e un “anti-vax,” o qualsiasi altra cosa, visto poi che ha il potere dello stato, dei media, ecc, dalla sua parte.

Questo è il modo in cui vanno le cose nei culti e nelle maggiori società totalitarie. Di solito non è la Gestapo che viene a prenderti. Di solito sono gli amici e i colleghi. Quello che Brian sta facendo è contribuire al funzionamento di questo sistema di premi e punizioni per imporre la sua ideologia, perché sa che la maggior parte degli altri miei colleghi del mondo del teatro sono diventati anch’essi completamente “Nuovi Normali,” o almeno guardano dall’altra parte e rimangono in silenzio mentre il sistema viene realizzato.

Questa tattica, ovviamente, si è ritorta contro Brian, soprattutto perché non me ne frega una beata fava di quello che i Nuovi Normali pensano di me, sia che lavorino nel mondo del teatro o altrove. Personalmente sono in una posizione abbastanza privilegiata, perché ho già realizzato quello che volevo realizzare in teatro e preferirei infilare la mano in un frullatore piuttosto che sottoporre i miei romanzi a editori mainstream perchè li facciano revisionare da “lettori sensibili,” quindi non hanno molto con cui minacciarmi. Inoltre non ho figli da mantenere, o amministrazioni a cui rispondere (a differenza, per esempio, di Mark Crispin Miller, che è attualmente perseguitato dall’amministrazione “Nuova Normale” della NYU).

Il punto è che questo tipo di condizionamento ideologico avviene ovunque, ogni giorno, sul posto di lavoro, tra gli amici, persino in famiglia. La pressione a conformarsi è drammatica, perché niente è più minaccioso per i cultisti devoti, o per i membri dei movimenti ideologici totalitari, di coloro che sfidano le loro credenze fondamentali, li confrontano con i fatti, o comunque dimostrano che la loro “realtà” non è affatto la realtà, ma, al contrario, una finzione delirante e paranoica.

La differenza fondamentale tra un culto e un movimento ideologico totalitario è che, di solito, un culto è costituito da un gruppo subculturale e quindi i non appartenenti al culto hanno dalla loro il potere dell’ideologia della società dominante su cui far forza quando decidono di resistere alle tattiche di controllo mentale del culto e tentano di deprogrammare i suoi membri … mentre, nel nostro caso, questo equilibrio di potere è completamente rovesciato. I movimenti ideologici totalitari hanno dalla loro parte il potere dei governi, dei media, della polizia, dell’industria culturale, del mondo accademico e delle masse compiacenti. E quindi non hanno bisogno di persuadere nessuno. Hanno il potere di dettare la “realtà.” Solo i culti che operano in totale isolamento, come il Tempio del Popolo di Jim Jones in Guyana, godono di questo livello di controllo sui loro membri.

A questa pressione a conformarsi, a questo condizionamento ideologico, bisogna resistere con tutte le forze, indipendentemente dalle conseguenze, sia pubbliche che private, o la “Nuovo Normalità” diventerà certamente la nostra “realtà.” Non importa che noi, “negazionisti Covid,” siamo attualmente in minoranza rispetto ai cultisti covidiani, dobbiamo comportarci come se non lo fossimo e attenerci alla realtà, ai fatti e alla vera scienza e trattare i Nuovi Normali esattamente per quello che sono, membri di un nuovo movimento totalitario, cultisti deliranti in preda alla pazzia. Se non lo faremo, arriveremo alla condizione 6 della Singer …

6. Si arriva ad un sistema chiuso di logica e struttura autoritaria, che non permette alcun feedback e rifiuta di essere modificato se non per approvazione della leadership o per ordine esecutivo. Il gruppo ha una struttura piramidale dall’alto verso il basso. I leader devono avere modi verbali che consentano loro di non perdere mai.

Non ci siamo ancora arrivati, ma è lì che siamo diretti …al totalitarismo globale patologizzato. Quindi, per favore, parlate. Chiamate le cose per quello che sono. Affrontate i Brian della vostra vita. Nonostante il fatto che dicano a se stessi che stanno cercando di aiutarvi a “rinsavire” o a “vedere la verità” o a “fidarvi della Scienza,” non è così. Sono dei cultisti che cercano disperatamente di farvi conformare alle loro credenze paranoiche, sottoponendovi a pressioni, manipolandovi, intimidendovi, minacciandovi. Non scendete al loro livello, non fatevi abbindolare ad accettare le loro premesse. (Una volta che vi avranno risucchiato nella loro narrativa, avranno vinto). Esponeteli, metteteli di fronte alle loro tattiche e alle loro motivazioni. Probabilmente non cambierete affatto il loro modo di pensare, ma il vostro esempio potrebbe aiutare altri Nuovi Normali, la cui fede sta iniziando a traballare, a riconoscere ciò che è stato fatto alle loro menti e a rompere con il culto.

C. J. Hopkins

Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/chopkins/the-covidian-cult-part-ii/
21.04.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

https://comedonchisciotte.org/nuova-normalita-e-culto-covidiano-parte-ii/

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