Si dimette prete reggino intercettato insieme ai clan
“A noi preti ci dovrebbero autorizzare almeno una volta nella vita a mettere incinta una donna per vedere l’effetto che fa,
senza sposarla, qualche prete e qualche vescovo lo ha fatto”
dopo la pubblicazione di questa intercattazione Don Nuccio Cannizzaro, cerimoniere del Duomo di Reggio Calabria, ha deciso di lasciare la Chiesa.
Il sacerdote è imputato di falsa testimonianza in un processo di mafia e, nel corso di un’udienza è stata letta dal capitano dei carabinieri Valerio Palmieri, l’intercettazione che poi era stata pubblicata sui giornali. Il sacerdote, nel corso della messa domenicale ha annunciato che quella sarebbe stata la sua ultima celebrazione.
“Lascio tutti i miei incarichi, sono stanco dei continui attacchi da parte di chi colpisce me per colpire tutta l’autorità ecclesiastica della nostra città. A questo gioco al massacro dico basta. Ho già presentato le mie dimissioni al vescovo, al quale chiedo, per il bene che voglio a questa comunità, di provvedere sin da subito affinché venga garantito il corretto svolgimento delle celebrazioni natalizie”. Riporta la Gazzetta del Sud.
Alla fine della celebrazione la sacrestia è presa d’assalto dai parrocchiani che si stringono attorno al loro parroco piangendo e implorandolo a ritirare le dimissioni.
Gay/ Prete fa outing su Facebook: "Sono felice"
"Sono gay. Anzi, sono un prete felicemente gay". Cosi' don Mario Bonfanti, 41enne sacerdote di Pagnano, frazione di Merate, in provincia di Lecco, ha scelto di fare outing rivelandosi sul social network per eccellenza, Facebook. Lo rivela Il Giornale di Merate.
Il prete "ribelle" ha deciso di uscire allo scoperto giovedì scorso, 11 ottobre, in concomitanza con la giornata mondiale del "coming out", termine che indica il momento in cui un gay decide di vivere liberamente il suo orientamento sessuale. "Anche Gesù diceva: 'La verità vi farà liberi' - ha affermato don Mario - ed è curioso che il Vaticano mesi fa mi abbia contestato proprio quella frase. Sembrerebbe assurdo...". "Spero che in molti, ragazzi e ragazze, gay e lesbiche nascosti, oggi abbiano il coraggio di prendere in mano la propria verità e dichiararla pubblicamente. E, perché no? Anche gay-lesbiche cattolici", ha scritto don Mario.
Nei mesi scorsi, a marzo, era stato allontanato dalla parrocchia di Perego, nella Brianza, perché sempre su Facebook aveva difeso le coppie gay e le unioni di fatto. Per tutta risposta la comunità locale si era mobilitata al fianco di don Mario con striscioni esposti in tutto il paese: "Noi siamo con don Mario", "Io sto con don Mario", "W don Mario", "Lasciateci don Mario", "Grazie per le tue aperture mentali". Ma non era servito a nulla. In Rete è stato fondato anche un gruppo, "Io sto con don Mario", che conta più di 1.200 iscritti.
A Trapani un parrocco lascia l'abito talare per un bebè in arrivo
Ha rivoluzionato la sua vita dopo aver capito che quella della cosiddetta “vocazione” non era adatta a lui e ha deciso di informare i suoi parrocchiani. Sereno ma consapevole di quello a cui sarebbe andato incontro.
Don Vito Lombardo, parroco della provincia di Trapani, si è congedato dai fedeli con un annuncio choc, pronunciato proprio dall'altare: «Questa sarà la mia ultima messa, sono innamorato di una donna a tra pochi mesi diventerò papà».
È accaduto nella frazione Xitta di Trapani dove don Vito Lombardo, 33 anni, parroco della chiesa di San Lorenzo, ha lasciato di stucco i fedeli. Una relazione, come scrive oggi 'Il Giornale di Sicilia', rimasta segreta per molto tempo ma che adesso, con un bebè in arrivo, non può più essere tenuta nascosta.
La ragazza è al quinto mese di gravidanza e don Vito ha deciso di assumersi le sue responsabilità e annunciare alla parrocchia del lieto evento.
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