Eppure come religioso gesuita ha certamente dovuto sottostare per molti anni alle regole del silenzio personale e comunitario, della riservatezza nella propria stanza, del prolungato studio. Come, dunque, spiegare questa sua odierna refrattarietà “psichiatrica” alla riservatezza?
Che
il Papa mostri rispetto per il personale sforzo di coscienza d’una
persona che rettifica proprie tendenze sessuali disordinate, pur
conformanti all’ordine divino, è un buon esempio, ma è forse buon
esempio di governo di esporre questa persona in luogo d’autorità?
E come è possibile che il Papa ignori che a persone così
“sofferenti” si apre tuttavia la porta dell’ordine sacro? Anzi:
com’è possibile la sua noncuranza dell’apertura dei seminari
alla psicanalisi e, quindi, al primato dell’inconscio e della
libido?
Che
il Papa abbia espresso la consapevolezza dell’attuale fallimento
della pastorale matrimoniale è cosa degna e giusta, ma che si sia
mostrato possibilista per la soluzione adottata dagli Orientali di
concedere ai divorziati il permesso d’un nuovo matrimonio,
scavalcando il principio di
fede divina dell’indissolubilità
del vero matrimonio sacramento, questo ha suscitato grande stupore.
Non
si può che restare perplessi quando al fallimento d’una pastorale
si aggiunge la disponibilità ad un permissivismo estraneo alla fede
divina.
Che
il Papa esalti (sia pure in termini estremamente generici) il compito
della Madre di Gesù nella Chiesa è consolante, ma che vi connetta
un’asserita mancanza della “teologia della Donna” nella Chiesa
è sbalorditivo: è fin troppo evidente che il nesso tra la Nuova Eva
e la Donna cristiana va stabilito sull’analogia degli attributi
mariologici ben studiati fino al tempo di Pio XII: corredenzione e
mediazione. Non si può che restare perplessi quando si vuol fondare
una teologia mariana e femminile mantenendo la recente volontà
d’oscurare i privilegi mariologici, essenziali per capire la vita
del Corpo Mistico, i soli capaci d’illuminare dall’alto (non dal
sesso) la vocazione della donna nella Chiesa.
Ennio
Innocenti
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