The Viganò Tapes #4: The decree Traditionis Custodes (con traduzione)
Traduzione della quarta risposta
La decisione di abolire la liturgia tradizionale – che nel 2007 era stata restituita alla Chiesa da Benedetto XVI – non è un fatto a sé e va contestualizzata in un’ottica più ampia. Bergoglio agisce su due fronti: uno ideologico, con il quale vuole impedire qualsiasi espressione di dissenso rispetto al fallimento del nuovo corso conciliare; uno di natura spirituale, volto ad impedire la propagazione del bene oggettivo del Santo Sacrificio della Messa per favorire chi in quella Messa vede un terribile ostacolo all’instaurazione del Nuovo Ordine – Novus Ordo Saeculorum – ossia del regno dell’Anticristo.
Non è possibile credere che Bergoglio non abbia ben chiare le conseguenze derivanti dalla sua decisione, o che non si renda conto che privare la Chiesa della Messa apostolica rappresenti un assist ai nemici di Cristo e al demonio stesso. È come se, in piena battaglia, il comandante di uno schieramento ordinasse ai suoi soldati di combattere contro i carri armati usando le fionde, deponendo le armi più efficaci che permetterebbero la vittoria sull’avversario.
Sono convinto che i fedeli, numerosi sacerdoti e alcuni vescovi inizino a comprendere che la questione della Messa tradizionale non si esaurisce in una semplice differenza di opinioni in materia liturgica, e per questo si chiedano come sia possibile che Bergoglio dimostri tanto accanimento per un rito sacrosanto e millenario, se non vedendo in esso una minaccia alla realizzazione del piano mondialista che egli sostiene. Per grazia di Dio, le sorti della Chiesa non sono nelle mani dell’Argentino, sulle cui spoglie si stanno già muovendo gli avvoltoi vaticani.
The Viganò Tapes #5: “Trapped in an Impasse” (con traduzione)
Traduzione italiana della quinta risposta
Noi ci troviamo intrappolati in un’impasse, in un vicolo cieco, dal quale non possiamo uscire finché non lo riconosciamo per quello che è. Se pensiamo che la crisi presente possa trovare soluzione rivolgendoci all’autorità civile o religiosa come se ci trovassimo in condizioni di relativa normalità, continuiamo a non comprendere che la responsabilità di questa crisi sta proprio nel tradimento di coloro che rivestono l’autorità. Non possiamo chiedere giustizia per un torto subito, se il giudice che deve condannare chi lede i nostri diritti è suo complice. Non possiamo ricorrere ai politici per far revocare la violazione delle libertà fondamentali, se sono proprio loro a votare nei Parlamenti queste violazioni perché obbediscono a chi li paga o li ricatta. E non possiamo chiedere ai Vescovi – e tantomeno alla Santa Sede – di tutelare i diritti dei fedeli, quando Vescovi e Vaticano considerano la nostra richiesta una minaccia per il potere che detengono e per l’ideologia fallimentare che difendono.
https://www.aldomariavalli.it/2021/09/16/the-vigano-tapes-5-trapped-in-an-impasse-con-traduzione/
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