Vatican pop/ Metti Francesco vis-à-vis con Medjugorje
Papa Francesco capisce come pochi le aspettative popolari. E prima o poi dovrà sciogliere uno dei nodi più complessi della pietà popolare a cavallo tra XX e XXI secolo: la «questione Medjugorje». Il 24 giugno 1981 apparve a sei ragazzi a Medjugorje, in Erzegovina, la Madre di Cristo. E da più di un trentennio essa si ripresenta. Ma adesso in compagnia dei veggenti ai quali la Madonna appare, c’è un esercito sempre più numeroso di pellegrini che accorre a Medjugorje. Una folla immensa, composta da ricchi o poveri, belli o brutti, disgraziati o meno, cristiani granitici o deboli. Ma arrivano anche scettici e non credenti. Tutti si mettono in cammino nella direzione di Medjugorje. LaChiesa di Roma è scettica. Le gerarchie vaticane da subito hanno gettato secchiate di acqua gelata. La preoccupazione suggerisce prudenza. Prudenza. Prudenza. E scetticismo.
Intanto il movimento devozionale si ingrossa. Rompe gli argini. Salta ogni perplessità curiale. A milioni i pellegrini accorrono. Medjugorje diventa uno specchio mondiale del cattolicesimo. I modernisti storcono il naso. Trattasi di vecchi retaggi. Lo stesso si diceva di Lourdes. Un’allucinazione di stampo medievale. Lo stesso di diceva di Padre Pio: un invasato medievale. Dall’Ottocento ad oggi il mondo si è secolarizzato a passo di carica. Il sacro viene dato per agonizzante, la Chiesa cattolica per defunta. Poi spunta Medjugorje a sconquassare ferree certezze. La Chiesa frena, dicevamo. Il freno a mano è costante. Intanto la Madonna dei Balcani continua ad apparire. Karol Wojtyla, come è noto, era benevolo, molto benevolo. Il suo successore Joseph Ratzinger ha cercato un equilibrio: non ha posto limiti ma non ha mollato il freno. La dottrina pone barriere razionali; la pietà popolate se ne infischia. Ora, essendo Francesco il Papa della fede popolare che pone in secondo ordine le questioni dottrinali, prima o poi sarà costretto a sciogliere il nodo Medjugorje. Naturalmente il tempo della Chiesa non è quello degli uomini. Non c’è nessuna fretta nell’affrontare una questione così spinosa. Ma prima o poi un chiaro pronunciamento dovrà esserci: i veggenti sono autentici o no? La Madonna appare davvero o è frutto di allucinazioni? Messaggio autentico o malafede organizzata e reiterata? Papa Francesco sembra adatto per un compito così gravoso. Conosce gli uomini. Gli uomini semplici, e sa cogliere appieno la loro autentica vocazione. E sa capire il valore catartico, rigeneratore delle forme di preghiera tradizionale. C’è una Madonna che parla agli uomini di oggi. Li rasserena e li conforta. Gli indica la retta via. Spesso li cambia profondamente. Non di rado li converte. Ogni giorno il Papa parla agli uomini di Gesù, suscitando ammirazioni sconfinate. Come sa i usare i media questo Papa è meraviglioso, si ripete con insistenza. È il Papa postmoderno! La Madonna dei Balcani rimanda invece ad una realtà antimoderna. I fedeli, e non solo loro, si aspettano una parola chiara: a Medjugorje la apparizioni mariane sono vere o false? Non c’è via di mezzo.
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