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martedì 3 dicembre 2013

Papatacche

Falsi rosari all'ombra del Vaticano. Contraffatta la Misericordina di Papa Francesco


misa
 
 
di Luciano Castro

Il suo nome ha fatto il giro del mondo: si chiama “Misericordina” e, a quanto sembra, è il rosario preferito da Papa Francesco, oltre ad essere stato l’unico – nella lunga storia della Chiesa – ad aver ricevuto l’onore di una citazione pubblica addirittura durante l’Angelus in piazza San Pietro. Eppure, probabilmente Bergoglio non sa che, all’ombra del cupolone, si è già sviluppato un gigantesco mercato dei “falsi rosari”. Ebbene sì, la Misericordina è stata contraffatta, prodotta in copie scadenti e messa immediatamente in vendita nei negozi di articoli religiosi nei pressi del Vaticano. E anche sul web.

La Misericordina “originale”, che Affaritaliani ha potuto visionare, è composta da una scatolina di cartone lucido, con ben visibile l’immagine di un cuore circondato da una corona di spine, la scritta “Misericordina” in azzurro e, in piccolo, il logo di fabbricazione della “Wydawnictwo sw. Stanislawa BM”, la casa editrice della Curia di Cracovia, oltre ad altre indicazioni. All’interno, vi si trova un santino della Divina Misericordia, un “bugiardino” con simpatici suggerimenti per la preghiera ed un rosario in legno. La scatolina è stata ideata da un seminarista polacco del Seminario di Danzica (forse ispirato da un simile progetto, il “Rosario in Grani” prodotto dal 2010 in Italia dalle Edizioni Art, casa editrice del Movimento Regnum Christi) ed è già stata utilizzata in Polonia dal 2011. Domenica 17 novembre scorso, dopo l’annuncio di Papa Francesco all’Angelus, 20mila Misericordine sono state distribuite gratuitamente alla folla in piazza San Pietro: in quel caso, però, i rosari non erano in legno ma in madreperla.
 
Misericordina scatolette veraLa scatoletta vera
 
Solo due settimane dopo, passeggiando a due passi dalle mura vaticane, si possono fare però delle vere scoperte. Le Misericordine vere e contraffate sono in vendita liberamente a pochi metri di distanza. Il titolare di un piccolo negozio su via del Mascherino, ad esempio, nelle scatolette ha trovato un rosario in legno con l’immagine di Padre Pio e ha deciso autonomamente di sostituirlo con un altro rosario effetto madreperla. In ogni caso, per non sbagliare, le vende a 5 euro. Pochi passi e, prima di girare per Borgo Pio, un'altra rivendita di oggettistica religiosa. Qui, appena guardi il grande espositore di Misericordina vicino alla cassa, il titolare ti dice “Queste sono originali! Non come quelle qui vicino…”. E probabilmente ha ragione. Il prezzo in effetti è un po’ più alto (5,60 euro), la scatoletta è originale con tanto di logo della Curia e il rosario è in legno sempre con l’effige del frate di Pietrelcina.

La sorpresa più grande, però, si trova percorrendo ancora Borgo Pio, in un negozio spazioso e molto conosciuto. Anche qui, bene in vista, c’è un grande espositore di Misericordina, insieme alla versione in lingua inglese Misericordin. Il prezzo scontato attira l’attenzione: solo 2,50 euro! Ad uno sguardo più attento, la scatolina sembrerebbe chiaramente contraffatta: il cartoncino è opaco e non lucido, l’immagine del cuore è sbiadita (come se fosse stata “fotografata” e poi riprodotta), la scritta è blu e non azzurra e inoltre mancano il nome e il logo della Curia di Cracovia e altre indicazioni. E all’interno? Nessun “bugiardino”, solo un rosario di plastica bianca, ma stavolta con l’immagine di Papa Francesco, e un santino ripiegato della Divina Misericordia (diverso da quello originale).
 
Il commercio della Misericordina, del resto, non è appannaggio solo dei vicoli romani. Basta una ricerca sul web, per trovare addirittura un sito intitolato esattamente come il prezioso rosario. Questo negozio online propone una scatoletta denominata “versione vaticana”, al prezzo di 4,50 euro (ma c’è anche scritto che è temporaneamente esaurita). Osservando le fotografie, comunque, in alcune non si scorgono il logo e altre scritte della Curia di Cracovia. Ma non finisce qui. In vendita nello stesso sito, vi sono altre rielaborazioni della scatolina, come quella “natalizia”, (con scritto “Auguri” e “Buon Natale”), quella della “Divina Misericordia” (con un’immagine di Gesù benedicente) e addirittura quella “personalizzabile” (con la possibilità dell’acquirente di far stampare un nome o una dedica). Il prezzo? 4,40 euro, escluse spese di spedizione. Sempre sul web, ha fatto anche capolino nei giorni scorsi la “Fedelina”, un’altra scatoletta che si ispira chiaramente alla Misericordina, in vendita a soli 4 euro.
Misericordina 2 scatolette contraffate versione Italiano e IngleseLe scatolette contraffatte
 


Insomma, dopo la contraffazione di abbigliamento, borse, occhiali, cd e dvd, ora il mondo del falso è arrivato anche all’oggettistica religiosa più tradizionale. L’imprevisto spot in diretta tv che Papa Francesco ha voluto regalare a questa scatoletta è stato subito rilanciato da giornali e tv, facendo diventare la Misericordina il rosario più famoso e ricercato del mondo. Neanche la Curia polacca si aspettava un successo di queste dimensioni: a Cracovia, pare stiano tentando affannosamente di rispondere alle innumerevoli richieste, soprattutto a quelle che giungono dall’Italia. Cercando forse di correre ai ripari, la Curia guidata dal cardinale Stanislaw Dziwisz, già segretario di Giovanni Paolo II, ha affidato la rappresentanza commerciale della Misericordina all’azienda polacca Haftina, specializzata in paramenti sacri, che per il nostro Paese si è affidata in esclusiva alla Byzant Italia, società con sede ad Altamura (Bari).

Sappiamo dei falsi e abbiamo già denunciato la situazione alla Curia di Cracovia, che ha subito informato la Santa Sede”, ci dice Michele Tritto, responsabile commerciale di Byzant Italia “Le scatoline contraffatte sono state riprodotte e vengono vendute ad un prezzo molto più basso di quello che noi suggeriamo ai negozianti, che è di 4,90 euro. Anche il sito Misericordina.it è un’iniziativa non collegata al progetto originale”. E questa differenza tra i rosari contenuti nelle scatoline? “In effetti, dipende dalle suore che le stanno riempiendo in tutta fretta in Polonia”, spiega Tritto, “sono state invase dagli ordini e hanno utilizzato i rosari che avevano a disposizione”. La vicenda potrebbe avere dunque degli sviluppi. Il responsabile della società polacca Haftina sarà presto a Roma per incontrare l’Elemosiniere pontificio, monsignor Konrad Krajevski, di origini polacche, che inizialmente aveva presentato l’iniziativa della Misericordina a Papa Francesco e che ora vuole fare piena luce sull’accaduto. Parte del ricavato della vendita di queste scatolette era infatti destinato alla beneficienza.

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